Da addetta al call center a manager HR: succede in Linkem

Una bella storia che arriva da una società italiana. La quale, da qualche anno, ha lanciato una allettante campagna pubblicitaria basata su un’ottima offerta tariffaria. Patrocinata da alcuni protagonisti de Le Iene. Programma che da anni, come noto, va in giro per l’Italia al fine di sgamare i maltolti provocati ai cittadini. O che tratta tematiche di interesse sociale. Una collaborazione che per tanti è sinonimo di garanzia, alla luce del tipo di programma in questione.

Linkem è una società che vanta 800 dipendenti, nata e cresciuta in Puglia dal 2001. Terra difficile che però da un quindicennio sta vivendo un’ottima ripresa socio-economica. Linkem è un provider Internet di banda larga e ultralarga in modalità wireless, con una netta presenza femminile (il 70% dei dipendenti è donna) e anche relativamente giovane (la media è di 33 anni). E, ultima nota di merito, nel 2018 ha fatturato 122 milioni di euro.

In questi quasi vent’anni di attività, Linkem è diventata tra i leader delle telecomunicazioni italiane. Con 600mila clienti a livello nazionale, sede operativa a Roma, uffici a Milano e Firenze e due call center proprietari a Bari e Taranto con 500 addetti. Tra gli azionisti annovera i fondi statunitensi Leucadia, Cowen in partnership con Armavir e BlackRock.

In questo già roseo e promettente quadro, si inserisce una bella storia. Quella di Grazia Paparella, barese di 40 anni ad aprile, nominata Hr. Fin qui nulla di straordinario, se non fosse che Grazia non abbia né laurea né master. Si era anche iscritta a Scienze Politiche, con indirizzo internazionale, sognando di fare l’ambasciatrice. Ma ha lasciato quasi subito.

E per chiarire come la pensa, ha subito messo mano alla piattaforma Maam, attraverso cui i dipendenti possono sviluppare le soft skill necessarie per essere genitori e fondamentali anche nella vita professionale.

Nel 2012 viene assunta nel Customer care dell’azienda, già sposata e con un figlio di 4 anni. Mostra presto le sue doti, tanto da diventare team leader nel giro di un anno. Il suo modus operandi si caratterizza col fatto che non si sentiva superiore agli altri, ma parte del gruppo allo stesso livello dei coordinanti. Si sentiva “in trincea” con gli altri, come ha raccontato a LaRepubblica.

Le sue doti la portano poi nel 2018 a diventare responsabile delle Risorse umane. Vive ancora nella sua città di origine, Bari, e ha come hobby prevalente quello di viaggiare.

La sua storia può far sperare quanti lavorano demoralizzati nei call center. Convinti che la propria vita professionale non potrà avere risolti.

“Uno su mille ce la fa”, canta Gianni Morandi. Nel caso di Linkem, una su 800.

Linkem chi è

Linkem S.p.A. è una società di telecomunicazioni italiana specializzata nella connessione a banda larga wireless (Hyperlan, WiMax e Wi-Fi). La società ha una rete di filiali interamente controllate con 1.200 antenne (BTS) dislocate in tutta Italia, che forniscono connettività Internet alle aree circostanti. La rete Linkem è un’alternativa alle reti di telecomunicazioni tradizionali, consentendo la trasmissione del segnale in aree prive di connettività cellulare.

L’azienda era il primo provider di servizi Internet wireless in Italia, che serve circa 2.000 comuni che coprono il 40% della superficie nazionale.

Linkem storia

Linkem è stata fondata nel 2001 come Mega Beam Italia S.p.A. I suoi fondatori comprendono un gruppo di manager supportati da AngelVentures Serviços de Consultoria S.A., di Gianfilippo Cuneo. È stato il primo provider di servizi Internet wireless in Italia, che in origine serviva circa 100 mila utenti attraverso una rete Wi-Fi prevalentemente disponibile in hotel, aeroporti (inclusi New York JFK e London Heathrow), stazioni e aree di servizio del tronco A4 Milano-Brescia.

Telecom Italia ha indicato un interesse per l’acquisizione di Linkem per 11,5 milioni di euro, ma le autorità antitrust italiane hanno richiesto condizioni che l’azienda non avrebbe accettato. In particolare, Telecom Italia avrebbe dovuto separare il wi-fi da tutti gli altri servizi, rinunciare a tutte le licenze esclusive detenute da sé e quelle detenute da Linkem e concedere ai concorrenti l’accesso roaming alla rete, ponendo fine a prezzi discriminatori.

Nel 2005 è stato creato il marchio Linkem e nel giugno 2006 la società è diventata Linkem SpA Nel 2010 la società ha acquistato Maxi-Com e Retelit. Nel 2008, AFT SpA (società madre di Linkem) ha vinto l’avviso di assegnazione per le bande di frequenza WiMax 3.4-3.6 GHz, in 13 regioni italiane con la loro offerta di 34.420.000 Lire.

Con il suo servizio WiMax, Linkem raggiunge oltre l’80% della popolazione italiana – diventando il primo operatore italiano a lanciare un servizio voce e banda larga basato su WiMax. Nel 2010 Telecom Italia ha stretto un accordo con Linkem per l’affitto delle sue reti WiMax , offrendo WiMax gratuito nelle regioni in cui Linkem ha una propria rete. Entro il 2012, Linkem era al servizio di una popolazione di oltre 27 milioni di residenti.

Il 2015 ha contrassegnato l’attivazione della copertura LTE su frequenze 3.5 GHz (frequenze proprietarie di Linkem) con una campagnia per sostituire le antenne WiMax esterne.

Nel 2003 gli azionisti erano Angel Ventures Serviços de Consultorio SA (42%), 2G Investments SpA (28%), Cuneo & Associati srl (4%), Marco Airoldi (4%), Rocco Rosa (7%), Davide Rota (12%) e Ser-Fid Italian Trust and Audit S.p.A (3%).

Nel luglio 2009, la società A.F.T. S.p.A, che detiene il 100% del capitale sociale di Linkem S.p.A, detenuto da diversi fondi di investimento, tra cui Ramius Capital Group, Vintage Investment, Leucadia e 2G investiments.

Linkem pubblicità

Se la pubblicità è l’anima del commercio, Linkem lo sa molto bene. Nel 2012 Linkem debutta sulle reti TV nazionali con la testimonial Belén Rodríguez, affiancata nel primo spot da Francesca Piccinini.

Dal 2013 inizia la succitata partnership con Le Iene, attiva ancora oggi. Dopo tre anni, a Le Iene si affiancano volti noti come Tania Cagnotto e Gregorio Paltrinieri.

Nel 2017 Linkem diventa Partner of the Future dell’AS Roma. Così a Le Iene si affiancano 4 giocatori che militano nel club giallorosso: il capitano Daniele De Rossi, Radja Nainggolan (dalla stagione 2018-2019 passato all’Inter), Alessandro Florenzi e Stephan El Shaarawy.