Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono diventati strumenti finanziari sempre più popolari tra gli investitori, grazie ai bassi costi e alla semplicità d’uso.
Ma come si sceglie un ETF? Quali sono i criteri di valutazione che ci portano a scegliere un determinato ETF?
Data l’ampia scelta disponibile, selezionare l’ETF più adatto alle proprie esigenze può non essere così immediato.
In questa guida cercheremo di capire in dettaglio come scegliere il miglior ETF in base a fattori chiave come strategia d’investimento, indice replicato, costi, dimensione del fondo, liquidità e altro ancora.
Vedremo dal punto di vista pratico i passaggi fondamentali per individuare l’ETF perfetto per il proprio portafoglio, sia che si desideri investire nel medio-lungo periodo o attuare un piano di accumulo (PAC).
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Oltre 1700 ETF sono disponibili sulla piattaforma Scalable Capital, coprendo tutte le principali asset class e aree geografiche. Si spazia da ETF azionari sui mercati globali a obbligazionari con diverse tipologie di emittenti e scadenze.
Scalable Capital offre anche molti ETF a commissioni zero, permettendo di contenere i costi di negoziazione.
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Sommario
Come scegliere l’ETF migliore: i fattori da considerare
Scegliere l’ETF più adatto alle proprie esigenze richiede di valutare attentamente una serie di fattori chiave. Analizziamo i principali elementi da tenere in considerazione per selezionare il miglior fondo indicizzato.
Individuare la strategia e l’indice
Il primo passo fondamentale è determinare la strategia e l’indice a cui si vuole essere esposti con l’ETF. Devi definire innanzitutto il tuo obiettivo di investimento e livello di rischio accettabile. Ad esempio, se vuoi un’esposizione ampia ai mercati globali, potresti scegliere ETF che replicano indici come l’MSCI World o il FTSE All-World.
Se invece il tuo interesse è per un settore specifico, ad esempio energie rinnovabili o intelligenza artificiale, allora opterai per ETF tematici. Assicurati che l’indice scelto sia ben diversificato, solidi e rappresentativo del mercato che vuoi replicare.
Prima di selezionare un ETF, comprendi esattamente come è composto l’indice sottostante.
Valutare costi, dimensioni e liquidità del fondo
Dopo aver individuato indice e strategia, devi confrontare i vari ETF che li replicano. Un fattore chiave sono i costi: prediligi ETF con basso Total Expense Ratio (TER), che include commissioni di gestione e altre spese. Più il TER è contenuto, maggiore sarà il rendimento netto.
Considera anche dimensioni e liquidità: ETF con patrimonio gestito elevato e alti volumi di scambio garantiscono più efficienza e minori costi di negoziazione. Verifica inoltre spread denaro/lettera, importante per valutare i costi di trading.
Controlla età e track record del fondo: un ETF nuovo potrebbe non avere dati sufficienti per valutarne le performance.
Scegliendo l’ETF con attenzione a questi fattori crucali, potrai investire con i migliori rapporti costi/benefici.
Andiamo allora a vedere quali sono i criteri di scelta.
Scegliere ETF: i criteri pratici
Oltre a definire strategia e indice, per selezionare l’ETF migliore è importante analizzare nel dettaglio alcuni criteri pratici come costi, tracking error, liquidità, politica dei dividendi e altro ancora.
Vediamo come applicarli concretamente.
TER (Total Expense Ratio)
Il TER rappresenta il costo totale annuo di gestione dell’ETF, espresso come percentuale del patrimonio gestito. Include le spese di gestione, le commissioni legali e amministrative, i costi di marketing e altre voci.
Più il TER di un ETF è basso, maggiore sarà il rendimento netto per l’investitore. Per questo, confronta con cura il TER tra gli ETF che replicano lo stesso indice di riferimento e scegli quello più conveniente.
Un TER contenuto fa una grande differenza nel lungo termine.
Pensate che ci sono fondi attivi con costi di gestione del 2-3% mentre un buon ETF non supera in genere lo 0,2 – 0,3% di TER. Qui sotto vedete ad esempio uno degli ETF più acquistati da chi crea PAC in Europa, il Vanguard FTSE All-World UCITS ETF (USD) Accumulating che un TER dello 0,22%, quindi molto basso.
Tracking Error
Il tracking error misura la differenza tra il rendimento dell’ETF e quello dell’indice che è stato scelto come benchmark.
Idealmente, tale differenza dovrebbe essere pari a zero, in realtà è sempre presente uno scostamento dovuto ai costi che l’ETF deve sostenere per la gestione e replica dell’indice.
Scegli l’ETF con il minore tracking error possibile, che garantisce la replica più fedele dell’indice sottostante.
Indice di riferimento
Prima di selezionare un ETF è cruciale analizzare nel dettaglio le caratteristiche dell’indice che si andrà a replicare.
L’indice deve rappresentare fedelmente il mercato o il settore cui si vuole essere esposti con l’investimento.
Verifica che sia adeguatamente diversificato e non troppo concentrato su pochi titoli o categorie.
Un indice solido e trasparente è fondamentale per ottenere l’esposizione desiderata.
Ad esempio molti ETF globali che operano su indici tipo MSCI World i FTSE All World sono ampiamente diversificati, tuttavia analizzandoli si nota come abbiano forti percentuali di azionario americano. Questo non è un problema in quanto si tratta dei titoli che performano meglio, ma è importante analizzare su quale indice stiamo puntando.
Mercato in cui è quotato l’ETF
Scegli preferibilmente ETF, che garantiscono minori commissioni di negoziazione ed eliminano il rischio di cambio valutario. Ad esempio sui mercati esteri il broker potrebbe applicare commissioni più alte rispetto al mercato italiano.
Considera anche gli orari di contrattazione del mercato di quotazione: se diversi dal tuo, potrebbero esserci gap di prezzo e spread più ampi.
Volume e spread
ETF con elevati volumi di scambio giornalieri e ingenti masse gestite hanno generalmente maggiore liquidità e minori costi di negoziazione.
Controlla anche lo spread, che deve essere il più ridotto possibile.
Bassi volumi e alti spread implicano difficoltà nel trading dell’ETF.
Politica dividendi
Esistono ETF che distribuiscono periodicamente i dividendi ricevuti e altri che li reinvestono automaticamente nel fondo.
Si parla infatti di ETF ad accumulazione che reinvestono i dividendi nel fondo, ed ETF a distribuzione (dei dividendi).
Valuta se preferisci flussi di cassa costanti o la crescita del capitale beneficiando dell’interesse composto.
Probabilmente conviene utilizzare una combinazione di entrambi.
Metodo di replica
Confronta ETF che replicano l’indice tramite investimento fisico nei titoli sottostanti e ETF che usano swap sintetici.
Secondo la nostra visione conviene puntare su ETF a replica fisica che seguono più fedelmente l’andamento del sottostante.
Valuta costi, accesso al mercato, rischi di controparte di ciascun metodo.
Valuta
Verifica se la valuta di quotazione dell’ETF differisce da quella degli attivi sottostanti. Ciò esporrebbe al rischio di cambio valutario. Ci sono infatti broker che potrebbe applicare commissioni di cambio valuta se ad esempio facciamo trading su ETF quotatati in dollari ed utilizziamo come valuta l’euro.
Analizza l’impatto sui tuoi investimenti, cercando di capire se si tratta di costi “trascurabili”.
ETF per piano di accumulo: caratteristiche ideali
Gli ETF rappresentano uno strumento ideale per attuare un piano di accumulo capitale (PAC) grazie alla loro flessibilità e ai bassi costi.
Ma quali caratteristiche bisogna ricercare per scegliere i migliori ETF su cui investire regolarmente nel tempo?
Privilegiare ETF con basso TER ed alta diversificazione
Per un PAC privilegia ETF con basso Total Expense Ratio (TER), che mantiene contenuti i costi annuali sul patrimonio. Minori spese significano maggiore rendimento netto nel lungo termine, aspetto cruciale per un piano di accumulo.
Inoltre, seleziona ETF ben diversificati, meglio se su indice globale, in modo da ridurre il rischio complessivo.
L’ampia diversificazione permette di sfruttare le opportunità di crescita a livello mondiale.
Deposito minimo
1€
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Mercati: Italia, Europa, USA, Asia
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Per un PAC sono ideali gli ETF che NON prevedono la distribuzione periodica dei dividendi ricevuti.
Ciò consente di reinvestirli nello stesso ETF incrementando le quote possedute. In questo modo si beneficia appieno dell’interesse composto, ottenendo una crescita esponenziale del capitale investito. Gli ETF ad accumulazione danno quindi un boost all’efficacia del piano di accumulo.
Con ETF a basso costo, diversificazione globale e accumulazione è possibile massimizzare i benefici dell’investimento programmato nel tempo tipico del PAC.
Broker per investire in ETF
Comprare e vendere ETF è un processo semplice e diretto, simile all’acquisto e alla vendita di azioni ordinarie. Gli ETF sono quotati in borsa e possono essere acquistati e venduti durante l’orario di negoziazione attraverso un broker o una piattaforma di trading online.
Eccone alcune:
Scalable Capital
Scalable Capitalè una piattaforma che permette di investire in portafogli ottimizzati di ETF ed altri asset finanziari in modo automatizzato. Fondata in Germania nel 2014, Scalable Capital si distingue per l’utilizzo di algoritmi avanzati che selezionano e bilanciano il portafoglio in base al profilo di rischio.
Oltre 1700 ETF sono disponibili sulla piattaforma, anche con esposizione alle criptovalute. Gli ETF rappresentano il cuore degli investimenti proposti da Scalable Capital, per costruire portafogli diversificati a costi ridotti. L’automazione proprietaria garantisce un monitoraggio e ribilanciamento continuo dell’asset allocation.
Scalable Capital coniuga quindi approccio tech, efficienza delle fee e supporto di consulenti dedicati. Una soluzione ideale per chi cerca investiment gestiti con criteri quantitativi e ridotta emotività.
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XTB è un broker fondato nel 2002 che permette di investire in migliaia di strumenti finanziari tra cui azioni, ETF, indici e criptovalute. Offre l’accesso a oltre 2000 ETF senza commissioni su un’ampia gamma di classi di attivi e mercati globali.
Gli ETF sono negoziabili sia sul mercato principale che su OTC. Sono disponibili sia ETF a replica fisica che sintetica. XTB si distingue per le piattaforme all’avanguardia xStation e MetaTrader 4, una vasta offerta di strumenti di analisi tecnica e un servizio clienti multilingue eccellente.
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AvaTrade è un broker fondato nel 2006 che permette di fare trading su un’ampia gamma di mercati, tra cui azioni, ETF, criptovalute e materie prime. È regolamentato in 5 continenti e accetta clienti da oltre 150 paesi.
Per gli ETF mette a disposizione oltre 230 ETF negoziabili senza commissioni, con un conto demo per fare pratica. L’offerta copre i principali indici azionari globali, settoriali e tematici. Sono disponibili ETF delle maggiori società di gestione.
I punti di forza sono la qualità delle piattaforme di trading come MetaTrader 4, l’assistenza clienti in live chat 24/7 e un’offerta formativa di alto livello con eBook, webinar ed eventi.
AvaTrade è adatto sia a trader esperti che vogliono sfruttare funzionalità avanzate, sia a principianti che apprezzano la semplicità d’uso.
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Per individuare gli ETF più adatti è fondamentale valutare alcuni fattori chiave del proprio profilo, come orizzonte temporale, propensione al rischio, obiettivi di rendimento e diversificazione.
Orizzonte temporale e propensione al rischio
Più è lungo il tuo orizzonte di investimento, maggiore può essere la quota di portafoglio allocata in ETF azionari, più rischiosi ma con rendimenti potenzialmente superiori nel lungo termine. Se il tuo orizzonte è breve, meglio orientarsi su ETF obbligazionari, meno rischiosi.
Anche la propensione personale al rischio guida la scelta: con bassa tolleranza, prediligi ETF prudenti ed equilibrati, con alta tolleranza puoi optare per ETF più aggressivi. Definisci il mix più adatto al tuo profilo.
Obiettivi di rendimento e diversificazione
Gli obiettivi di rendimento influenzano la selezione degli ETF. Ritorni modesti ma stabili si ottengono con ETF bilanciati o obbligazionari. Per ritorni elevati ma volatili, servono ETF azionari su settori di punta. La diversificazione conta: ETF tematici danno esposizione mirata ma vanno bilanciati con altri ampiamente diversificati.
Per scegliere ETF adatti al tuo profilo, quindi, valuta attentamente orizzonte temporale, propensione al rischio, aspettative di rendimento e grado di diversificazione che desideri raggiungere.
Come scegliere un ETF: le domande più frequenti (FAQ)
I principali criteri sono: strategia e indice replicato, costi, dimensione e liquidità del fondo, orizzonte temporale.
Per PAC prediligere ETF con basso TER, alta diversificazione e che distribuiscono dividendi reinvestibili.
Valutare la propensione al rischio, obiettivi di rendimento, orizzonte temporale e livello di diversificazione desiderato.
Puoi acquistare ETF tramite broker online, banche o consulenti finanziari. Assicurati di confrontare le commissioni e i servizi offerti prima di scegliere un intermediario.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa guida in cui abbiamo cercato di spiegare quali sono i criteri per scgliere gli ETF su cui investire.
Segliere l’ETF giusto richiede un’attenta analisi di diversi fattori in base alle proprie esigenze.
Definire prima la strategia d’investimento e poi valutare attentamente costi, composizione e caratteristiche dei fondi è fondamentale per prendere una decisione informata e consapevole.
Alcuni suggerimenti finali:
- Diversifica investendo su più ETF ed asset class
- Monitora regolarmente le performance e ribilancia il tuo portafoglio
- Tieni conto anche di liquidità, spread bid-ask e commissioni di negoziazione
- Affidati solo a broker con vasta scelta di ETF e costi contenuti
Se non sai nulla di ETF ti consiglio di partire dal nostro video di approfondimento “Cosa sono gli ETF” che trovi qui sotto e sul nostro canale YouTube. Spiega tutte le basi per iniziare.
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