Comprare Azioni Coca Cola (e vendere): come investire nel 2022

Come comprare azioni Coca Cola? Coca Cola non è solo una popolarissima marca di bevande gassate zuccherate. Ma è anche un buon modo per investire nel trading online, essendo una società quotata in Borsa. Il modo migliore di farlo è però tramite i cosiddetti Contract for difference. Di cui parleremo più avanti.

La Coca Cola non ha certo bisogno di grosse presentazioni. Inizialmente creata come farmaco, col tempo è diventata una popolarissima bevanda. Così potente dal punto di vista del marketing da creare perfino la figura di Babbo Natale così come oggi la conosciamo.

Inoltre, ha spinto alla creazione di altri marchi. Come l’acerrima concorrente Pepsi o l’invenzione della Fanta. La quale fu ideata nella Germania nazista che aveva bandito i prodotti americani. Sebbene poi a Napoli si sia inventato il gusto all’arancio. Poi anche Fanta negli anni ‘60 è finita nella sua costellazione.

Da diversi anni, inoltre, Coca Cola sta spingendo verso prodotti più salutari, essendo etichettata come bevanda nociva per la salute. Soprattutto per la presenza di anidride carbonica e zuccheri.

In Italia, peraltro, l’alleanza inedita e inaspettata tra M5S e Pd sta partorendo la possibilità di tassare proprio le bevande zuccherate. Un modo per trovare soldi in nome della salute. Il che sta creando non poche polemiche.

Ma torniamo a ciò che più ci interessa in questa sede: come investire in azioni Coca Cola e se conviene realmente farlo. Dando prima però uno sguardo alla storia di questo marchio.

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Coca Cola origini

Il colonnello confederato John Pemberton, che fu ferito nella guerra civile americana e divenne dipendente dalla morfina, iniziò una ricerca per trovare un sostituto ad essa. Nel 1885 alla Eagle Drug and Chemical House di Pemberton, una farmacia a Columbus, in Georgia, registrò il tonico per nervi alla coca da vino francese di Pemberton.

Il tonico di Pemberton potrebbe essere stato ispirato dal formidabile successo di Vin Mariani, un vino di coca franco-corsico, ma la sua ricetta includeva anche la noce di cola africana, la fonte della caffeina nella bevanda. Vale anche la pena notare che una bevanda spagnola chiamata “Kola Coca” fu presentata a un concorso a Filadelfia nel 1885, un anno prima della nascita ufficiale della Coca-Cola. I diritti per questa bevanda spagnola furono acquistati dalla Coca-Cola nel 1953.

Nel 1886, quando Atlanta e la contea di Fulton approvarono la legge di proibizione, Pemberton rispose sviluppando la Coca-Cola, una versione analcolica del vino francese Coca di Pemberton. Le prime vendite furono alla Jacob’s Pharmacy di Atlanta, in Georgia, l’8 maggio 1886, dove inizialmente vendette per cinque centesimi al bicchiere.

Le fontane di soda della farmacia erano popolari negli Stati Uniti all’epoca a causa della convinzione che l’acqua gassata fosse buona per la salute e che la nuova bevanda di Pemberton fosse commercializzata e venduta come medicina brevettuale. Pemberton infatti andava sostenendo che fosse una cura per molte malattie, tra cui dipendenza da morfina, indigestione, disturbi nervosi, mal di testa e impotenza.

Pemberton pubblicò la prima pubblicità per la bevanda il 29 maggio dello stesso anno nell’Atlanta Journal. Nel 1888, tre versioni di Coca-Cola – vendute da tre aziende separate – erano sul mercato. Un co-partenariato era stato formato il 14 gennaio 1888, tra Pemberton e quattro uomini d’affari di Atlanta: J.C. Mayfield, A.O. Murphey, C.O. Mullahy ed E.H. Bloodworth.

Non codificato da alcun documento firmato, una dichiarazione verbale data da Asa Candler anni dopo, asserì come testimonianza che aveva acquisito una partecipazione nella società di Pemberton già nel 1887.

John Pemberton dichiarò che il nome “Coca-Cola” apparteneva a suo figlio, Charley, ma gli altri due produttori potevano continuare a usare la formula.

Il record di controllo di Charley Pemberton sul nome “Coca-Cola” era il fattore sottostante che gli consentì di partecipare come un importante azionista alla presentazione della Coca-Cola Company del marzo 1888 fatta al posto di suo padre.

Il controllo esclusivo di Charley sul nome “Coca-Cola” divenne una spina continua nel fianco di Asa Candler. L’accordo era in realtà tra il figlio di John Pemberton Charley e Walker, Candler & Co. – con John Pemberton che agiva come garante per suo figlio. Per $ 50 in meno e $ 500 in 30 giorni, Walker, Candler & Co. ottennero tutto il terzo interesse per la società Coca-Cola detenuto da Charley, mentre Charley continuava a mantenere il nome.

Dopo l’accordo del 14 aprile, il 17 aprile 1888, la metà delle azioni di interesse Walker / Dozier furono acquisite da Candler per ulteriori $ 750.

Coca Cola oggi

Il 5 luglio 2005, Coca-Cola ha ripreso le operazioni in Iraq per la prima volta da quando la Lega araba ha boicottato la società nel 1968. Nell’aprile 2007, in Canada, il nome “Coca-Cola Classic” è stato cambiato in “Coca-Cola”. La parola “Classic” è stata rimossa perché “New Coke” non era più in produzione, eliminando la necessità di differenziare tra i due. La formula è rimasta invariata.

Nel gennaio 2009, la Coca-Cola ha smesso di stampare la parola “Classico” sulle etichette di bottiglie da 16 ml di once fluide (470 ml) vendute in alcune parti del sud-est degli Stati Uniti. Il cambiamento fa parte di una strategia più ampia per ringiovanire l’immagine del prodotto.

La parola “Classic” è stata rimossa da tutti i prodotti Coca-Cola entro il 2011. Nel novembre 2009, a causa di una disputa sui prezzi all’ingrosso dei prodotti Coca-Cola, Costco ha smesso di rifornire i suoi scaffali con Coca-Cola e Diet Coke per due mesi; un accordo sui diritti di versamento separato nel 2013 ha visto i prodotti Coca Cola rimossi dalle scorte alimentari Costco a favore di Pepsi.

Alcune sedi di Costco (come quelle di Tucson, in Arizona) vendono inoltre Coca-Cola importata dal Messico con zucchero di canna anziché sciroppo di mais da distributori separati. Coca-Cola ha introdotto la mini-lattina da 7,5 once nel 2009 e il 22 settembre 2011 la società ha annunciato riduzioni di prezzo, chiedendo ai rivenditori di vendere confezioni da otto per $ 2,99.

Lo stesso giorno, la Coca-Cola ha annunciato la bottiglia da 12,5 once, in vendita per 89 centesimi. Una bottiglia da 16 once ha venduto molto a 99 centesimi, ma il prezzo è salito a $ 1,19.

Nel 2012, la Coca-Cola ha ripreso l’attività in Myanmar dopo 60 anni di assenza a causa dell’imposizione statunitense sanzioni in materia di investimenti contro il paese. L’impianto di imbottigliamento della Coca-Cola è situato a Yangon e fa parte del piano quinquennale dell’azienda e investimenti di $ 200 milioni in Myanmar.

Coca-Cola con i suoi partner investirà 5 miliardi di dollari nelle sue operazioni in India entro il 2020. Nel 2013, è stato annunciato che la Coca-Cola Life sarebbe stata introdotta in Argentina e in altre parti del mondo che conterrebbero stevia e zucchero. Tuttavia, la bevanda è stata bandita in Gran Bretagna a giugno 2017.

Azioni Coca Cola quotazione in tempo reale

Qual è la quotazione in tempo reale delle azioni Coca Cola? Al momento della scrittura, le azioni Coca Cola quotano 54,30 USD, segnando un leggero rialzo a +0,16 (0,30%).

Guardando l’andamento delle azioni Coca Cola degli ultimi 5 anni, l’azienda ha vissuto molti alti e bassi. Sebbene occorra dire che da novembre 2018 stia vivendo la sua fase più interessante dell’ultimo quinquennio.

Di fatto, le azioni Coca Cola hanno quotato intorno ai 50 dollari a fine novembre del 2018, per poi concludere l’anno intorno ai 47 dollari. Da marzo 2019 hanno fatto registrare un costante rialzo, fino a toccare il punto più alto 55 dollari il 6 settembre 2019. prezzo che come visto sta reggendo grossomodo anche nel momento della scrittura.

Conviene comprare e vendere azioni Coca Cola?

Questa è la domanda che ci pone naturalmente prima di investire. Coca Cola è un’azienda quotata in Borsa dal 1979 e ha fatto registrare un lentissimo, seppur costante, rialzo. Fino a toccare quota 43 dollari nel luglio 1998. Poi un calo, con difficoltà a risalire sopra quota 30 dollari.

Fino al 2012, quando le azioni hanno raggiunto una certa robustezza e non sono più andate sotto tale cifra. Anzi, non andando mai sotto i 40 dollari da maggio 2014.

Motivo? Probabilmente perché il marchio da diversi anni ha iniziato una campagna di lancio di prodotti più salubri, per mitigare l’etichetta della bevanda nociva per la salute e simbolo del cibo spazzatura. Si pensi alla versione Light o la versione Zero.

Inoltre, ha consolidato la propria presenza in diversi paesi dove prima era assente. Come quelli latinoamericani e arabi. Infatti, prima al di fuori degli States era diffusa soprattutto in Asia ed Europa. Ovvero nei due continenti dove alta era la presenza militare americana nel corso della Seconda guerra mondiale. Presenza di fatto non assottigliatasi col finire della stessa.

Inoltre, Coca Cola produce anche bevande di altri marchi molto famosi, come Sprite, Schweppes, Nestea e la succitata Fanta.

Oltre alla vendita di bevande, però, Coca Cola guadagna molto anche dall’imbottigliamento. Infatti, la società a partire dagli anni ’70 ha cominciato a comprare gran parte delle fabbriche di imbottigliamento. Così da gestire in modo completo l’intera produzione, senza la necessità di ricorrere a società terze.

Infatti, l’imbottigliamento genera quasi un terzo del giro d’affari della multinazionale americana.

Inoltre, Coca Cola vanta partners commerciali molto importanti. Si pensi ai parchi a tema della Disney o alla strategia digitale intavolata con Facebook. E cosa dire poi della partnership con McDonald’s, catena di fast food sulla cresta dell’onda da una settantina di anni e data spesso per finita. McDonald’s offre come bevande proprio quelle nell’orbita Coca Cola.

E cosa dire poi del fatto che il brand Coca Cola sia legato a molteplici eventi sportivi mondiali.

Quanto ai punti deboli, ovviamente c’è la concorrenza agguerrita. In primis, inutile dirlo, della Pepsi: società numero uno, su scala globale, nella produzione di bibite non gassate. Settore nel quale arriva a raggiungere praticamente la metà delle quote di mercato (quota nettamente superiore a Coca Cola).

Inoltre, Coca Cola è spesso oggetto di campagne denigratorie da parte di chi la ritiene una bevanda nociva. Campagne che spesso si traducono in leggi che vietano o tassano i suoi prodotti. Il che, ovviamente, va a penalizzare i suoi introiti. Abbiamo detto ad esempio della Gran Bretagna che ha abolito le vendite della versione Life nel 2017 o della possibilità che in Italia si introduca una tassa sulle bibite gassate.

Tornando alla domanda iniziale, ossia se conviene comprare azioni Coca Cola, diciamo che sui due piatti della bilancia pesano di più i fattori positivi che spingono per il Sì. Del resto, le azioni Coca Cola fanno parte del wallet del trader per eccellenza Warren Buffet.

Gli esperti riguardo le azioni Coca Cola suggeriscono di investire mediante una strategia cassettista, dato che la loro crescita si attesta sul 3-4% all’anno.

Come comprare e vendere azioni Coca Cola

Il modo migliore per comprare azioni Coca Cola è di farlo tramite CFD, acronimo di Contract For Difference. Tramite essi è possibile negoziare online dal proprio Pc, smartphone o tablet, attraverso piattaforme di trading online chiamate Broker. Nel paragrafo successivo vedremo i migliori.

Tra i vantaggi dei CFD annoveriamo il fatto che le posizioni aperte si possono chiudere anche in pochi minuti (o addirittura secondi). Approfittando in questo modo pure di rialzi della durata di pochi minuti.

Un altro grande vantaggio è che con il trading di CFD si può fare profitto anche dalle quotazioni in ribasso. Per fare ciò, non occorre acquistare per poi rivendere, ma semplicemente aprire posizioni di tipo short o “vendita”.

Ancora, i CFD consentono di investire sulle azioni (o su tanti altri tipi di asset) senza possederli direttamente. Si pensi così al fatto che si possono evitare molteplici pratiche burocratiche e costi come le imposte di bollo o quelli di gestione.

La maggior parte dei CFD non hanno scadenza. Si va però solo incontro ai costi di overnight, vale a dire piccoli premi percentuali che spettano al broker che tiene aperta la posizione durante la notte (3 notti nel week end).

Altro grande vantaggio di acquistare azioni Coca Cola tramite CFD è la Leva finanziaria. Pertanto, grazie ad essa, l’utente non si esporrà per l’ammontare complessivo del valore delle azioni negoziate, ma soltanto per una percentuale minore.

Dove comprare azioni Coca Cola (o venderle)

Il modo migliore per comprare azioni Coca Cola tramite CFD sono i Broker online. Piattaforme che offrono una serie di servizi molto utili appannaggio del cliente. Si pensi alla possibilità di fare pratica quando si è agli inizi senza rischiare soldi reali come il Conto demo. O i Grafici per controllare l’andamento di un asset. O, ancora, l’assistenza clienti H24 e 7 su 7 in italiano. E così via. L’importante è che godano di licenza da parte della Consob, organismo preposto al controllo sui mercati finanziari.

Nei prossimi 3 paragrafi vi suggeriamo i Broker a nostro avviso più affidabili.

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