Coinbase crolla in Borsa: cosa rischiano gli utenti?

Coinbase è uno dei più importanti Exchange di criptovalute al Mondo, quotato anche in Borsa da metà aprile. Il che ne ha rafforzato sicuramente la credibilità, visto che le società pubbliche sono oggetto di revisione contabile da parte degli enti preposti al controllo sui mercati finanziari.

Coinbase è un Exchange che si fa preferire per tanti aspetti. Su tutti, ovviamente, l’ampissima offerta di criptovalute in elenco. Ma anche le commissioni molto basse e difficilmente battibili. Ed ancora, le tante opportunità di investimento che offre agli utenti (come lo staking), una carta collegata al circuito Visa, un marketplace dedicato agli NFT, un proprio token (BNB), e tanto altro.

Coinbase è una delle azioni di cui si parla di più in questo periodo. Sta facendo parlare molto di sé per i suoi rialzi importanti. Tra l’altro è possibile trovarla anche sulla piattaforma regolamentata di eToro (clicca qui per attivare un conto demo gratuito).

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Che succede a Coinbase?

Da alcuni giorni Coinbase sta preoccupando seriamente gli utenti. E le preoccupazioni arrivano proprio dalla Borsa. Se è vero che al momento della scrittura sia in leggero rialzo, le azioni Coinbase hanno un valore di 58,50 dollari americani. Registrando una perdita dell’82 percento rispetto agli inizi, quando partirono a 342 dollari.

Cifra in realtà ritrovata solo a novembre 2021, quando poi iniziò un lento declino. Che però da aprile 2022 è diventato particolarmente repentino.

Vediamo cosa rischiano gli utenti da questa situazione, con un accenno anche al caso di El Salvador. Paese che come noto sta puntando forte sul Bitcoin.

Coinbase rischia fallimento?

Di titoli allarmistici su un presunto fallimento di Coinbase, se ne sono letti molti in questi giorni. Forse in odore di clickbait, ossia di tentativi di generare titoli “acchiappa click”, sfruttando la popolarità dell’Exchange e delle criptovalute in generale.

Tutto è partito da una nota ufficiale della società americana, la quale ha affermato: “le cripto-valute che teniamo in custodia per conto dei nostri clienti potrebbero essere soggette a procedura fallimentare”.

Ciò in quanto gli utenti di un exchange hanno una posizione giuridica chiamata in gergo “di creditori chirografari” (cioè creditori privi di garanzie). Pertanto, in quanto tali, potrebbero essere chiamati a rispondere, dopo gli azionisti, con il loro patrimonio in caso di fallimento.

A differenza di una banca, però, i depositi fino ad un massimo di 100.000 euro sono esclusi dalle procedure di fallimento e non possono quindi essere toccati. Condizione di tutela che non vale per gli Exchange.

A gettare acqua sul fuoco, o almeno a tentare di farlo, è il fondatore e attualeCEO di Coinbase, Brian Armstrong, con un post su Twitter. Egli ha infatti dichiarato che Coinbase non rischia il fallimento, e la comunicazione fatta agli utenti è solo un obbligo imposto dalla SEC. L’organismo preposto al controllo sui mercati finanziari in America. Praticamente la nostra Consob.

Ricordiamo anche che Coinbase detiene 256 miliardi di dollari in valute di vario tipo e virtuali.

Coinbase e crollo in Borsa: quali conseguenze?


❓ Società
Coinbase
💡 SettoreCriptovalute / Digital Asset
📊 QuotazioneBorsa di New York, Indice NASDAQ
👍 TickerCOIN
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Il crollo in borsa di una società non vuol dire per forza che stia fallendo. Certo, non è un buon segno, perché comunque si tratta pur sempre di una zavorra da gestire e spesso è indicatore di uno stato di salute precario della società quotata in questione. Il suo titolo è poco accattivante e prevale una strategia shortista.

Nel caso di Coinbase, però, non siamo dinanzi ad una società che naviga in cattive acque. tutt’altro. I dati di febbraio 2022 indicano che gli utili hanno raggiunto i 747 milioni di euro nel Q4. Il fatturato è balzato a 2,22 miliardi.

Probabilmente, siamo di fronte ad una situazione speculatrice del mercato, che sta cannibalizzando il titolo. Inoltre, presumibilmente la quotazione iniziale è stata troppo elevata. E di fatto è stata ben presto persa col tempo. Sebbene ci stava anche, alla luce della crescita costante delle criptovalute e il loro radicamento nell’economia mainstream.

Non dimentichiamoci poi che a crollare è stato in questi mesi anche il prezzo del Bitcoin, il cui valore oggi risulta praticamente dimezzato rispetto a novembre. Mandando nel panico anche un paese come El Salvador che ha deciso di puntare forte sul Bitcoin.

Comunque, per il 2022 era già atteso un assestamento della crescita con un possibile segno meno. Del resto, molte società che sono cresciute negli ultimi due anni in concomitanza con la Pandemia, hanno visto un naturale rallentamento del titolo e del fatturato (è accaduto in altri settori anche ad Amazon, Netflix o Zoom, per fare qualche esempio).

Per approfondimenti potete consultare la nostra guida su come comprare azioni Coinbase.

Conclusioni

Continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sui titolo quotati in Borsa tra cui anche Coinbaase.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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