Come diversificare i propri investimenti? Ecco le migliori alternative

Come diversificare i propri investimenti? Una bella domanda che si pongono tutti gli investitori. Del resto, bisogna partire da un’altra domanda: perché è importante diversificare i propri investimenti? Semplice: per ridurre i rischi. Va da sé che investire in più asset differenti, comporta una migliore ripartizione del rischio. Cosicché, se ad esempio un azione è in perdita, avremo sempre la speranza che un metallo prezioso è invece in salita.

Di seguito cercheremo di offrire un quadro esaustivo su come diversificare i propri investimenti, capendo quindi meglio perché è importante diversificare i propri investimenti.

Perchè è importante diversificare

Perchè è importante diversificare? Abbiamo detto che questa pratica è utile per ridurre i rischi di investimento. Il Mondo oggi è globalizzato, dunque anche le Borse sono collegate tra loro in modo estremo. Pertanto, la crisi di una Borsa trascina con sé tutte le altre. Inoltre, il Mondo di oggi, soprattutto dagli anni ’90 con il crollo del muro di Berlino, è diventato economicamente molto variabile ed imprevedibile. La logica che guida la diversificazione risponde all’impossibilità di conoscere in anticipo le performance future dei nostri investimenti. Una variabile nella quale, sostanzialmente, risiede il rischio di ogni investimento. L’idea di fondo per minimizzare i rischi che derivano da questa incertezza consiste nel frazionare i propri investimenti su diversi progetti, in tal modo ripartendo il rischio legato alle performance dei singoli investimenti.

Del resto, ogni asset è collegato a molteplici variabili. Le azioni, ad esempio, sono strettamente correlate all’andamento di una azienda. La quale, spesso, nasconde anche la sua reale situazione finanziaria. Oppure le materie prime agricole, basta un batterio che distrugga il raccolto per determinare un collasso. Riguardo l’estrazione del petrolio, basta il disastro di una piattaforma o uno sciopero degli operai a causarne il crollo del gregge. E cosa dire di un Golpe o di risultati elettorali inaspettati. E ancora, un disastro ambientale, una epidemia… Tante, troppe variabili rischiose.

Come diversificare i propri investimenti, come si dividono i mercati finanziari

Come diversificare i propri investimenti? Prima di trovare una risposta, occorre comprendere che gli investimenti si dividono in 5 grandi aree:

1. Azionario

Area costituita da tutte le azioni, i fondi, gli Etf, i singoli titoli

2. Immobili

Questa area comprende gli strumenti finanziari legati agli immobili

3. Materie prime

Per materie prime si intende tutti quei prodotti legati prevalentemente al suolo, quindi coltivabili. Come caffè, cacao, zucchero, soia, grano. Ma anche al sottosuolo, come i giacimenti energetici tipo petrolio, gas e così via.

4. Metalli preziosi

I metalli preziosi includono, come intuibile, oro, argento, platino.

5. Obbligazionario

Le obbligazioni comprendono tanto i Titoli di Stato che le obbligazioni emesse da aziende private.

Investire significa fare delle scelte precise, selezionare un asset anziché un altro. Se investo nell’azionariato, vuol dire che sto sottraendo denaro agli altri 4 mercati.

Tuttavia, occorre sempre tener presente che il denaro è qualcosa di infedele. Poiché se oggi punta ad un tipo di investimento, domani si trasferirà verso un altro. Quindi, se oggi ad andare bene sono i metalli preziosi, domani prima o poi andrà verso le materie prime. Per domani, ovviamente, si intende dopo alcuni anni. Quindi è come un fidanzamento di qualche anno. Ma quando cambia partner, finisce per tradire miliardi di persone che credevano in quell’area di investimento. E ogni volta è una batosta severa, in quanto i valori crollano

La storia è piena zeppa di tradimenti del genere. Nel 2007, ad esempio, è capitato ad immobili ed azioni. E queste ultime anche nel 2000. nel 1980, invece, toccò all’oro. Certo, le storie d’amore sono anche prolungate, come quella del mercato azionario partito nel 1984 e giunto fino al 2000. O come quello iniziato nel 2000 fino al 2007 sugli immobili. Di recente, invece, il denaro sembra essersi affezionato ai metalli preziosi.

Dunque, il denaro si muove in maniera ciclica e anche se può capitare che “si innamori” di più aree d’investimento, lo farà in maniera più evidente verso una area. Come difendersi dalla lunaticità del denaro? Sicuramente informarsi e formarsi il più possibile, leggendo le notizie di economia, dando uno sguardo ai Paesi su cui investire (considerando la loro stabilità economica e politica ad esempio) o alle aziende in crescita. Poi resta consigliabile affidarsi a un consulente finanziario di fiducia per costruire insieme il proprio portfolio.

Quali asset scegliere per diversificare i propri investimenti

Quali sono gli asset migliori per diversificare i propri investimenti? Gli esperti, generalmente, pongono al primo posto Btp (acronimo di Buoni del Tesoro poliennali). Sebbene il mercato dei buoni dello stato sia in continua evoluzione. In questo momento storico, è preferibile investire piccole somme mensili nel lungo termine. Vale comunque la pena sottolineare come questi titoli restino ad oggi l’investimento più sicuro, permettendo un ritiro regolare delle cedole con i rendimenti.

Se invece vogliamo risultati più veloci e più ingenti, allora per noi è consigliabile il mercato azionario. Tuttavia, occorre dire che grandi rendimenti corrispondono altresì a rischi molto più alti di investimento. Quindi dobbiamo ponderare alla perfezione quanto investire e su quali enti o aziende. Gli immobili sono ancora da evitare, poiché, dopo la bolla dell’ultimo decennio, hanno perso valore. Sebbene, occorra anche aggiungere che il mercato ritiene che quando il prezzo scende sia proprio il momento giusto di comprare. Proprio per ottenere un entrata mensile regolare tramite fitto. O vendere quando il mercato è di nuovo rialzista.

Le obbligazioni sono un’altra alternativa, ma devono essere “garantite” e non soggette all’andamento delle aziende cui sono affiliate. L’oro, infine, è sempre un valido bene rifugio, esattamente come altri materiali preziosi o quadri di valore.

Come diversificare investimenti, concentrazione Vs Diversificazione: qual è meglio?

La diversificazione ha comunque un suo svantaggio: non concentrandoci su un unico asset, ovviamente non trarremo da esso lo stesso vantaggio in termini di guadagno come nel caso in cui ci concentrassimo su un unico asset. Tuttavia, nella sfida tra concentrazione e diversificazione, possiamo dire che la prima è preferibile solo in questi due casi:

  • si conosca un consulente finanziario fenomenale, un vero Guru del trading che ci dica con certezza dove investire (sebbene, come ripetiamo spesso nei nostri articoli, non esistono sfere di cristallo per prevedere il futuro in Borsa)
  • si approfondisca talmente bene il funzionamento dei mercati finanziari e si diventi padrone della materia. Ma servono anni di preparazione teorica e di pratica. E neanche in questo caso si è certi

Da ciò quindi si deduce che la concentrazione degli investimenti su un solo asset sia qualcosa di evitabile. Il rischio è troppo grosso.

Diversificare investimenti tramite ETF

Come diversificare i nostri investimenti tramite ETF? Ma a parte Concentrazione VS Diversificazione, c’è un’altra contrapposizione da considerazione: strumenti VS contenitori. In tanti investitori ritengono, ingenuamente, che basti aumentare il numero degli investimenti per migliorare la diversificazione del portafoglio. Ma ciò è una semplificazione pericolosa. Se investiamo i nostri risparmi in singoli titoli, siano essi azioni od obbligazioni, il numero di prodotti da inserire in portafoglio dovrà essere elevato per ridurre al minimo il rischio associato ad ognuno degli investimenti fatti.

Se invece investiamo i nostri risparmi in fondi comuni attivi, o passivi come gli ETF, potremo conseguire una grande diversificazione riducendo il numero di strumenti. Ogni fondo (o ETF) rappresenta infatti un contenitore di strumenti finanziari, quindi con pochi prodotti possiamo in realtà suddividere il nostro portafoglio in centinaia di titoli diversi.

Pertanto, meglio investire in ETF e non in singoli titoli. Con il primo, infatti, è possibile diversificare gli investimenti in modo semplice e vantaggioso evitando di avere un estratto conto kilometrico, dato che il portafoglio risulterà essere suddiviso in 120 titoli tra loro diversi. Ricordiamo che per ETF si intende l’acronimo di exchange-traded fund, un tipo di fondi d’investimento e appartengono in particolare agli ETP (Exchange Traded Products), ovvero alla macro famiglia di prodotti a indice quotati.

Le principali caratteristiche degli ETF sono:

  • gestione passiva
  • la loro quotazione in borsa come azioni ed obbligazioni

Con la prima si intende che il loro rendimento è strettamente collegato alla quotazione di un indice borsistico e non all’abilità di compravendita del gestore del fondo. L’indice borsistico può essere azionario, per materie prime, obbligazionario, monetario, o altro ancora. Il lavoro del gestore si limita a verificare la coerenza del fondo con l’indice di riferimento. Ma anche correggerne il valore in caso di scostamenti. Lo scostamento tra la quotazione del fondo e quella dell’indice di riferimento va nell’ordine dell’1 o 2%.

La “gestione passiva” rende gli ETF quindi molto economici, a che va aggiunta la loro diversificazione grande o enorme, e la loro negoziazione borsistica. Il tutto li rende competitivi rispetto all’investimento in singole azioni e meno rischioso. Non mancano però anch eETF prettamente speculativi a leva, invertiti, o a leva invertita. Gli ETF si mostrano molto convenienti in quanto permettono di investire in molti settori economici: la liquidità, gli indici obbligazionari, i mercati azionari geografici, le materie prime, i settori merceologici.

Negli Usa esistono dagli anni ‘90, mentre qui da noi sono consentiti dal

Esempio di diversificazione degli investimenti

Supponiamo di avere un capitale da poter investire di 500 Euro. E quindi decidiamo di diversificare gli investimenti in parti uguali tra i 5 asset. Mettiamo ora che per ogni asset l’andamento sia stato il seguente:

Azioni: + 7%

Immobili: – 6%

Materie prime: – 10%

Metalli preziosi: + 21%

Obbligazioni: + 3%

Ora, facendo un calcolo sui 100 euro investiti per asset avremo i seguenti risultati: 107€ + 94€ + 90€ + 121€ + 103€ = 515 Euro totali

Avremo quindi guadagnato 15 euro, vale a dire il 3% sul nostro capitale iniziale investito. Come è da considerarsi il nostro risultato? Dipende dalle nostre ambizioni. Se giochiamo per non perdere, allora ci saremo sicuramente accontentati. Se siamo trader che si accontentano di poco, saremo tutto sommato soddisfatti. Se invece facciamo un calcolo più generico, considerando magari un aumento delle proprie spese personali durante l’anno, ecc., allora avremo una reazione a metà: ok non abbiamo perso ma neanche guadagnato. Per dirla alla Liga: “chi si accontenta gode, così così. Se invece siamo dei trader esperti, allora quel 3% ci apparirà comunque misero. Infine, se siamo dei trader che vogliamo spingere i nostri guadagni, allora saremo del tutto insoddisfatti. E penseremo che magari avendo investito solo in metalli preziosi ci avrebbe fatto guadagnare 605 euro.

Tutto questo per dire che la risposta alla domanda sulla nostra soddisfazione o meno dipende da noi. Dalle nostre ambizioni. Ma, ovviamente, anche dalla nostra formazione. Se infatti siamo alle prime armi, allora è chiaro che per paura tenderemo a equidistrubuire il nostro denaro. Ma se abbiamo la giusta esperienza e formazione in materia, avremo il fiuto per investire su uno o due asset solamente. Quelli che riterremo essere quelli vincenti.

Come diversificare i propri investimenti in una sola area

La diversificazione dei propri investimenti può essere eseguita anche all’interno di una sola area di investimento. Pensiamo al caso dei metalli preziosi, nella fattispecie dell’oro. Ecco le tante scelte che ci mettono a disposizione

  • lingotti (oro fisico)
  • monete (oro fisico)
  • diritti su oro fisico allocato presso terzi (oro fisico)
  • futures sull’oro (oro finanziario)
  • opzioni sull’oro (oro finanziario)
  • etf/etc (oro finanziario)
  • azioni minerarie (oro finanziario)
  • cfd sull’oro (oro finanziario)
  • altro…

Queste diverse modalità di investimento incorporano rischi e benefici differenti. Si tratta della diversificazione interna, proprio perché praticata all’interno di una stessa area di investimento.

Suggerimenti per diversificare i nostri investimenti

Come diversificare i nostri investimenti? Possiamo ad esempio fare due cose:

  • diversificare il nostro portafoglio su almeno 50 progetti, dividendo per 50 la somma totale che desideriamo investire. In questo modo otterremo l’importo da investire su ciascun progetto
  • fare attenzione alla natura dei progetti: scegliere aziende provenienti da settori e Paesi diversi, diversifica su finanziamenti con tassi e durate differenti. Ecco perché possiamo anche effettuare una diversificazione interna allo stesso asset, purché si facciano scelte diverse

Detto ciò, cerchiamo di capire nel prossimo paragrafo come diversificare investimenti settore per settore.

Come diversificare i nostri investimenti tramite bassa correlazione

Un suggerimento è anche quello di diversificare gli investimenti suddividendo l’importo totale da investire in diverse “classi di attivo” che siano poco correlate tra loro. Ciò significa che il cui tasso di rendimento deve muoversi in modo indipendente in un caso rispetto all’altro. Quindi, se il rendimento di un investimento cresce nella stessa misura in cui un altro decresce, il tasso di rendimento resterà costante, azzerando di fatto il rischio. Facciamo un esempio: se ho due titoli, uno dei quali rende il 10% e l’altro il 6%, il rendimento medio annuo del portafoglio sarà dell’8%.

Se il primo rendimento raddoppia dal 10 al 20 percento, per effetto della correlazione negativa, il secondo scenderà a -4%. Alla fine il rendimento medio sarà immutato e il mio portafoglio crescerà sempre al tasso dell’8% anno costante. Ciò naturalmente in un mondo finanziario perfetto. Ovviamente nella realtà non è così, dato che nella realtà è quasi impossibile individuare investimenti i cui rendimenti siano correlati negativamente. Ma se si suddivideranno i risparmi tra più classi di attivo, si beneficerà comunque di una bassa correlazione.

La bassa correlazione è la chiave di volta della diversificazione in un portfolio. Il modo migliore per ottenerne i maggiori vantaggi.

Come diversificare investimenti nei vari settori

Come diversificare i nostri investimenti settore per settore? Vediamolo di seguito:

Come investire in immobili

Partiamo dal classico investimento “nel mattone”. Come già detto in precedenza, la casa non è più il “bene rifugio” di una volta. Soprattutto, a partire dal 2007, quando il mercato immobiliare, insieme a quello azionario, è stato quello che ha risentito di più del contraccolpo. Ad ogni modo, se intendiamo investire in immobili, dobbiamo tener presente di queste variabili:

  • possibili fluttuazioni, anche considerevoli, del mercato
  • modifiche pressoché annue della tassazione sulla casa e delle agevolazioni
  • riforme catastali, che vanno a toccare le rendite modificando il peso della tassazione
  • spese ordinarie e straordinarie legate all’immobile
  • alternative più redditizie

Per investire in immobili è opportuno dunque informarsi sui prezzi di mercato e andare a caccia di occasioni. Riuscendo ad acquistare ad un prezzo inferiore a quello di mercato, il margine di guadagno futuro in caso di rivendita è più elevato.

Come investire in titoli di Stato

Un tempo, diciamo fino agli anni ‘90, i titoli di Stato rappresentavano il bene rifugio dei risparmiatori prudenti per eccellenza. Oggi invece questo asset vive una fase di incertezza che influenza in modo pesante la fiducia del risparmiatore. Come fatto per gli immobili, vediamo quali sono le variabili da considerare per i titoli di Stato:

  • la durata dell’investimento
  • i rendimenti
  • i costi
  • l’importo da investire

Naturalmente, prima di sottoscrivere qualsiasi prodotto, dobbiamo prima leggere attentamente le condizioni che ci vengono poste e porre una serie di domande a chi ti sta proponendo l’investimento. Dobbiamo poi sapere che le rendite da titoli di Stato godono di un trattamento fiscale di favore, con un’aliquota pari al 12,50%. Oltre la metà dell’aliquota ordinaria, pari al 26%. Ciò però ha un contraltare: gli interessi sulle obbligazioni in questo periodo sono bassissimi, ma almeno non dovremo controllare come va il mercato, e, una volta comprati, potremo riscuotere tranquillamente le cedole.

Come investire in oro e metalli preziosi

L’Oro viene considerato il bene rifugio per eccellenza. Sebbene ci sia anche chi, come il Guru del trading Warren Buffet, se ne tiene ben lontano. Per lo stesso motivo per il quale si tiene lontano dal Bitcoin. In quanto, li ritiene asset privi di un valore intrinseco, dato che esso scaturisce dalla speculazione stessa dei trader. Ma dubbi di Buffet a parte, gli investimenti in oro e metalli preziosi vengono evocati spesso per due motivi:

  • da inizio 2016 costituisce uno degli investimenti più redditizi (ma occorre sempre controllare gli andamenti previsti del mercato)
  • è un salvagente dal famigerato bail-in. Quest’ultimo è il salvataggio delle banche a spese di azionisti e risparmiatori. Le banche, infatti, non vengono più salvate da Stati o Banche Centrali, bensì da chi ha investito in quegli istituti di credito. I quali vedranno così i propri investimenti perdere di valore.

Tuttavia, ci sentiamo di dire che investire in oro non può essere una strategia di breve periodo, pur trattandosi di un bene ad elevata liquidità. Il lasso di tempo minimo consigliato per investire nell’oro è di 5 anni.

Ci sarebbe poi l’opzione di investire in oro fisico, una delle forme più antiche di investimento. Ma è sconsigliabile, e non perché il prezzo dell’oro sia instabile, ma perché tenere in casa lingotti d’oro è pericoloso e tenerli in banca presso un deposito è invece dispendioso.

Come investire nel Forex

Investire nel Forex è una alternativa alle soluzioni dette fino a questo momento. Il trading su valute è consigliato agli investitori esperti, che conoscono in maniera approfondita i mercati, sono in grado di analizzarli in dettaglio e prevederne e anticiparne gli andamenti. Proprio il fatto che praticare questa strada sia semplice, resa accattivante dalle piattaforme di trading online, è comunque pericoloso. E induce a giocare d’azzardo mettendo a rischio i propri risparmi.

In Corea del sud, ad esempio, le opzioni hanno bruciato i soldi di migliaia di persone, anche giovanissimi, casalinghe e padri di famiglia. Che si sono messi “a giocare” al Bitcoin. Costringendo il Governo ad una severa restrizione legislativa, il che ha portato un severo contraccolpo anche alla stessa Regina delle criptovalute.

Come investire in prodotti finanziari

Investire in prodotti finanziari costituisce l’operazione che richiede la maggior cura possibile dei dettagli. Consigliare l’investimento in prodotti finanziari è in realtà una cosa azzardata, sebbene, anche in questo caso ci sono dei distinguo. Non tutto è marcio e pericoloso, ci sono anche strumenti convenienti a chi non ha particolari risorse finanziarie. Bisogna stare attenti a chi propone certi prodotti finanziari, specie le Banche. In quanto, il più delle volte convengono più a loro che al risparmiatore. Un consulente bancario campa soprattutto di questo, punta a piazzare sul mercato dei prodotti finanziari per guadagnarci la sua percentuale. Rovinando però così le famiglie. Mentre CONSOB, Banca d’Italia e ABI dormono. Volutamente?

Quali sono i prodotti finanziari? Molteplici. Fondi di investimento, piani di risparmio, conti deposito, obbligazioni. Ci sono decine di alternative da valutare e da considerare. Sono prodotti finanziari molto diversi tra loro e con precise caratteristiche, capaci di rispondere alle esigenze di differenti tipologie di investitori. Dunque, prima di sceglierli, è un bene mettersi nelle mani di un consulente finanziario ma, ancora prima, capire quali siano le proprie possibilità.

Come investire in azioni

Avere una quota di una società quotata in borsa, permette di avere dei buoni guadagni. Tuttavia, c’è anche da dire che il rischio sia notevole, in quando l’azione può andare anche in perdita, e quindi se oggi investo 1.000 euro, può anche succedere che tra un mese ne riprendo 500, oppure 1.500, dipende dall’andamento dell’azione. Meglio farsi consigliare da un esperto finanziario di fiducia, che indichi quali azioni comprare, quando comprarle e quando rivenderle.

Ciò almeno nei primi tempi, ma è altresì consigliabile che l’investitore inizi ad occuparsi personalmente dell’andamento azionario dell’azienda su cui si è investito il denaro. Sovente i consigli degli esperti finanziari sono ‘di parte’, proprio perché tentano di far investire su società su cui loro stessi hanno degli interessi personali. D’altronde, i titoli azionari sono la quintessenza del Capitalismo. Ed è con essi che i vari wolfs of Wall street, e non solo, cercano di fare soldi. Anche, e soprattutto, a discapito dei piccoli risparmiatori.

Come investire in Deposito vincolato

Un’altra forma di investimento sicuro offerta da banche, per cifre che possono partire da un minimo di 5 mila o 10 mila euro, per un tempo che può essere di 2 o 3 anni, fino a 10 o 20 anni. Dobbiamo però sapere che quanto investito non possiamo più riprenderlo fino alla scadenza, e sebbene gli interessi non siano particolarmente alti, di recente stanno diventando quanto meno interessanti. Ciò anche per il fatto che altri tipi di investimenti sicuri non stanno più dando gli stessi interessi di qualche anno fa.

Come investire in Buoni fruttiferi postali

Con la crisi finanziaria dell’ultimo decennio, i cari vecchi buoni fruttiferi postali sono diventati uno degli investimenti più sicuri che ci siano. In virtù del fatto che sono garantiti dallo Stato, hanno tassi di interesse molto buoni per questo periodo storico e sono offerti in diverse forme, sia di tempi di riscossione, sia per tutte le tasche.

Come investire in Fondi comuni di investimento

I fondi comuni di investimento presentano il vantaggio di consentire al risparmiatore di ottenere discreti guadagni, sono gestiti da personale specializzato. Pertanto non occorre seguirli come avviene con le azioni.

Come investire in Arte:

“Prendi l’arte e mettila da parte”, diceva qualche anno fa Pasquale, un concorrente del Grande Fratello. Lui stroppiava semplicemente un popolare detto, ma nel mercato finanziario è invece una valida alternativa di investimento. L’arte di fatto è un bene di rifugio che nel tempo acquista valore, senza paura di crisi economica o politica. Pensiamo ad un quadro di spessore o ad un mezzo busto. Certo, andremo incontro a costi per la sua conservazione, come l’assicurazione contro danni e furti. Oltre ai costi per la manutenzione.

Investire in Diamanti

Il diamante è uno dei preziosi più preziosi. Possono valere milioni di euro e sono facilmente trasportabili, occultabili, non hanno odore né dimensioni particolarmente ingombranti. Pochi grammi di diamanti, dunque, possono valere una fortuna. Un diamante è per sempre, diceva una vecchia pubblicità.

Come diversificare i propri risparmi in base ai soldi a disposizione

Naturalmente, i consigli su come diversificare i propri risparmi dipende anche da quanto abbiamo a disposizione. Facciamo l’esempio con 3 tipi di capitali: 10, 50 e 100mila.

Come diversificare i propri investimenti con 10mila euro?

Diecimila euro viene considerata una cifra bassa. Quindi, sarebbe inopportuno buttarsi a capofitto su operazioni rischiose. Meglio diversificare tale capitale tra questi strumenti:

  • titoli di stato
  • BOT
  • CCT
  • BTP

Potrebbe inoltre essere interessante, valorizzando la gestione della liquidità, prendere in considerazione i pronti contro termine ed i depositi vincolati per spuntare un tasso annuo lordo superiore al 4%, che non è affatto male.

Come diversificare gli investimenti con 50mila euro

Con 50mila euro possiamo già azzardare di più. Potrebbe essere interessante l’alternanza tra titoli di stato e bond, di certo più favorevoli in termini di sicurezza. Inoltre, l’avvicinamento ai fondi comuni di investimento per accedere a delle classi di bond che ultimamente sono ritenute meno rischiose dei titoli di stato. Potremmo ripartire l’investimento del 40% del portafoglio in titoli di stato con scadenza fra i 3 ed i 5 anni e la restante parte che non si desiderasse tenere in liquidità, potrebbe essere impiegata magari al 10% in obbligazioni tedesche, al momento a basso rischio.

Come diversificare con 100mila euro

Con questa cifra, ovviamente, la diversificazione è molto più semplice. Per quanto concerne le azioni, sarebbe consigliabile abbinare i titoli di stato italiani, a titoli di debito societari e dei Paesi emergenti in valuta locale, evitando accuratamente bond tedeschi o americani al momenti sopravvalutati. Mantenendo una liquidità al 25% dell’intero ammontare disponibile, la differenza sarebbe consigliabile investirla in obbligazioni ed azioni, essendo appunto il profilo di rischio ad una soglia media.

Importante scegliere azioni ed obbligazioni interessanti, come quelli di paesi emergenti in valuta locale per beneficiare dello sviluppo delle aree in questione. Per quanti vogliono invece evitare ansia o stress, possono optare per i PAC, Piani di accumulo, per sfruttare i crolli dei listini di borsa .