Comprare azioni PepsiCo: come fare e se conviene

La Pepsi viene da sempre considerata l’anti-Coca Cola. Diventata famosa anche grazie a spot che hanno fatto la storia. Come quello con Michael Jackson negli anni ‘80. durante il quale, tra l’altro, il compianto Re del Pop ebbe pure un piccolo incidente. Con un incendio che gli bruciò parte dei capelli e dal quale pare abbia iniziato anche a fare uso di antidolorifici. La collaborazione tra i due è proseguita fino al 1993.

Pepsi Cola non è solo un noto marchio di bevande, il quale tra l’altro sta facendo anche grandi sforzi per curare la propria immagine. Visto che le bevande gassate e zuccherate sono da alcuni anni al centro di accuse e polemiche. Per i danni alla salute che arrecherebbero a chi ne fa uso. Soprattutto smodato.

PepsiCo. è anche una ottima opportunità di investimento, dato che è quotata in Borsa. Quindi, è possibile comprare e vendere le sue azioni. In base alla propria strategia di trading e al fatto, ovviamente, che il suo titolo si gasi o si sfiati. Metaforicamente parlando.

In questo articolo, dunque, vediamo se conviene e come fare. Dopo una breve presentazione di Pepsi-Cola.

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Azioni PepsiCo. descrizione

Partiamo prima col vedere in cosa consista la società PepsiCo Inc. Si tratta di una una multinazionale americana, impegnata nella produzione di generi alimentari, snack e bevande.

La sede ufficiale della società è a Harrison, New York, frazione di Purchase.

Fondata nel 1965 per effetto della fusione tra Pepsi-Cola Company e Frito-Lay, PepsiCo. ha in seguito ampliato la sua gamma di prodotti. Anche grazie all’acquisizione di altre società come Tropicana Products nel 1998 e Quaker Oats Company nel 2001. Aggiungendo quindi anche il noto energy drink Gatorade nell’universo dei suoi prodotti.

Un anno particolarmente florido è stato il 2012, quando 22 dei marchi PepsiCo. hanno generato vendite al dettaglio per oltre $ 1 miliardo. Il dato non sorprende, considerando che i suoi prodotti sono venduti in oltre 200 paesi.

La PepsiCo. è stata anche oggetto di un curioso scambio commerciale tra Usa e Urss, siglato nel 1972 e andato avanti fino al 1990. Quando poi l’Unione sovietica si è dissolta. In pratica, la vodka Stolichnaya fu data agli Usa in cambio della bevanda Pepsi.

Dal 1990 Russia e Usa hanno rinegoziato un accordo da $ 3 miliardi, per scambiare sciroppo di vodka e una piccola flotta di navi da guerra sovietiche.

A livello di ricavi netti, del resto, PepsiCo è la seconda più grande azienda alimentare al mondo. Solo dopo la francese Nestlé, che pure conta un ampio ventaglio di prodotti. Ma lo è nel Nord America.

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PepsiCo. numeri

I dati aggiornati al 2019, parlano di una multinazionale ancora in piena salute. Con un fatturato di 67.161 dollari, un utile netto di 7.314 e 267.000 lavoratori impiegati. Quest’ultimo dato però è in calo rispetto al 2013, quando i lavoratori erano 274.000.

La Pepsi è nata proprio come la Coca Cola come farmaco a fine ‘800. Il marchio è stato fondato invece negli anni ‘30.

La svolta della società, che la resa il colosso che è oggi, è arrivata tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’90. Quando PepsiCo. Ha esteso la propria partecipazione in altri settori acquistando vari marchi di alimenti e bevande confezionati.

Sebbene nel 1997 abbia rivisto la propria strategia, dismettendo le linee di business non core. Vendendone alcune e trasformandone altre in una nuova società chiamata Tricon Global Restaurants, che in seguito divenne nota come Yum! Brands, Inc.

Tuttavia, alle cessioni del 1997, hanno fatto seguito nuove acquisizioni. Come quella già citata della Tropicana Products nel 1998, la fusione con Quaker Oats Company nel 2001. Ottenendo così la gestione di Gatorade e altri marchi come Chewy Granola Bars e Aunt Jemima.

Nel 2010 ha rilevato due importanti imbottigliatori: Pepsi Bottling Group e PepsiAmericas. Operazione che ha dato vita ad una nuova società: la Pepsi Beverages Company.

Nel febbraio 2011 ha acquisito due terzi di Wimm-Bill-Dann Foods, una società alimentare russa che produce latte, yogurt, succhi di frutta e prodotti lattiero-caseari. Così facendo, è diventata la più grande azienda di alimenti e bevande in Russia.

Nel luglio 2012, PepsiCo. ha annunciato una joint venture con il gruppo Theo Muller, chiamandola Muller Quaker Dairy. In questo modo, PepsiCo. è entrata nel settore lattiero-caseario americano. Tuttavia, questa avventura è finita dopo 3 anni.

Nel 2018 ha messo a segno altri colpi, rilevando il produttore di snack di frutta e verdura Bare Foods, un quarto di proprietà di AllMotti e acquisendo SodaStream.

Nell’ottobre 2019, PepsiCo. è uscita dal mercato indonesiano. Portando le catene KFC e Pizza Hut a passare a Coca-Cola nella propria offerta di beveraggio.

Dopo un paio di mesi, però, ha rilevato il marchio di snack, BFY Brands.

L’ultima operazione al momento della scrittura risale a marzo 2020. mese in cui PepsiCo ha rilevato Rockstar Energy per $ 3,85 miliardi.

Azioni PepsiCo. quotazione in tempo reale

Qual è la quotazione delle azioni PepsiCo.? Al momento della scrittura, il titolo PepsiCo. quota 135,52 USD, con un leggero aumento di +0,61.

Il titolo proveniva da un lungo periodo di rialzo, che lo aveva portato a sfiorare i 147 dollari il 14 febbraio 2020. Poi le azioni PepsiCo. sono crollate come molte a causa del Covid-19, arrivando a sfondare il supporto di 104 dollari il 20 marzo.

Poi un nuovo rialzo, che ha portato il titolo a 137 dollari a metà aprile, che ne farà da resistenza in seguito. Contando però su un supporto di 130 dollari.

Conviene comprare azioni PepsiCo.?

Alla luce di quanto detto fino ad ora, poniamoci la domanda delle domande: conviene comprare azioni PepsiCo.?

Fermo restando che non abbiamo una palla di vetro per capire cosa accadrà in futuro e considerando che viviamo in una economia globalizzata ed estremamente dinamica dove le cose cambiano in fretta, possiamo dire che il titolo è alquanto solido.

E negli anni il marchio ha saputo modificare il proprio Core business. Captando le nuove opportunità e disfacendosi dei titoli zavorra.

Lo dimostra anche il fatto che si è subito ripreso dalla batosta del nuovo Coronavirus, potendo puntare su numeri importanti ed un brand solido in tutto il Mondo.

Naturalmente, il marchio PepsiCo. può e deve ancora migliorarsi. E può cogliere le opportunità del futuro.

PepsiCo. vanta un portafoglio con ben 22 marchi al momento della scrittura. Sebbene scarsamente diversificato, dato che si concentrano tutti nei settori alimentari, snack e bevande. Potrebbe quindi cercare di entrare in altri settori completamente diversi, come quello dell’abbigliamento sportivo per esempio.

PepsiCo. in futuro dovrebbe maggiormente puntare all’e-commerce, che ormai ha preso il sopravvento sul commercio tradizionale. Magari sfruttando una rete di app e siti web-based.

PepsiCo. potrebbe altresì in futuro stringere partnership con alcune catene sempre più diffuse. Si pensi a Starbucks. Mentre Coca-Cola da anni è il distributore ufficiale di bevande di McDonald’s.

PepsiCo. potrebbe in futuro investire maggiormente nell’area ricerca e sviluppo. Dato che le abitudini alimentari sono in profonda mutazione e c’è maggiore consapevolezza sulla salute. Potrebbe quindi investire su prodotti meno additati di arrecare danno alla salute.

Del resto, meno della metà del portafoglio di bevande di PepsiCo ha meno di 100 calorie per porzione, che sono alte e malsane.

Oltre all’aspetto salutare, la multinazionale americana dovrebbe anche ampliare i propri prodotti a livello di snack.

PepsiCo. dovrebbe sfruttare maggiormente i mercati emergenti come Africa, Asia e Sud America.

Quindi, la multinazionale americana ha già un solido presente ma ha ancora margini di miglioramento futuri ampi per diventare ancora più importante.

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