Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale e come investire

Qual è la quotazione del Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale? Come investire nel cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale? Conviene investire nel cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale?

Sebbene non sia famoso come il Dollaro statunitense e sia la valuta nazionale di una piccola realtà come la Nuova Zelanda, resta comunque importante conoscere quale sia il cambio con l’Euro. Soprattutto per quanti devono recarsi in quel paese e utilizzato la moneta unica europea, per lavoro o per diletto, e quindi vogliono calcolare a quale spesa andranno incontro.

Oppure devono stringere affari con società, istituzioni o professionisti neozelandesi, e quindi vogliono calcolare quanto andranno a spendere o a guadagnare.

O, ancora, vogliono investire nel Forex su questo cambio.

Qualunque sia il motivo che spinga a conoscere quale sia la quotazione del Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale, vediamo come ottenere questo dato e come investire.

Quotazione Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale

Qual è la Quotazione del Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale? Al momento della scrittura, è pari a 1,6925, con ultima variazione di -0,17%. La performance a 1 settimana è di +0,98%, a 1 mese di -0,86%, a 6 mesi di +0,04% e a 1 anno di -1,21%.

Dove vedere quotazione Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale

Dove vedere quotazione Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) in tempo reale? Sul web sono tanti i portali che riportano questo dato, sebbene un trucco molto rapido per ottenerlo è digitare su google i codici delle due valute: EUR NZD.

Big G offre anche la possibilità di vedere lo storico del cambio: un giorno, 5 giorni, un anno, 5 anni fino al 5 dicembre 2003.

EUR NZD fattori influenti

Quali sono i fattori che influenzano il cambio EUR / NZD? Si tratta di un cross valutario non diretto di due economie molto distanti tra loro. Non solo dal punto di vista geografico, ma anche per altri fattori.

Per quanto riguarda l’euro, l’andamento economico è fortemente influenzato da tre paesi in particolare: Germania, Francia e Italia. Sebbene poi a formarlo siano 19 paesi, che entro il 2022 potrebbero diventare 20 con l’ingresso della Croazia. In generale, l’Eurozona risente dell’economia a due velocità del Vecchio continente. Da una parte i paesi del Nord che corrono, da una parte quelli del Sud con i loro problemi atavici (disoccupazione, debito pubblico)

Dall’altra parte troviamo la Nuova Zelanda, piccolo paese vicino all’Australia in fase di ammodernamento ma ancora fortemente legato alle sue tradizioni. Dominio britannico dal 1907, la Nuova Zelanda ottenne l’indipendenza dal Regno Unito nel 1931.

La Nuova Zelanda ha un’economia di mercato avanzata al 16° posto nell’indice di sviluppo umano del 2018 e al terzo nell’indice di libertà economica 2018.

È un’economia ad alto reddito con un prodotto interno lordo nominale (PIL) pro capite pari a 36.254 USD. La valuta è il dollaro neozelandese, conosciuto informalmente come il “dollaro Kiwi”; circola anche nelle Isole Cook (vedi Dollaro delle Isole Cook), Niue, Tokelau e le Isole Pitcairn.

L’elevata domanda di prodotti agricoli provenienti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti ha aiutato i neozelandesi a raggiungere livelli di vita più elevati rispetto all’Australia e all’Europa occidentale negli anni ’50 e ’60. Nel 1973, il mercato delle esportazioni neozelandesi si ridusse quando il Regno Unito entrò a far parte della Comunità economica europea e altri fattori di composizione, come il petrolio del 1973 e le crisi energetiche del 1979, portarono a una grave depressione economica.

A metà degli anni ’80, la Nuova Zelanda liberalizzò il proprio settore agricolo abolendo gradualmente i sussidi per un periodo di tre anni. Dal 1984, i governi successivi si impegnarono in importanti ristrutturazioni macroeconomiche (conosciute prima come Rogernomics e poi in Ruthanasia), trasformando rapidamente la Nuova Zelanda da un’economia protetta e altamente regolata ad un’economia liberalizzata liberista.

La disoccupazione ha raggiunto il picco del 10% nel 1991 e 1992, dopo il crollo del mercato azionario del 1987, ma alla fine è sceso al minimo storico (dal 1986) del 3,7% nel 2007 (al terzo posto ventisette nazioni OCSE comparabili).

Tuttavia, la crisi finanziaria globale che ne è seguita ha avuto un forte impatto sulla Nuova Zelanda, con il PIL in calo per cinque trimestri consecutivi, la più lunga recessione in oltre trent’anni e la disoccupazione al 7% alla fine del 2009. I tassi di disoccupazione per fasce d’età diverse seguono tendenze simili, ma sono costantemente più alti tra i giovani.

Oggi l’economia della Nuova Zelanda beneficia di un alto livello di innovazione. E, sebbene siano ancora tanti i giovani laureati costretti ad emigrare, il Paese attira sempre più cervelli dall’estero.

Come per tutti gli altri cambi, occhio poi alle decisioni sui tassi di interesse imposti dalle due banche centrali (BCE e RBNZ). Un costo del denaro più alto potrebbe portare all’apprezzamento della moneta. Viceversa, ad un suo deprezzamento.

Ovviamente, occorre fare i conti altresì con l’instabilità politica delle due aree.

Infine incidono pure i market mover relativi alle due aree economiche. Un aumento dell’occupazione potrebbe portare al rialzo di una moneta, così come l’aumento del PIL o di altri fattori economici. Viceversa, avremo gli effetti opposti.

Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD) conviene investire?

Conviene investire sul Cambio euro dollaro neozelandese (EUR/NZD)? Sì se si vuole utilizzare questo asset valutario per diversificare il portafoglio titoli.

Se si guarda agli ultimi 5 anni, il cambio ha vissuto molte variazioni, come se fosse una montagna russa. Dopo una tendenza al ribasso iniziata nel febbraio 2016 e terminata nel febbraio 2017, è iniziato un trend rialzista, fino ad ottobre 2018. Poi un nuovo ribasso e la recente ripresa.

Il punto più basso è stato raggiunto il 17 aprile 2015, toccando quota 1,41. Il punto più alto risale all’11 settembre 2015, quando il cambio ha toccato quota 1,79.

Quindi, prima di investire, occorre valutare bene tutti i fattori prima esposti e in quale condizioni versino le due aree.

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