CME lancia il future derivato sul Bitcoin nel 2018

Il 2017 è stato senza dubbio l’anno del Bitcoin. La criptovaluta a partire da gennaio ha macinato record su record. Toccando dapprima quota mille dollari, poi 2mila, 3mila per poi via via arrivare a 6mila dollari, 7mila e sfondare quota 8mila. Un livello che ha fatto pensare a molti analisti che la prima moneta digitale toccasse sicuramente quota 10mila entro la fine dell’anno. E a qualcuno che arrivasse a quota 500mila dollari entro la fine del primo semestre 2018. Ma Bitcoin ha nuovamente sorpreso tutti, toccato quota 11500 dollari, per poi attestarsi sui 9mila. Insomma, una criptovaluta dall’altissima volatilità, che influenza quella di tutte le altre più importanti quotate in Borsa. C’è però anche qualcuno che diffida da essa, ritenendo che si tratti solo di bolla speculativa. Tra cui il Guru del trading Warren Buffet.

Parafrasando una canzone di Antonello Venditti, però, potremmo dire: “bolla o non bolla arriveremo a Chicago”. Già perché la Borsa di Chicago ha affermato in questi giorni la volontà di lanciare a stretto giro il future su Bitcoin, battendo così i concorrenti sul tempo. Si tratta della CME (acronimo di Chicago Mercantile Exchange), vale a dire la più grande borsa di trading di strumenti derivati al mondo, e lancerà il contratto future per i Bitcoin a partire dal prossimo 10 dicembre. Cosa significa ciò? Che la CME di Chicago solca di fatto un primato rispetto alle altre borse mercantili. Infatti, poggia un mattone fondamentale per la legittimazione del Bitcoin. Criptomoneta ancora oggi vista con diffidenza, anche da parte dello stesso governo degli Stati Uniti, nonché da Cina e Russia. Le principali superpotenze mondiali. In fondo, parliamo pur sempre di una moneta digitale che si presta bene alla possibilità di svolgere determinate attività illecite. Sebbene alcuni esemplari di criptomonete lo siano ancora di più.

Ma vediamo nel dettaglio la storica decisione della CME di Chicago di lanciare un contratto Future sul Bitcoin, spiegando anche cosa sono i Futures.

Future Bitcoin: il nulla osta da parte della CFTC

Prima ancora della CME di Chicago, come vedremo, il Chicago Board Options Exchange (riconosciuto con l’acronimo CBOE) ha ricevuto l’approvazione da parte della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti per elencare i contratti futures bitcoin sulla sua piattaforma di trading e in borsa. Dunque, un nulla osta molto importante, che cambierà il futuro del Bitcoin. Dandone ulteriore legittimità e diradando gli ultimi dubbi su di esso.

CBOE offrirà il trading di futures bitcoin su CFE, la sua borsa dedicata specificamente ai future. I future verranno negoziati sul CFE con il simbolo “XBT”. Il CME Group, in concomitanza ha anch’esso rivelato di aver ricevuto l’approvazione CFTC per negoziare future bitcoin sulla sua piattaforma di trading il 10 dicembre. E lo stesso vuole fare Nasdaq Inc. entro il 2018. Occorre però specificare come l’arrivo di contratti futures bitcoin è in realtà pure molto controverso in alcuni settori degli investimenti. A tal proposito, la CFTC ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega che la commissione richiedeva che gli scambi accettassero “miglioramenti significativi” proprio al fine di proteggere i clienti e impedire che i mercati diventassero troppo volatili.

Quando il Bitcoin ha fatto registrare la sua impennata, il limite al quale la borsa consente al prezzo di un contratto di fluttuare durante il trading intraday di CME (definito in gergo “interruttore”) è scattato più di una dozzina di volte.

Comunque, dopo alcuni colloqui con CBOE, CME e Cantor – quest’ultimo è un altro gruppo che pianifica il lancio a breve di derivati bitcoin – il direttore della CFTC si considera fiducioso che gli operatori monitoreranno e terranno conto di eventuali accadimenti drastici, come manipolazioni del mercato e interruzioni di borsa agli scambi di criptovaluta. Onde evitare problemi a danno dei trader. Va però anche detto, come vedremo di seguito, che le preoccupazioni relative al Future Bitcoin sono anche altre.

Perchè CME Chicago lancia Future Bitcoin

La scelta della Cme Group di Chicago di lanciare i contratti futures su Bitcoin, lascia presagire che in questo mese di dicembre 2017 il prezzo del Bitcoin salirà in maniera esponenziale. Del resto, stiamo parlando di una leggittimazione di fatto del Bitcoin da parte della borsa più grande del Mondo in termini di future e opzioni. Certo, non mancherà il superamento ed il rispetto delle norme che ne regolano le operazioni. Ma ciò lo vedremo meglio in avanti. Ma ora tutti si chiedono: perché CME (Borsa di Chicago) lancia il Bitcoin future derivato 2018?

Stando alle parole del Ceo Terry Duffy, ciò è dovuto al crescente interesse che i trader stanno avendo sull’evoluzione dei mercati di criptovalute. Tuttavia, le intenzioni clamorose della Borsa di Chicago hanno riacceso i timori per una una nuova crisi. Ciò però non deriva dal Bitcoin in sé, come conferma Joe Saluzzi, analista per Themis Trading. Ma dal fatto che a Wall Street tutti gli innovatori (o presunti tali) stanno cercando di impacchettare qualcosa etichettandola come derivato mentre in realtà non se ne conosce il contenuto.

Inoltre, è evidente anche come, se ciò sarà vero, potrebbe concretizzarsi una nuova pesante crisi finanziaria, alimentata da una marea di cartolarizzazioni aventi come sottostante mutui subprime. Quelli che, per intenderci, hanno sconvolto l’economia globale a partire dal 2008. Pertanto, in virtù di ciò, il valore di bitcoin diventerebbe complicato da calcolare e potrebbe comportare dei rischi notevoli. Vieppiù, la Cme Group di Chicago non solo legittima la criptovaluta, ma al contempo convince i regolatori ad approvare un elenco crescente di richieste di ETF avente come sottostante appunto il Bitcoin.

CME lancia Future su Bitcoin: quali rischi

Quali sono i rischi derivanti dalla scelta della Borsa di Chicago di lanciare Future su Bitcoin? A parte il fatto, come detto prima, di mettere un pacchetto una serie di cose che niente hanno a che vedere con i Future, è evidente che basandosi sulla popolarità degli ETF, oggi il rischio associato alla valuta digitale arriverebbe anche agli investitori mainstream. Secondo Jamie Dimon, ceo di JP Morgan Chase (che qualche mese fa ha attaccato duramente il Bitcoin), ritiene che si potrebbe consumare una possibile frode di massa. Pure Laurence Fink, il numero uno di BlackRock, afferma che si tratta di un indice del riciclaggio di denaro. Rischi molto alti dunque, tra frodi e illeciti. Aspetti di cui il Bitcoin è già accusato.

CME chi è

Chi è CME? Abbiamo detto che si tratta della Borsa di Chicago (CME) che ha lanciato il Bitcoin future derivato 2018. Il CME può essere considerato il punto di riferimento globale per i derivati, dato che rappresenta la borsa di negoziazione più famosa al mondo per il trading di CFD & co. Il CME è quindi definibile come un’organizzazione che influenza molto il mercato finanziario globale e che non può apportare un sicuro plus in capo alle criptovalute. Di fatti, essa contribuisce alla nascita di un mercato dei derivati di criptovalute.

CME Group ha il compito di fornire aiuto ai trader professionisti e agli investitori, i quali desiderano accedere alle opportunità che gli sono offerte dalla straordinaria volatilità del Bitcoin. In questo modo, si mitiga per i trader il potenziale rischio di negoziare con piattaforme non regolamentate. In questo modo, si metterà alla berlina tutte quelle piattaforme che cercano di frodare il prossimo. Inoltre, sarà possibile coprire le proprie posizioni in contanti tramite il future bitcoin, e questo potrebbe anche significare consentire un aumento degli investitori istituzionali.

Secondo la più parte degli analisti la scelta della CME di Chicago di lanciare Future Bitcoin è stata stimolata dalla concorrenza da parte della Cboe Global Markets Inc. Quest’ultima ha annunciato un piano simile a quello della CME per poter lanciare un contratto futures Bitcoin entro la fine del 2017. Quindi, in sostanza, la Banca di Chicago ha voluto rispondere al criptofuoco.

La borsa di Chicago offre la più ampia gamma di prodotti di negoziazione globali oggi presenti in tutte le principali classi di asse. Ci troviamo così i futures e le opzioni che si basano su tassi di interesse, indici azionari, Forex, energia, prodotti agricoli e metalli. Essa comprende 4 Designated Contract Markets (DCM) o borse exchange:

  • CME
  • CBOT
  • COMEX
  • NYMEX

Le prime 2, che hanno aderito al gruppo CME nel 2007, riportano:

  • tassi di interesse
  • quotazioni dei prodotti agricoli
  • indici azionari

Il terzo elemento riguarda invece i prodotti metallici tra cui diverse quotazioni di derivati globali in metalli preziosi e ferrosi. Lultimo elemento offre prodotti energetici più metalli e contratti agricoli. Contrariamente ai primi due, gli ultimi 2 si sono uniti al gruppo nel 2008.

Ad inizio ottobre 2017, Crypto Facilities ha altresì lanciato 2 nuove quotazioni di criptovalute in open beta:

  • CF Ripple-Bitcoin Reference Rate (RRR_XBT): che possiede una frequenza di riferimento giornaliera del prezzo bitcoin di 1 Ripple
  • CF Ripple-Bitcoin Real Time Index (RRTI_XBT): che riguarda una quotazione istantanea del prezzo in dollari USA di 1 Ripple

CME di Chicago come funziona

Dopo aver visto perché la CME di Chicago lancia il Future Bitcoin, vediamo come funziona la CME di Chicago. Basta solo dire che, come già accennato, essa viene definita come “la più grande borsa exchange finanziaria di trading di tutti i tempi”. Come si può facilmente intuire, la sede dell’organizzazione si trova a Chicago ed oggi possiede gli indici azionari e finanziari Dow Jones e CME Clearing Services. Entrambi, forniscono liquidità e compensazioni tra le borse statunitensi e mondiali.

L’organizzazione così come è oggi è nata nel 2007, dopo la fusione tra il Chicago Mercantile Exchange (CME) con il Chicago Board of Trade (CBOT).

La CME Group di Chicago oggi è relazionata con ben 150 Paesi, ed è connessa con 11 gruppi. Essa mette in relazione ben 12 Borse partner al mondo. La scelta di lanciare Future Bitcoin non farà altro che incrementare la sua importanza. E pensare che solo ad ottobre 2017, la CME Group aveva respinto i piani di lancio del bitcoin futures sulla loro piattaforma di trading. E forse, proprio la suddetta scelta della concorrente Cboe Global Markets Inc. l’ha costretta a rivedere i propri piani iniziali. In fondo, il Bitcoin è uno strumento di trading troppo ghiotto da farselo sfuggire.

Future Bitcoin CME cos’è

Cos’è il Future Bitcoin? Come detto, la CME di Chicago lo lancerà con decorrenza al 10 dicembre 2017. Ad oggi si attende di ricevere tutte le autorizzazioni da parte degli enti di regolamentazione per poi lanciare il futures. Il contratto sarà regolato in contanti sulla base del tasso di riferimento Bitcoin CME CF (BRR), il quale funge da tasso di riferimento giornaliero per il prezzo in dollari USA dei bitcoin. I future sul Bitcoin saranno quotati sul CME come contratto mensile per i 2 mesi successivi nel ciclo trimestrale di marzo (Marzo, Giugno, Settembre, Dicembre) più i 2 mesi seriali più vicini non nel ciclo trimestrale di marzo.

Occorre però specificare che non sarà la Borsa di Chicago a lanciare i futures sui bitcoin, bensì la CME Group Inc. La quale è la più grande borsa di trading di derivati del mondo. Essa ha ufficialmente affermato qualche giorno fa di lanciare Future Bitcoin entro il 10 dicembre. Il che, come detto, potrebbe portare il Bitcoin ad una volatilità ancora maggiore di quella vista nel corso del 2017, toccando addirittura, seppur per poco tempo, quota 11500 dollari. E a testimonianza di ciò vi sono i dati diramati dal broker IQ Option, piattaforma di Bitcoin tra i leader di mercato in Europa. Infatti, stando alle analisi si constata come il solo annuncio da parte della più grande borsa di contratti a termine (i CFD) del mondo, abbia fatto impennare il suo valore. Anzi, forse proprio questo annuncio ha portato il Bitcoin a toccare quota 11500 dollari. Figuriamoci quando la cosa si concretizzerà.

Naturalmente, per far sì che il Future Bitcoin si concretizzi, sono necessari anche dei periodi di revisione normativa. Dato che manca ancora qualche giorno al lancio dei futures sul bitcoin, la CME ha cambiato totalmente la sua posizione, avviando il processo irreversibile di legittimazione del Bitcoin. L’obiettivo, come già ricordato più volte, è quello di lanciare il Future Bitcoin entro il 10 dicembre 2017, per poi andare a regime operativo entro il 2018.

Come detto, però, anche la concorrente Cboe Global Markets Inc., ha annunciato anche prima qualcosa di simile, restando però al momento in attesa dell’approvazione da parte della Commodity Futures Trading Commission e della stessa mossa della Borsa di Chicago nel lanciare il Future Bitcoin.

Future Bitcoin CME come funziona

Come funziona Future Bitcoin? Abbiamo detto che esso sarà saldato in contanti e che utilizzerà un prezzo giornaliero derivante dal tasso di riferimento Bitcoin di CME CF. Sarà la borsa Exchange CME a raccogliere i dati in base al prezzo del bitcoin dalle borse come:

  • GDAX
  • Bitstamp
  • itBit
  • Kraken

Come si evince da questo elenco, la Borsa di Chicago esclude la borsa Gemini come riferimento per la quotazione del future Bitcoin. Una scelta a dir poco clamorosa, considerando che quest’ultima è una delle borse e Exchange di criptovalute più note al mondo, ma che ha già raggiunto già un accordo con la borsa concorrente Cboe. La quale ha dunque bruciato sul tempo quella di Chicago.

Il vero scopo per cui la CME Group di Chicago lancia i futures sui Bitcoin è quello di creare un mercato dei derivati di criptovalute. In questo modo, come già accennato, CME Group aiuterà i trader professionisti e gli investitori a fare trading speculando sulla volatilità del bitcoin, senza però essere costretti a farlo mediante borse sconosciute e non regolamentate.

Tutti coloro che vogliono investire potranno a questo punto negoziare con la criptovaluta senza doverlo fare su borse sconosciute e poco trasparenti. Con pieno rischio di incorrere in una truffa. D’altronde, i truffatori sanno bene quanto oggi i Bitcoin attirino l’attenzione dei trader. E vogliono speculare su questa cosa anche loro. Sebbene sulla pelle degli altri.

Infine, c’è un’altra fondamentale novità: i trader potranno coprire le loro posizioni in contanti tramite il future bitcoin. Una operazione ancora oggi non possibile.

Timo Schlaefer, CEO di Crypto Facilities, ha dichiarato di essere entusiasta di lavorare con CME Group su questo prodotto e “vedere la BRR utilizzata come meccanismo di regolamento di questo importante prodotto”. Ciò in quanto, come ha stesso lui dichiarato, la “BRR ha dimostrato di riflettere in modo affidabile e trasparente il commercio globale di bitcoin-dollaro ed è diventato il riferimento per gli istituti finanziari, le società commerciali e i fornitori di dati in tutto il mondo”.

Va poi anche detto che la CME e la Crypto Facilities Ltd. pubblicano pure il CME CF Bitcoin Real Time Index (BRTI) al fine di fornire trasparenza dei prezzi al mercato dei bitcoin a spot. Il BRTI combina la domanda globale di acquisto e vendita di bitcoin in un portafoglio ordini ben consolidato ed è un riflesso di quello che viene descritto come “il prezzo equo e istantaneo in dollari USA” del bitcoin a un prezzo spot.

Viene pubblicato in real time e secondo gli esperti esso è adatto per queste funzioni: marcatura di portafogli, esecuzione di transazioni bitcoin intra-day e gestione del rischio. BRR e BRTI del CME, un indice di riferimento standardizzato e indice dei prezzi spot lanciato nel novembre 2016, hanno lo scopo di “accelerare la professionalizzazione” del commercio di bitcoin e stabilire le attività digitali come una nuova classe di attività. La capitalizzazione di mercato delle criptovalute è arrivata a 172 miliardi di dollari, con il Bitcoin che da solo rappresenta più della metà del totale (ovvero 94 miliardi di dollari).

Per quanto concerne il mercato spot bitcoin, è giunto a scambiare circa 1,5 miliardi di dollari, in valore nozionale ogni giorno. Nejc Kodric, CEO di Bitstamp, ha invece affermato da parte sua che la nascita di un tasso di riferimento indipendente e trasparente per i bitcoin renderà più professionale tutto il mercato delle criptovalute. Confermando quindi il discorso fatto prima. Gli fa eco Jesse Powell, CEO di Kraken, il quale ritiene che l’iniziativa della CME di Chicago di lanciare i Futures alza le criptomonete su un nuovo livello. Ci tiene poi a sottolineare quanto la società che rappresenta, la Kraken, sia orgogliosa di contribuire ai tassi di riferimento.

Il gruppo di scambio CME offre il trading di tipo elettronico a livello globale sulla piattaforma CME Globex, nonché servizi di compensazione e regolamento per tutte le classi di attività per i derivati negoziati in borsa e over-the-counter tramite CME Clearing.

CME lancia Future Bitcoin: perché è importante

Perchè il lancio del Future Bitcoin da parte della CME Group di Chicago è importante? Oltre alle ragioni suddette, ce n’è un’altra legata al fatto che essa possiede il più grande mercato FX regolamentato del mondo. Ciò significa, pertanto, offrire al Bitcoin trasparenza, cronologia prezzi e gestione del rischio. E ciò potrebbe quindi legittimare il Bitcoin visto ad oggi con ancora eccessiva diffidenza, anche da parte di alcuni governi. Così si potrebbero attirare gli investimenti da parte degli investitori istituzionali.

Il Bitcoin Investment Trust rappresenta ad oggi se non l’unico, sicuramente uno dei pochi veicoli di investimento che consente di investire in bitcoin. Ad oggi esso ha ottenuto un +30% rispetto al valore patrimoniale netto del fondo di inizio 2017. Oltretutto, la quantità di denaro istituzionale in bitcoin è limitata poiché ci sono poche modalità di investimento che sono legittime e trasparenti e regolamentate.

Invece, se oggi è possibile pure investire in futures bitcoin, potrebbero nascere dei fondi basati sul trading di Bitcoin e sui suoi futures derivati.

Il tutto potrebbe creare un fondo che viene negoziato in borsa (ETF) e che si basa sul bitcoin. È importante anche notare come la CME Group di Chicago non è la prima azienda ad offrire derivati bitcoin. Così come non lo è la Cboe. Infatti il primo servizio in tal senso è stato lanciato dalla start-up LedgerX, la quale ha iniziato ad offrire bitcoin swap e opzioni regolamentate già all’inizio di novembre 2017.

Terry Duffy, Presidente e CEO del Gruppo CME, ha commentato la scelta della società che rappresenta, dicendo che essa è stata spinta alla luce del crescente interesse dei clienti nei mercati emergenti delle criptovalute. In questo modo si dà al Bitcoin una maggiore legittimità.

Future Bitcoin alternative

Se la possibilità di investire in Bitcoin tramite Future non ti alletta, è sempre possibile fare trading su questa allettante criptovaluta acquistandola tramite CFD. Un contratto che consente di ottenere un asset senza possederlo direttamente. Sconsigliato invece acquistare bitcoin tramite Exchange, in quanto non regolamentati e si rischia di incorrere in truffe. Se si vuole fare trading su Bitcoin, è meglio scegliere Broker che godano di regolare licenza da parte della CONSOB. La massima autorità italiana per il controllo sui mercati finanziari.

Ancora, le piattaforme per il trading online devono rispondere ad una serie di esigenze:

  • Spread (vale a dire il differenziale da cui scaturisce il guadagno del Broker) quanto più basso possibile
  • Grafici che spieghino chiaramente l’andamento del mercato
  • Assistenza clienti in italiano, H24, 7 giorni su 7 e raggiungibile su più canali: telefonicamente, via mail e tramite chat interna
  • Formazione permanente tramite webinar (seminari online), corsi di formazione e-learning, ebook da scaricare e incontri annuali nelle principali città italiane
  • News continue su cosa sta accadendo al mercato finanziario, anche inerenti a quelle notizie che potrebbero, pure indirettamente, influenzarlo (una guerra, una carestia, un disastro naturale, una epidemia, un colpo di Stato, la vittoria ad elezioni democratiche di un candidato malvisto dai mercati, ecc.)

Rispondono a questi crismi, avendo anche dei servizi aggiuntivi, le seguenti piattaforme per il trading online:

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