Differenze tra CFD e Futures: quali sono?

Contract For Difference e Futures: quale strumento finanziario scegliere? Sia i Futures che i CFD sono prodotti finanziari derivati molto interessanti su cui investire, ma mostrano alcune differenze che occorre tenere in considerazione. Quali sono? Scopriamole meglio in questa guida.

Investire su CFD o Futures: quali differenze?

Se stai valutando la possibilità di investire i tuoi risparmi sugli strumenti finanziari derivati, di certo puoi valutare la possibilità di guadagnare sia con i CFD che con i Futures.

Sebbene entrambi siano strumenti finanziari derivati ovvero contratti il cui valore dipende dall’andamento di un’attività sottostante, essi mostrano caratteristiche diverse che occorre attentamente conoscere e considerare prima di optare per l’uno o per l’altro.

Per chi ha un capitale risparmiato di importo esiguo l’unica possibilità di investire è fare trading con i CFD dato che i Futures richiedono maggiori oneri economici, i quali giustificano la maggiore trasparenza del prodotto finanziario derivato.

Si pensi anche semplicemente al fatto che le Piattaforme di Trading online offerte da certi Broker del calibro di Plus500, OBRinvest, danno la possibilità di negoziare con CFD fruendo di interfacce e grafici estremamente user-friendly ed intuitive.

I CFD sono prodotti di investimento a breve scadenza che possono essere acquistati e venduti anche in una giornata, mentre i Futures sono strumenti finanziari più a lungo termine, essendo maggiormente impegnativi (dal punto di vista dell’impegno finanziario e dell’esperienza nel gestirli).

In buona sostanza, rispetto ai CFD, i Futures sono più complessi da comprendere ed è possibile tradare sugli stessi solo se si dispone di capitali superiori a € 5.000.

Un’altra differenza tra CFD e Futures è legata al fatto che i Futures sono negoziati sui mercati regolamentati mentre i CFD sono oggetto di compravendita sui mercati over the counter (OTC) e sulle Piattaforme di Trading online.

Futures e CFD: punti in comune

Oltre a presentare le differenze sopra delineate, occorre considerare il fatto che sia i Futures che i CFD sono prodotti finanziari c.d. derivati, ovvero contratti il cui prezzo è basato sul valore di un altro asset “sottostante’”.

Dallo studio dei mercati finanziari un sottostante è un prodotto che si trova “sotto” ad un altro titolo quotato detto “derivato”, il cui pricing va ad “agganciarsi” al valore del sottostante.

Di conseguenza, ne deriva che è possibile “sfruttare” a proprio vantaggio la leva finanziaria che consente di massimizzare il potenziale guadagno di una determinata transazione.

Inoltre, in un certo senso, i CFD possono essere considerati come una sorta di evoluzione dei Futures: i CFD rappresentano un “alter ego” dei Futures nati in un’epoca in cui il settore della finanza e degli investimenti ha subito un processo di digitalizzazione (Era Fintech).

Cosa sono i CFD

I CFD come avrai già potuto intuire dall’analisi delle differenze e delle somiglianze con i Futures, sono strumenti finanziari derivati negoziati sui mercati OTC, i cui requisiti tipici sono divergenti da quelli dei mercati regolamentati e sono oggetto di compravendita fuori dai confini dei mercati borsistici.

Proprio per la maggiore libertà di cui possono godere, i Contratti Per Differenza sono adatti a chi desidera fare trading online, essendo negoziati con semplicità ed immediatezza; inoltre, non sono legati ad obblighi di check e di monitoraggio da parte delle autorità competenti (come avviene per gli strumenti quotati in Borsa).

I Futures: cosa sono?

I Futures sono strumenti finanziari derivati attraverso i quali il soggetto sottoscrittore si impegna a vendere o ad acquistare una determinata quantità di beni ad una data convenuta tra le parti.

Sono negoziati sui mercati regolamentati e sono soggetti ad una maggiore standardizzazione e ad un maggiore rigore disciplinare e di controllo da parte delle Autorità competenti (Borsa italiana).

La negoziazione con i Futures è maggiormente trasparente e più sicura: anche lo stesso prezzo e quotazione non è soggetto a repentini fluttuazioni.

Di conseguenza, anche lo spread è mediamente più basso rispetto ai CFD dato che la negoziazione è più limpida in quanto il Broker espone chiaramente il prezzo attuale sul mercato del Future.

Tuttavia, il fascino della finanza telematica e del trading online negli ultimi anni ha favorito una maggiore preferenza per i CFD piuttosto che per i Futures.

Su cosa si dovrebbe investire? A nostro avviso è sempre meglio optare per un portafoglio investimenti ben diversificato; pertanto detenere entrambi sarebbe l’optimum.