ETF crude oil: cosa sono e come investire nel 2023

Il petrolio è una delle commodity più importanti e volatili al mondo. Investire direttamente in futures energetici richiede competenze specifiche e comporta rischi elevati. Gli ETF crude oil o ETD petroliferi offrono invece un modo semplice per esporsi all’andamento del greggio, sia al rialzo che al ribasso.

Ma cosa sono gli ETF crude oil?

Se cercate una risposta a queste domande cercheremo di essere il più completi possibile partendo dalle basi. Come prima cosa se non sapete cosa sono, vi invitiamo a leggere la nostra guida sugli ETF sul petrolio qui.

Il petrolio rappresenta, in generale, ancora uno dei migliori investimenti possibili per chi vuole fare trading online. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio gli ETF petroliferi, strumenti che stanno riscuotendo crescente interesse tra gli investitori. Vedremo quali sono i migliori ETF petrolio presenti sul mercato, come funzionano, quali strategie adottare e su quali broker investire nel 2023.

SUGGERIMENTO: Gli ETF legati al petrolio offrono interessanti opportunità di investimento e diversificazione del portafoglio. Per operare in modo efficace è consigliabile affidarsi ai migliori broker ETF.

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ETF Crude oil: cosa sono

Gli ETF crude oil consentono di investire sulle quotazioni del greggio in modo semplice e diversificato, senza dover acquistare contratti futures sul petrolio.

Esistono diversi ETF che replicano l’andamento dei prezzi del petrolio, sia sul mercato USA che globale. I più scambiati sono:

  • United States Oil Fund (USO): replica il prezzo del greggio WTI americano
  • United States Brent Oil Fund (BNO): segue l’andamento del petrolio Brent
  • DB Crude Oil Double Short ETN (DTO): ETF inverso 2x sull’indice petrolifero DBIQ Optimum Yield Crude Oil Index Excess Return.
  • iPath Pure Beta Crude Oil ETN (OIL): replica il movimento dei futures sul greggio Light Sweet Crude Oil.

Gli ETF petroliferi sono uno strumento efficace per esporsi ai prezzi del petrolio senza complessità. Tuttavia, sono soggetti a decadimento nel rendimento su lunghi periodi e non sono adatti al buy and hold.

ETF sul petrolio: definizione

Il termine ETF, molto utilizzato dagli investitori, significa Exchange Traded Fund. Per un approfondimento completo vi rimando al nostro articolo sugli ETF.

ETF Crude oil

Un Exchange Traded Fund non è altro uno degli strumenti derivati che i trader hanno a disposizione per fare operazioni di mercato al ribasso o al rialzo. Un ETF, infatti, è in grado di replicare l’andamento sottostante di un bene o asset detto sottostante.

E’ comprensibile come gli ETF siano “costruiti” su vari beni di mercato come ad esempio le materie prime (oro, petrolio) ed altri prodotti finanziari. Ancora oggi molti investitori aspettano un ETF ad esempio su Bitcoin o sulle criptovalute, vedremo come andrà a finire.

I trader possono dunque negoziare sugli ETF utilizzando gli strumenti ed i mezzi messi a disposizione dalle principali piattaforme di trading online. Gli ETF sono molto utilizzati in quanto permettono di diversificare gli investimenti e dunque sono più flessibili rispetto ad altri strumenti

Gli ETF sul petrolio non sono altro che degli Exchange Traded Fund che replicando l’andamento del prezzo del petrolio.

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ETF Crude Oil: la via “semplice” per investire sul Petrolio

Gli investitori generalmente apprezzano la volatilità degli asset anche quando sono interessati ad investire nel lungo petrolio. In questo senso investono sugli ETF Petrolio anche per evitare rischi legati alla volatilità.

Un asset non potrà, infatti, mai rimanere stabile per sempre e dunque gli ETF permettono di evitare di esporsi legandosi a singoli asset che fluttuano troppo in quanto legati al prezzo del petrolio. Perchè gli ETF sono così utilizzati allora? Il motivo principale risiede nelle commissioni basse. Se un ETF ha commissioni basse allora risulta molto vantaggioso.

Gli ETF Crude oil in questo senso sono davvero vantaggiosi in termini di commissioni in quanto sono davvero basse. Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che rappresentano la via preferenziale più veloce per fare trading sul prezzo del petrolio. D’altra parte molto spesso si parla di Exchange Traded Commodities (ETC) per indicare una variante specifica rispetto ad una materia prima.

Meglio gli ETF o gli ETC dunque? Gli ETC, in linea generale, possono essere equiparati ai titoli azionari e dunque non rappresentano dei veri e propri fondi ma vengono utilizzati per fare trading nel breve periodo piuttosto che per ottenere dei rendimenti.

Attualmente esistono molto piattaforme di qualità che permettono di investire con successo sul petrolio. Ad esempio tramite broker come eToro (clicca qui per saperne di più) è possibile operare sulle principali materie prime copiando dai trader di successo. La funzionalità del Copy trading permette, infatti, anche ai principianti di copiare interi asset ed essere subito operativi.

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Principali di ETF Crude Oil sul petrolio

In questa tabella abbiamo selezionato quelli che sono i migliori ETF Crude Oil da utilizzare:

si tratta dei più profittevoli e più utilizzati dalla maggior parte dei trader.

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ETF sul petrolio: come funzionano?

Dopo aver visto la definizione passiamo al funzionamento pratico degli ETF petrolio. Il prezzo ha subito delle oscillazioni molto evidenti in questa fase di crisi.

Molti trader ne stanno approfittando per investire al ribasso per poi investire al rialzo passata la crisi. Nella sezione precedente abbiamo visto quelli che sono i vari ETF crude oil del mercato. Sia i trader esperti che quelli meno navigati possono sfruttare i broker regolamentati per negoziare sul prezzo.

Come funziona dunque un ETF sul petrolio? Si tratta di un fondo che permette di diversificare il proprio investimento investendo sui movimenti dei prezzi del greggio. Vediamo ora come.

Tipi di ETF sul petrolio

Oltre a vedere i principali titoli nel mercato del petrolio gli ETF possono essere raggruppati anche per categorie e tipologie di investitori.

Sul mercato esistono decine di ETF che si prestano a vari tipi di investimento i principali possiamo raggrupparli in queste categorie:

  • ETF petrolio WTI (prende come riferimento il mercato statunitense)
  • ETF petrolio short (per i trader che investono sul ribasso del prezzo)
  • ETF petrolio long (per i trader che investono sul rialzo del prezzo)
  • ETF petrolio “leveraged” (sfruttano l’effetto leva sul prezzo sottostante)
  • ETF petrolio Brent (prende come riferimento il benchmark europeo)
  • ETF petrolio hedged

ETF sul petrolio: come scegliere in maniera analitica

Abbiamo visto che la scelta di utilizzare gli ETF sulle materie prime è dettata principalmente dalle commissioni. Ma come fare a scegliere su quale ETF investire?

Ci sono dei parametri che possiamo valutare come ad esempio: la liquidità, il costo di gestione del fondo e le tasse. Ma partiamo con ordine

Analizzare la liquidità disponibile

Per scegliere con cura quale ETF fa al proprio caso è importantissimo valutare la liquidità. Tramite le tabelle e i dati che pubblichiamo su webeconomia potete verificare quelli che sono i volumi giornalieri per capire quali fondi sono più “liquidi”.

In base a questo valore si possono capire tante cose. Ad esempio gli ETF che hanno una scarsa liquidità non sono molto profittevoli in quanto offrono generalmente degli spread e commissioni più alte. Lavorare con spread molto elevati può essere molto svantaggioso per chi vuole fare profitti anche nel breve termine.

I costi di gestione

E’ importante valutare quanto costa in termini di gestione l’ETF. I costi andranno, infatti, ad incidere sul rendimento finale in quando si devono sottrarre dal rendimento. Generalmente si parla di una fascia di costi che arriva massimo fino all’1% annuo. Bisogna poi considerare i costi per singola operazione che generalmente sono inclusi nelle commissioni.

Le tasse

Un ETF viene quotato su una Borsa in un determinato paese e dunque segue la tassazione di quel paese. Gli ETF della Borsa italiana seguono dunque il regime fiscale dell’Italia e dunque anche il trading con ETF è sottoposto alla tassazione sui rendimenti.

Per questo motivo conviene utilizzare gli ETF delle Borse straniere in quanto i margini sono più alti e le commissioni basse.

Bisogna poi considerare che gli ETF hanno una scadenza e dunque valutare anche se hanno una leva finanziaria adeguata.

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Trading ETF crude oil su eToro

eToro è uno dei migliori broker per investire sul petrolio. Si tratta di un broker regolamentato che ha moltissime funzioni interessanti, tra tutte il copy trading ed i copy portfolios.

Il copy trading permette ai principianti sopratutto di copiare le operazioni di chi guadagna e fa profitti. Iscrivendosi ad eToro è possibile seguire gli utenti della piattaforma proprio come avviene sui social network e replicarne esattamente le operazioni. Ogni trader ha infatti un profilo con i dati relativi ai propri investimenti con percentuale di successo e fallimento.

I CopyPortfolios permettono invece di diversificare gli investimenti e copiare interi “asset” di mercato.

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In questo modo è possibile esercitarsi e fare trading senza rischi con denaro virtuale.

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ETF Crude oil: USO Oil fund ed OIH Oil Service e

Uno degli ETF più diffusi sul petrolio è sicuramente l’ETF USO Oil Fund (simbolo USO).

Si tratta di un ETF molto liquido e dunque rientra nei parametri che abbiamo visto in precedenza in termini di convenienza. Tutti gli asset dell’ETF USO Oil fund sono contratti futures che sono scambiati sul NYMEX ed altri.

I contratti scambiati riguardano generalmente carburanti basati sul petrolio oltre che Petrolio light e sweet crude. E’ un ETF molto volatile per cui è indicato per i trader che vogliono investire nel breve termine.

Un altro ETF molto utilizzato è l’ETF OIH Oil service, un ottimo ETF petrolifero che replica il prezzo e l’andamento del prezzo. Rappresenta le performance delle 25 società statunitensi che operano sulla materia prima e che sono quotate in Borsa a Wall Street.

Questo ETF è dunque ottimo per diversificare ed è più stabile.

Conclusioni: Alternative agli ETF per fare trading sul petrolio

Abbiamo vista in questa guida sugli ETF Crude Oil come questi siano una categoria molto utilizzare di ETF sul petrolio.

Se volete diversificare gli investimenti o negoziare sul prezzo del petrolio dovete affidarvi a piattaforme serie e certificate. Come prima cosa è bene controllare le regolamentazioni di cui dispongono, ad esempio FCA e Cysec sono le più sicure e famose.

Scegliendo ad esempio broker come eToro (clicca qui per iscriverti) o Scalable Capitalsi ha la certezza di operare con piattaforme sicure e dalle commissioni estremamente basse. E questo è il requisito principale come abbiamo visto per poter fare profitti sfruttando gli ETF oltre ai principali strumenti finanziari.