Ethereum contro SEC: censura e centralizzazione dopo il Merge?

Ethereum ha concluso uno dei più grandi aggiornamenti della sua storia con il Merge che l’ha portato pochi giorni fa al passaggio alla Proof Of Stake.

Ne abbiamo parlato in questo articolo dedicato ad Ethereum Merge, in cui spieghiamo cosa comporta questo update per il secondo progetto crypto più capitalizzato.

L’aggiornamento ha portato però anche delle conseguenze nel breve e medio termine. Innanzitutto c’è un rischio di centralizzazione e ora pare ci sia un rischio di “censura” a causa della SEC (Securities and Exchange Commission).

In cosa consiste il rischio censura per Ethereum? Cerchiamo di capire cosa sta accadendo.

Ethereum VS SEC

Ethereum è una delle criptovalute principali per capitalizzazione. Sta facendo parlare molto di sé per gli aggiornamenti che lo stanno riguardano come il merge e il lancio dei layer 2 per lo scaling. Il prezzo non sembra aver reagito bene a causa dell’alta volatilità. Molti broker, come ad esempio eToro (clicca qui per attivare un conto demo gratuito). permettono di negoziare anche sui ribassi delle crypto, e quindi possono rivelarsi molto utili in questa fase.

E’ un broker che può essere utilizzato anche sfruttando la funzionalità di Copy Trading, cosa che permette di copiare le posizioni di altri trader automaticamente. Per attivare un conto sono poi sufficienti 50€ per iniziare subito, oltre al conto demo gratuito.

Per saperne di più sulle criptovalute su eToro vai qui sul sito ufficiale.
76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando opera con questo fornitore di CFD. Dovreste valutare se potete permettervi di correre il rischio elevato di perdere il vostro denaro.

Ethereum più centralizzato e censurabile?

Come abbiamo già detto in un altro articolo si è creato un precedente col caso Tornado Cash.

Tornado Cash è stato infatti inserito in nell  SDN List (Specially Designated Nationals and Blocked Persons List) dal Tesoro degli Stati Uniti ed la prima volta che un software (generalmente sono persone) viene inserito in questa blacklist.

Gli sviluppatori di Ethereum erano preoccupati per queste sanzioni in vista dell’imminente merge che c’è stato poi in questa settimana. Ciò significa che i validatori potrebbero essere costretti in futuro a censurare le transazioni per rispettare le normative e questo potrebbe portare dei danni ad Ethereum.

Il passaggio alla Proof of Stake ha fatto emergere un problema di centralizzazione. Il potere ora è concentrato nelle mani di grandi nomi. La maggioranza dei nodi validatori è nelle mani di colossi come Binance, Coinbase, Stakefish, Lido Finance ed altri.

Non è utopia pensare che un domani i validatori potrebbero censurare alcune transazioni per rispettare eventuali sanzioni che dovessero arrivare dalla SEC.

Potrebbe accadere quindi uno scenario in cui alcuni validatori potrebbero censurare delle transazioni in attesa di finalizzarle in un secondo momento e questo causerebbe solo dei rallentamenti. Come sapete, la Pos, rispetto al modello usato da Bitcoin ha un tempo anche per finalizzare i blocchi.

Una censura con una percentuale maggiore, superiore alle metà dei nodi, potrebbe portare addirittura ad una versione alternativa di Ethereum con un fork. E sarebbe uno scenario davvero problematico anche se poco probabile al momento.

A proposito del Merge di Ethereum

Ethereum Merge è unaggiornamento della rete Ethereum che ha portato alla “fusione” della rete esistente che utilizzavamo poco tempo fa (Mainet) con la Beacon Chain ovvero la nuova rete basata sul nuovo livello di consenso Proof Of Stake.

Grazie a “Merge” la rete Ethereum è diventata più green e ha posto le basi per ottenere maggiore scalabilità, sicurezza e sostenibilità.

Vediamo intanto alcuni dati su Ethereum la sua quotazione attuale:

Per saperne di più potete consultare la nostra guida su come comprare Ethereum.

La maggioranza dei nodi validatori concentrata negli USA

Intanto cresce l’altro fronte che è quello della centralizzazione. La SEC, infatti, sostiene che la maggioranza dei nodi validatori ha sede negli USA, quindi le transazioni sono soggette alla giurisdizione degli Stati Uniti.

Come vediamo in questo grafico:

Ethernodes : nodi ETH per Nazione

la maggior parte dei nodi validatori è concentrata negli Stati Uniti, seguono poi la Germania ed altri paesi minori. USA e Germania da soli detengono più del 50% dei nodi validatori di Ethereum.

In pratica la SEC afferma che le transazioni avvengono negli Stati Uniti

In più 3 dei piu grandi gestori di servizi cloud del pianeta (tra i quali AWS) detengono più della metà dei nodi di Ethereum. Questo potrebbe essere un problema per la centralizzazione.

Inoltre il presidente della SEC statunitense Gary Gensler, ha affermato che il nuovo modello della rete in Staking potrebbe essere una caratteristica che porta a considerare Ethereum come una security.

Gli utenti infatti potrebbero impegnare in staking i loro fondi e guadagnare ricompense finanziarie. Si avrebbe quindi il problema di proteggere questi investitori così come avviene per gli altri prodotti finanziari.

Per Bitcoin non ci sarebbero invece problemi in questo senso. Insomma il dibattito su queste questioni è più che mai aperto.

Conclusioni

Continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sulle criptovalute gli ultimi aggiornamenti su Ethereum e i futuri updates.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

Se volete fare trading sulle principali criptovalute vi consigliamo il broker eToro che consente anche fare social trading e disporre di strumenti di trading professionali.

Apri subito il tuo account demo su eToro cliccando qui.
76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando opera con questo fornitore di CFD. Dovreste valutare se potete permettervi di correre il rischio elevato di perdere il vostro denaro.