Crypto summit 2025: dubbi fondatore Solana su riserve crypto USA

L’attesa è finita. Domani ci sarà infatti il tanto atteso summit sulle crypto previsto alla Casa Bianca.

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, come sapete, ha annunciato il vertice sulla regolamentazione delle criptovalute che si terrà il 7 Marzo 2025.

Questo summit segue l’annuncio del Presidente Donald Trump riguardo alla creazione di una riserva strategica di criptovalute. Trump aveva citato in un post su X alcune altcoin come XRP, Solana (SOL), Cardano (ADA) oltre a Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH).

L’incontro, vedrà riuniti i maggiori protagonisti dell’industria blockchain e cripto americana con funzionari governativi e regolatori. Si discuterà della possibile creazione di riserve statali di crypto asset e di una regolamentazione del settore da parte degli USA.

Non tutti sono però entusiasti. Anatoly Yakovenko per esempio, co-fondatore e CEO di Solana, ha espresso preoccupazioni riguardo a questa iniziativa, nonostante l’inclusione di SOL tra le crypto citate.

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La posizione di Yakovenko: preoccupazioni sulla decentralizzazione

Anatoly Yakovenko, co-fondatore di Solana, è contrario all’idea di creare riserve crypto. Come vedete in questo post su X:

Dubbi di Yakovenko su Riserve Crypto - Post X

il co-fondatore di Solana ha dichiarato che la sua prima preferenza sarebbe non avere affatto riserve statali di crypto asset. Ciò perché affidare al governo USA il controllo anche parziale su determinate criptovalute potrebbe causare un fallimento della decentralizzazione.

In particolare, Yakovenko teme che un controllo governativo su specifiche criptovalute possa minare i principi di decentralizzazione su cui si fondano molte blockchain pubbliche, a partire proprio da Bitcoin.

Se ci pensiamo, Bitcoin è nato proprio per contrastare quei poteri forti che ora cercano di includerlo e controllarlo!

Come vediamo nel punto 2), Yakovenko propende più favorevolmente per riserve gestite dai singoli stati federali, che agirebbero da contrappeso ad eventuali errori della Fed.

Al punto 3) poi afferma che, se proprio deve esserci una riserva, questa deve basarsi su criteri misurabili in modo oggettivo.

Solana è stata inserita da Trump nella lista per la riserva nazionale USA, ma lo stesso fondatore di Solana non è per niente entusiasta.

Sarà interessante capire di cosa discuteranno domani.

I partecipanti confermati al vertice crypto

Tra i partecipanti al summit figurano diverse personalità di spicco. Per Ripple ci sarà l’AD Brad Garlinghouse, mentre Brian Armstrong presenzierà per Coinbase. Michael Saylor di Strategy rappresenterà gli investitori istituzionali in crypto.

Non sono stati confermati alcuni personaggi di progetti crypto importanti come Sergey Nazarov di Chainlink, Charles Hoskinson di Cardano e il co-fondatore di Solana Anatoly Yakovenko. Quest’ultimo si è però detto critico sull’idea di riserve statali di criptovalute, pur accogliendo con favore una regolamentazione ben strutturata.

Dalle ultime pare che Nazarov di Chainlink ci sarà.

Assenti illustri invece i rappresentanti di Bitcoin, la cui comunità ha accolto con scetticismo l’iniziativa di Trump verso asset specifici come XRP, Solana e Cardano.

Il vertice vedrà comunque la partecipazione di autorità governative come la SEC e personalità politiche di rilievo.

Possibile creazione di riserve crypto USA

Uno dei temi centrali del summit sarà probabilmente la proposta di Trump di costituire riserve strategiche statali di criptovalute selezionate. Oltre a Bitcoin, il Presidente ha menzionato Ethereum, XRP, Cardano e Solana come potenziali asset da includere.

Trump post riserve su Truth Social

L’obiettivo sarebbe diversificare le riserve valutarie USA e ridurre la dipendenza dal dollaro e asset tradizionali. Tuttavia, gli esperti ritengono improbabile che Bitcoin sia disponibile in quantità sufficienti per un acquisto pubblico. Anche la scelta di specifiche altcoin è criticata per possibili conflitti di interesse.

E sappiamo benissimo che molti personaggi legati a Trump, investono in crypto. Questo è un problema.

Verso una regolamentazione USA più chiara?

Il summit sarà anche l’occasione per discutere una potenziale regolamentazione delle crypto da parte del Governo federale. Attualmente negli USA coesistono normative statali spesso in contraddizione tra loro.

Gli esperti ritengono improbabile un passo indietro, dato l’interesse bipartisan verso l’innovazione blockchain e gli ingenti investimenti di istituzioni USA in criptovalute.

Sarà comunque interessante capire l’approccio dell’amministrazione democratica rispetto alla precedente repubblicana.

E in queste ore Bitcoin e le altre altcoin sembrano “prezzare” possibili novità. Attenzione a domani quando è prevista grande volatilità in arrivo.

Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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