Non c’è tregua per Bitcoin, che dopo un avvio positivo in giornata si rimangia i guadagni in seguito all’annuncio di nuovi dazi sulla Cina al 104%.
E’ arrivata la conferma dei dazi USA aggiuntivi sulla Cina, che spegne ogni tentativo di rimbalzo per BTC. Queste nuove restrizioni sul commercio entreranno in vigore già da domani 9 aprile.
Trump aveva minacciato proprio ieri un inasprimento dei dati del 50% sulle importazioni cinesi se Pechino non avesse ritirato i suoi contro dazi del 34%. Il presidente americano così ha annunciato che non cercherà ulteriori colloqui con la Cina.
Un nuovo annuncio quindi che ha innescato una reazione negativa sui mercati tradizionali che naturalmente ha riportato incertezza e quindi a nuova debolezza per le criptovalute.

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Sommario
Bitcoin di nuovo giù dopo la fiammata rialzista
Tutto sommato la giornata non era iniziata male con Bitcoin capace di risalire in zona 80.000$. Questo è avvenuto in quanto si erano diffuse delle voci, poi smentite, di una possibile sospensione dei dazi.
Come vediamo sul grafico giornaliero BTC/USDT:
il prezzo è sceso nuovamente sotto i 77.000$ al momento della scrittura e non riesce a superare una area di resistenza che va dai 79.000 agli 81.000$.
Come vedete dall’aspetto della candela di oggi, il prezzo di BTC era riuscito a risalire fino agli 81.000$ anche sulla scia di una leggera ripresa degli indici di borsa USA.
In serata poi come vedete in questo post su X:
è arrivata la conferma dell’entrata in vigore dei dazi al 104% sulla Cina, decisione che ha affossato nuovamente le quotazioni, con BTC che registra un brusco dietrofront.
L’incertezza resta altissima e il sentiment è ancora fortemente negativo. Difficile in questa fase turbolenta fare previsioni attendibili su Bitcoin.
Quindi qualsiasi analisi può dire tutto ed il contrario di tutto.Se non arriveranno segnali distensivi, con BTC in balia dei mercati tradizionali, il rischio di nuovi ribassi resta concreto.
Indici americani aprono in positivo, poi ritracciano
L’apertura di Wall Street è stata decisamente positiva quest’oggi, con i principali indici azionari che hanno segnato subito rialzi consistenti. Il Dow Jones ha guadagnato oltre il 3% nei primi scambi, mentre l’S&P 500 è salito di circa il 2,8%. Bene anche il Nasdaq, con un progresso del 2,3%.
Subito dopo l’annuncio dei dazi hanno fatto retromarcia cancellando la maggior parte dei guadagni giornalieri:
Nonostante gli annunci dei nuovi dazi, gli indici USA hanno mantenuto buona parte dei guadagni, restando ampiamente in territorio leggermente positivo.
Il clima sui mercati resta però estremamente incerto. La volatilità è elevatissima e basta poco per far invertire bruscamente la rotta ai listini. Inoltre, sullo sfondo restano i timori di una recessione negli Stati Uniti, con Goldman Sachs che stima ora una probabilità di una fase recessiva del 45%.
Bitcoin verso ulteriori ribassi?
Dopo il nuovo tonfo, Bitcoin sembra destinato a scivolare ancora più in basso nel breve termine. Gli elementi che fanno propendere per questo scenario negativo sono diversi, anche se le opinioni degli analisti sono contrastanti.
Innanzitutto, a livello tecnico una possibile rottura del supporto a 75.000$ aprirebbe la strada verso area 70.000$. Molti indicatori on chain segnalano un potenziale aumento delle pressioni di vendita da parte dei holder di lungo termine.
In più si è verificata la death cross con l’incrocio al ribasso delle medie mobili a 50 e 200 periodi, cosa che in passato ha aperto la strada ad una fase di debolezza estrema.
Guardando ai mercati tradizionali abbiamo poi avuto la conferma dei dazi USA al 104% sulla Cina, e dunque è molto probabile che nei prossimi giorni prosegua la correlazione negativa tra Bitcoin e azioni.
E con gli indici in affanno a causa dell’incertezza geopolitica, è lecito attendersi nuovi cali per BTC.
In più c’è lo spettro della recessione che potrebbe portare giù tutti gli asset risk on. Insomma non è finita per Bitcoin ma c’è ancora molta strada da fare.
Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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