ESMA cosa cambia con stop opzioni binarie nell’UE e limiti leva finanziaria nel Forex

Importante decisione da parte dell’ESMA, l’autorità sovranazionale di regolamentazione finanziaria dell’Unione Europea. Ha infatti proposto lo stop al trading sulle opzioni binarie agli investitori privati e nuovi limiti alla leva finanziaria sulle operazioni relative al mercato Forex. Il tutto nel solco di una nuova serie di restrizioni che di fatto stanno comportando il crollo delle azioni quotate in Borsa dei broker rinomati. Basti pensare che, subito dopo il comunicato da parte dell’ESMA, Plus500 ha subito un crollo del -16.16%, IG Group di un -11.26% e CMC Markets di un -12.97%.

ESMA chi è e cosa fa

L’European Securities and Markets Authority (meglio conosciuta con l’acronimo ESMA) è un organismo europeo indipendente che ha come obiettivo quello di preservare la stabilità finanziaria dell’Unione Europea assicurando integrità, trasparenza ed efficienza del mercato finanziario. Ma al contempo, anche proteggere la privacy e la sicurezza finanziaria degli investitori.

ESMA ha anche il compito di stimolare la convergenza fra regolatori di sicurezza da un lato e l’industria finanziaria dall’altro, lavorando di concerto con altre autorità europee di sorveglianza. Il suo sito ufficiale è questo.

Restrinzioni ESMA: cosa sono CFD, opzioni binarie e Leva finanziaria

L’ESMA starebbe prendendo in considerazione delle misure per vietare la pubblicità, la distribuzione e la vendita ad investitori privati di opzioni binarie. Ma anche di aver proposto limiti alla pubblicità, distribuzione e vendita di CFD, compreso il rolling spot sul Forex, sempre agli investitori privati. Cosa sono i CFD? Acronimo di Contract for difference, si tratta di uno strumento finanziario il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d’investimento. Anziché negoziare o scambiare fisicamente l’attività finanziaria, il CFD rappresenta un’operazione in cui due parti (venditore e compratore) convengono per scambiare denaro sulla base della variazione di valore dell’attività sottostante che intercorre tra il punto in cui l’operazione viene aperta e il momento in cui la stessa viene chiusa. Chi acquista guadagna qualora il valore in caso di apprezzamento dell’asset, o ci perde in caso di deprezzamento. Chi vende, di contro, ci perde se si verifica un aumento del prezzo dell’attività e ci guadagna se tale prezzo si riduce.

Sempre al fine di chiarire i concetti: cosa sono e come funzionano le opzioni binarie? Si tratta, per loro natura, di uno strumento di investimento derivato, semplice da utilizzare pure per i trader neofiti. Consentono elevati profitti (almeno potenziali, perché si può anche perdere, quindi guai a prenderli come un gioco), che hanno come mercati di riferimento il forex, le azioni, le materie prime e le criptovalute; sono disponibili su piattaforme di trading binario autorizzate e regolamentate dalla CySEC (massima autorità europea garante sui mercati finanziari) e registrate dalla CONSOB (che invece è quella italiana).

Le opzioni binarie prevedono:

  • un asset sottostante, cioè un titolo quotato su un mercato finanziario
  • un valore
  • una scadenza
  • una previsione
  • un rendimento

Comprare un’opzione binaria significa quindi individuare l’asset sottostante su cui vogliamo investire (materia prima, azione, coppia di valute forex); scegliere quanto si intende investire in base alle proprie possibilità ma anche alle potenzialità dell’asset; selezionare la scadenza dell’opzione (l’intervallo di tempo può andare da 15 minuti ad un mese);

selezionare il tipo di previsione (ovvero indicare se il prezzo dell’asset salirà o scenderà). Alla scadenza dell’opzione, se il mercato si sarà comportato secondo le previsioni si potrà incassare il rendimento (molto spesso superiore all’80% del valore dell’opzione stessa).

Per completezza di informazione, è necessario sottolineare come esistono diversi tipi di opzione binaria. Quello più semplice (detto top down) è quello che abbiamo descritto poco sopra. Poi ci sono quelli interval e touch. Nel primo caso occorrerà prevedere in maniera corretta l’intervallo di prezzo in cui si troverà l’opzione alla scedenza: nel caso di touch bisogna prevedere se l’asset, anche per un solo istante, assumerà un valore specifico. Quindi, come si può intuire, si tratta di opzioni più complicate da gestire e che quindi sono da consigliare solo da trader esperti. Viceversa le opzioni di tipo top / down possono riservare rendimenti elevati anche a trader inesperti.

Riguardo la Leva finanziaria, invece, essa può essere considerata una arma a doppio taglio. In quanto, se è vero che da un lato fa moltiplicare i guadagni, dall’altro può far moltiplicare le perdite. Quindi va usata con parsimonia e dimestichezza.

ESMA, in cosa consiste stop a opzioni binarie, limiti su CFD e leva finanziaria

Quali sono le restrizioni a cui L’ESMA starebbe pensando riguardo CFD e Leva finanziaria? Comprendono l’impostazione di limiti di leva finanziaria sull’apertura di ogni posizione tra 30:1 e 5:1. Il limite comunque varierà in base alla volatilità dell’asset sottostante oggetto dell’investimento.

Riguardo i CFD, essi avranno

  • una regola di close-out a margine
  • una protezione dal saldo negativo, in modo da offrire un limite garantito sulle perdite dei clienti
  • una restrizione sui benefici che incentivano l’attività di trading e che dovranno essere commercializzati con un avviso di rischio standardizzato

Restrizioni ESMA su Cfd e Leva finanziaria: il motivo

Qual è il motivo delle restrizioni ESMA su Cfd e Leva finanziaria? Secondo gli analisti, esse sono più rigorose delle soluzioni suggerite dalla britannica Financial Conduct Authority (FCA, la CONSOB britannica per intenderci). Infatti, il broker IG ha già bollato queste limitazioni come «sproporzionati» e afferma esse, insieme ad altre proposte, potrebbero avere un impatto sulle entrate attese tra un minimo del cinque ad un massimo del dieci percento.

E forse, sebbene non lo abbia detto esplicitamente, la decisione dell’ESMA mira a rendere meno diffuso lo strumento di trading delle opzioni binarie in quanto, per la loro apparente semplicità, spinge anche i meno esperti a “giocare” al trading. Anche in virtù dell’uscita delle criptovalute, che per la loro virtualità possono essere scambiate per un gioco senza rischi. Ciò che ad esempio sta accadendo in Corea del sud, col governo che è pronto ad una stretta.

Ma queste sono solo supposizioni, fino ad un certo punto. Reuters ha reso noto che nel 2017, ben 700 persone hanno perso la bellezza di 18 milioni di sterline (pari a 20,1 milioni di euro) nelle opzioni binarie, da sempre viste dai trader esperti con un certo scetticismo. Già la britannica Financial Conduct Authority (FCA) si era espressa in maniera negativa. In Gran Bretagna era in precedenza competente per le opzioni binarie addirittura la commissione per il gioco d’azzardo (la Gambling Commission) ma nel 2018 il settore sarà regolamentato proprio da FCA.

Paesi come Israele e Belgio avevano già bannato il trading binario mentre gli Stati Uniti richiedono che vengano negoziati solo sui mercati regolamentati.

A ciò aggiungiamoci pure il fatto che sono tante le piattaforme che sono nate per truffare il prossimo, promettendo di far guadagnare i trader semplicemente caricando un conto, mentre sarà il sistema a fare il resto puntando sulle opzioni binarie vincenti. In realtà, il credulone finirà solo per ritrovarsi con un pugno di mosche e l’impossibilità di rientrare anche in possesso dell’importo investito inizialmente. Pure sporgendo regolare denuncia.

Restrizioni ESMA iter

Va comunque precisato che quelle dell’ESMA sono proposte e non ancora provvedimenti concreti. L’organo del resto condurrà anche una breve consultazione pubblica nel gennaio 2018 in merito e ha affermato che sta prendendo in considerazione l’utilizzo di poteri applicativi ai sensi dell’articolo 40 della MiFIR. Ma per gli analisti questo è il chiaro segno che siamo vicini ad una loro realizzazione.

Del resto, va anche ricordato il fatto che l’ESMA a partire dal 3 gennaio 2018, quando andrà anche in vigore il nuovo MiFIR 2, potrà predisporre nuove limitazioni a danno dei broker. I quali stanno vivendo un ottimo periodo grazie al crescente interesse suscitato dal Bitcoin. E forse l’iniziativa dell’ESMA non arriva a caso.

Ricordiamo infine che qualsiasi misura intrapresa da questa autorità avrà validità iniziale di 3 mesi, ma tale limite temporale è relativo, in quanto ogni intervento può essere rinnovato a lungo. Salvo il caso in cui il regolatore non subisca un forte contraccolpo contrario da parte dei consumatori, è difficile pensare che le sue misure subiscano un passo indietro.

Per quanti fossero interessati al comunicato ufficiale EMA, è possibile recarsi qui.

Restrizioni ESMA, Plus500 plaude ad iniziativa

Plus500, uno dei Broker più rinomati e preferiti dai trader, tanto quelli esperti per la gamma di servizi che offre, tanto per quelli neofiti visto che offre anche un Conto demo dove fare pratica, ha applaudito all’iniziativa. Anche alla luce della pesante perdita prima accennata in Borsa. Se è vero infatti che questo broker con sede a Cipro non offre opzioni binarie ma è una piattaforma che si occupa principalmente di Forex, ritiene comunque che la decisione dell’autorità europea tende comunque a rafforzare il quadro normativo del settore.

Di recente, ovvero 2 anni fa, il miliardario israeliano Teddy Sagi, fondatore di Playtech e iPoker, ha comprato il 9,4% di Plus500. Per un’operazione da quasi 400 milioni di dollari.