ETF obbligazionari: cosa sono e come funzionano

Le obbligazioni devono essere generalmente incluse in un portafoglio bilanciato. Questo almeno è quello che ti dicono quando vuoi investire sui mercati.

Gli ETF obbligazionari sono dei prodotti che consentono di ottenere questo obiettivo ma in modo leggermente diverso dall’acquisto di singole obbligazioni.

Questi fondi negoziati in borsa ti consentono di avere esposizione al mercato obbligazionario in modo diversificato, efficiente e a basso costo.

Siamo in un contesto macroeconomico in cui i tassi di interesse cambiano continuamente e i mercati sono molto volatili. In una fase come questa, è normale cercare di costruire un portafoglio che sia più equilibrato possibile e orientato alla stabilità.

Ma come scegliere i migliori ETF obbligazionari?

A differenza degli ETF azionari, che replicano indici composti da titoli di società quotate, gli ETF obbligazionari seguono panieri di obbligazioni emesse da governi o aziende (corporate). Possono riguardare titoli di breve, medio o lungo termine, con rating investment grade o high yield, a tasso fisso o variabile, e anche indicizzati all’inflazione.

Inoltre possono essere focalizzati su varie aree geografiche, dai paesi sviluppati come Stati Uniti ed Europa fino ai paesi emergenti.

Insomma la scelta è molto ampia, quindi in questa guida cercheremo di capire come integrare gli ETF obbligazionari all’interno della propria strategia di investimento.

Scalable Capital è una delle piattaforme più interessanti per investire sugli ETF grazie all’ampia offerta e alle condizioni vantaggiose.

Oltre 1700 ETF sono disponibili sulla piattaforma Scalable Capital, coprendo tutte le principali asset class e aree geografiche. Si spazia da ETF azionari sui mercati globali a obbligazionari con diverse tipologie di emittenti e scadenze.

Scalable Capital offre anche molti ETF a commissioni zero, permettendo di contenere i costi di negoziazione.

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Sommario

Cosa sono gli ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari sono fondi negoziati in borsa che investono in panieri di titoli obbligazionari, replicando la performance di indici di riferimento.

ETF Obbligazionari

A differenza dei fondi comuni di investimento, le quote (shares) degli ETF obbligazionari possono essere acquistate e vendute in qualsiasi momento della giornata direttamente sul mercato azionario, proprio come le azioni.

Gli ETF obbligazionari nascono con l’obiettivo di fornire agli investitori retail un accesso semplice a questi mercati senza impazzire tra le mille proposte di obbligazioni presente.

Questi fondi consentono di investire istantaneamente in centinaia o migliaia di titoli obbligazionari differenti, riducendo notevolmente il rischio specifico legato alle singole emissioni.

Acquistando un ETF obbligazionario è possibile ottenere esposizione ai mercati di tutto il mondo in modo comodo e frazionato.

In genere questi prodotti fanno riferimento a degli indici di obbligazioni, come lo Iboxx Euro Corporate Bond o il JP Morgan EMBI Global Diversified.

Tecnicamente il fondo acquista un paniere di titoli che riflette fedelmente la composizione e le caratteristiche di rischio/rendimento dell’indice, aggiornando di continuo il portafoglio man mano che le obbligazioni giungono a scadenza.

Come avrai capito non c’è una vera scadenza come accade con le obbligazioni!

Questo costituisce un vantaggio ma anche uno svantaggio, ma ne parleremo dopo. Ci sono poi varie categorie di ETF obbligazionari (governativi, corporate, ecc) e dunque può risultare difficile scegliere il prodotto giusto.

Vedremo quindi quali sono e qualche esempio di portafoglio tipo.

❓ Cosa sonoExchange Traded Fund che investono su obbligazioni governative o corporate.
CaratteristicheGestione Passiva / Commissioni basse / Rischio basso
💰 Migliori piattaforme per investire in ETFScalable Capital / Fineco
📚 Broker ETF con commissioni più basseTrade republic

Come funzionano gli ETF obbligazionari

Obbligazioni sottostanti e struttura degli ETF

Gli ETF obbligazionari investono il patrimonio in panieri di titoli a reddito fisso, acquistando obbligazioni governative, societarie, high yield, inflation linked e così via.

Sono strumenti a reddito fisso (o quasi), perciò sentirai spesso parlare di mercato a reddito fisso.

La composizione del portafoglio replica fedelmente quella di un indice obbligazionario di riferimento.

Come funzionano gli ETF Obbligazionari

L’ETF non seleziona in modo attivo le obbligazioni, ma si limita a replicare il benchmark acquistando le emissioni presenti nell’indice in modo proporzionale.

In questo modo l’ETF riesce a costruire un portafoglio con caratteristiche di duration, rendimento, rischio e diversificazione molto simili a quelle del benchmark stesso, se non identiche.

Come ti ho detto in precedenza, un ETF non va a scadenza quindi i titoli obbligazionari all’interno dello strumento cambiano in continuazione, perché man mano che si avvicinano alla scadenza vengono rimpiazzati con nuove emissioni. Questo processo si chiama “rolling”.

Con questo metodo modo la durata media del portafoglio rimane costante nel tempo, allineata a quella dell’indice di riferimento.

La frequenza del ribilanciamento dipende dalla strategia: alcuni ETF obbligazionari effettuano il rolling su base giornaliera, altri su base mensile.

Si può anche ottimizzare il tutto selezionando un campione rappresentativo di titoli anziché replicare integralmente tutte le obbligazioni dell’indice. Molti ETF fanno una replica a campionamento.

Gli ETF obbligazionari si differenziano anche per la gestione dei profitti: i fondi a distribuzione pagano periodicamente le “cedole” incassate sotto forma di dividendi, mentre quelli ad accumulazione li reinvestono. Questo non è diverso da un classico ETF World.

Liquidità, trasparenza e costi di gestione

Gli ETF obbligazionari replicano passivamente l’indice, senza necessità di compiere scelte attive di portafoglio.

Capirai quindi che i costi, ovvero il TER, sono tra i più bassi in assoluto. Si parla di costi di gestione spesso sotto lo 0,10%. Un fondo attivo invece costa mediamente l’1-2%.

Questi ETF sono inoltre sono negoziabili tutti i giorni sulle borse valori esattamente come le azioni, a differenza delle emissioni obbligazionarie che non sempre sono facilmente liquidabili.

Questo garantisce la possibilità di acquistare o vendere il fondo in tempo reale, senza rimanere “bloccati” nell’investimento.

E dunque possono essere considerati una alternativa ai conti deposito svincolati.

Anche la trasparenza è un grande vantaggio degli ETF obbligazionari: la composizione dell’indice replicato e del portafoglio detenuto sono disponibili giornalmente. Puoi quindi monitorare con precisione le caratteristiche e l’esposizione del tuo investimento.

Differenza tra ETF obbligazionari a distribuzione e ad accumulazione

Gli ETF obbligazionari possiamo dividerli in due categorie: distribuzione e ad accumulazione a seconda di come gestiscono i profitti derivanti dalle cedole incassate.

I fondi a distribuzione distribuiscono periodicamente sotto forma di dividendi le cedole maturate dalle obbligazioni in portafoglio. Questo tipo di ETF è indicato per chi desidera ottenere un flusso di cassa.

Gli ETF obbligazionari ad accumulazione, invece, reinvestono automaticamente gli interessi che derivano dalle obbligazioni all’interno del fondo, come un classico ETF ad accumulo.

In questo modo il patrimonio continua a crescere beneficiando anche dell’interesse composto, a vantaggio della performance complessiva.

Questa seconda tipologia è indicata se non hai bisogno di liquidità immediata ma preferisci massimizzare il rendimento potenziale nel lungo termine. Il reinvestimento automatico dei profitti evita anche la necessità di dover reinvestire manualmente le cedole incassate.

Tra le due opzioni noi preferiamo quelli ad accumulazione. In alternativa puoi valutare le singole obbligazioni che alla scadenza staccano la cedola prevista.

Categorie di ETF obbligazionari

Categorie ETF Obbligazionari

ETF obbligazionari governativi e corporate

Gli ETF governativi investono in titoli di stato emessi da governi nazionali, quali BTP italiani, Bund tedeschi, le Treasuries statunitensi. Questi fondi hanno di solito un profilo di rischio/rendimento conservativo.

Gli ETF corporate investono invece in obbligazioni emesse da società ed aziende. Possono replicare indici di obbligazioni societarie high yield o investment grade, oppure focalizzarsi su specifici settori o aree geografiche. Hanno rendimenti potenzialmente superiori ma anche più rischio.

Sia per gli ETF governativi che per quelli corporate esistono diverse varianti che differiscono per area geografica (Europa, Nord America, globale, mercati emergenti), duration (breve, media, lunga), valuta (euro, dollaro USA, yen…).

La scelta tra ETF governativi e corporate dipende dalla propensione al rischio e dall’obiettivo di rendimento.

ETF obbligazionari high yield e investment grade

Gli ETF high yield investono su obbligazioni con rating basso (da BB in giù), quindi più rischioso ma con cedole elevate.

Più rischio = Più rendimento potenziale.

Gli ETF investment grade contengono invece emissioni con rating alti (da AAA a BBB), più sicure ma meno redditizie.

I primi mirano ad ottenere extra-rendimenti, assumendo rischi di credito maggiori. I secondi puntano alla stabilità privilegiando la qualità degli emittenti. Esistono ETF high yield e investment grade sia governativi che corporate.

Gli ETF high yield possono aggiungere diversificazione se vuoi massimizzare e incrementare i rendimenti complessivi. Quelli investment grade servono per bilanciare e ridurre la volatilità del portafoglio.

ETF obbligazionari a tasso variabile e indicizzati all’inflazione

Ci sono poi ETF obbligazionari a tasso variabile chereplicano indici composti da obbligazioni il cui tasso di interesse (cedola) si adegua periodicamente all’andamento di un tasso di riferimento, come ad esempio l’Euribor o il Libor.

Si parla infatti di obbligazioni “floating rate“. A differenza dei bond tradizionali che pagano cedole con importo costante, questi ETF generano interessi variabili sulla base dell’andamento del tasso di interesse preso come riferimento.

Questo significa che quando i tassi di interesse salgono, anche le cedole (e quindi i profitti) aumentano, e viceversa.

Il loro prezzo sul mercato secondario è poco sensibile alle oscillazioni dei tassi.

Abbiamo poi un’altra categoria che è quella degli ETF inflation linked invece investono in titoli indicizzati all’inflazione, il cui valore e flusso cedolare seguono gli indici dei prezzi al consumo. Servono come copertura contro l’aumento dell’inflazione.

Questi ETF sono particolarmente utili in fasi di rialzo dei tassi di interesse, perché aiutano a contenere la duration del portafoglio (ovvero la sensibilità ai movimenti dei tassi) e ridurre il rischio di perdita.

Possono quindi dare stabilità in particolari contesti di mercato.

Obbligazioni vs ETF obbligazionari: principali differenze

L’investimento diretto in obbligazioni e l’investimento in ETF obbligazionari presentano vantaggi e svantaggi differenti, nonché alcune differenze da considerare quando si sceglie.

Titolarità diretta contro esposizione diversificata

Acquistando un’obbligazione singola, diventi creditore diretto dell’emittente (sia esso uno Stato o un’azienda), con diritto a ricevere cedole periodiche e rimborso del capitale a scadenza. Il rischio è concentrato: se l’emittente fallisce, potresti perdere tutto o gran parte dell’investimento.

Con un ETF obbligazionario, invece, non possiedi direttamente le obbligazioni sottostanti, ma una quota di un fondo che replica un indice obbligazionario (es. Bloomberg Global Aggregate, iBoxx Euro Corporate, ecc.). Questo ti offre ampia diversificazione: il rischio di default di un singolo emittente ha un impatto molto più contenuto sull’intero investimento.

Liquidità e semplicità di negoziazione

Le obbligazioni singole, soprattutto quelle non quotate o con basso volume di scambi, possono essere meno liquide, con spread bid/ask elevati. Potresti avere difficoltà a vendere rapidamente senza subire una perdita.

Gli ETF obbligazionari, invece, sono quotati in borsa come le azioni, con possibilità di comprare o vendere in tempo reale durante l’orario di contrattazione, spesso a costi più contenuti e con spread più bassi.

Cedole o accumulo?

Con le obbligazioni dirette ricevi cedole periodiche. Gli ETF obbligazionari possono essere a distribuzione (che girano le cedole sotto forma di dividendi) oppure ad accumulazione (che reinvestono i profitti nel fondo).

Rendimento, duration e ribilanciamento

Le obbligazioni hanno una scadenza fissa, e una volta acquistate, il rendimento è predeterminato se mantenute fino alla scadenza.

Gli ETF non hanno scadenza. Il gestore ribilancia il portafoglio con strategie di rolling: obbligazioni in scadenza vengono sostituite con nuove emissioni, mantenendo costante la duration media. Non devi quindi reinvestire manualmente.

Costi di gestione

Le obbligazioni acquistate direttamente non comportano commissioni di gestione, ma potrebbero avere costi di intermediazione più elevati e minore efficienza fiscale.

Gli ETF obbligazionari, pur prevedendo un TER (Total Expense Ratio), hanno costi generalmente molto contenuti (0,05% – 0,20% annui) e una fiscalità più efficiente, specie se domiciliati in Irlanda o Lussemburgo.

Ecco in sintesi le differenze:

CaratteristicaObbligazioni singoleETF obbligazionari
ProprietàTitolo diretto dell’obbligazioneQuota di un fondo che replica un indice
DiversificazioneBassa (emittente singolo)Alta (centinaia di titoli in portafoglio)
CedoleCedole fisse e predeterminateDistribuite o reinvestite, a seconda del tipo
ScadenzaFissaNessuna scadenza, rolling continuo
Rischio di creditoConcentratoDiffuso su più emittenti
LiquiditàVariabile, spesso bassaElevata, negoziabili in borsa
GestioneAttiva da parte dell’investitorePassiva, gestita automaticamente
CostiNessuna gestione, ma spread e commissioniTER contenuto, negoziazione semplice
Efficienza fiscaleMinoreMaggiore, specie con ETF domiciliati in UE

Migliori ETF Obbligazionari 2025

Per individuare i migliori ETF obbligazionari disponibili in Italia è opportuno valutare alcuni criteri chiave come patrimonio gestito, liquidità, tracking error, TER e composizione del portafoglio.

Vediamo alcuni degli ETF più interessanti per tipologia.

ETF Obbligazionari Governativi

Gli ETF governativi offrono esposizione diversificata sul debito pubblico con costi molto contenuti. Eccone alcuni tra i migliori:

Nome ETFISINTER (%)TickerDove comprarlo
Xtrackers II Eurozone Government Bond UCITS ETF 1CLU02903557170.09%XGLEScalable Capital
iShares Core Euro Government Bond UCITS ETF (Dist)IE00B4WXJJ640.07%SEGAeToro
Amundi US Treasury Bond 7-10Y UCITS ETF EUR Hedged AccLU14078881370.06%7USHTrade Republic

ETF Obbligazionari Corporate

Questi ETF forniscono accesso ai titoli obbligazionari emessi da aziende, con diversi profili di rischio/rendimento.

Nome ETFISINTER (%)TickerDove comprarlo
iShares Core € Corp Bond UCITS ETFIE00B3F81R350.20%IEACFineco
SPDR Bloomberg SASB U.S. Corporate ESG UCITS ETFIE00BLF7VX270.15%USCOScalable Capital
iShares EUR High Yield Corporate Bond UCITS ETF EUR (Dist)IE00B66F47590.50%IHYGFineco

ETF inflation linked

Gli ETF legati all’inflazione offrono protezione dall’aumento dei prezzi:

Nome ETFISINTER (%)TickerDove comprarlo
Amundi Euro Inflation Expectations 2-10Y UCITS ETF AccLU13900622450.25%INFLScalable Capital
iShares € Inflation Linked Govt Bd UCITS ETFIE00B0M62X260.09%IBCIFineco
Xtrackers II TIPS US Inflation-Linked Bond UCITS ETF 1CLU25045321310.07%XTIPFineco

ETF a breve scadenza (duration corta)

Questi ETF investono in titoli a scadenza ravvicinata, riducendo l’impatto delle variazioni dei tassi d’interesse:

Nome ETFISINTER (%)TickerDove comprarlo
iShares $ Ultrashort Bond UCITS ETFIE00BCRY65570.09%ERNEeToro
Xtrackers II EUR Corporate Bond SRI PAB UCITS ETF 1DLU04849688120.09%XB4FFineco
Amundi US Treasury Bond 0-1Y UCITS ETF AccLU21823886650.05%PR1TScalable Capital

Migliori broker per investire in ETF obbligazionari: Scalable Capital

Se stai cercando un broker affidabile che ti permetta di operare con costi contenuti su obbligazioni ed ETF, allora non possiamo che citare Scalable Capital.

Si tratta di un broker che offre la possibilità di investire in oltre 2000 ETF senza pagare commissioni di negoziazione. L’unico costo è quello dell’ETF stesso (TER). Inoltre, grazie all’integrazione con le principali banche italiane, è possibile aprire un conto in pochi minuti direttamente dall’app.

I vantaggi di Scalable rispetto ad altri broker tradizionali sono tanti. E’ possibile fare dei piani di accumulo sugli ETF a partire da 1 €. Le commissioni sono basse, non devi aprire un conto corrente ed in più hai una app che ti permette di monitorare e gestire gli investimenti in modo semplice ed intuitivo.

Scalable Capital si distingue anche per l’assistenza professionale da parte di consulenti qualificati, che supportano il cliente in ogni fase del processo di investimento.

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Come creare un portafoglio bilanciato con gli ETF obbligazionari

Costruire un portafoglio solido con ETF obbligazionari significa sfruttare i vantaggi della diversificazione, della liquidità e della gestione passiva per ottenere esposizione ai mercati delle obbligazioni.

Vediamo come fare per costruire, ad esempio, un portafoglio bilanciato tra ETF azionari e obbligazionari.

Creare Portafoglio ETF obbligazionario bilanciato

1. Definisci il tuo profilo di rischio e obiettivi di investimento

La prima fase consiste nell’individuare il tuo orizzonte temporale, la tolleranza al rischio e le esigenze di rendimento.

Se il tuo obiettivo è generare reddito stabile nel breve termine, potresti preferire ETF a breve scadenza o a distribuzione. Al contrario, se punti all’accumulazione di capitale in un’ottica di lungo periodo, ETF ad accumulazione e con duration più lunga potrebbero essere più indicati.

Fai attenzione. Gli ETF obbligazionari sono in genere percepiti come un porto sicuro ovvero come strumenti a basso rischio, ma non sono esenti da volatilità.

2. Diversifica tra emittenti e aree geografiche

Naturalmente avrai sentito sempre parlare di diversificazione. E’ importante, infatti, non concentrare tutto il portafoglio su ETF che replicano lo stesso tipo di obbligazioni o lo stesso mercato.

Ad esempio potresti includere (a titolo puramente didattico):s

  • ETF obbligazionari governativi: per avere una base solida e relativamente stabile.
  • ETF corporate investment grade: per bilanciare sicurezza e rendimento.
  • ETF high yield: per incrementare il potenziale rendimento, assumendo consapevolmente un rischio maggiore.
  • ETF obbligazionari dei mercati emergenti: per espandere l’esposizione e cogliere opportunità in economie a crescita più rapida.
  • ETF inflation linked: per proteggere il potere d’acquisto del capitale in scenari di inflazione crescente.

La scelta di ETF domiciliati in euro (€) può essere preferibile per evitare il rischio cambio, a meno che tu non voglia volutamente includere ETF in dollari o altre valute per una maggiore diversificazione valutaria.

3. Scegli la duration in base al contesto di mercato

La duration, ovvero la sensibilità del prezzo dell’obbligazione (o dell’ETF) alle variazioni dei tassi di interesse, è un parametro fondamentale.

In uno scenario di rialzo dei tassi (come quello degli ultimi anni dal 2022 al 2024), ETF a breve duration risultano meno esposti al rischio di perdita in conto capitale.

Al contrario, in contesti di stabilità o discesa dei tassi, ETF a lunga scadenza possono offrire migliori opportunità di apprezzamento.

Potresti ad esempio fare una media tra i due combinandoli in modo da assicurarti una parte di liquidità e contemporaneamente un rendimento “extra”.

4. Gestione profitti: Distribuzione vs Accumulazione

Gli ETF obbligazionari si distinguono anche per la gestione delle cedole.

Quelli a distribuzione versano periodicamente un dividendo pari agli interessi incassati dalle obbligazioni sottostanti, e quindi ti danno reddito.

Gli ETF ad accumulazione, invece, reinvestono automaticamente i profitti, quindi non danno flusso di cassa nell’immediato ma possono sfruttare la composizione dell’interesse che si accumula nel tempo.

Se vuoi entrate periodiche punta su quelli a distribuzione, al contrario vai su quelli ad accumulazione.

5. Considera il peso di ogni ETF all’interno del portafoglio

Non basta selezionare ETF di qualità, è fondamentale anche gestire i pesi.

Ecco un esempio di allocazione bilanciata per un investitore con “rischio medio”:

  • 40% ETF governativi euro a breve/medio termine
  • 25% ETF corporate investment grade
  • 15% ETF inflation linked
  • 10% ETF high yield
  • 10% ETF emergenti o a tasso variabile

Sono delle percentuali che ti sto riportando a titolo esemplificativo. Un portafoglio “bilanciato” dovrebbe contenere anche una percentuale di “azionario” oltre ad una parte di commodities o persino criptovalute.

Le percentuali fanno quindi riferimento al 100% della parte obbligazionaria, non al 100% dell’intero portafoglio.

Ribilancia periodicamente il portafoglio

Il ribilanciamento dipende da te. Ci sono investitori che non ribilanciano mai nella loro vita, altri che lo fanno ogni mese.

Devi comunque monitorare periodicamente la composizione del tuo portafoglio e ribilanciare le percentuali in base a eventuali variazioni di mercato o se dovessero cambiare i tuoi obiettivi.

Il ribilanciamento ti permette di riportare i pesi degli ETF alle proporzioni iniziali, riducendo il rischio di una concentrazione eccessiva dovuta alle performance asimmetriche di alcuni strumenti.

Se ad esempio le criptovalute o altri asset esplodono ed iniziano a raggiungere percentuali diverse da quello che ti sei fissato allora ti conviene un controllo trimestrale o semestrale per ribilanciare il tutto.

Non è obbligatorio ma molti investitori lo fanno.

Quando conviene investire in ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari possono essere utilizzati per diversi obiettivi all’interno di un portafoglio diversificato:

  • Ridurre la volatilità: gli ETF su titoli governativi (es: investment grade) forniscono stabilità e diversificazione.
  • Generare reddito: gli ETF ad accumulazione e a distribuzione permettono di ottenere flussi cedolari periodici.
  • Diversificare il rischio: combinando ETF azionari e obbligazionari è possibile ottimizzare il profilo di rischio/rendimento.
  • Investire a livello globale: gli ETF permettono di acquisire esposizione a mercati altrimenti difficilmente accessibili.
  • Ridurre i costi: replicando indici a basso costo, gli ETF permettono di risparmiare sulle commissioni.

Quali sono i vantaggi degli ETF obbligazionari?

Gli ETF obbligazionari presentano diversi vantaggi rispetto all’investimento diretto:

  • Diversificazione: si ottiene esposizione istantanea a centinaia di titoli.
  • Costi di gestione contenuti: grazie alla gestione passiva dell’indice senza necessità di stock picking da parte del gestore
  • Liquidità giornaliera: poiché gli ETF sono negoziabili come azioni in tempo reale sul mercato secondario
  • Trasparenza sulla composizione del fondo e sull’indice replicato, disponibili quotidianamente
  • Flessibilità: è possibile variare allocazione tra paesi, duration e tipologie di bond.
  • Accesso anche con piccoli capitali, a differenza delle obbligazioni corporate che richiedono ingenti investimenti

Quali sono gli svantaggi degli ETF obbligazionari?

Gli ETF presentano anche dei potenziali svantaggi da considerare:

  • Rischio di tasso di interesse: in caso di rialzo dei tassi, gli ETF possono subire perdite di prezzo.
  • Rischio creditizio: gli ETF con obbligazioni high yield o dei mercati emergenti hanno maggiore rischio emittente.
  • Rischio di liquidità: per gli ETF meno scambiati può risultare difficile monetizzare grandi quantità in breve tempo.
  • Rischio valutario: per i fondi in obbligazioni non euro, le fluttuazioni dei cambi possono impattare i rendimenti.
  • Errori di replica: gli ETF possono non riflettere perfettamente l’indice, a causa di costi o strategie di campionamento.
  • Rischio di duration: è la sensibilità del prezzo dell’ETF alle variazioni dei tassi d’interesse. Più alta è la duration media del portafoglio obbligazionario replicato dall’ETF, più il suo prezzo reagirà negativamente a un aumento dei tassi di interesse e viceversa.

ETF obbligazionari: le domande più frequenti (FAQ)

Cosa sono gli ETF obbligazionari?

Gli ETF obbligazionari sono fondi quotati in borsa che replicano indici di obbligazioni, offrendo un’esposizione diversificata a titoli di stato quindi emessi da governi o corporate (ovvero da aziende).

Come scegliere i migliori ETF obbligazionari?

Valuta rendimento, rischio, durata media, tipo di obbligazioni e distribuzione della cedola per trovare l’ETF più adatto ai tuoi obiettivi.

Gli ETF obbligazionari sono sicuri?

Sono considerati strumenti a basso rischio, ma dipendono dal tipo di obbligazioni sottostanti (governative, corporate, high yield). Inoltre sono soggetti a rischi di tasso, liquidità e cambio.

Considerazioni finali

Abbiamo visto in questa guida come funzionano gli ETF obbligazionari e quali vantaggi possono avere.

Si tratta di strumenti che permettono a qualsiasi investitore di costruire un portafoglio con una base obbligazionaria solida. E’ importante comprendere le differenze tra le varie categorie, dai titoli di Stato ai bond corporate, per scegliere con attenzione.

Se sei alla ricerca di rendimenti stabili, esposizione a mercati globali e strumenti efficienti, gli ETF obbligazionari possono essere una buona scelta, soprattutto in contesti in cui bisogna cercare di gestire la volatilità e gli effetti dell’inflazione.

Per poter comprare ETF obbligazionari ti lasciamo ad alcuni dei migliori broker su cui puoi trovare questi prodotti con commissioni basse.

Per iniziare è fondamentale partire da broker regolamentati. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con cui potete operare su ETF ed azioni.

Domenico Sacchi
Digital marketing specialist | Blockchain enthusiast | Mi occupo di temi legati alla finanza personale, investimenti e trading sulle criptovalute.