Il prezzo di Bitcoin ha subito una correzione pesante da inizio anno riportando un sentiment ribassista, anche a causa dell’andamento dell’azionario.
C’è chi spinge oltre parlando di una possibile conclusione del ciclo rialzista. E’ il caso di Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, che scrive in un post che i principali indicatori on chain indicano chiaramente la fine della bull run.
Il prezzo di BTC si avvierebbe dunque a terminare il suo ciclo rialzista, entrando in un lungo periodo di 6-12 mesi di calo o stagnazione.
Ma quali sono quesit indicatori di cui parla? Andiamoli a vedere.
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Sommario
CryptoQuant: il ciclo rialzista di Bitcoin è finito
Arrivano poi le analisi sorprendenti della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant.
Come vedete in questo post su X secondo il CEO Ki Young Ju:
il ciclo rialzista di Bitcoin è ufficialmente terminato. Dopo aver raggiunto i massimi storici a 109.000 dollari a gennaio, BTC potrebbe quindi entrare in una fase laterale o addirittura ribassista destinata a durare diversi mesi. Ki Young Ju dice che dovrebbe durare tra i 6 e i 9 mesi, un po’ più lungo dei bear market di mercati azionari.
Ma da dove deriva questa previsione?
Qui vedete alcune statistiche avanzate su alcuni indicatori on-chain, per identificare eventuali inversioni della tendenza di lungo periodo.
Con la nuova liquidità che si esaurisce, nuove balene stanno vendendo Bitcoin a prezzi più bassi.
In particolare ha analizzato metriche come il rapporto MVRV, il SOPR e il NUPL per calcolare una media mobile a 365 giorni. Ne viene fuori, come vedete:
un chiaro segnale ribassista, con la media mobile a 1 anno di questi indicatori che scende sotto lo zero. Storicamente ciò ha coinciso con l’inizio di fasi prolungate di stagnazione dei prezzi o addirittura di bear market.
Inoltre i dati sugli ETF sono ancora negativi e ci sono state 3 settimane negative con deflussi importanti.
Bull run terminata: una visione estrema?
Molti analisti non concordano con questa visione così estrema.
Ad esempio, guardando all’espansione dell’offerta monetaria globale, i modelli storici suggerirebbero che Bitcoin sia ancora sottovalutato e destinato a salire.
In più (aggiungo io) i dati sugli Exchange sono in netto contrasto con questa visione. Come vedete nel grafico delle riserve:
i BTC presenti sui principali exchange centralizzati decrescono. Ovviamente questo dato non ci da una certezza, ma negli scorsi cicli un inizio di bear market era associato a depositi massicci di BTC sui CEX con l’obiettivo di essere venduti a mercato.
In più la supply delle stablecoin è ai massimi storici, cosa che potrebbe segnalare un’attesa per capire dove fare possibili ingressi nel mercato.
Quello che potrebbe cambiare tutto è una possibile recessione ed un crollo dei mercati azionari, cosa che trascinerebbe giù anche asset volatili come appunto Bitcoin.
Insomma la partita è ancora aperta.
Altri analisti non sono così pessimisti
La visione di Young Ju è sicuramente importante ma non è l’unica. Siamo tutti d’accordo che la fase che stiamo vivendo è di assoluta incertezza.
Alcuni analisti, però, ritengono che i fondamentali dell’economia siano ancora solidi e che eventuali mosse della FED potrebbero cambiare la situazione, per cui è solo questione di tempo prima che asset rischiosi tornino ad essere premiati.
Ne avevamo parlato anche in un post sull’offerta di stablecoin che è ai suoi massimi storici.
Come vedete nel grafico:
l’offerta totale circolante della massa monetaria M2 ha iniziato nuovamente a salire da Febbraio. Storicamente, un aumento della massa monetaria è stato spesso correlato a un incremento del prezzo di Bitcoin, poiché una maggiore liquidità tende a spingere gli investitori verso asset più rischiosi come le criptovalute.
Guardando quindi a queste metriche come l’offerta monetaria globale, il prezzo di Bitcoin sembrerebbe sottovalutato rispetto ai livelli storicamente coerenti con questo parametro.
Il rialzo dunque potrebbe ripartire in tempi relativamente brevi. Anche un crollo però non è da escludere al 100%.
Il futuro di Bitcoin rimane incerto, ma la storia ha dimostrato che le crypto sono in grado anche di soprenderci, superando anche le fasi più difficili.
Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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