Il Coronavirus Covid-19 (che per comodità di seguito continueremo a chiamare per comodità solo semplicemente Coronavirus) è l’argomento che tiene banco ormai da metà gennaio. Quando cioè finalmente è venuta fuori l’esistenza di questo Virus proveniente dalla Cina, sebbene lì fosse già in circolazione da fine novembre.
Tutt’oggi restano ancora incerte le origini del Coronavirus. L’ipotesi più accreditata è quella che vuole il Virus trasmesso agli esseri umani da un tipo di pipistrello, dato che lì vi è l’usanza di mangiare (anche) i pipistrelli.
Mentre le altre ipotesi sempre legate ad un animale vorrebbero il virus diffusosi tramite un serpente o da un mercato del pesce.
Ipotesi un po’ più estreme vorrebbero invece il Coronavirus uscito da un laboratorio batteriologico sito a Whan, cittadina dove tutto è partito e la prima ad essere messa in quarantena (e lo è ancora oggi). Mentre le ipotesi più complottiste affermano che sia stato ideato dagli americani per mettere K.O. la fiorente economia cinese, che ormai li ha superati.
Certo, può essere bollata come ipotesi estrema. Ma il fatto che a mietere più vittime sia proprio in Paesi come Cina, Iran e Italia, qualche dubbio lo fa venire. La Cina per il motivo suddetto, l’Iran è il principale avversario nel Medioriente e l’Italia è il Paese europeo principale partner commerciale di entrambi.
Del resto, ad essere maggiormente colpita è proprio la zona considerata motore economico del Belpaese, ossia Lombardia e Veneto. Oltretutto, se tutto ciò non bastasse a far venire qualche dubbio, ci si mette pure il fatto che proprio gli Usa hanno trovato il vaccino. Che sarebbe pronto a settembre.
Ma verità o dietrologie a parte, resta il fatto che il Coronavirus ha mandato in tilt l’economia di mezzo mondo. Standard & Poor’s già prevede che il Pil cinese crollerà del 5% entro fine anno. La produzione manifatturiera, nel mese di febbraio è invece crollata a quota 40,3. E pensare che solo il mese precedente era del 51,1. E tutto lascia presagire che la fase discendente continuerà per qualche altro mese.
L’Italia sta avendo disdette su disdette da parte dei turisti stranieri oltre a non essere ben voluta in molti Paesi. Ref Ricerche prevede una diminuzione del Pil italiano compresa tra l’1% e il 3%, entro i primi sei mesi dell’anno corrente.
E via discorrendo.
Tuttavia, il Coronavirus può essere anche considerato una opportunità per trarre profitto. Di seguito vediamo come guadagnare in tempi di Coronavirus.
Sommario
Come prevedibile, il virus cinese ha mandato in tilt le borse. Del resto, la Cina di oggi non è quella di quando esplose un altro Virus che sconvolse il Mondo: la Sars. All’epoca contava il 10% dell’economia mondiale, oggi quasi il doppio.
Ecco la situazione attuale delle principali borse mondiali:
L’ultima settimana di febbraio, per esempio, è astata la peggiore dal 2008. stando alle stime diramate dal Financial Times, le azioni in media hanno perso un decimo del loro valore. Mentre stando a quanto dice il Wall Street Journal, in 6 giorni il solo S&P – che come noto raggruppa le 500 maggiori società americane – “ha bruciato” 3.400 miliardi di dollari. Vale a dire il doppio del Pil italiano.
Nel solo venerdì 28 febbraio, le Borse europee hanno bruciato oltre 320 miliardi di euro. Ecco come andata in alcune delle principali borse europee: Londra ha perso il 3,11%, Milano il 3,58%, Francoforte il 3,93%, Parigi il 3,38%. A livello mondiale, Tokyo ha perso il 3,7%.
In casa americana, il Dow Jones ha chiuso in calo dell’1,33%, mentre il Nasdaq ha chiuso quasi in parità dopo aver ceduto fino al 4%.
L’euro ha invece sorpassato quota 1,10 dollari, grazie al fatto che gli investitori hanno preso in prestito la moneta unica europea ad un prezzo inferiore, per poi investire in attività più rischiose. Ma ora stanno vendendo (il cosiddetto carry trading).
Sprofonda invece il prezzo del petrolio: il Wti è in discesa del 4,5% sotto i 45 dollari al barile. Praticamente il minimo registrato negli ultimi 14 mesi.
E’ un leggero beneficio lo stiamo traendo quando andiamo a fare benzina.
Come sempre, in tempi di incertezza dei mercati finanziari, l’Oro si conferma bene di rifugio per antonomasia.
In realtà, questo metallo prezioso già proveniva da un lungo trend positivo. Chiudendo il 2019 ad un prezzo intorno ai 1350 euro.
Il rialzo è proseguito anche ad inizio 2020, ma con l’esplosione del Coronavirus c’è stata una ulteriore impennata, superando il 24 febbraio quota 1500 euro. Il massimo degli ultimi 7 anni, quando l’Oro pure fece registrare un lungo trend positivo postumo alla crisi del 2008.
Tutto lascia presagire che anche nei prossimi mesi il suo prezzo proseguirà a lievitare ed un modo per approfittarne è tramite i Contract for difference. Meglio noti con l’acronimo Cfd.
I quali permettono di investire comodamente sull’Oro stipulando un contratto, senza doverli possedere materialmente in lingotti o monete. Un fatto scomodo e dispendioso, dato che dovreste pure pagare per la loro custodia.
I Cfd, invece, consentono di puntare sia sul rialzo che sul ribasso degli asset. Oltre che beneficiare della Leva finanziaria, la quale permette di moltiplicare i propri profitti. Sebbene sia definita arma a doppio taglio, in quanto, in caso di scommessa non azzeccata, è in grado di moltiplicare anche le perdite.
In seguito vedremo come investire sull’Oro e sulle altre opportunità.
Naturalmente, quando si verificano pandemie mondiali, a beneficiarne sono soprattutto le case farmaceutiche. Vale a dire le aziende preposte alla produzione su larga scala di cure.
Quali sono le case farmaceutiche su cui puntare in periodo di Coronavirus? Secondo gli analisti le seguenti 3:
Abbvie
Questa casa farmaceutica americana vanta 30mila dipendenti sparsi in tutto il mondo. Ed è in prima fila nella lotta ai virus, tanto di beneficiare pure di sovvenzioni Statali “extra”.
Nata nel 2013, Abbvie è uno scorporamento di Abbott Laboratories. Produce prodotti biologici e di sintesi chimica, specializzata in cure contro l’epatite C (HCV), la neuroscienza, l’immunologia, l’oncologia, le malattie renali e la salute della donna.
Quotata sul Nyse, il suo titolo proviene in realtà già un discreto trend rialzista, che l’ha portata a sfiorare quota 90 dollari per azione ad inizio 2020.
Poi un calo che ha portato il prezzo a 81 dollari per azione, poi da febbraio 2020, stranamente, un picco, che ha portato il prezzo a 97 dollari per azione. Poi un nuovo calo, dovuto forse ai trader che sono andati all’incasso. Ma tant’è.
La casa farmaceutica sta beneficiando della crisi e potrebbe essere una buona opportunità di investimento.
Honeywell
Altra multinazionale statunitense, con un fatturato di oltre 40 miliardi di Dollari. Honeywell, come la precedente, è diffusa in modo capillare in tutto il Mondo. Non manca l’Italia, dove è presente in quel di Monza dal lontano 1964.
Honeywell è specializzata nel settore industriale o domestico; componenti per il settore aeronautico e automobilistico; materiali speciali ad elevate prestazioni.
E’ stata inserita dalla rivista Fortune 500 nella sua speciale lista, vanta oltre 100mila dipendenti ed è inserita nell’Indice Dow Jones.
Honeywell è attenzionata in tempi di Coronavirus essendo specializzata nella produzione di mascherine. Schermo contro il virus molto utile sia per chi lavora in ambito medico sia per i comuni cittadini.
Il suo titolo ha già registrato un ottimo trend rialzista dall’ottobre 2019, quando quotava 158,62 dollari per arrivare a 183,23 a fine gennaio 2020. Poi un calo ed una nuova impennata proprio a febbraio, dove ha toccato quota 180 dollari.
Gli analisti ritengono che possa essere interessante per un trading sul breve periodo.
Inovio Pharmaceutical
Inovio Pharmaceutical ha di recente siglato un accordo di $9 milioni al fine di intensificare gli studi proprio sul vaccino contro il Coronavirus.
Il CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations) ha deciso di puntare su questa multinazionale per l’alta qualità dei suoi ricercatori, nonché per i risultati soddisfacenti conseguiti in passato.
Le sue azioni hanno fatto fatica per diverso tempo a sfondare quota 3 dollari, ma una prima impennata c’è stata proprio il 27 gennaio. Quando ha sfondato quota 5 dollari. Poi un rinculo verso i 3 dollari ed un nuovo rally rialzista verso fine febbraio, al momento della scrittura in pieno corso.
Tanto da essere quotata 7,45 dollari e probabilmente proseguirà per diverso tempo questa corsa. Del resto, a metà febbraio ha perfino già detto di aver scoperto vaccino contro il Coronavirus. Quindi si presume sia il titolo da detenere maggiormente sotto controllo tra quelli del settore Big Pharm.
Novavax
Altro titolo da tenere bene a mente è quello di un’altra multinazionale americana: Novavax. Da sempre distintasi per ottimi risultati raggiunti nella sperimentazione vaccinale. Non a caso, Bill Gates ha scelto di devolvergli svariati milioni di dollari.
Novavax ha anche aperto centri di ricerca nel vecchio continente, precisamente in Svezia. Ed è in prima fila anche contro il coronavirus. E gli effetti positivi si vedono pure sul suo titolo quotato in borsa.
A fine gennaio 2020, infatti, è quasi triplicato, da 3 dollari a 9 dollari. Per poi subire un lieve calo intorno ai 7 dollari e registrare una nuova impennata a fine febbraio. Più che raddoppiando sfondando quota 16 dollari.
Marzo si è aperto in lieve calo, ma questo è un titolo che vale la pena seguire con attenzione.
Sebbene sia un asset decisamente più recente rispetto all’Oro, anche il Bitcoin si sta rivelando un bene rifugio quando i mercati finanziari sono in tempesta.
Del resto, per la sua natura, questo asset digitale sembra immune da quanto accade all’esterno. E segue una logica (per modo di dire), tutta sua.
Il 2020 si è aperto molto bene, tanto che, in piena fase di crisi da Coronavirus, ha guadagnato oltre il 3%. Passando dai 7mila dollari con cui aveva aperto l’anno agli oltre 9mila di fine febbraio.
Inoltre, a giugno ci sarà anche il tanto atteso Halving (dimezzamento dei bitcoin in circolazione), che potrebbe così rinfocolare il rialzo di prezzo della regina delle criptovalute.
Pertanto, gli analisti oltre l’Oro e i titoli delle Big Pharm, suggeriscono di seguire con molta attenzione anche il prezzo del Bitcoin.
Ma dove investire su questi 3 asset? Su Broker affidabili come quelli che vediamo di seguito.
I 3 Broker che vi suggeriamo per “approfittare” del Coronavirus sono i seguenti:
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