Migliori Piattaforme di Prop Trading: come funzionano e quali sono nel 2024

Negli ultimi anni, il prop trading è diventato un’opzione sempre più popolare per i trader che desiderano accedere a capitali significativi e condividere i profitti con società specializzate.

Le piattaforme di prop trading offrono l’opportunità di dimostrare le proprie capacità di trading attraverso prove di valutazione, per poi ottenere fondi reali da gestire, trattenendo una percentuale dei guadagni.

Alcuni direbbero che consentono di fare trading con i soldi di altri, ma è proprio così?

In questa guida, cercheremo di capire in dettaglio il funzionamento delle piattaforme di prop trading, analizzando i vantaggi, gli svantaggi e le caratteristiche delle migliori prop firm presenti sul mercato nel 2024.

Quali sono le migliori Prop Trading Firm del 2024? Eccone qualcuna:

📊 Piattaforma🥇 Come iscriversi
FTMO Iscriviti
The Trading PitIscriviti
TopStep
SurgeTrader
Funded Trader

Cos’è il prop trading in breve

Il prop trading, conosciuto anche come proprietary trading, è un modello finanziario che consente di fare trading online sui mercati utilizzando il capitale di terzi anziché fondi propri.

Funziona così: delle società specializzate, dette piattaforme o società di prop trading, mettono a disposizione somme anche ingenti per fare investimenti. I trader che dimostrano di possedere solide competenze possono ottenere l’accesso a questi capitali per operare sui mercati.

Per dimostrare queste capacità bisogna superare delle prove o challenge. Il capitale è quello della piattaforma prop trading, mentre il trader agisce in qualità di gestore, decidendo autonomamente come investire questi fondi.

Piattaforme Prop Trading

In generale e quasi sempre le prove o challenge vengono eseguite su conti demo. Le prop firms infatti difficilmente si espongono con i loro capitali reali da subito. Devono prima capire il trader è capace o no.

I profitti generati vengono poi divisi tra la società e il trader secondo percentuali prestabilite, chiamate profit split. Ad esempio 70% al trader e 30% alla piattaforma.

Questo sistema presenta vantaggi e rischi. Il principale vantaggio è la possibilità di fare trading con capitali elevati, anche di centinaia di migliaia di euro, senza disporne in prima persona. Lo svantaggio è la forte pressione per generare profitti e dimostrare le proprie capacità.

Per ottenere l’accesso ai fondi, superando quella che viene detta “prova di valutazione” o challenge, come avrai capito, sono richieste solide competenze tecniche e mentali.

Per questo il modello prop trading è più indicato per trader esperti che per principianti

Non ci dilunghiamo in tutti gli aspetti tecnici perché ne abbiamo già parlato in altri articoli. In particolare ti consiglio di leggere la nostra guida completa sul Prop Trading che trovi qui.

In questa guida abbiamo infatti spiegato:

  • Cos’è il prop trading?
  • Vantaggi e rischi del prop trading
  • Le Differenze tra prop trading e trading tradizionale
  • Come diventare Prop Trader

Puoi consultarla per saperne di più sul Prop trading.

❓ Cosa sonoAttività finanziaria in cui una società di trading, detta prop trading firm, utilizza il proprio capitale per fare investimenti e speculazioni sui mercati
✅ Livello di difficoltàRichiede competenze
💰 Migliori Prop FirmsFTMO / The Trading Pit
🥇 Migliore alternativa al Prop TradingCopyTrading automatico di eToro

Le migliori piattaforme prop trading in Italia

Il mercato italiano del prop trading sta crescendo rapidamente, con l’emergere di diverse piattaforme che offrono opportunità interessanti per i trader esperti.

Nella scelta della migliore piattaforma di prop trading in Italia, i trader dovrebbero valutare attentamente fattori come la solidità finanziaria della società, la reputazione nel settore, la trasparenza delle condizioni operative e la qualità del supporto offerto.

Analizziamo alcune delle migliori realtà presenti sul mercato.

FTMO

FTMO è una delle piattaforme di prop trading più note e utilizzate al mondo, con oltre 10.000 trader attivi provenienti da diversi paesi. Ha sede nella Repubblica Ceca e opera a livello globale.

Piattaforma FTMO

FTMO si distingue per l’estrema serietà del processo di selezione dei trader a cui affidare capitali reali. Questo avviene attraverso una rigorosa procedura di valutazione in due fasi: la FTMO Challenge e la FTMO Verification.

Entrambe prevedono il raggiungimento di determinati obiettivi di profitto e gestione del rischio su conti demo nei mercati finanziari, al fine di testare concretamente le capacità del trader.

I candidati che superano con successo queste prove possono richiedere l’apertura di conti reali finanziati da FTMO. Questi conti vanno da un minimo di 10.000 fino ad un massimo di 400.000 euro. Il trader riceve una percentuale dei profitti generati che può arrivare fino al 90%.

FTMO permette di operare attraverso le principali piattaforme di trading come Metatrader e cTrader. Inoltre offre l’accesso ad un’ampia varietà di mercati: forex, azioni, indici, materie prime e criptovalute.

Tra i punti di forza, la completa trasparenza sul processo di selezione, l’assistenza professionale ai trader, e la possibilità di aumentare il capitale gestito in base alle performance ottenute.

Per la sua solidità e notorietà internazionale, FTMO rappresenta una delle scelte principali per chi vuole intraprendere la carriera di trader proprietario in modo professionale.

Per iscriverti su FTMO clicca qui.

Ti segnaliamo inoltre qui la nostra recensione completa su FTMO.

TheTradingPit

The Trading Pit è una piattaforma di prop trading con sede in Germania che opera a livello internazionale. Si distingue per la vasta gamma di asset finanziari su cui è possibile investire dopo aver superato il test di valutazione.

Oltre a forex e cfd, TheTradingPit dà accesso anche a criptovalute, indici azionari, materie prime ed ETF. Questa varietà permette ai trader di diversificare le strategie.

The Trading Pit

Il processo di selezione è molto severo e definito “challenge”, in quanto i requisiti per ottenere la gestione del conto finanziato sono stringenti. Bisogna generare profitti su un conto demo senza violare determinate soglie di rischio.

TheTradingPit offre pacchetti diversificati per livello di capitale fornito. Si parte da 10.000 euro fino ad un massimo di 1 milione di euro per i trader che superano la prova in modo eccellente.

La peculiarità di TheTradingPit è la percentuale elevata di profitti che rimane al trader: fino ad un massimo dell’80%, tra le più alte quote offerte dalle principali società di prop trading.

Questa piattaforma consente di utilizzare metatrader 4 e 5, due tra le più diffuse soluzioni per il trading online. Inoltre integra strumenti di analisi tecnica e segnali operativi.

Per la serietà nel processo di selezione, la trasparenza sulle condizioni, e le ricompense ai trader meritevoli, TheTradingPit rappresenta una ottima scelta se vuoi fare prop trading.

Puoi iscriverti gratuitamente su The Trading Pit, cliccando qui

Ti segnaliamo inoltre qui la nostra recensione completa su The Trading Pit.

TopstepTrader

TopstepTrader è una società di prop trading americana che si distingue per la completezza del processo formativo offerto ai trader. Prima di ottenere capitali reali da gestire, bisogna infatti seguire un accurato percorso di sviluppo delle competenze.

Dopo l’iscrizione a TopstepTrader, il trader accede alla Trading Combine, una prova su un conto virtuale per testare le capacità di generare profitti e gestire i rischi. Solo chi completa con successo questa fase può accedere al conto finanziato.

La Trading Combine è costituita da due fasi, ciascuna della durata di circa 2 settimane. I requisiti sono il raggiungimento di determinate soglie di profitto senza superare livelli massimi di perdite sul conto virtuale.

I trader che superano la Combine possono richiedere l’apertura di un conto reale finanziato da un minimo di 50.000 fino ad un massimo di 150.000 dollari. TopstepTrader trattiene una percentuale dei profitti generati che va dal 20% al 50%.

Oltre all’accesso al capitale, TopstepTrader offre webinar, corsi di formazione, un trader coach personale e strumenti avanzati di analisi tecnica. Supporta l’utilizzo delle piattaforme leader di settore.

Surge Trader

SurgeTrader è una piattaforma di prop trading fondata nel 2019 con sede negli Stati Uniti. Si rivolge a trader esperti offrendo l’opportunità di accedere a capitali elevati dopo aver superato un test di valutazione.

SurgeTrader mette a disposizione una gamma di pacchetti diversificati per livello di capitale fornito, che va da un minimo di 25.000 dollari fino ad un massimo di 1 milione di dollari. I trader possono scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze.

Per ottenere il conto finanziato bisogna superare la SurgeTrader Challenge, una prova della durata variabile in cui generare una percentuale di profitto sul conto virtuale senza superare un limite massimo di perdite.

I mercati su cui è possibile operare sono numerosi: forex, indici azionari, materie prime, criptovalute. Sono supportate piattaforme come MT4, MT5 e NinjaTrader.

Dopo aver superato la prova di valutazione, il trader finanziato riceve una percentuale dei profitti realizzati che può arrivare fino al 90%, in base alle performance ottenute.

I punti di forza di SurgeTrader sono l’efficienza del processo di selezione, la trasparenza sulle condizioni di trading e la possibilità di espandere il capitale gestito man mano che si dimostra la propria capacità di generare ritorni.

Per la varietà di asset trattabili e l’entità dei capitali messi a disposizione, SurgeTrader è tra le migliori scelte per i trader che vogliono diventare professionisti del prop trading.

Funded Trader

Funded Trader è una piattaforma di prop trading relativamente recente che sta riscuotendo crescente interesse tra i trader. Si distingue per l’equità delle condizioni di accesso ai conti finanziati e la trasparenza del processo.

Dopo l’iscrizione, il trader accede al Funded Trader Program, un percorso in due fasi per testare le capacità operative. Bisogna generare degli obiettivi di profitto prefissati su un conto virtuale, senza violare determinate soglie di rischio.

Funded Trader offre due tipologie di account per questa prova: il Rapid Account, con una durata più breve, e lo Standard Account, con tempistiche più estese. In questo modo si adatta sia a trader aggressivi che a strategie più conservative.

Superate le due fasi, è possibile richiedere l’apertura di un conto finanziato con un capitale compreso tra 50.000 e 150.000 dollari. Funded Trader prevede una quota di profit split molto vantaggiosa per il trader, che può arrivare fino al 90%.

Questa piattaforma consente di operare su forex, criptovalute, materie prime e indici azionari attraverso le principali soluzioni di trading, in particolare Metatrader. Si distingue per l’assistenza professionale al trader.

Costi e commissioni delle società di prop trading

Quali sono i costi da sostenere per l’accesso ai servizi di prop trading? Analizziamo la struttura commissionale di questo modello.

Le fee di iscrizione

Per sostenere il test di valutazione (challenge) ed entrare nel programma di una piattaforma di prop trading è necessario pagare una commissione una tantum, che rappresenta una sorta di iscrizione.

Questa fee può variare da poche decine di euro per i conti base fino a diverse centinaia di euro per conti di livello più avanzato con maggiori capitali virtuali in prova. La quota NON è rimborsabile in caso di mancato superamento della prova.

Ad esempio, su FTMO i prezzi partono da 155€ per un conto da 10.000€ virtuali. Su TopstepTrader il test costa 165$ al mese. Su The Trading Pit la fee parte da 99€.

Il profit split sui guadagni

Una volta superata la valutazione ed ottenuto un account reale finanziato, l’unico costo per il trader è rappresentato dalla percentuale di profitti trattenuta dalla piattaforma di prop trading.

Questa percentuale è definita profit split e solitamente varia dal 10% al 30%. Ad esempio su FTMO il trader mantiene dall’80% al 90% dei guadagni. Su The Trading Pit la quota arriva fino all’80%. Più il trader genera ritorni, più la percentuale a suo favore aumenta.

Canoni e costi ricorrenti

Dopo aver ottenuto il conto finanziato, le piattaforme di prop trading non prevedono in genere canoni ricorrenti o fee sulle operazioni. L’unico costo per il trader rimane la quota di profit split trattenuta sui guadagni.

Alcune società come TopstepTrader addebitano un canone mensile durante la fase di test, che viene però rimborsato al superamento della prova valutativa.

Alternative al Prop trading: il copy trading

Il prop trading non va confuso con il copy trading, un modello che consente di replicare automaticamente le operazioni di trader esperti.

Una delle alternative più note per i traders alle prime armi è ad esempio il social trading. Alcuni broker come eToro, prevedono un programma Popular Investors che non richiede costi da sostenere.

Se vuoi saperne di più, licca qui per richiedere maggiori informazioni sul programma Popular Investor.

Ma torniamo alle principali differenze tra Copy Trading e Prop firms:

  • Nel prop trading il capitale è della piattaforma, nel copy trading è dell’utente.
  • Il prop trading richiede una prova di abilità, il copy trading no.
  • Nel prop trading si opera in autonomia, nel copy trading si seguono trader.
  • Il prop trading ha profitti potenzialmente più elevati ma anche rischi maggiori.
  • Il copy trading non prevede costi d’ingresso, il prop trading sì.

Come avrai capito, il copy trading è più adatto a principianti e investitori passivi, il prop trading a trader esperti che vogliono operare attivamente.

Entrambi però comportano dei rischi che è bene conoscere.

Piattaforme di Prop Trading: le domande più frequenti (FAQ)

Il prop trading è una truffa?

No, si tratta di un modello finanziario legale quando gestito da società autorevoli, ma ci sono rischi da valutare.

Quali sono i requisiti per accedere alle piattaforme di prop trading?

In genere, le piattaforme di prop trading richiedono il superamento di prove di valutazione, come la realizzazione di un determinato profitto entro un certo periodo di tempo, rispettando limiti di perdita e altre regole. Alcune piattaforme potrebbero richiedere anche un deposito iniziale come garanzia

Quanto si guadagna con il prop trading?

I guadagni possono essere anche molto elevati ma dipendono dalle performance e dall’accordo di profit split con la piattaforma.

Il prop trading è adatto ai principianti?

No, richiede solide competenze tecniche e mentali, i principianti dovrebbero prima fare pratica con conti demo.

Conclusioni

Abbiamo visto in questa guida quali sono le migliori prop firms del 2024.

Come avrai capito, il prop trading è un modello che presenta interessanti opportunità ma anche rischi da non sottovalutare.

L’accesso a capitali elevati permette di espandere le strategie di investimento, ma comporta una forte pressione sui risultati. Può portare inoltre molto stress al trader che si sente in dovere di dover dimostrare qualcosa.

La selezione della piattaforma più adatta al proprio profilo è fondamentale. Le società più solide offrono formazione, supporto tecnico e una community di trader.

Prima di buttarti a capofitto nel prop trading è essenziale consolidare le tue competenze con un conto demo provando e riprovando.

In alternativa ti lasciamo ad alcune piattaforme tradizionali sempre regolamentate che offrono anche interessanti conti demo.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con conti demo illimitati e sopratutto gratuiti per sempre.

Forex Trading: come iniziare nel 2024

In questo articolo proponiamo una guida completa sul Forex trading. Così potrai metterti in guardia rispetto alle truffe e potrai muoverti agevolmente tra i tanti Broker che offrono numerosi servizi.

Ma come funziona il Forex trading? Quali sono i migliori Broker per fare Forex trading?

Se siete alla ricerca di un modo per investire il vostro denaro siete nel posto giusto. Il Forex trading è una delle forme di investimento più popolari al mondo, che consente di fare trading sulle valute e trarre profitto dai loro movimenti di prezzo. Ma come funziona esattamente il Forex trading? In questo articolo vi spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere su questa forma di trading, dalle basi alle strategie più avanzate, per aiutarvi a iniziare il vostro percorso nel mondo del trading delle valute.

Dunque, non perdiamo altro tempo e vediamo cos’è e come funziona il Forex trading.

Cos’è il Forex trading

Per Forex si intende un acronimo che sta per Foreign exchange, chiamato anche semplicemente con sole 2 lettere: FX.

E’ un tipo di mercato over the counter (chiamato anche con l’acronimo OTC, poiché non avviene sulla Borsa ma direttamente tra 2 parti.

Il Forex è nato ad inizio anni ‘70, quando ci si rese conto che il trattato di Bretton Woods non reggeva più rispetto alle esigenze del nuovo mondo che stava nascendo. Mentre quei trattati erano stati siglati all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, per fare in modo che gli accordi commerciali tra gli Stati fossero agevolati e basati su comuni regole trasparenti.

Il Forex consente invece un alto flusso di scambi, quindi di capitali. E va pensato a come quando acquistiamo qualcosa con una valuta diversa dalla nostra. Oppure ci rechiamo in un Paese con un’altra valuta.

Quindi, avviene uno scambio tra due valute diverse che hanno valori diversi. E va da sé che la valuta che vale più dell’altra ha maggiore potere di scambio e di acquisto.

Ma avere una valuta forte non è sempre un bene. Poiché una valuta dal valore troppo elevato rende anche difficile per uno Stato vendere i suoi prodotti o servizi all’estero per esempio.

Non a caso, la Germania ha aumentato esponenzialmente le sue vendite in seno all’Europa con l’arrivo della moneta unica. Oppure Trump ha all’inizio del suo mandato ha spinto molto per la svalutazione del dollaro, proprio per sollecitare l’export americano.

Il mercato forex è diventato il più grande al Mondo per volumi di capitale mossi, anche perché l’arrivo della tecnologia ha aumentato la movimentazione dei capitali. Poiché ha permesso l’ingresso di piccoli investitori retails e le transazioni possono avvenire 5 giorni a settimana, 24 ore su 24. Proprio perché chiusosi un mercato da un angolo del Mondo, se ne apre un altro per effetto dei diversi fusi orari.

Si parla non a caso di oltre 5000 miliardi di dollari “mossi” ogni giorno.

Forex Trading: riepilogo

❓ Cosa è?Si tratta del trading sulle valute o sul mercato, il mercato di scambio valute più grande del mondo.
✅ Conviene fare forex trading?E’ un mercato molto redditizio se ci si applica e si applicano le giuste strategie.
👍 E’ una truffa?Il Forex trading non è una truffa. Ci sono però molte truffe su piattaforme non legali.
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Migliori broker per forex trading

Quali sono i migliori Broker per fare trading online sul mercato Forex?

Ve ne proponiamo qualcuno.

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Il broker eToro (clicca qui per saperne di più) conta quasi 7 milioni di trader iscritti e vanta ben tre licenze per operare:

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eToro prevede spread e commissioni più basse della media di mercato, oltre a servizi molto interessanti come:

  • Copy Trading, che dà la possibilità ad un trader alle prime armi o a qualunque livello di esperienza, di copiare cosa fanno i trader più esperti. Denominati Popular trader. I quali guadagno a loro volta una commissione per ogni trader che li copia. La copiatura può essere interrotta quando si vuole e il trading può essere personalizzato piazzandoci stop loss e take profit. Non ci sono limiti ai trader da copiare
  • CopyPortfolios, il trading su panieri di asset creati da esperti e gestiti da algoritmi basati sulla Intelligenza artificiale. Che decidono quali asset entrano ed escono in base alle performance. Così vi sarà anche agevolata la tanto consigliata diversificazione del portafoglio titoli
  • Social trading, un Social network dove i trader interagiscono tra loro, per scambiarsi opinioni e suggerimenti sul da farsi

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FP Markets non è uno dei nomi più famosi del panorama broker, anche perché è stato fondato di recente. Tuttavia, si è già ritagliato un suo spazio ed è comunque dato in crescita. Merito di un livello qualitativo generalmente alto, che si esprime in servizi all’altezza un po’ in tutti i settori. Sicché, anche FP Markets si caratterizza per un’offerta varia e ampia, che prende in considerazione molte asset class.

Anche FP Markets, alla stregua di eToro e Capital.com impone costi molto bassi. Il deposito minimo iniziale è più che accettabile, le commissioni sono azzerate. Anche in questo caso, sono sostituite da spread variabili ma contenuti.

FP Markets eccelle in un servizio in particolare, in merito al quale performa meglio rispetto a tanti broker più blasonati: la didattica. Tutti i broker offrono contenuti didattici, ma ben pochi raggiungono la completezza e l’efficacia di FP Markets. E’ presente il classico corso-tutorial, ma anche approfondimenti per i più esperti e persino una sezione dedicata alle strategie e alle idee di trading.

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Plus500

Il broker Plus500 (clicca qui per saperne di più) è regolamentato in Europa da Cysec (numero Licenza 250/14).

Come eToro, anche Plus500 prevede un solo account. Sebbene il deposito minimo previsto sia inferiore: soli 100 euro.

Plus500 è anche sponsor di alcune squadre di calcio europee.

Plus500 offre i suoi servizi in 150 Paesi diversi, non a caso prevede 32 lingue diverse. Ottima anche l’assistenza clienti in Live chat e l’offerta di asset difficilmente trovabile altrove: oltre 2.500.

Si lascia preferire per il suo Conto demo e una piattaforma estremamente user friendly in termini di interfaccia. Sia nella versione web-based che app.

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XM.com

Il Broker XM.com (clicca qui per maggiori informazioni) ha anche esso regolari licenze CySEC e FCA. La cosa straordinaria di questa piattaforma di trading online è che offre l’iscrizione chiedendo in cambio un deposito minimo di soli 5 euro.

Nonostante un livello così basso di pretesa economica, XM non manca di offrire un Conto demo con 100mila euro virtuali, molto apprezzate le piattaforme di trading.

Molto basse le condizioni spread e le commissioni sui servizi, mentre è possibile usufruire anche di trading system automatici e trading bot.

Non mancano poi Webinar organizzati da esperti di trading. Inoltre, il Broker organizzamensilmente corsi di formazione in formato tradizionale vis-à-vis nelle principali città italiane: Milano, Roma, Torino, Napoli, Bari, Palermo con cadenza mensile.

Tre gli account previsti: Micro, Standard e Zero.

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Forex trading come funziona

Come funziona il Forex trading? Come detto, alla base c’è qualcosa di molto più semplice di quanto pensi: il cambio di una valuta con l’altra.

Più precisamente, una valuta è l’unità di scambio della moneta di un Paese, mentre il cambio (chiamato tecnicamente il tasso di cambio) è il numero di unità di una valuta che possono essere acquistate con un’altra valuta

Ogni valuta è indicata con un codice alfabetico composto da tre lettere. Ecco qualche esempio:

  • EUR sta per Euro
  • USD sta per Dollaro statunitense
  • CAD per CAD,
  • CHF indica il Franco svizzero
  • GBP la sterlina inglese
  • JPY lo Yen giapponese

Il cambio sarà dunque comporto da due valute, divise generalmente da un trattino, lo slash oppure scritte tutte insieme: EUR-USD, GBP/USD, EUR/JPY, e così via. Dove la prima valuta riportata è la “valuta base”, mentre la seconda è una “valuta quotata”.

Ecco i principali scambi con le quotazioni Forex in tempo reale:

Il trading Forex vede come attori principali i cosiddetti trader istituzionali. Vale a dire istituti bancari, Banche centrali dei vari stati, multinazionali, Hedge found, grandi capitalisti, istituzioni, ecc. Mentre i piccoli trader, quelli che cioè investono somme molto ridotte (o almeno relativamente ad essi, quindi centinaia di euro o al massimo decine di migliaia) sono detti trader retails.

Tipi di coppie Forex

Sul mercato Forex è possibile trovare tre grandi famiglie di coppie valutarie:

  • Major
  • Principali
  • Esotiche

Da cosa si distinguono? Dal fatto che le coppie valutarie Major sono quelle che vedono sempre la presenza del dollaro statunitense scambiato con un’altra valuta principale. Quindi Euro, Sterlina, Yen, Rublo, ecc.

Le coppie principali sono quelle in cui non c’è il dollaro statunitense, ma comunque le valute sono quelle di importanti aree economiche.

Invece, le valute esotiche sono quelle che vedono anche la presenza del dollaro statunitense, ma anche la presenza di valute di Stati emergenti o economie minori.

La coppia valutaria più scambiata è quella EUR/USD. Mentre le coppie esotiche sono quelle generalmente più volatili. Che offrono quindi profitti più elevati ma presentano anche rischi di investimento maggiori.

Forex trading commissioni

Quali sono le commissioni sul Forex trading? Il nome del costo del trading Forex è lo spread, traducibile in differenziale (un termine che a noi italiani rievoca il brutto periodo di fine 2011, quando lo spread saliva alle stelle. Ma in tal caso, si trattava del differenziale tra i Bond italiani e i Bunt tedeschi. Alias i rispettivi titoli di stato italiani e tedeschi).

Lo spread sul Forex è di fatto un costo generalmente fisso, indicato in pip. Quest’ultima è una unità di misura della variazione della quinta cifra del tasso di cambio.

Per esempio, se un Broker prevede un Pip di 5 sul cambio EUR/USD, allora pagherò il suo valore, per esempio 1,1276, più 5 pip. Quindi 1,1281.

Ecco perché, oltre alla questione licenza e servizi offerti dal Broker visti prima, occorre tener presente la questione costi. Poiché sono voci che alla lunga finiranno per gravare sul vostro profitto finale. Dunque, meglio tenere d’occhio spread e commissioni previste dal Broker.

Forex trading opinioni

Quali sono le opinioni in merito al Forex trading? Diciamo che viene considerata un’ottima opportunità di guadagno, purché si operi tramite un Broker con regolare licenza e conveniente.

Forex trading - Riepilogo

Ovviamente, può diventare una truffa se si casca in quelle piattaforme che promettono guadagni esagerati e assurdi.

Occorre anche tanta formazione teorica e pratica per capire i meccanismi che governano i rialzi e i ribassi delle valute. Come leggere i grafici, e così via.

Sono tutte cose che verranno col tempo, con l’esperienza, tra sconfitte e vittorie.

Forex trading demo

Abbiamo spesso nominato il Conto demo forex. Si tratta di un conto fatto di denaro virtuale, che consente ai trader neofiti di fare pratica senza rischiare i propri risparmi.

Ad esempio ci sono broker come Plus500 ed eToro che offrono conti demo illimitati nel tempo e completamente gratuiti.

Ma può risultare utile anche per i trader più esperti che vogliono cambiare strategia. E vogliono giustamente testarla prima, senza rischiare i soldi del proprio conto.

Il conto demo non va preso come un gioco approfittando del fatto che il denaro sia virtuale. Altrimenti non si paga nulla.

Forex Trading: Video Tutorial

Abbiamo preparato una guida che copre tutti gli aspetti del Forex trading dalle basi fino alle piattaforme forex:

Forex Trading : corso base in italiano e tutorial completo (Guida per iniziare)
Scopriamo in questo video le basi del Forex Trading, come funziona e come iniziare (per principianti).📈 Vuoi provare il broker che uso per fare trading?Puoi…
Forex Trading : corso base in italiano e tutorial completo (Guida per iniziare)

The video was uploaded on 14/7/2021.

You can view the video here.

The video lasts for 35 minutes and 50 seconds.

Forex trading: le domande frequenti

Prima di approfondire la questione cerchiamo di rispondere ad alcune domande frequenti:

Cos’è il Forex?

Il mercato del forex trading è il mercato di riferimento delle coppie di valute, in pratica dove vengono negoziati gli scambi di coppie valutarie

Il Forex è una truffa?

Assolutamente no. Il Forex è un mercato che è stato regolamentato e dove ogni giorno i trader di tutto il mondo compiono transazioni sulle coppie di valute.

Come iniziare a fare trading forex?

Per iniziare è consigliabile affidarsi alle piattaforme di trading CFD regolate, che sono anche quelle più convenienti. Ad esempio col broker eToro si può negoziare su moltissimi asset e aprire un conto demo gratuito.

Conclusioni

Speriamo che questa guida completa sul Forex trading vi risulti davvero utile. Una importante possibilità di guadagno su uno dei mercati più dinamici del Mondo.

Occorre sapere effettuare sia l’analisi tecnica che l’analisi fondamentale.

Per cercare di azzeccare i movimenti del prezzo dei cambi valutari. Analizzando quindi da un lato i grafici ed usando indicatori di trading, dall’altro informandosi sulle notizie relative ai vari Stati (dati manifatturieri, Pil, disoccupazione, instabilità governativa, crisi diplomatiche, ecc.)

Per iniziare è fondamentale partire dai broker regolamentati che offrono il conto demo gratuito.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

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BingX: recensione exchange e tutorial 2024

BingX è un exchange di criptovalute che negli ultimi anni sta acquisendo sempre più popolarità.

Nata nel 2018 con il nome Bingbon, la piattaforma si è poi rinnovata nel 2021 diventando BingX. L’exchange punta ad offrire un’esperienza di trading completa, con funzionalità avanzate adatte sia ai principianti che ai trader esperti.

In questa recensione cercheremo di capire come funziona Bingx e quali sono le caratteristiche principali.

Passeremo in rassegna le funzionalità principali, come i vari tipi di trading supportati, le coppie disponibili, i metodi di deposito e prelievo, gli strumenti di sicurezza.

Vedremo anche quali sono le commissioni e le opinioni degli utenti sull’affidabilità di BingX.

Cercheremo di fornire quindi un punto di vista oggettivo sui servizi di BingX e sulla sua sicurezza e confrontarlo con altri popolari Exchange.

Per aiutare i nostri lettori, inoltre abbiamo deciso di creare un piccolo tutorial con le operazioni passo passo che spiegano come utilizzare al meglio BingX.

Per iniziare puoi visitare il sito ufficiale di BingX cliccando qui.

Cos’è BingX?

BingX è un exchange di criptovalute fondato nel 2018 e con sede a Singapore. Inizialmente chiamato Bingbon, nel 2021 la piattaforma ha cambiato nome in BingX, rinnovando il proprio posizionamento nel settore crypto. Ad oggi BingX serve oltre 5 milioni di utenti distribuiti in più di 100 paesi in tutto il mondo.

L’obiettivo di BingX è creare un ecosistema finanziario digitale completo, che vada oltre il semplice trading di criptovalute. Infatti, oltre a permettere il trading spot e dei derivati su un’ampia gamma di cripto, BingX offre anche l’accesso ad altri mercati come azioni, forex, materie prime e indici.

BingX Recensione

Tra i punti di forza della piattaforma possiamo citare l’interfaccia intuitiva e facile da usare, la presenza di strumenti di social trading come il copy trading, gli innovativi sistemi di trading automatico tramite bot e griglie, il supporto a oltre 600 criptovalute.

BingX punta sulla conformità normativa e detiene licenze da parte di enti regolatori in diverse giurisdizioni, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia e Unione Europea. L’exchange applica standard di sicurezza elevati, come l’autenticazione a due fattori, per tutelare i fondi degli utenti.

👍 Cosa èBingX è un exchange di criptovalute leader, con oltre 10 milioni di utenti in tutto il mondo.
✅ CaratteristicheCopy trading / Derivati e Perpetual
💰TokenNessun token nativo
🥇Migliore piattaforma per fare trading su cryptoeToro
🥇Come iscriversi su BingXIscriviti su BingX

Panoramica su BingX

BingX, è un exchange fondato nel 2018 da un team di esperti del settore finanziario e delle criptovalute.

L’azienda, con sede a Singapore, si è posta l’obiettivo di fornire una piattaforma di trading completa e user-friendly, adatta sia ai principianti che ai trader esperti. Nei suoi primi anni di attività, BingX si è concentrata sul perfezionamento della sua infrastruttura tecnologica e sull’ampliamento della gamma di servizi offerti. Grazie a un’attenzione costante all’innovazione e alla soddisfazione dei clienti, l’exchange ha attratto un numero crescente di utenti a livello globale.

Un momento cruciale nella storia di BingX è stato il rebranding da Bingbon a BingX nel 2021, che ha segnato un nuovo capitolo nella sua evoluzione. Questo cambiamento ha coinciso con l’introduzione di nuove funzionalità, come il copy trading che hanno ulteriormente differenziato BingX dai suoi concorrenti.

Oggi, BingX vanta una base di utenti di oltre 10 milioni di utenti in più di 100 paesi, con un volume di trading giornaliero che supera i 20 miliardi di dollari.

La piattaforma supporta oltre 700 coppie di trading e offre una vasta gamma di servizi, tra cui spot trading, trading di derivati, copy trading, grid trading bot e staking.

Licenze e regolamentazioni

In un settore caratterizzato da incertezze normative e rischi di sicurezza, BingX si distingue per il suo impegno nel rispettare le regolamentazioni e nell’operare in modo trasparente. L’exchange ha ottenuto licenze e autorizzazioni in diverse giurisdizioni, dimostrando la sua volontà di conformarsi alle normative locali e di proteggere i propri utenti.

BingX è registrata come Digital Asset Service Provider (DASP) in Canada sotto la supervisione di FINTRAC, l’ente nazionale per il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Questa licenza consente a BingX di operare legalmente in Canada, offrendo servizi di trading di criptovalute e attività di cambio valuta.

Negli Stati Uniti, BingX è registrata come Money Services Business (MSB) presso il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) del Dipartimento del Tesoro. Questa registrazione permette a BingX di svolgere attività di cambio valuta e di dealing di valute virtuali nel rispetto delle normative antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo.

Inoltre, BingX ha ottenuto una licenza come Digital Currency Exchange (DCE) dall’autorità di regolamentazione finanziaria lituana, la Financial Crime Investigation Service (FSIC). Questa licenza consente a BingX di operare come exchange di criptovalute e fornitore di servizi finanziari nell’Unione Europea, nel rispetto delle direttive europee in materia di antiriciclaggio e protezione dei consumatori.

Paesi supportati e restrizioni

BingX è una piattaforma di trading di criptovalute con una presenza globale, che serve utenti in oltre 100 paesi in tutto il mondo.

L’exchange si impegna a rendere accessibili i suoi servizi al maggior numero possibile di persone, promuovendo l’adozione delle criptovalute e l’inclusione finanziaria. Tuttavia, come molte altre piattaforme di trading, BingX è soggetta a restrizioni e limitazioni in alcune giurisdizioni a causa di normative locali, rischi di conformità o incertezze legali.

Tra i paesi in cui BingX è ampiamente accessibile e utilizzato ci sono Stati Uniti, Canada, Australia, Singapore, gran parte dell’Europa e dell’Asia. In queste regioni, gli utenti possono registrarsi, effettuare depositi, fare trading e prelevare fondi senza particolari limitazioni, a condizione che rispettino le procedure di verifica dell’identità (KYC) e le politiche antiriciclaggio dell’exchange.

Tuttavia, ci sono alcune nazioni in cui BingX non può operare o in cui i suoi servizi sono limitati. Ad esempio, l’exchange non accetta utenti residenti in paesi sottoposti a sanzioni internazionali, come Iran, Corea del Nord e Siria. Inoltre, in alcune giurisdizioni con normative restrittive sulle criptovalute, come la Cina, BingX potrebbe non essere in grado di offrire tutti i suoi servizi o potrebbe dover applicare limiti di trading e di prelievo più severi.

Quali funzionalità offre BingX

BingX mette a disposizione degli utenti una gamma completa di funzionalità per investire e fare trading sul mercato crypto. Analizziamo nel dettaglio le principali:

  • Trading spot: permette di acquistare e vendere criptovalute al prezzo di mercato corrente, sia attraverso ordini di mercato che limite. È l’opzione base per iniziare ad operare.
  • Trading di derivati: sono presenti sia futures perpetui che futures con scadenza, con la possibilità di utilizzare la leva finanziaria. Si può speculare al rialzo o al ribasso.
  • Copy trading: questa modalità consente di copiare automaticamente le operazioni effettuate dai trader più esperti presenti sulla piattaforma, così da imparare dalle loro strategie.
  • Bot di trading automatico: BingX integra dei bot che eseguono operazioni in autonomia sulla base di configurazioni prestabilite, come i bot a griglia che sfruttano oscillazioni di prezzo all’interno di range definiti.
  • Acquisto di criptovalute: per i principianti è disponibile una sezione per acquistare facilmente le cripto più popolari con carte di credito o altri metodi di pagamento.
  • Guadagni: la sezione “Earn” permette di ottenere rendimenti sui propri asset digitali depositandoli a termine e ricevendo interessi.

BingX supporta oltre 600 criptovalute diverse, inclusi tutti i principali token. Spesso quota anche i token in hype e dunque è adatto a chi cerca anche le ultime crypto di tendenza.

Come funziona BingX

Vediamo nel dettaglio come aprire un account su BingX, utilizzare la piattaforma e le sue varie funzionalità per comprare, vendere e prelevare criptovalute.

Come creare un account

Per iniziare ad usare BingX, il primo passo è ovviamente la registrazione. Basta andare sul sito ufficiale dell’exchange e cliccare su Registrati, inserendo poi la propria email e una password.

In alternativa è possibile creare l’account tramite numero di telefono. Dopo aver compilato i dati richiesti, si riceverà una email di conferma da BingX. Cliccando sul link nell’email, l’account sarà attivato.

A registrazione completata si può già depositare crypto ed iniziare ad operare, dato che BingX non richiede obbligatoriamente una procedura KYC. Tuttavia la verifica dell’identità potrebbe essere necessaria per ampliare i limiti di prelievo.

La dashboard della piattaforma BingX

Una volta effettuato l’accesso, ci si ritrova nella dashboard personale dell’account BingX. Questa pagina mostra un riepilogo degli asset depositati nel wallet interno, divisi per valore in BTC ed USDT.

BingX: la dashboard

Sono inoltre presenti collegamenti rapidi alle varie sezioni della piattaforma, come il wallet per gestire depositi e prelievi, l’area trading per acquistare e vendere criptovalute, la cronologia degli ordini e così via.

La dashboard offre quindi una panoramica completa del proprio account.

Puoi creare un account su BingX cliccando qui.

Come depositare su BingX

Per iniziare ad operare, è necessario prima di tutto depositare delle criptovalute da altri wallet o exchange. Dalla dashboard si accede alla sezione “Wallet”, da cui si può scegliere “Depositi”.

A questo punto basta selezionare la criptovaluta da depositare tra quelle supportate e copiare l’indirizzo del wallet BingX fornito.

Tramite l’indirizzo è poi possibile trasferire i fondi dal proprio wallet o exchange: il saldo BingX verrà accreditato al termine della transazione sulla blockchain.

I depositi in criptovalute sono gratuiti. BingX supporta tutte le principali crypto come BTC, ETH, USDT sia su Ethereum che su altre reti come Tron.

Come comprare e vendere crypto su BingX

Con i fondi depositati è possibile effettuare trading di criptovalute.

Accedendo alla sezione “Mercati”, si può scegliere lo strumento desiderato tra Spot, Futures e Margin trading. Ad esempio, selezionando Spot è possibile comprare e vendere crypto al prezzo di mercato corrente.

Dopo aver scelto la coppia di trading, ad esempio BTC/USDT, e la tipologia di ordine (limite o mercato), è sufficiente inserire quantità e prezzo dell’operazione e confermare. Il saldo verrà aggiornato al completamento dell’ordine.

Oltre agli spot, sono disponibili futures e margin trading, che comportano rischi più elevati ma anche potenzialmente maggiori profitti grazie all’utilizzo della leva finanziaria.

Come prelevare da BingX

Per prelevare le criptovalute acquistate, basta andare nella sezione “Preleva” all’interno del wallet BingX. Qui occorre selezionare la valuta da prelevare, l’indirizzo del wallet di destinazione, e l’importo, facendo attenzione al limite minimo di prelievo.

Dopo aver controllato i dati inseriti, si può procedere alla richiesta di prelievo. I fondi verranno trasferiti all’indirizzo indicato al netto delle commissioni di rete, che variano a seconda della blockchain utilizzata.

I prelievi sono elaborati in genere in tempi rapidi, nell’ordine di 10-30 minuti per crypto come USDT. Per gli utenti verificati, i limiti sulle quantità prelevabili sono più alti.

Trading su BingX: spot, futures e copy trading

BingX offre agli utenti diversi modi per fare trading a seconda del livello di esperienza, propensione al rischio e obiettivi. Analizziamo nel dettaglio le tre principali modalità disponibili: spot trading, futures trading e copy trading.

Lo spot trading

Lo spot trading consente di acquistare e vendere criptovalute al prezzo di mercato corrente, senza utilizzare strumenti complessi come i derivati. È l’opzione più semplice e indicata per chi inizia ad avvicinarsi al trading di crypto.

BingX: trading spot

Su BingX è possibile fare spot trading su oltre 600 criptovalute diverse, coprendo tutte le principali monete digitali. Le coppie di trading sono principalmente contro Tether (USDT), lo stablecoin ancorato al dollaro.

Per aprire e chiudere posizioni si possono inserire ordini limite, specificando il prezzo desiderato, oppure ordini di mercato, che vengono eseguiti immediatamente al prezzo corrente.

Il vantaggio dello spot trading è la semplicità d’uso, tuttavia non permette di utilizzare la leva finanziaria per moltiplicare i profitti. Inoltre, su BingX non sono disponibili altre funzionalità avanzate tipiche dello spot trading, come gli stop loss automatici.

Lo spot trading è quindi indicato per iniziare ad operare sulle criptovalute in modo facile e sicuro. Man mano che si acquisisce esperienza, si può poi passare al trading futures.

I futures su BingX

Oltre allo spot trading, BingX offre la negoziazione di contratti futures, sia di tipo perpetuo che con data di scadenza definita. I futures consentono di speculare sulle variazioni di prezzo delle criptovalute utilizzando la leva finanziaria.

BingX: trading futures

In sostanza, si scommette se il prezzo salirà o scenderà, senza possedere direttamente l’asset sottostante. È possibile aprire posizioni sia long (rialziste) che short (ribassiste). Rispetto allo spot trading, i futures comportano maggiori rischi ma anche potenziali guadagni più elevati.

Su BingX sono disponibili futures su oltre 50 criptovalute, con leva massima fino a 125x. Gli strumenti includono ordini limite e di mercato, take profit e stop loss. Si può scegliere tra isolated margin e cross margin.

Prima di usare la leva e i futures è necessaria una buona preparazione. BingX mette a disposizione un conto demo con valuta virtuale per esercitarsi senza rischi.

Complessivamente l’offerta futures è valida, anche se altri exchange propongono futures su un paniere più ampio di cripto.

Il copy trading

Una delle funzionalità distintive di BingX è il copy trading, che permette di replicare automaticamente le operazioni effettuate dai trader più profittevoli presenti sulla piattaforma.

BingX: copy trading

Il sistema mostra una classifica dei copy trader più performanti, con dati sui profitti passati, livello di rischio e numero di follower. È possibile analizzare le statistiche specifiche di ciascun trader prima di decidere se seguirlo.

Una volta scelto il trader da copiare, basta impostare le opzioni come l’allocazione del capitale e il limite massimo di operazioni giornaliere. A questo punto ogni suo trade verrà replicato automaticamente sul proprio conto.

Il copy trading consente di beneficiare dell’esperienza di trader professionisti, anche senza competenze approfondite. BingX addebita una commissione sui profitti che va al trader copy che si decide di seguire.

Complessivamente l’implementazione del copy trading su BingX è valida e può rappresentare un vantaggio rispetto ad altri exchange che non integrano questa funzionalità innovativa.

Ti potrebbe interessare: guida al copy trading.

Staking e earn su BingX

BingX, oltre alle tradizionali funzionalità di trading, offre anche opportunità di staking e earn, permettendo agli utenti di mettere a frutto le proprie criptovalute e generare rendimenti passivi.

Questa sezione dell’exchange, chiamata BingX Wealth, si presenta come una soluzione completa per la gestione degli asset digitali, consentendo agli utenti di ottimizzare i propri investimenti e diversificare le fonti di reddito.

BingX Wealth offre due principali prodotti di staking e earn: Shark Fin e Simple Earn.

Shark Fin è un prodotto innovativo che consente agli utenti di sfruttare le fluttuazioni del mercato per generare profitti. Gli utenti possono scegliere la direzione del mercato (rialzista o ribassista) e impostare un intervallo di prezzo per una determinata criptovaluta.

BingX staking

Se il prezzo dell’asset rimane all’interno dell’intervallo selezionato fino alla scadenza, gli utenti ottengono un rendimento più elevato; in caso contrario, ricevono comunque un tasso di interesse base. Shark Fin supporta quattro criptovalute principali: Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Binance Coin (BNB) e Tether (USDT), con periodi di lock-up di 1, 3 o 7 giorni.

I tassi di interesse effettivi (APR) sono determinati alla scadenza e variano in base alle condizioni di mercato e alla direzione scelta dall’utente.

Simple Earn, invece, è un prodotto di staking flessibile che permette agli utenti di guadagnare interessi sulle proprie criptovalute senza vincolarle per un periodo prestabilito.

Gli utenti possono depositare e prelevare i propri asset in qualsiasi momento, beneficiando di un interesse giornaliero. BingX Wealth supporta un’ampia gamma di criptovalute per Simple Earn, tra cui BTC, ETH, USDT, USDC e molte altre.

I tassi di interesse variano a seconda della criptovaluta scelta e delle condizioni di mercato, ma possono raggiungere fino all’8% annuo per alcune monete.

Oltre ai prodotti flessibili, BingX Wealth offre anche prodotti a termine fisso, che hanno una data di inizio e di scadenza predefinite e offrono rendimenti stabili e prevedibili. Gli utenti possono scegliere tra periodi di lock-up di 30 e 90 giorni, con tassi di interesse generalmente più elevati rispetto ai prodotti flessibili. Ad esempio, lo staking di USDT per 90 giorni può offrire un APR del 12%, fornendo agli utenti un’opzione interessante per far fruttare le proprie stable coin.

Una delle caratteristiche più apprezzate di BingX Wealth è la sua interfaccia user-friendly e intuitiva. Gli utenti possono facilmente accedere alla sezione Wealth dalla dashboard principale, visualizzare i prodotti disponibili e le loro condizioni, e iniziare a fare staking con pochi clic.

BingX Wealth adotta rigorose misure di sicurezza per proteggere i fondi degli utenti. Tutti gli asset depositati sono archiviati in cold wallet Multi-Sig, con controlli regolari e audit di terze parti. La piattaforma utilizza anche smart contract verificati e sottoposti a audit per garantire l’equità e la trasparenza delle operazioni di staking.

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BingX fees: Commissioni e Costi

Analizziamo nel dettaglio la struttura commissionale di BingX, le varie fee applicate per trading, depositi, prelievi e i relativi costi. Vedremo anche come le commissioni si confrontano con altri exchange.

Commissioni di trading spot e futures

Per quanto riguarda le commissioni di trading, BingX applica una struttura maker/taker sia per lo spot che per i futures. Sullo spot, la fee maker e taker è pari allo 0,1% per la maggior parte delle coppie di trading.

BingX fees

Per i perpetual futures le commissioni sono leggermente più basse, con una fee taker dello 0,05% e una maker fee dello 0,02%. Si tratta di livelli competitivi rispetto alla media del settore.

Esistono alcune eccezioni con coppie di trading che hanno commissioni leggermente superiori, sul mercato spot. Inoltre BingX prevede commissioni ridotte per gli utenti con status VIP in base al volume mensile.

Commissioni di deposito e prelievo

Per quanto riguarda depositi e prelievi, BingX non applica fee proprie per i depositi in criptovalute, addebitando solo le normali commissioni di rete. I prelievi in crypto sono anch’essi grauiti da fee dell’exchange, tranne alcune eccezioni.

Ad esempio, per prelevare USDT sulla rete ERC20 il costo è di 5 USDT, mentre su TRC20 è 1 USDT. Le commissioni sui prelievi dipendono dalla blockchain utilizzata e variano a seconda delle condizioni di rete.

Confronto con altri exchange

Complessivamente il livello delle commissioni su BingX può essere considerato nella media del settore. La fee taker sullo spot è in linea con exchange come Crypto.com o KuCoin, mentre la maker fee è leggermente inferiore.

Sui futures perpetual la taker fee dello 0,05% è competitiva, ad esempio analoga a quella di Bybit, mentre la maker commissione dello 0,02% è più bassa della media.

Livelli VIP e sconti sulle commissioni

BingX prevede un sistema a livelli VIP che assegna fee ridotte in base al volume di trading mensile. Più alto è il volume, migliori sono le condizioni sulle commissioni di trading.

Il livello più alto denominato “VIP Supreme” si ottiene con un volume oltre 15 milioni di USDT e garantisce commissioni spot al 0,005% (maker) e 0,02% (taker).

Gli sconti sulle fee sono un incentivo a scambiare attivamente sulla piattaforma. Tuttavia BingX non possiede un token nativo, a differenza di altri exchange dove il proprio token consente di ottenere ulteriori riduzioni.

Vantaggi e Svantaggi di BingX

Come per ogni exchange, anche nel caso di BingX esistono aspetti positivi e negativi da considerare. Analizziamo quali sono i principali vantaggi e gli svantaggi di questa piattaforma.

Tra i vantaggi possiamo citare:

  • Interfaccia user-friendly e facile da usare anche per i principianti.
  • Vasta scelta di criptovalute supportate, oltre 600 in totale.
  • Commissioni di trading competitive rispetto alla media del settore.
  • Funzionalità distintive come il copy trading e i bot automatici a griglia.
  • Conformità normativa con licenze in diversi paesi.
  • Buoni livelli di liquidità sulle coppie principali.
  • Assistenza clienti reattiva tramite live chat 24/7.

Dal lato degli svantaggi invece troviamo:

  • Mancanza di un wallet integrato per la custodia.
  • Limiti bassi per i prelievi degli utenti non verificati.
  • Assenza di un token nativo per ulteriori sconti sulle fee.
  • Recensioni degli utenti contrastanti sull’assistenza clienti.

BingX può rappresentare una valida opzione soprattutto per utenti alle prime armi che vogliono avvicinarsi gradualmente al trading di criptovalute.

Opinioni e Recensioni degli Utenti

Diamo uno sguardo a come viene giudicato BingX dagli utenti che lo utilizzano, analizzando feedback e recensioni presenti sulle principali piattaforme e forum crypto.

Su Trustpilot le recensioni degli utenti su BingX sono contrastanti, con un punteggio complessivo di 2.4 su 5 sulla base di oltre 200 contributi. Se alcuni lodano la piattaforma per la sua innovazione e convenienza, altri lamentano problemi tecnici o difficoltà con prelievi e assistenza clienti.

Nel complesso, la reputazione di BingX nella comunità crypto appare medio-alta. L’exchange viene apprezzato per la sua vocazione innovativa e social, con funzionalità all’avanguardia come il copy trading. Tuttavia persistono lamentele ricorrenti, ad esempio sui tempi di risposta dell’assistenza clienti.

Il sentiment generale degli utenti su BingX sembra positivo, con alcune riserve dovute principalmente alla giovane età della piattaforma. Col passare del tempo e consolidando la propria posizione nel settore, il giudizio dell’utenza potrà probabilmente migliorare ulteriormente.

BingX: le domande più frequenti (FAQ)

BingX è un exchange sicuro?

BingX è considerato affidabile, con elevati standard di sicurezza come 2FA e licenze regolamentari. Non ha subito attacchi informatici.

Quali sono le commissioni di trading su BingX?

Le fee di trading partono da 0,1% sullo spot e 0,05% sui futures. Esistono sconti in base al volume scambiato mensilmente.

Si può prelevare da BingX senza verifica?

Sì, i prelievi senza KYC sono possibili ma con limiti più stringenti sulle quantità, mentre con verifica i limiti aumentano.

Conclusioni

In questa recensione su BingX abbiamo esplorato le funzionalità principali dell’Exchange.

BingX è un exchange solido e in rapida crescita, che punta a ritagliarsi una nicchia nel settore crypto puntando su innovazione e vocazione social.

Le opinioni degli utenti sono generalmente positive, anche se persistono alcune lamentele. I punti di forza sono l’interfaccia user-friendly, le commissioni competitive, la vasta scelta di criptovalute e le modalità di trading avanzate come i copy trader.

Aspetti da migliorare sono la trasparenza sulle misure di sicurezza e i limiti sui prelievi per gli account non verificati.

In ogni caso, questo exchange merita senz’altro un’occhiata come possibile alternativa agli operatori più blasonati.

Puoi iscriverti su BingX cliccando qui

Bitcoin: gli ETF riportano il prezzo a 70.000$. Dati positivi da Blackrock e Fidelity

Torna l’interesse su Bitcoin e naturalmente c’è ancora lo zampino degli ETF spot. Gli ETF su Bitcoin stanno tornando, infatti, ad attirare grandi flussi di capitale ancora una volta dopo un periodo di deflussi.

Nella giornata di ieri, infatti, abbiamo avuto un afflusso positivo di ben +418 milioni di dollari. I deflussi sono continuati su Grayscale che si appresta ad essere superato da Blackrock come numero di BTC detenuti, ma questi sono stati compensati dagli altri ETF.

Ormai possiamo dire che sono Fidelity e Blackrock a trainare il mercato in modo positivo.

ETF Bitcoin: dati positivi da Fidelity e Blacrock

Tra le migliori piattaforme per poter comprare e vendere criptovalute troviamo Kraken.

Si tratta di uno dei migliori exchange, tra i più sicuri e regolamentati. E’ infatti una piattaforma con sede negli Stati Uniti che permette di operare sulle principali criptovalute con commissioni basse.

Clicca qui per registrarti su Kraken.

Oltre 400 milioni di dollari affluiti negli ETF Bitcoin spot

Nell’ultima settimana gli ETF Bitcoin spot quotati negli USA hanno registrato afflussi netti per oltre 400 milioni di dollari. Si tratta del dato migliore nelle ultime due settimane, dopo un periodo di 5 giorni consecutivi di deflussi dai prodotti regolamentati.

Il dato conferma come, nonostante un certo rallentamento momentaneo, la domanda istituzionale verso gli ETF crypto sia ancora molto forte ed in grado di catalizzare ingenti capitali.

Finora, gli ETF spot su Bitcoin hanno raccolto afflussi netti totali per quasi 12 miliardi di dollari.

Qui vedete gli ultimi dati riportati da Coinglass:

Coinglass: dati sugli ETF aggiornati al 26 Marzo 2024

in cui vedete che negli ultimi giorni i flussi sono stati molto positivi.

L’ETF di Fidelity raccoglie 279 milioni, nuovo record

Il protagonista della giornata di ieri è stato l’ETF di Fidelity (FBTC), che con 279 milioni di dollari di afflussi in un solo giorno ha stabilito un nuovo record dal 13 marzo scorso. Si tratta di un segnale molto positivo per il prodotto di Fidelity.

Evidentemente, nonostante un momento di pausa, la domanda istituzionale verso l’ETF Bitcoin di Fidelity rimane molto solida. Il prodotto si conferma uno dei più apprezzati, insieme a quello di BlackRock.

L’ETF BlackRock raccoglie 162 milioni in un giorno

Positiva anche la performance dell’ETF BlackRock (IBIT) che in sole 24 ore ha raccolto ben 162 milioni di dollari, segnando la sua miglior giornata dal 12 marzo.

Si tratta di una dimostrazione di forza da parte del colosso BlackRock, che si candida ad essere leader indiscusso nel settore degli ETF crypto.

Il prodotto iShares Bitcoin ETF (IBIT) è uno dei più capitalizzati.

BlackRock sta investendo in modo decisivo nel segmento delle criptovalute e il successo del suo ETF Bitcoin ne è una conferma.

Grayscale continua a perdere capitali nonostante il rally

Mentre gli ETF spot brillano, prosegue invece l’emorragia di capitali per il prodotto Grayscale GBTC, che ieri ha perso altri 212 milioni di dollari.

Nonostante la recente conversione in ETF, Grayscale fatica a competere con i nuovi prodotti nativi e il divario con la NAV è sceso all’1,55%.

Grayscale ha perso ormai appeal oltre a 19 miliardi di dollari da inizio anno.

ETF Spot: grande interesse ad Hong Kong

Ad Hong Kong c’è grande fermento per l’approvazione di ETF spot su Bitcoin, con diverse società che hanno presentato o preannunciato proposte di prodotti regolamentati. L’autorità di vigilanza finanziaria locale, la SFC, sembra ormai prossima a dare il via libera.

Secondo Bloomberg, nel secondo trimestre 2024 la SFC dovrebbe approvare ETF spot su Bitcoin che consentano la creazione e il rimborso in-kind delle quote.

Come segnalato in questo post su X:

ETF probabili ad Hong Kong

Ciò significa che gli investitori potranno creare nuove quote comprando direttamente Bitcoin, e riscattarle ricevendo BTC senza necessità di passaggi tramite contanti.

Questa possibilità renderebbe gli ETF di Hong Kong più appetibili e vantaggiosi rispetto a quelli USA, dove la SEC consente solo creazioni e rimborsi cash. Gli esperti ritengono che gli ETF con creazione in-kind potrebbero attrarre ingenti capitali da investitori cinesi verso il mercato crypto.

Ad Hong Kong sono attese proposte da società come Harvest Global Investments e Venture Smart. L’approvazione locale segnerà un’ulteriore tappa nell’espansione globale degli ETF Bitcoin. Finora prodotti spot sono stati lanciati in Canada e negli Stati Uniti, riscuotendo un enorme successo con quasi 12 miliardi di dollari di afflussi.

L’Asia, come sapete, rappresenta un enorme bacino potenziale per questi strumenti.

Gli ETF stanno cambiando tutto?

Il successo degli ETF spot su Bitcoin negli ultimi mesi ha segnato una svolta per il settore. Come sottolineato da diversi analisti, l’arrivo di questi prodotti regolamentati ha reso più facile l’esposizione al Bitcoin per una platea enorme di investitori istituzionali.

Si sta quindi formando un nuovo segmento di domanda stabile e di lungo periodo, che dovrebbe ridurre la volatilità ed aumentare la maturità e credibilità del mercato Bitcoin. Il potenziale di crescita sembra ancora enorme e potrebbe addirittura compensare le probabile vendite che arriveranno con l’Halving previsto tra meno di un mese.

Cosa accadrà? Non ci resta che aspettare per saperlo.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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Crypto News: EU crypto Ban, Bitcoin risale a 67.000$, Ethereum spot a rischio

Benvenuti al consueto appuntamento con il nostro Crypto Summary settimanale, dove facciamo il punto sulle principali notizie emerse nel mondo delle criptovalute.

In questa edizione del lunedì abbiamo pubblicato come sempre l’approfondimento sulla nostra newsletter su Substack che trovi qui.

Il mercato delle criptovalute continua a mostrare grande volatilità e ad essere influenzato da una molteplicità di fattori, tra cui gli sviluppi normativi, tecnologici e gli eventi macroeconomici.

Bitcoin, dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico oltre i $73.000 nelle ultime settimane, ha subito una brusca correzione scendendo sotto i $64.000. Nel fine settimana ha mostrato i muscoli risalendo fino ai 67.000$.

Nonostante questo calo, l’interesse verso le criptovalute rimane elevato, con grandi player come BlackRock che entrano nel settore lanciando un fondo tokenizzato su Ethereum. Allo stesso tempo, l’Unione Europea ha approvato nuove regole che limitano le transazioni anonime in criptovalute, sollevando preoccupazioni riguardo alla privacy e all’adozione mainstream delle crypto.

Analizziamo nel dettaglio queste notizie per capire come si sta muovendo il mercato.

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Bitcoin in calo sotto i 64.000$: il ruolo di ETF e profitti

Il prezzo di Bitcoin ha subito una significativa correzione la scorsa settimana, scendendo sotto i 64.000$ dopo il nuovo massimo storico oltre 73.000$. Questo brusco calo ha coinvolto l’intero mercato crypto, con la maggior parte degli altcoin in ribasso a due cifre.

Grafico BTC/USDT - 24 Marzo 2024

Tra i principali catalizzatori di questa discesa ci sono i deflussi record dal Grayscale Bitcoin Trust e il contestuale calo degli afflussi verso gli ETF spot su Bitcoin. Il 18 marzo Grayscale ha registrato outflow per 642 milioni di dollari, il più grande deflusso giornaliero di sempre.

Anche gli ETF hanno visto affluire nuovi capitali sotto le attese. Ciò segnala un certo calo di interesse da parte degli investitori istituzionali.

Bitmex: ultimi dati ETF

Inoltre hanno influito le prese di profitto dopo i recenti massimi, normali in contesti di euforia.

ETF Ethereum spot in stallo nonostante richieste di staking

Prosegue l’incertezza sull’approvazione da parte della SEC degli ETF spot su Ethereum, improbabile entro il 23 maggio. Gli operatori stanno cercando di migliorare le proposte, ad esempio con l’inserimento dello staking, per distribuire rendimenti aggiuntivi simili a dividendi.

Qui vedete ad esempio l’aggiornamento del filling di alcune proposte:

ETF: filling con lo staking

Ma non è chiaro se basterà per ottenere il via libera, data la posizione poco trasparente della SEC. Se non approvati, sarebbe un duro colpo per l’adozione istituzionale di ETH. Incombe anche l’indagine sulla Ethereum Foundation, che potrebbe portare a classificare ETH come security.

Per il momento, in attesa di sviluppi, ecco le date da controllare per l’approvazione di un eventuale ETF Spot:

ETF Ethereum scadenze

L’UE Limita le Transazioni Anonime in Criptovalute

L’Unione Europea ha approvato una nuova legislazione che limita le transazioni anonime in criptovalute nell’ambito delle norme antiriciclaggio (AML).

Le nuove regole vietano i pagamenti in criptovalute verso wallet custoditi da provider di servizi crypto, senza soglie minime, con l’obiettivo di garantire la tracciabilità delle transazioni e contrastare l’utilizzo delle criptovalute per scopi criminali.

Non si tratta dunque di alcun ban verso i wallet non custodial, ma semplicemente l’aggiornamento delle norme che riguarda anche il settore dei servizi bancari.

Tuttavia, la normativa solleva preoccupazioni riguardo alla privacy degli utenti e all’eccessiva stretta sull’anonimato, un principio fondante delle criptovalute.

BlackRock Lancia il Fondo Tokenizzato BUIDL su Ethereum

BlackRock, il colosso degli investimenti, ha annunciato il lancio del fondo tokenizzato BUIDL sulla blockchain di Ethereum, segnando un importante passo avanti nella tokenizzazione di asset reali.

Blackrock lancia BUIDL, il comunicato

Il fondo, con un investimento minimo di $5 milioni, è rivolto agli investitori istituzionali e mira a sfruttare i vantaggi della tokenizzazione, come maggiore efficienza, liquidità 24/7 e riduzione dei costi operativi.

L’utilizzo di Ethereum conferma il ruolo di leader della blockchain nel campo della finanza decentralizzata e degli smart contract.

Per approfondimenti sui Real World asset potete consultare un nostro video sull’argomento che trovate sul nostro canale YouTube:

Real World Asset (RWA): il prossimo Trend crypto destinato a esplodere
La tokenizzazione di real world asset (RWA) potrebbe essere il prossimo trend che guiderà il futuro bull market, con una crescente adozione da parte degli ut…
Real World Asset (RWA): il prossimo Trend crypto destinato a esplodere

The video was uploaded on 5/10/2023.

You can view the video here.

Fantom in Ripresa: aggiornamenti tecnici e nuove partnership

Il token Fantom (FTM) sta registrando una forte crescita, con un rialzo di oltre il 60% rispetto ai minimi di febbraio.

Questa inversione di tendenza è guidata da nuovi sviluppi sulla blockchain Fantom, come l’imminente aggiornamento Sonic per migliorare sicurezza e scalabilità, e la Fantom Virtual Machine (FVM) per potenziare le prestazioni degli smart contract.

Inoltre, le partnership con Chainlink e la crescita dell’ecosistema di dApp stanno rilanciando Fantom tra le principali blockchain di livello 1.

Nuovo Airdrop su Cosmos: NYM Network Premia gli Staker di Dymension

L’ecosistema Cosmos continua a offrire opportunità agli investitori attraverso gli airdrop di token.

L’ultimo progetto a fare notizia è NYM Network, una blockchain per il gaming con AI costruita su Dymension. NYM ha annunciato l’airdrop “Genesis Rolldrop”, che distribuirà il 9% dei token NIM a diverse categorie di utenti, con ben 50 milioni di token riservati agli staker di DYM, il token nativo di Dymension.

Nim Network Airdrop

L’airdrop dimostra come i progetti su Cosmos si supportino a vicenda, generando ulteriori opportunità di rendimento per gli utenti.

Per approfondimenti vi lasciamo al nostro video approfondimento sugli Airdrop di Cosmos:

Conclusioni

Il mercato delle criptovalute continua a evolversi rapidamente,ci attende un’altra settimana ricca di novità e notizie.

Mentre Bitcoin si riprende dalla recente correzione, l’approvazione degli ETF spot su Ethereum rimane incerta. Le nuove regole UE sulle transazioni anonime sollevano interrogativi sulla privacy, ma l’interesse verso le crypto rimane elevato, come dimostra il lancio del fondo tokenizzato di BlackRock su Ethereum.

Continuano poi gli airdrop su Cosmos, come quello di NYM Network, offrono ulteriori opportunità agli investitori.

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Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

Per poter acquistare criptovalute potete utilizzare i seguenti exchange:

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Se volete, invece, fare trading sulle principali criptovalute potete utilizzare piattaforme alternative.

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The Trading Pit: recensione e opinioni 2024

The Trading Pit è una delle prop trading firm più interessanti del momento, che sta attirando l’attenzione di molti trader professionisti.

Ma di cosa si tratta esattamente? In questa guida completa analizzeremo nel dettaglio cos’è The Trading Pit, come funziona, quali sono i piani e i relativi costi per essere valutati, i punti di forza e di debolezza, nonché le opinioni presenti online.

Vedremo inoltre le principali alternative sul mercato, come il programma Popular Investor di eToro che non richiede costi iniziali. L’obiettivo è fornire tutte le informazioni necessarie per capire se The Trading Pit può fare al caso proprio e soprattutto se conviene rispetto ad altre soluzioni simili.

Per iniziare subito e iscriverti su The Trading Pit clicca qui.

Se sei un trader esperto alla ricerca di nuove opportunità o un principiante che vuole capire meglio il mondo delle prop trading firms, questa recensione è il punto di partenza ideale.

NOTA: Se invece siete agli inizi e non riuscite a superare le challenge di The Trading Pit o non volete pagare la fee per iniziare potete provare a usare broker più semplici come top.

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Che cos’è The Trading Pit

The Trading Pit è una piattaforma di prop trading, ossia consente ai trader esperti di ottenere fondi da gestire in autonomia dopo aver superato un processo di valutazione. La società è registrata come The Trading Pit Challenge GmbH, con sede in Austria.

The Trading Pit

Il sito ufficiale dichiara che è possibile ricevere fino a 5 milioni di euro da investire sui mercati finanziari, tenendo poi fino all’80% dei profitti generati. Inoltre, dopo la prima fase di test, eventuali perdite sarebbero coperte da The Trading Pit stessa.

Si tratta quindi di una soluzione intrigante per trader professionisti che vogliono incrementare il capitale gestito senza dover procurarsi nuovi clienti o investitori.

Come funziona la piattaforma

Il funzionamento di The Trading Pit è piuttosto lineare:

  1. Iscrizione: basta registrarsi sul sito di The Trading Pit e si sceglie uno dei piani disponibili, pagando la quota richiesta
  2. Operatività: si opera sul conto demo da 10.000 o 50.000 euro per raggiungere l’obiettivo di profitto nei 90 giorni previsti
  3. Valutazione: se la valutazione è positiva, si ottiene l’accesso al capitale reale da gestire in autonomia. Per riceverla bisogna superare delle sfide o challenge e rispettare degli obiettivi di profitto
  4. Trading con capitale della prop trading firm: su ogni profitto realizzato si trattiene una percentuale compresa tra il 20 e il 50%
  5. Monitoraggio del lavoro: The Trading Pit monitora le performance nel tempo, per incrementare o ridurre il capitale concesso

L’aspetto positivo è la possibilità di prelevare i profitti in qualsiasi momento, senza attese. Si può inoltre scegliere su quale broker operare tra quelli collegati alla piattaforma.

Piani di abbonamento e relativi costi

The Trading Pit offre diversi piani, con costi crescenti:

  • Lite: 99€ per account demo da 10.000€ e profit target di 1.000€ in 90 giorni
  • Standard: 179€ per demo da 10.000€ e target di 2.000€
  • Executive: 399€ per demo da 50.000€ e target di 5.000€
  • Vip: 999€ per demo da 100.000€ e target di 8.000€

I piani danno poi diritto ad opzioni aggiuntive a pagamento come il reset o l’estensione della durata.

Prima di iscriversi è bene valutare con attenzione il livello di competenze richiesto per ogni tier e soppesare i costi dell’abbonamento.

Clicca qui per iniziare a fare trading su The Trading Pit

Che cos’è il Prop Trading?

Il prop trading, abbreviazione di proprietary trading, è una modalità di fare trading in cui il capitale investito è fornito da una società specializzata, la prop trading firm.

Funziona così: la società seleziona trader esperti e competenti a cui affida somme da gestire in autonomia. I trader operano quindi sui mercati (azioni, valute, derivati ecc.) per conto della società stessa.

Si tratta di un sistema basato sul merito, dove viene premiato chi dimostra capacità nel generare profitti costanti. Il vantaggio è l’accesso a capitali ingenti per il trader, superando il limite del capitale personale inizialmente disponibile.

Per diventare prop trader bisogna superare delle prove, dove si deve raggiungere una certa percentuale di profitto con denaro virtuale, ad esempio il 10%.

Il prop trading è quindi un’opportunità interessante sia per trader esperti che vogliono incrementare i capitali da gestire, sia per chi è agli inizi e vuole dimostrare le proprie abilità senza rischiare troppo capitale personale.

E The Trading Pit è una delle principali prop firms attualmente in Italia grazie alla sua proposta flessibile.

Per saperne di più su The Trading Pit clicca qui.

📊 PiattaformaThe Trading Pit
❓ Come funzionaPiattaforma di Prop Trading
👮‍♂️ SicurezzaElevata
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Prop trader o Popular Investor? Confronto tra le due opzioni

Sia The Trading Pit che il programma Popular Investor di eToro offrono interessanti opportunità di guadagno per i trader esperti. Analizziamo quali sono le differenze sostanziali tra le due alternative.

Diventare prop trader su The Trading Pit significa accedere ad un percorso strutturato e ad un capitale finanziato da gestire in autonomia. Questo modello è adatto a trader professionisti che cercano un contesto più tradizionale. Tuttavia sono previsti costi per i vari step di avanzamento.

Essere Popular Investor su eToro non prevede invece alcuna spesa. Si basa sulla condivisione delle proprie strategie col copy trading e la possibilità di monetizzare attraverso le copie da parte di altri utenti. È quindi più indicato per chi vuole costruire una community online.

In sintesi:

  • The Trading Pit è per trader esperti e ben capitalizzati, con profitti basati solo sulle proprie operazioni.
  • Popular Investor su eToro è gratuito e prevede guadagni anche in base al numero di follower.

La scelta dipende da preferenze personali, competenze ed obiettivi. Valutando con attenzione pro e contro di entrambe le alternative si può optare per quella più in linea con il proprio profilo e le proprie ambizioni nel trading.

The Trading Pit: caratteristiche principali

The Trading Pitsi differenzia dalle altre prop trading firm grazie ad alcuni vantaggi esclusivi:

  • Formazione continua: la piattaforma garantisce un percorso di crescita professionale completo, con l’obiettivo di formare trader competenti capaci di operare ad alto livello.
  • Nessuna limitazione sui prelievi: i profitti generati sono sempre prelevabili, senza dover attendere determinati traguardi. Questo aspetto incentiva a performare al meglio.
  • Commissioni chiare: previste solo fee una tantum all’iscrizione, con possibilità di rimborso al superamento del primo step. Nessun costo nascosto.
  • Strumenti formativi: accesso ad un database con ebook, webinar, calendario economico ed altre risorse utili per apprendere e migliorare.
  • Assistenza professionale: un team dedicato offre supporto multicanale tramite email, telefono e chat live per qualsiasi necessità.

The Trading Pit: il meccanismo delle sfide (challenge)

The Trading Pit offre una gamma di sfide di trading studiate ad hoc per valutare le competenze dei trader iscritti alla piattaforma.

Superando con successo una di queste prove si ottiene l’accesso ad un conto finanziato da TheTradingPit stessa per proseguire nell’attività.

Le sfide coprono diversi strumenti e mercati, permettendo ai trader di scegliere l’ambito in cui si sentono più competenti: azioni, forex, criptovalute, indici e molto altro.

Questo sistema consente a TheTradingPit di identificare i trader più abili a cui affidare capitale, offrendo contemporaneamente una grande opportunità a chi è all’inizio e vuole mettersi alla prova.

Vediamo ad esempio come si svolge una sfida sul Forex.

Sfide Forex su The Trading Pit

TheTradingPit mette a disposizione vari conti demo per superare la sfida Forex e dimostrare le proprie competenze come trader. Analizziamo le caratteristiche di ogni livello:

  • Conto Lite: saldo $2.500, obiettivo $250 di profitto in minimo 10 giorni.
  • Conto Standard: saldo $5.000, obiettivo $500 di profitto in 10 giorni.
  • Conto Executive: saldo $10.000, obiettivo $1.000 di profitto in 2 fasi distinte.
  • Conto VIP: saldo $20.000, obiettivo $2.000 di profitto nella prima fase.

Ogni account presenta regole specifiche su:

  • Numero minimo di giorni di operatività
  • Obiettivo di profitto da raggiungere
  • Limiti ai prelievi giornalieri consentiti
  • Drawdown massimo ammesso

Man mano che si sale di livello, salgono anche le soglie di profitto richieste e il capitale massimo ottenibile in caso di superamento della sfida.

TheTradingPit recensioni e opinioni

Analizzando le recensioni e opinioni su The Trading Pit presenti online, emerge un quadro decisamente positivo per questa popolare piattaforma di prop trading. Su Trust Pilot ad esempio ha 4,8 come valutazione.

Gran parte degli utenti lodano la completezza dei servizi offerti e la possibilità di accedere a capitali ingenti dopo una valutazione snella e trasparente.

Molti sottolineano la presenza di diversi piani in abbonamento, studiati per vari livelli di expertise. L’assistenza professionale e la vasta gamma di strumenti finanziari su cui operare sono altri aspetti frequentemente evidenziati.

Scorrendo forum e siti specializzati, le recensioni negative sono davvero poche. Per lo più riguardano i costi iniziali per sottoscrivere i piani di valutazione, vista come l’unica controindicazione di rilievo.

The Trading Pit gode quindi di ottima reputazione tra gli utenti, che promuovono la trasparenza nelle valutazioni, la serietà nella gestione dei capitali e la competenza nell’assistenza agli iscritti. Il mix di questi elementi spiega il successo di questa prop trading firm.

The Trading Pit: le domande frequenti (FAQ)

Cos’è The Trading Pit?

The Trading Pit è una prop trading firm che offre ai trader professionisti la possibilità di gestire un capitale fornito dalla società stessa.

Come funziona il processo di valutazione in The Trading Pit?

Dopo l’iscrizione e la selezione di un piano a pagamento, i trader vengono valutati sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi di profitto.

Esistono costi nascosti in The Trading Pit?

No, The Trading Pit è trasparente riguardo ai costi, che sono chiaramente indicati durante la fase di iscrizione e selezione del piano.

The Trading Pit: riepilogo

Conclusioni

The Trading Pit si è affermato come una delle prop trading firms più rilevanti nel panorama finanziario attuale. Con una serie di piani flessibili, un modello di business solido e una reputazione crescente, offre un’opzione valida per i trader di tutti i livelli.

Come ogni piattaforma, presenta anche dei costi e delle sfide che potrebbero non essere adatti a tutti.

Per coloro che cercano alternative, il programma Popular Investor di eToro rappresenta una soluzione senza costi iniziali. La scelta tra The Trading Pit e altre opzioni dipenderà dalle proprie esigenze specifiche, dal livello di esperienza e dagli obiettivi di investimento.

Se volete spendere di meno potete puntare al copy trading di eToro che consente di operare con capitali più bassi e ha meno requisiti di ingresso.

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Bitcoin ancora in calo a 63.000$, Grayscale diminuiscono deflussi

Il prezzo di Bitcoin è attualmente volatile in questi giorni e sta ritestando i 63.000$.

Stiamo assistendo a qualcosa di mai visto prima. Alcuni analisti dicevano che con gli ETF il prezzo si sarebbe mosso solo durante l’apertura delle Borse, invece anche nel week end BTC è entrato in una fase di correzione.

Dopo i recenti massimi storici a 73.000$, il prezzo di BTC ha oscillato tra i 60.000 e i 70.000$, con un calo di circa il 15% dal picco. Questa correzione era in parte attesa dagli analisti, dopo la forte ascesa delle ultime settimane.

Cosa dobbiamo aspettarci nel breve termine? In questo articolo analizzeremo nel dettaglio l’andamento recente, le possibili cause del ribasso, le proiezioni di trading e i fattori chiave da monitorare.

Ci aspetta un nuovo rialzo o l’halving è stato già prezzato?

Bitcoin ritesta i 63.000$

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E’ un broker che può essere utilizzato anche sfruttando la funzionalità di Copy Trading, cosa che permette di copiare le posizioni di altri trader automaticamente. Per attivare un conto sono poi sufficienti 100$ per iniziare subito, oltre al conto demo gratuito.

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Prezzo di Bitcoin sotto pressione nonostante il calo dei deflussi dal GBTC

Continuano i deflussi dal Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) anche se siamo scesi al di sotto dei $100 milioni. Nonostante ciò il prezzo di Bitcoin fatica a recuperare terreno.

Secondo gli ultimi dati, il GBTC ha registrato deflussi per soli $96 milioni, un valore nettamente inferiore rispetto a quelli osservati all’inizio della settimana.

Qui vedete i dati pubblicati da Bitmex Research:

Bitmex: ultimi dati ETF

Nonostante questo segnale positivo, il Bitcoin non riesce a ritrovare slancio, suggerendo che altri fattori, come il rallentamento dei flussi verso gli ETF spot, potrebbero pesare sull’andamento del prezzo.

Analisi tecnica Bitcoin

Il mese di Marzo è iniziato con una fase di grande rialzo per il prezzo del Bitcoin, che ha visto la criptovaluta superare per la prima volta la soglia psicologica dei 70.000$.

Il 14 marzo è stato segnato un nuovo massimo storico a 73.798$, superando il precedente record di 69.000$ di novembre 2021. Ma subito dopo aver toccato questo picco, il prezzo ha iniziato una correzione ribassista che nel giro di una settimana lo ha riportato sotto 63.000$.

Come vedete nel grafico di TradingView, al momento della scrittura, Bitcoin viene scambiato intorno a 63.500$, in calo di circa il 15% rispetto ai massimi di 73.000$.

Grafico Bitcoin-USDT - 22 Marzo 2024

Attualmente il prezzo si sta consolidando intorno all’area 63.000$-64.000$, che ha fermato le ultime discese e rappresenta il primo supporto su cui si concentrerà l’attenzione degli analisti. Una tenuta di questo range sarebbe un segnale positivo, mentre una rottura al ribasso potrebbe preludere a nuovi cali fino alla media mobile a 200 giorni, attualmente a 48.000$.

Al rialzo, la principale resistenza da monitorare rimane il massimo storico a 73.000$, livello che ha respinto l’ultimo tentativo di breakout. Solo il superamento convincente di questa soglia potrebbe proiettare nuovamente il prezzo verso l’ambita area psicologica dei 100.000$.

Gli indicatori tecnici al momento non forniscono segnali univoci, con l’RSI in area neutrale-ipercomprato (anche se qualche analista dice che siamo “nettamente” in fase di ipercomprato) e il MACD in fase ribassista.

Sostanzialmente, Bitcoin si trova ancora in una condizione di ipercomprato, come evidenziato dall’indicatore RSI settimanale che si attesta intorno a 75.

Grafico Bitcoin settimanale - RSI - 22 Marzo 2024

Storicamente, livelli di RSI superiori a 70 hanno spesso preceduto significative correzioni del prezzo verso la media mobile a 50 settimane

Si tratta della correzione più marcata da diversi mesi a questa parte. Vedremo se continuerà prima dell’halving o BTC ci sorprenderà ancora una volta.

Previsioni degli analisti sul prezzo del Bitcoin

Gli analisti hanno visioni contrastanti sull’andamento del prezzo del Bitcoin nel breve-medio termine. JPMorgan ritiene che nelle prossime settimane potrebbero proseguire le prese di profitto, con il prezzo destinato a scendere fino a 42.000$ dopo l’halving di Aprile. Anche altri osservatori ritengono che nel breve periodo ci possa essere ulteriore volatilità al ribasso.

D’altro canto, molti analisti vedono l’attuale debolezza solo come una fase temporanea di assestamento. Secondo Bernstein, il prezzo di Bitcoin è destinato a salire a 90.000$ entro fine 2024. Anche altri prevedono nuovi massimi storici nella seconda metà dell’anno, sostenuti da una domanda istituzionale crescente.

Se nel breve periodo non è da escludere qualche scossone ribassista, nel lungo termine gli esperti sono concordi nel ritenere che il trend rialzista di Bitcoin sia ancora intatto.

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ETF mercati emergenti: guida completa ai migliori fondi e strategie

Gli ETF sui mercati emergenti rappresentano un’opportunità interessante per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio e partecipare alla crescita economica dei paesi in via di sviluppo.

Questi strumenti finanziari consentono di accedere a un ampio paniere di azioni di società provenienti da nazioni come Cina, India, Brasile, Russia e molte altre, caratterizzate da un forte potenziale di sviluppo. E’ difficile però individuare azioni singole di società legati a questi paesi, perciò un ETF che replica l’andamento di queste può essere un buon compromesso.

Generalmente gli ETF che operano in questi paesi hanno costi più elevati. Per intenderci, non è come investire sui classici fondi MSCI World o simili. Per questo motivo conviene utilizzar quei broker che permettono di negoziare a costi bassi,

Uno di questi è Scalable Capital, una piattaforma semplice da usare, che permette di investire nei paesi emergenti a costi di intermediazione molto bassi.

Per saperne di più su Scalable Capital, clicca qui per il sito ufficiale.

Investire in ETF sui mercati emergenti, inoltre, offre la possibilità di cogliere le opportunità di crescita di queste economie dinamiche, ma richiede anche una attenta valutazione dei rischi e una strategia di investimento ben ponderata.

In questa guuda perciò cercheremo di capire come funzionano questi ETF sui mercati emergenti, quali sono le loro caratteristiche e quelli che sono le migliori opzioni disponibili sul mercato per gli investitori italiani.

Cos’è un ETF sui mercati emergenti?

Gli ETF mercati emergenti sono fondi negoziati in borsa che investono nei mercati azionari dei paesi emergenti, con l’obiettivo di replicare l’andamento di indici rappresentativi di queste economie in via di sviluppo.

I mercati emergenti sono nazioni con un PIL pro-capite inferiore alla media dei paesi sviluppati, ma con forti prospettive di crescita economica e demografica. I principali sono Cina, India, Brasile, Russia, Sudafrica, Messico, Indonesia, Turchia, oltre a nazioni dell’Asia, America Latina, Europa dell’Est e Africa.

Gli ETF che investono in questi mercati consentono di accedere facilmente e a costi contenuti al loro potenziale di crescita, puntando su panieri diversificati di titoli azionari. Replicando indici ampi come l’MSCI Emerging Markets o il FTSE Emerging, questi ETF permettono di bilanciare il rischio specifico dei singoli paesi emergenti.

I motivi per cui valutare questo tipo di investimento sono molteplici. I mercati emergenti beneficiano di una crescita economica più rapida rispetto alle economie mature. Hanno una classe media in espansione e rappresentano circa il 60% della popolazione mondiale. Il loro peso nell’economia globale è destinato ad aumentare nei prossimi decenni.

Gli ETF mercati emergenti consentono quindi di cavalcare queste prospettive favorevoli in modo semplice e a costi ridotti. Tuttavia, presentano rischi specifici legati all’instabilità politica e finanziaria di queste economie. È quindi fondamentale un approccio prudente e consapevole.

❓ Cosa sonoFondi negoziati in borsa che replicano passivamente la performance di indici o azioni legati ai paesi emergenti o in via di sviluppo.
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Come scegliere un ETF sui mercati emergenti

Selezionare il miglior ETF sui mercati emergenti richiede un’attenta analisi di diversi fattori chiave che possono influenzare la performance e i rischi associati all’investimento.

ETF Mercati Emergenti

Ecco alcuni fattori che devi considerare prima di investire:

  1. Dimensione e liquidità del fondo: ETF di maggiori dimensioni e con volumi di scambio elevati offrono generalmente una maggiore stabilità e facilità di negoziazione, riducendo il rischio di spread elevati tra i prezzi di acquisto e vendita. Inoltre, fondi più grandi tendono ad avere costi di gestione (TER) più bassi, che possono avere un impatto significativo sui rendimenti nel lungo periodo.
  2. Diversificazione geografica e settoriale: i mercati emergenti comprendono un ampio spettro di paesi con caratteristiche economiche, politiche e sociali diverse. Pertanto, è consigliabile optare per ETF che offrano un’esposizione bilanciata a diversi paesi e settori, al fine di mitigare il rischio idiosincratico legato a singole nazioni o industrie. Una diversificazione adeguata può contribuire a stabilizzare i rendimenti e a ridurre la volatilità complessiva del portafoglio.
  3. Metodo di replica dell’indice: gli ETF possono replicare gli indici in modo fisico, detenendo direttamente i titoli che compongono l’indice, o in modo sintetico, attraverso l’uso di derivati. Gli ETF a replica fisica sono generalmente considerati più trasparenti e meno esposti a rischi di controparte, mentre gli ETF a replica sintetica possono offrire una maggiore efficienza di tracking. La scelta tra le due metodologie dipende dalle preferenze individuali dell’investitore e dalla sua tolleranza al rischio.
  4. Costi di gestione: è di primaria importanza valutare i costi di gestione dell’ETF, espressi dal Total Expense Ratio (TER). Un TER più basso significa che una porzione maggiore dei rendimenti generati dall’ETF viene trasferita agli investitori, anziché essere assorbita dalle commissioni di gestione. Nel lungo termine, anche piccole differenze nei costi di gestione possono avere un impatto significativo sui rendimenti complessivi. Pertanto, a parità di altri fattori, è consigliabile optare per ETF con TER più bassi, al fine di massimizzare i potenziali guadagni.

I migliori indici per gli ETF sui mercati emergenti

Per un investimento nei mercati emergenti tramite ETF, i principali indici di riferimento sono:

  • MSCI Emerging Markets Index: è l’indice più utilizzato, include circa 1.400 titoli large e mid-cap di 24 paesi emergenti. Offre una copertura molto ampia del mondo emerging.
  • FTSE Emerging Index: contiene oltre 2.000 titoli large, mid e small cap di 22 mercati emergenti. Rispetto all’MSCI ha una copertura più estesa sulle small cap.
  • MSCI Emerging Markets Investable Market Index: comprende tutto quello su cui si può investire, in particolare mercati emergenti con oltre 3.200 titoli very large, large e mid-cap. Garantisce la massima diversificazione.
  • MSCI Emerging Markets Asia Index: si focalizza principalmente sui 12 principali mercati emergenti asiatici escludendo America Latina, Europa dell’Est e Africa.
  • MSCI BRIC Index: indice dedicato specificamente ai 4 principali mercati emergenti di Brasile, Russia, India e Cina.

Gli ETF che replicano MSCI Emerging Markets e FTSE Emerging sono i più diffusi e permettono di costruire un portafoglio emergenti in modo semplice e diversificato.

L’Investable Market Index offre esposizione ancora più ampia. Gli indici regionali come Asia ed BRIC consentono di puntare su cluster specifici di mercati emergenti.

Migliori ETF sui mercati emergenti del 2024

Per gli investitori interessati ad accedere alle opportunità di crescita offerte dai mercati emergenti, esistono diversi ETF di alta qualità tra cui scegliere.

Di seguito, analizzeremo nel dettaglio cinque dei principali ETF sui mercati emergenti disponibili sul mercato, valutando le loro caratteristiche, performance e idoneità per diversi profili di investimento.

Prima però ti segnalo alcune delle migliori piattaforme di trading se vuoi iniziare subito ad operare su questi mercati:

BROKER
CARATTERISTICHE
VANTAGGI
ISCRIZIONE
Broker consigliato
Scalable Capital
Valutazione
PAC su ETF ed Azioni
2,6% interessi su liquidità
PAC a partire da 1€
DeGiro
Valutazione
Migliore per ETFCommissioni Zero
Forex, azioni, criptovaluteSocial trading
Demo gratuitaCommissioni basse su Azioni
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF

L’ETF iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS replica l’indice MSCI Emerging Markets Investable Market Index (IMI), fornendo esposizione very large cap, large cap e mid cap di 24 paesi emergenti.

👍 ETFiShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS r
💻 Indice di riferimentoMSCI Emerging Markets Investable Market Index
TickerEIMI
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🥇Migliori broker per ETFScalable Capital

Con una capitalizzazione di 16,9 miliardi di euro, è uno degli ETF mercati emergenti più grandi e liquidi, e garantisce un’ampia diversificazione con oltre 3.200 componenti. La replica fisica ottimizzata dell’indice abbatte i costi, con un TER dello 0,18% annuo.

L’ETF investe principalmente in titoli azionari cinesi (oltre il 40%), Taiwan, India, Brasile e Sudafrica. I principali settori rappresentati sono finanza, IT, consumi discreti, telecomunicazioni e materie prime.

Dal lancio nel 2014 ha generato un rendimento medio annuo del 5,4%. Nel 2022 ha contenuto le perdite al -11,8% grazie alla diversificazione. È adatto per chi vuole un’esposizione molto ampia ai mercati emergenti con costi ridotti.

Xtrackers MSCI Emerging Markets UCITS ETF 1C

Xtrackers MSCI Emerging Markets UCITS ETF replica l’indice MSCI Emerging Markets, fornendo esposizione large cap e mid cap di 24 paesi emergenti.

👍 ETFXtrackers MSCI Emerging Markets UCITS ETF 1C
💻 Indice di riferimentoMSCI Emerging Markets
TickerXMME
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Con 4,6 miliardi di euro di patrimonio, l’ETF include oltre 1.400 titoli azionari. Anche in questo caso Cina, Taiwan, India e Sudafrica hanno i pesi principali. I settori più rappresentati sono IT, finanza, telecomunicazioni e beni discrezionali.

Il TER dello 0,18% annuo rende l’ETF competitivo sui costi. Dal lancio nel 2017 ha generato un rendimento medio annuo del 4,1%, mentre nel 2022 ha limitato il calo al -14,7%. Può essere una valida alternativa al prodotto iShares.

Amundi MSCI Emerging Markets UCITS ETF

Questo ETF con 2,1 miliardi di euro di patrimonio replica l’indice MSCI Emerging Markets con una strategia a replica sintetica (swap-based), coprendo il rischio di cambio.

👍 ETFAmundi MSCI Emerging Markets UCITS ETF
💻 Indice di riferimentoMSCI Emerging Markets
TickerAEEM
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Investe in un paniere diversificato di oltre 1.400 titoli large e mid-cap di 24 mercati emergenti. Anche in questo caso Cina, Taiwan e India hanno i pesi principali. Finance, IT e consumer discretionary sono i settori più rappresentati.

Con un TER dello 0,20% si posiziona nella media di categoria. Dal lancio nel 2010 ha ottenuto un rendimento medio annuo del 3,8%. Nel 2022 ha contenuto il ribasso al -12,9%. Può rappresentare una valida alternativa agli ETF iShares e Xtrackers.

Lyxor MSCI Emerging Markets (LUX) UCITS ETF

Questo ETF di diritto lussemburghese con 604 milioni di euro di patrimonio replica l’indice MSCI Emerging Markets con una strategia non ottimizzata a replica sintetica (unfunded swap).

👍 ETFLyxor MSCI Emerging Markets (LUX) UCITS ETF
💻 Indice di riferimentoMSCI Emerging Markets
TickerLEMA
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Investe in un paniere diversificato di oltre 1.300 titoli azionari large e mid-cap di 24 paesi emergenti. I pesi principali sono su Cina, Taiwan, India e Sudafrica. Financials, IT e consumer discretionary sono i settori core.

Il TER dello 0,49% annuo è leggermente superiore alla media. Dal lancio nel 2007 ha conseguito un rendimento medio annuo del 4,6%, mentre nel 2022 ha ceduto il -15,3%. Rappresenta una valida alternativa con approccio a replica sintetica.

Vanguard FTSE Emerging Markets UCITS ETF

Questo ETF di Vanguard con 2 miliardi di patrimonio replica l’indice FTSE Emerging cercando di abbattere i costi. Investe in oltre 2.000 titoli azionari large, mid e small cap di 22 mercati emergenti.

👍 ETFVanguard FTSE Emerging Markets UCITS ETF
💻 Indice di riferimentoFTSE Emerging
TickerVFEA
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La distribuzione dei pesi vede ai primi posti Cina, India, Taiwan e Brasile. I principali settori sono finanza, IT, materie prime, beni discrezionali e telecomunicazioni.

Il TER dello 0,22% è leggermente superiore alla media. Dal lancio nel 2012 ha ottenuto un rendimento medio annuo del 5,4%, mentre nel 2022 ha ceduto il -9,4%, grazie alla diversificazione. Rappresenta una valida low cost alternative agli ETF su indice MSCI.

Strategie per investire in ETF mercati emergenti

La diversificazione per ridurre il rischio

Investire in ETF mercati emergenti comporta esporsi a rischi specifici più elevati rispetto ai mercati sviluppati. Una strategia chiave per mitigare questi rischi è quella della diversificazione.

Replicando indici ampi ed estesi a numerosi paesi emergenti, come MSCI Emerging Markets o FTSE Emerging, è possibile ridurre la concentrazione su singoli mercati instabili. Investendo su un paniere diversificato di economie con cicli e driver di crescita differenti, si bilancia il rischio specifico.

Inoltre, è consigliabile affiancare l’investimento in ETF globali mercati emergenti con ETF dedicati a cluster regionali (Asia, America Latina) o singole nazioni. Ciò consente di dosare in modo flessibile l’esposizione a diverse aree.

Infine, gli ETF mercati emergenti vanno integrati in un portafoglio complessivo bilanciato, dove rappresentino solo una quota minoritaria, per limitarne l’impatto potenziale. La diversificazione è essenziale con asset class rischiose.

Piani di accumulo per un approccio graduale

Una modalità consigliata per investire in ETF mercati emergenti è quella di implementare i classici piano di accumulo del capitale (PAC). Con questa strategia si investe con cadenza periodica (mensile o trimestrale o quella che è a seconda del broker) importi prefissati.

Questo approccio graduale presenta diversi vantaggi. Consente di abbassare il prezzo medio di carico sfruttando i ribassi di mercato. Permette anche di ridurre i rischi legati al market timing, distribuendo gli acquisti nel tempo.

Scegliendo un orizzonte temporale di medio-lungo termine (5-10 anni) con un PAC si può allocare una quota significativa in ETF mercati emergenti, beneficiando delle prospettive di crescita e contenendo i rischi di volatilità e drawdown.

Ad esempio con Scalable Capital è facilissimo creare dei piani di accumulo sugli ETF e sfruttare una piattaforma che ha un’ampia scelta e commissioni davvero basse per cominciare.

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Market timing: sfruttare i momenti di debolezza

Un approccio più attivo nell’investimento in ETF mercati emergenti consiste nello sfruttare tecniche di market timing, per identificare i punti di ingresso più convenienti. Certo non è facile identificarli per bene.

Dati i rischi di elevata volatilità, può essere una strategia vincente quella di aumentare l’esposizione nei momenti di panic selling e avversione al rischio, quando le quotazioni risultano depresse. Al contrario, in fasi di euforia e sopravvalutazione può valere la pena ridurre il peso dei mercati emergenti.

Va considerato però che il timing richiede competenze ed esperienza, e non sempre è facile da implementare con successo.

Insomma è più facile dirlo che effettivamente realizzarlo. Sappiamo benissimo che molti investitori si lasciano prendere dai momenti di sconforto in alcuni momenti.

Conviene investire in ETF sui paesi emergenti?

Investire in ETF sui paesi emergenti può essere una scelta interessante per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio e partecipare alla crescita economica di nazioni in rapido sviluppo.

Vediamo qualche vantaggio e svantaggio e poi faremo alcune considerazioni personali

Vantaggi:

  1. Accesso a mercati con significativo potenziale di crescita
  2. Elevato livello di diversificazione geografica e settoriale
  3. Possibilità di apprezzamento del capitale

Rischi:

  1. Maggiore volatilità rispetto ai mercati sviluppati
  2. Rischio valutario associato alle fluttuazioni dei tassi di cambio
  3. Instabilità politica ed economica dei paesi emergenti
  4. Impatto di fattori macro-economici e geopolitici

Come avrai capito, investire in ETF sui paesi emergenti può essere vantaggioso per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio e accedere a mercati ad alto potenziale di crescita.

Tuttavia, è essenziale essere consapevoli dei rischi associati e valutare attentamente il proprio profilo di rischio, gli obiettivi di investimento e l’orizzonte temporale.

Quello che ripetiamo per i mercati tradizionali vale come sempre anche per gli emergenti.

ETF Mercati emergenti: le domande frequenti (FAQ)

Quali sono i principali rischi degli ETF sui mercati emergenti?

I principali rischi includono la volatilità dei mercati, il rischio valutario, i rischi politici e regolamentari, e il rischio di liquidità. Gli investitori devono essere consapevoli di questi rischi e adottare strategie di investimento adeguate per mitigarli.

Come posso integrare gli ETF sui mercati emergenti nel mio portafoglio?

Gli ETF sui mercati emergenti possono essere integrati in un portafoglio diversificato in base agli obiettivi di investimento e alla propensione al rischio dell’investitore.

Quali sono i criteri per selezionare i migliori ETF sui mercati emergenti?

I criteri chiave per selezionare i migliori ETF sui mercati emergenti includono la dimensione e liquidità del fondo, la diversificazione geografica e settoriale, i costi di gestione (TER), e il metodo di replica dell’indice (fisica o sintetica). È importante analizzare attentamente questi fattori prima di investire in un ETF specifico.

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine della nostra panoramica sugli ETF dedicati ai mercati emergenti. Investire su questo tipo di prodotti può essere una scelta interessante per gli investitori che desiderano diversificare il proprio portafoglio ed esporsi ai paesi in via di sviluppo.

Ma su quali ETF investire? Per decidere bisogna analizzare alcuni fattori come la dimensione e liquidità del fondo, la diversificazione geografica e settoriale, e i costi di gestione.

In generale potrebbe essere una buona idea integrare questi ETF emergenti all’interno di un portafoglio diversificato, o destinare comunque una piccola quota dei propri investimenti.

Non sai da dove partire? Puoi cominciare usando i broker più semplici da usare e con le commissioni più basse. Qui sotto te ne proponiamo qualcuno.

Per iniziare è fondamentale partire da broker regolamentati. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con cui potete operare su ETF ed azioni.

BlackRock lancia il fondo tokenizzato BUIDL sulla blockchain Ethereum

L’asset manager BlackRock ha recentemente annunciato il lancio del fondo BUIDL (gioco di parole simile a HODL usato dalla comunità Bitcoin) sulla blockchain di Ethereum.

Blackrock si muove pesantemente per investire nel settore della tokenizzazione di asset reali, dando ancora più visibilità ad Ethereum come asset da investimento. Ieri sera c’è stato l’annuncio ufficiale tramite comunicato.

E’ il primo esperimento da parte di un colosso degli investimenti che entra pesantemente nel settore dei real world asset. Non a caso è stata scelta la rete di Ethereum, una delle reti più attive in questo settore e dove attualmente staziona la maggiore liquidità.

Blackrock Fondo Buidl

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Tra le migliori piattaforme per poter comprare e vendere criptovalute troviamo Kraken.

Si tratta di uno dei migliori exchange, tra i più sicuri e regolamentati. E’ infatti una piattaforma con sede negli Stati Uniti che permette di operare sulle principali criptovalute con commissioni basse.

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Cos’è il fondo BUIDL e come funziona

BlackRock ha annunciato il lancio del fondo BUIDL, acronimo di BlackRock USD Institutional Digital Liquidity Fund. Si tratta di un “fondo tokenizzato “sulla blockchain di Ethereum, che mira a offrire agli investitori istituzionali qualificati l’opportunità di ottenere rendimenti in dollari USA attraverso la finanza decentralizzata.

Il fondo BUIDL è rappresentato da token digitali sulla blockchain Ethereum. Ogni token è interamente collateralizzato da attivi del mondo reale conservati presso BNY Mellon, tra cui Treasury Bill statunitensi, cash ed altri aset. In questo modo, il fondo mira ad offrire sia le caratteristiche di liquidità e trasferibilità dei crypto asset, sia la stabilità e i rendimenti del mondo TradFi.

I token BUIDL mirano a mantenere un valore stabile di 1$. Agli investitori vengono corrisposti dividendi giornalieri in forma di stablecoin USDC inviate direttamente nei loro wallet crypto. Grazie alla blockchain, il sistema promette regolamenti istantanei H24 e trasferibilità cross-platform.

Qui vedete il comunicato stampa pubblicato:

Blackrock lancia BUIDL, il comunicato

Il modello di tokenizzazione degli asset reali (RWA)

Con il fondo BUIDL, BlackRock abbraccia il modello della tokenizzazione di asset reali sulla blockchain. Si tratta di un trend emergente nel settore crypto, che consiste nella rappresentazione digitale di asset tradizionali come azioni, obbligazioni, immobili o materie prime sotto forma di token.

Ne abbiamo già parlato in questa guida sui Real World Asset, che puoi consultare e che spiega tutte le basi degli asset tokenizzati.

Questi asset vengono custoditi da un intermediario regolamentato, mentre la blockchain ne gestisce la proprietà e trasferimenti rendendoli frazionabili, liquidi e scambiabili tutto il giorno.

Ricordiamo che molti asset in borsa possono essere negoziati solo fino al venerdì. Con questa mossa ci si assicura praticamente una “negoziabilità” anche nel fine settimana.

Gli investitori ottengono l’esposizione all’asset sottostante senza doverlo possedere direttamente.

I vantaggi della tokenizzazione includono maggiore efficienza grazie all’automazione basata sugli smart contract, più liquidità, riduzione dei costi operativi e possibilità di aprire classi di asset innovative agli investitori retail.

Secondo JPMorgan, il mercato della tokenizzazione degli asset reali potrebbe raggiungere un valore di $5 trilioni entro il 2030. BlackRock mira a posizionarsi come leader in questo settore emergente.

Altri progetti come Ondo Finance, si stanno muovendo in questa direzione. Ne abbiamo parlato nel video che vedi qui sotto, in cui abbiamo spiegato cosa sono i Real World Asset (RWA) e quali sono i progetti emergenti:

Real World Asset (RWA): il prossimo Trend crypto destinato a esplodere
La tokenizzazione di real world asset (RWA) potrebbe essere il prossimo trend che guiderà il futuro bull market, con una crescente adozione da parte degli ut…
Real World Asset (RWA): il prossimo Trend crypto destinato a esplodere

The video was uploaded on 5/10/2023.

You can view the video here.

Perchè è stata scelta Ethereum?

Per il suo primo fondo crypto, BlackRock ha scelto di basarsi sulla blockchain Ethereum e di emettere token ERC-20. Si tratta di una mossa significativa, che conferma il dominio di Ethereum nel campo della finanza decentralizzata e degli smart contract.

Lanciata nel 2015, la blockchain Ethereum è diventata la piattaforma leader per gli asset digitali e gli scambi DeFi proprio grazie al supporto per smart contract programmabili.

La mossa di BlackRock sembra dunque un’importante investitura ufficiale del potenziale di Ethereum come blockchain prediletta dalla finanza tradizionale per la tokenizzazione di asset reali e l’accesso alla DeFi.

Gli analisti prevedono che l’utilizzo di Ethereum da parte di un colosso come BlackRock possa incrementare ulteriormente l’adozione mainstream della criptovaluta e fare da volano per la sua valutazione.

E se dovesse arrivare anche l’ETF Spot, allora Ethereum potrebbe assumere un ruolo sempre più centrale tra i crypto asset.

Dopo Blackrock arrivano gli altri?

Dopo gli ETF su Bitcoin, la creazione del primo fondo DeFi su Ethereum da parte di BlackRock conferma l’enorme interesse del mondo TradFi verso le criptovalute e le loro potenzialità.

È prevedibile che il fondo BUIDL sia solo il primo passo di una strategia più ampia. BlackRock quasi certamente estenderà la tokenizzazione ad altre classi di asset, e altre società finanziarie seguiranno l’esempio, attratte dai benefici in termini di efficienza e liquidità.

Come detto già altri progetti come Ondo Finance si erano mossi ed altri stanno nascendo su blockchain competitive come Avalanche e Polygon.

L’ingresso degli investitori istituzionali contribuirà a portare capitali, credibilità e professionalità in un ecosistema ancora acerbo. Nei prossimi anni ci si può attendere una rapida crescita della DeFi e un’integrazione sempre più profonda con il sistema finanziario tradizionale.

Per ora è ancora presto per sbilanciarsi.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

Per altri approfondimenti puoi seguirci sul nostro canale Youtube dove analizziamo i migliori progetti crypto e sul nostro canale Telegram per avere notizie e aggiornamenti su tutto il mercato crypto e sui vari progetti.

Fondi pensione giapponesi valutano l’investimento in Bitcoin

Il più grande fondo pensione del mondo, il Government Pension Investment Fund (GPIF) del Giappone da 1,5 trilioni di dollari, sta valutando la possibilità di investire una quota del suo patrimonio in Bitcoin.

La notizia, conferma l’interesse crescente del mondo istituzionale nei confronti della criptovaluta.

Come sempre si tratta di indiscrezioni che non significano che domani i fondi inizieranno a comprare Bitcoin.

Cerchiamo allora di valutare come il contesto economico e normativo giapponese potrebbe favorire nuovi investimenti in cripto da parte dei grandi fondi pensione nazionali.

Nell’ultimo periodo ci sono molti analisti che sostengono che il vero rialzo di Bitcoin non l’abbiamo visto proprio perché molti fondi pensione potrebbero investire pesantemente.

Sarà il caso del fondo giapponese? Cerchiamo di capirne di più.

Bitcoin arrivano fondi pensione Giappone

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GPIF cerca informazioni sul Bitcoin

Il Government Pension Investment Fund (GPIF) del Giappone, il più grande fondo pensione del mondo con asset under management pari a 1,5 trilioni di dollari, ha avviato una ricerca di informazioni sul Bitcoin come potenziale strumento di diversificazione del portafoglio.

L’annuncio è arrivato direttamente dal GPIF, che ha emesso una richiesta pubblica di raccogliere dati su asset illiquidi tra cui Bitcoin ed oro L’obiettivo è valutare se in futuro studiare l’inserimento di queste nuove asset class per innovare le strategie d’investimento, in risposta ai cambiamenti economici, sociali e tecnologici.

La ricerca di informazioni non implica ancora che il GPIF sia pronto ad investire concretamente in Bitcoin. Ad oggi il fondo giapponese ha investito solo in asset tradizionali come azioni, obbligazioni, real estate e private equity.

L’apertura Bitcoin, quando e se si concretizzerà, avrebbe un enorme impatto simbolico e pratico. Il GPIF determinerebbe un effetto domino sugli investitori istituzionali e confermerebbe definitivamente Bitcoin come asset strategico del futuro.

Qui vedete un estratto del documento che trovate a questo indirizzo:

Fondo pensione Giappone chiede info su Bitcoin

Tassi a zero e stipendi record spingono la domanda

L’interesse del GPIF per Bitcoin matura in un contesto economico giapponese favorevole ad una maggiore domanda di investimenti in criptovalute.

Da un lato, la Bank of Japan ha appena posto fine alla politica ultra-espansiva durata oltre un decennio, portando i tassi di interesse da -0,1% a zero. Ciò significa rendimenti ancora prossimi allo zero sui titoli di stato giapponesi, spingendo gli investitori verso asset più redditizi come Bitcoin.

Dall’altro, i salari in Giappone hanno raggiunto il picco degli ultimi 30 anni, con una crescita del 3,8% su base annua. Ciò implica che le aziende dovranno accantonare più risorse nei fondi pensione dei dipendenti, aumentandone le dimensioni. E questi fondi saranno alla ricerca di nuove opportunità di investimento appetibili.

Inoltre la domanda retail di criptovalute in Giappone è già solida, come conferma l’aumento del volume di scambio di Bitcoin sulla coppia JPY negli ultimi mesi.

Il quadro generale è dunque favorevole ad un maggiore interesse verso Bitcoin da parte dei grandi fondi pensione nipponici.

Bitcoin: arriveranno più fondi pensione?

L’iniziativa del GPIF potrebbe fare da apripista e incoraggiare altri fondi pensione giapponesi ad investire in Bitcoin. Se il più grande fondo pensione al mondo si espone sulle criptovalute, è probabile che molti altri lo seguano a ruota.

Attenzione: questo non significa che da domani il fondo pensione inizierà ad acquistare Bitcoin!

Del resto, a livello globale la tendenza sembra già delineata. Un sondaggio del 2022 del CFA Institute ha rilevato che il 94% dei fondi pensione statali e governativi ha già investito in qualche modo in asset crypto-correlati. Anche il 62% dei fondi pensione corporate ha fatto altrettanto.

Certo dopo il bear market ci sono stati alcuni ripensamenti e molti sono ancora scettici. Ma con la rinnovata esplosione di Bitcoin, la prospettiva di inserirlo nei portafogli pensionistici torna d’attualità. E il Giappone potrebbe essere uno dei primi Paesi a compiere questa svolta.

Conclusioni

L’apertura del fondo pensione GPIF al Bitcoin, seppur ancora solo ipotetica, è un segnale importante dell’evoluzione in atto.

Conferma come gli investitori istituzionali non possano più ignorare le criptovalute e stiano cercando il modo migliore di inserirle nei loro portafogli. E’ iniziato tutto con l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin a Gennaio 2024 e potrebbe proseguire con altri ETF.

In più molti analisti (es: Bloomberg) iniziano ad affermare che quando i fondi pensione USA allocheranno parte delle loro quote in Bitcoin, il prezzo di BTC potrebbe tornare a salire in modo consistente.

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Bitcoin crolla sotto i 64.000$: cosa sta succedendo oggi al mercato crypto ?

Nelle ultime 24 ore Bitcoin e l’intero mercato delle criptovalute hanno subito una brusca correzione ribassista, con perdite a due cifre per la maggior parte dei token.

Dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico a 73.000$ la scorsa settimana, il prezzo di Bitcoin è crollato fino a 62.000$, trascinando con sé il resto del mercato.

Una discesa così repentina mette in evidenza ancora una volta l’estrema volatilità del settore crypto, dove euforia e panic selling possono susseguirsi con rapidità sconcertante.

Ma quali sono le possibili cause di questo improvviso ribasso? Bitcoin non era destinato a salire per sempre e non è morto oggi. Andiamo allora a vedere cosa sta succedendo per capire se ci sono ancora segnali positivi che potrebbero preludere ad una ripresa nei prossimi giorni.

Bitcoin crolla sotto i 64.000$

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Perchè il prezzo di Bitcoin sta crollando?

Nelle ultime 24 ore, il valore di Bitcoin è diminuito di oltre il 6%, scendendo al di sotto della soglia psicologica dei 64.000$.

Questa forte correzione al ribasso è stata innescata da una combinazione di fattori.

Deflussi record dagli ETF spot su Bitcoin

Il 18 marzo, il Grayscale Bitcoin ETF ha registrato deflussi per 642,5 milioni di dollari, il più grande deflusso giornaliero mai registrato.

GBTC: deflussi al massimo giornaliero

Allo stesso tempo, l‘ETF su Bitcoin di Fidelity ha visto il suo giorno di afflussi più basso di sempre, pari a soli 5,9 milioni di dollari. Questi dati hanno contribuito a un deflusso netto di 154,3 milioni di dollari dagli ETF spot su Bitcoin, segnalando un calo dell’interesse degli investitori istituzionali.

Qui trovate i dati completi pubblicati da Bitmex Research:

ETF Spot: i dati sugli inflows

Prese di profitto e timori per l’inflazione

Dopo il raggiungimento di nuovi massimi storici, molti investitori hanno colto l’occasione per realizzare profitti, innescando una pressione di vendita.

Era normale che ad un certo punto anche gli ETF scaricassero posizioni. Come vediamo sul grafico di Bitcoin:

Grafico BTC/USDT - 19 Marzo 2024

avevamo una iperestensione consistente da giorni. E solitamente dopo una situazione del genere, una correzione è sempre abbastanza probabile.

Inoltre, i timori persistenti riguardo all’inflazione negli Stati Uniti hanno contribuito a un sentiment negativo nel mercato.

Violenta liquidazione di posizioni in leva, oltre 500 milioni

L’elevata volatilità del mercato ha portato a un aumento delle liquidazioni delle posizioni a leva sulle principali piattaforme di trading di criptovalute. Nelle ultime 24 ore, oltre 620 milioni di dollari di posizioni sono state liquidate, di cui 454 milioni di dollari in posizioni long.

Possiamo vedere i dati sulle liquidazioni su Coinglass:

Dati sulle liquidazioni BTC - Coinglass

Queste liquidazioni hanno amplificato il movimento al ribasso del prezzo di Bitcoin.

Crollano memecoin e token AI

Il crollo del prezzo di Bitcoin ha avuto un effetto a catena su tutto il mercato delle criptovalute. Ether (ETH), la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, ha subito un calo del 9,5% nelle ultime 24 ore, scendendo a 3.248$. Solana (SOL) ha registrato perdite ancora più significative, con un calo del 12% nello stesso periodo.

La capitalizzazione di mercato complessiva delle criptovalute è scesa del 7,68%, attestandosi a 2,27 trilioni di dollari il 19 marzo. Questo calo generalizzato dei prezzi ha colpito la maggior parte delle principali criptovalute, con perdite che vanno dal 7% al 12% per i token più importanti.

Anche il settore delle memecoin e dei token legati all’intelligenza artificiale sta subendo una brusca battuta d’arresto, con ribassi anche del 20% nelle ultime 24 ore.

Tra i token meme, spiccano le perdite di Dogwifhat (-18%), Floki Inu (-17%), PEPE (-15%) e ovviamente BONK, che hanno trascinato l’intero comparto in territorio negativo.

Anche sul fronte dei crypto token basati sull’AI, la correzione è stata repentina. Nomi come Fetch.AI e Render hanno subito pesanti correzioni anche del 20%. Solo pochi giorni fa molti di questi asset avevano raggiunto nuovi massimi storici sull’onda dell’entusiasmo generale del mercato.

Alla base di questo dietrofront ci sono sia il generale pessimismo che ha colpito l’intero settore crypto, con Bitcoin in calo del 7%, sia un probabile eccesso di speculazione su questi asset altamente rischiosi.

Dopo i rialzi esponenziali, è fisiologico assistere a prese di profitto e panic selling.

Prospettive future: cosa ci aspetta ora?

Nonostante il recente crollo del prezzo di Bitcoin e il sentiment negativo nel mercato, molti analisti ritengono che questa correzione sia temporanea e che la tendenza di fondo rimanga rialzista.

Sarà importante monitorare attentamente i livelli chiave di supporto e resistenza per Bitcoin e altre criptovalute, nonché i fondamentali del mercato.

Dopo settimane di rialzi record e il raggiungimento di nuovi massimi storici, una fase di assestamento era attesa da molti operatori di mercato.

Inoltre, alcune questioni macroeconomiche, come l’indecisione sull’abbassamento dei tassi e l’inflazione USA, potrebbero aver influito sul sentiment degli investitori.

E non dimentichiamo che ci aspetta ancora l’halving!

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Crypto News: Ethereum Dencun live, Bitcoin ritraccia, Wright non è Satoshi

Benvenuti al consueto appuntamento con il nostro Crypto Summary settimanale, dove facciamo il punto sulle principali notizie emerse nel mondo delle criptovalute.

In questa edizione del lunedì abbiamo pubblicato l’approfondimento sulla nostra newsletter su Substack che trovi qui.

Questa settimana, il mondo delle crypto news è stato dominato dall’attesissimo upgrade Dencun di Ethereum, che promette di ridurre drasticamente le commissioni di transazione sui Layer 2.

Intanto, Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi storici prima di subire una correzione, mentre Solana ha registrato volumi record grazie all’esplosione delle meme coin. In ambito legale, un tribunale britannico ha stabilito definitivamente che Craig Wright non è Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin.

Infine, daremo uno sguardo alle ultime novità in ambito di progetti e tecnologie, come il lancio di inEVM di Injective Protocol

Analizziamo nel dettaglio queste notizie per capire come si sta muovendo il mercato.

Crypto Summary - Settimana 11

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Bitcoin: nuovi massimi storici e correzione

Bitcoin ha vissuto una settimana volatile, raggiungendo un nuovo record di $73.777 il 14 marzo prima di subire una brusca correzione che ha riportato il prezzo vicino ai $64.500.

Nonostante il calo, gli analisti ritengono che questa fase di assestamento sarà temporanea, poiché i livelli più bassi potrebbero attirare acquisti consistenti da parte degli investitori istituzionali, in particolare degli ETF spot su Bitcoin.

Dal punto di vista tecnico, il superamento dei $70.000 ha segnato un momento storico per la criptovaluta, con il prossimo obiettivo psicologico posto a $75.000.

Grafico BTC/USDT - 18 Marzo 2024

uttavia, una violazione del supporto chiave a $60.000 potrebbe aprire la strada a un’ulteriore correzione verso la media mobile a 200 giorni, attualmente situata intorno ai $40.000.

Ethereum Dencun: un passo avanti verso la scalabilità

L’aggiornamento Dencun di Ethereum, noto anche come EIP-4844, è stato finalizzato con successo sulla mainnet il 13 marzo 2024.

Questo upgrade fondamentale introduce il proto-danksharding, una tecnologia che riduce significativamente i costi di archiviazione dati per le transazioni. Il proto-danksharding consente di memorizzare grandi quantità di dati sulla blockchain in modo più efficiente attraverso i data blob, porzioni di dati salvate separatamente dalle normali transazioni.

EIP-4844 : il proto danksharding

Questa innovazione è particolarmente vantaggiosa per i progetti Layer 2 come Optimism e Arbitrum, che potranno beneficiare di una riduzione delle commissioni fino al 90-95%.

In questo grafico vedete come le fee si stiano già riducendo sui principali layer 2 che stanno adottando i Blob:

Fees sui Layer2

L’impatto di Dencun sulla scalabilità e l’accessibilità economica di Ethereum potrebbe essere rivoluzionario, aprendo la strada a una maggiore adozione delle applicazioni decentralizzate.

Solana: volumi record grazie alle meme coin

Solana sta vivendo un periodo di grande slancio, trainato principalmente dall’esplosione di popolarità delle meme coin e dall’aumento dell’attività sulla sua rete.

Venerdì, il volume delle transazioni sulla blockchain di Solana ha superato i 3,79 miliardi di dollari, segnando un nuovo massimo storico.

Possiamo notare su Defilama, come tutte le statistiche come TVL e volumi siano in grande crescita:

Questo risultato è in gran parte attribuibile alla mania delle meme coin come BONK e Dogwifhat, che continuano a registrare volumi significativi.

L’aumento dell’attività si riflette anche nelle commissioni totali pagate dagli utenti, con un record di 3,83 milioni di dollari nelle ultime 24 ore.

Fee su Solana - 18 Marzo 2024

La crescente adozione e l’attività on-chain dimostrano come l’ecosistema di Solana stia attirando un numero sempre maggiore di utenti e sviluppatori, consolidando la sua posizione come principale concorrente di Ethereum nel settore delle blockchain ad alte prestazioni.

Craig Wright non è Satoshi Nakamoto: la sentenza definitiva

Il 14 marzo 2024, un tribunale britannico ha emesso la sentenza finale sul caso Craig Wright vs COPA, stabilendo che Wright non è Satoshi Nakamoto, il misterioso creatore di Bitcoin.

La causa era stata intentata dalla Crypto Open Patent Alliance (COPA) contro Wright, che dal 2016 sosteneva pubblicamente di essere l’ideatore della criptovaluta.

Durante il processo, Wright è stato accusato di aver prodotto prove false su larga scala per avvalorare le sue affermazioni. Il giudice James Mellor ha decretato in modo inequivocabile che Wright ha deliberatamente mentito sulla sua identità, respingendo totalmente le sue rivendicazioni.

La sentenza rappresenta una vittoria decisiva per la comunità crypto, ponendo fine a anni di controversie legali e dibattiti sull’effettiva identità di Satoshi Nakamoto.

Non ci voleva comunque un tribunale per capire che Wright non fosse Satoshi.

Injective Protocol lancia inEVM

Injective Protocol ha recentemente lanciato inEVM, una soluzione di Layer 2 compatibile con Ethereum Virtual Machine (EVM).

Questo sviluppo mira a migliorare l’interoperabilità tra le blockchain Ethereum, Cosmos e Solana, consentendo agli sviluppatori di distribuire le loro applicazioni decentralizzate (dApp) sulla rete Injective senza dover modificare il codice esistente.

Qui vedete l’annuncio su X del lancio:

Injective rilascia inEVM

inEVM è un rollup Layer 2 che permette un’integrazione con gli strumenti e i framework di sviluppo già in uso. Questa caratteristica è particolarmente vantaggiosa per gli sviluppatori Ethereum, che possono così migrare facilmente le loro dApp sulla rete Injective, beneficiando di velocità di transazione elevate e commissioni quasi nulle.

L’interoperabilità offerta da inEVM apre nuove opportunità di collaborazione e innovazione, consentendo alle dApp costruite sulla soluzione Layer 2 di interagire direttamente con le applicazioni native degli ecosistemi Cosmos e Solana.

Nuovo Airdrop: Ether.Fi

Ether.Fi, il principale protocollo di liquid staking su Ethereum, ha recentemente annunciato il lancio di un nuovo airdrop di token di governance chiamati ETHFI.

L’airdrop inizierà il 18 marzo 2024 e distribuirà il token ETHFI alla community di utenti e sostenitori del protocollo. Ether.Fi consente agli utenti di stakeare ETH ricevendo in cambio eETH, un token liquid staking.

L’airdrop ETHFI sarà distribuito in due fasi: nella prima verrà rilasciato il 6% dell’intera fornitura di token, mentre nella seconda fase un ulteriore 5%. Per essere idonei, gli utenti dovranno soddisfare requisiti come detenere eETH, invitare amici o partecipare al programma Early Adopter di Ether.Fi.

I token di governance ETHFI daranno ai detentori la possibilità di plasmare il futuro di Ether.Fi, prendendo decisioni chiave per far evolvere il protocollo, la comunità e l’ecosistema. Si tratta quindi di un’opportunità interessante per gli utenti che utilizzano il Restaking.

Per approfondimenti consulta la nostrra guida sul Restaking.

Video della settimana

La recente crescita di Bitcoin e i rialzi significativi di progetti come Solana stanno riaccendendo l’interesse degli investitori nel settore delle criptovalute.

Con l’aumento dell’attenzione verso il mercato, si torna a parlare di una possibile Altseason, un periodo caratterizzato da una crescita esplosiva del valore delle altcoin, ovvero le criptovalute alternative a Bitcoin.

Per aiutare gli investitori a identificare i segnali di una potenziale Altseason, abbiamo realizzato un video approfondito che evidenzia le caratteristiche principali di questo fenomeno.

Nel video, esploriamo i grafici e gli indicatori chiave che possono fornire indizi sull’imminente arrivo di un’Altseason, consentendo agli investitori di prendere decisioni informate e tempestive.

Altcoin Season: come funziona e come capire quando inizia
Nel settore crypto il il termine “Altcoin Season” o Altseason genera grande interesse tra gli investitori. Questo periodo, caratterizzato da una crescita esp…
Altcoin Season: come funziona e come capire quando inizia

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Conclusioni

L’ultima settimana crypto è stata densa di avvenimenti.L’upgrade Dencun di Ethereum promette di migliorare significativamente la scalabilità e l’accessibilità della rete, aprendo la strada a una maggiore adozione delle applicazioni decentralizzate.

Tuttavia, il calo del prezzo di ETH subito dopo l’implementazione dell’aggiornamento dimostra che il mercato può reagire in modo imprevedibile anche di fronte a notizie positive.

Bitcoin, dopo aver raggiunto nuovi massimi storici, sta attraversando una fase di correzione che potrebbe rivelarsi temporanea. Infine, la sentenza definitiva che stabilisce che Craig Wright non è Satoshi Nakamoto mette fine a una lunga controversia legale, rafforzando la credibilità e l’integrità della comunità crypto.

Continuano poi i rilasci di nuovi airdrop come Ether.Fi e lo sviluppo tecnologico con progetti come Injective Protocol che portano novità e aria fresca nel settore.

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Ethereum: l’upgrade Dencun è live in mainnet

Il 13 Marzo 2024, la blockchain di Ethereum ha implementato con successo l’aggiornamento “Dencun”, un passo fondamentale verso la sua scalabilità a lungo termine.

Dencun, noto anche come EIP-4844, introduce il “proto-danksharding”, una tecnologia rivoluzionaria che riduce drasticamente i costi di archiviazione dei dati per le transazioni.

Si tratta di un upgrade fondamentale che introduce innovazioni chiave per rendere la rete più scalabile e abbattere i costi delle transazioni.

In questo articolo analizziamo in dettaglio cos’è Dencun, come funziona, quali sono le novità introdotte e perché è considerato un passaggio cruciale nell’evoluzione di Ethereum.

L’aggiornamento Dencun rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione della visione di Ethereum di diventare una piattaforma globale per le applicazioni decentralizzate, offrendo agli utenti transazioni più veloci e meno costose.

Ethereum Dencun Upggrade

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Cos’è l’aggiornamento Dencun?

Dencun è il nome dell’aggiornamento tecnico implementato sulla blockchain di Ethereum il 13 marzo 2023. Si tratta di un upgrade fondamentale, il più rilevante dai tempi del Merge di Ethereum che ha portato al passaggio al sistema di consenso proof-of-stake.

Dencun introduce diverse innovazioni mirate a migliorare le prestazioni e la scalabilità della rete Ethereum.

L’elemento chiave di Dencun è l’introduzione del cosiddetto “proto-danksharding”, una nuova modalità di archiviazione dei dati sulla blockchain che rende più efficiente e meno costoso per gli smart contract e le applicazioni decentralizzate l’interazione con Ethereum.

Oltre al proto-danksharding, Dencun introduce altri 8 miglioramenti minori, come ottimizzazioni al codice ed al meccanismo di staking.

Qui vedete su X l’annuncio ufficiale del rilascio in Mainet di Dencun avvenuto con successo:

Finalizzato l'aggiornamento Dencun

Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le novità.

EIP-4844: l’introduzione del proto-danksharding e dei data Blob

L’elemento più importante dell’aggiornamento Dencun è l’introduzione del cosiddetto “proto-danksharding”. Si tratta di una novità che mira a migliorare la scalabilità di Ethereum.

Al centro dell’aggiornamento Dencun si trova, infatti, l’Ethereum Improvement Proposal (EIP) 4844, noto anche come “proto-danksharding”.

EIP-4844 : il proto danksharding

Questo EIP introduce un nuovo tipo di transazione chiamato “blob”, che consente di archiviare grandi quantità di dati sulla blockchain Ethereum in modo più efficiente e conveniente rispetto ai metodi tradizionali.

Questi Data Blobs non sono altro che porzioni di dati salvate separatamente rispetto alle normali transazioni, in uno spazio dedicato a costi inferiori.

I blob vengono salvati, quindi, temporaneamente nei nodi della rete del livello di consenso di Ethereum (i beacon node) e rimangono disponibili per un periodo limitato di circa 2 settimane prima di essere cancellati.

Questo approccio presenta diversi vantaggi. Innanzitutto evita di intasare la blockchain con quantità eccessive di dati derivanti dagli smart contract, alleggerendo il carico ed aumentando l’efficienza.

Inoltre, essendo archiviati separatamente, i blob possono essere memorizzati ad un costo inferiore rispetto ai normali dati delle transazioni, che devono essere registrati permanentemente sulla blockchain.

Questa riduzione dei costi per l’archiviazione dei dati porterà ad una conseguente diminuzione delle commissioni di transazione, andando a beneficio degli utenti finali.

Si stima che le commissioni di transazione sui progetti layer2 come Optimism e Arbitrum potrebbero ridursi fino al 90-95%.

Altri aggiornamenti minori

L’aggiornamento Dencun include anche altre otto Ethereum Improvement Proposals (EIP) che apportano ulteriori miglioramenti alla rete.

Tra questi, l’EIP-1153 si concentra sulla riduzione delle commissioni per l’archiviazione dei dati on-chain, mentre l’EIP-4788 migliora il design dei bridge e dei pool di staking.

Altre proposte, come l’EIP-5656 e l’EIP-6780, apportano modifiche minori al codice per migliorare l’efficienza della Ethereum Virtual Machine (EVM) e la gestione dei contratti intelligenti.

L’aggiornamento Dencun è considerato molto importante perché potrebbe ridurre significativamente i costi di utilizzo della blockchain Ethereum.

Si tratta della prima fase di implementazione del più ampio processo di sharding, che in futuro suddividerà la blockchain Ethereum in porzioni più gestibili, aumentandone le prestazioni complessive.

Impatto di Dencun sui progetti Layer 2

L’aggiornamento Dencun avrà un impatto molto positivo sui progetti di secondo livello (layer 2) come Optimism, Arbitrum e Polygon che sono basati su Ethereum.

Queste soluzioni contribuiscono alla scalabilità di Ethereum raccogliendo le transazioni degli utenti fuori dalla catena principale e raggruppandole in blocchi che poi vengono inviati alla blockchain princpipale.

In questo modo si decongestiona il layer 1 abbattendo tempi e costi delle transazioni. Finora però i layer 2 dovevano sostenere spese elevate per archiviare i dati di queste transazioni su Ethereum.

Con l’introduzione del proto-danksharding e dei blob, i progetti layer 2 potranno ora salvare i dati in modo più efficiente ed economico. Inviando i dati come blob anziché all’interno delle normali transazioni, sarà possibile ridurre drasticamente i costi di utilizzo della blockchain Ethereum.

Secondo le prime stime, grazie a Dencun le commissioni delle transazioni sui progetti layer 2 potrebbero diminuire dal 90 al 95%. Ciò li renderà decisamente più competitivi e convenienti per gli utenti finali.

Inoltre l’aumento di efficienza permetterà di gestire volumi di transazioni più elevati, assecondando la rapida crescita dell’ecosistema Ethereum.

È prevedibile che i diversi layer 2 cercheranno di sfruttare al massimo i vantaggi di Dencun per attirare nuovi utenti, innescando una competizione virtuosa su chi riuscirà ad offrire le tariffe più basse.

Qui vedete l’annuncio sul profilo X di Arbitrum, uno dei principali L2 s Ethereum:

Arbitrum annuncia Dencun

La guerra tra i layer2 è appena iniziata.

Il Futuro di Ethereum: Verso l’Aggiornamento Pectra e Oltre

Mentre la comunità di Ethereum celebra il successo dell’aggiornamento Dencun, gli sviluppatori stanno già guardando al futuro.

Il prossimo grande traguardo per Ethereum è l’aggiornamento Pectra, che si concentrerà sull’introduzione dei Verkle Trees. Questa struttura di dati innovativa aprirà la strada a un Ethereum “stateless”, in cui i validatori non dovranno archiviare l’intera cronologia dello stato di Ethereum per validare i blocchi.

Questo miglioramento ridurrà significativamente i requisiti hardware per i validatori, rafforzando la decentralizzazione della rete.

Gli sviluppatori stimano che l’implementazione dei Verkle Trees potrebbe richiedere tra i 18 e i 24 mesi, il che significa che Pectra potrebbe entrare in vigore nel 2025

Conclusioni

L’aggiornamento Dencun è sicuramente uno dei più importanti upgrade dell’anno per Ethereum.

Con l’introduzione dei blobs e del proto-danksharding tramite l’EIP-4844, Ethereum è ora ben posizionata per affrontare le sfide di scalabilità che hanno ostacolato la sua crescita in passato.

La riduzione dei costi di transazione e il miglioramento dell’accessibilità porteranno a un’adozione più ampia delle applicazioni decentralizzate, avvicinando Ethereum al suo obiettivo di diventare la piattaforma globale per la finanza decentralizzata e oltre.

La notizia di questo aggiornamento aveva già portato una certa volatilità sul prezzo di ETH arrivato anche a testare i 4.000$.

La crescita dei layer 2 e questi update potrebbero portare ulteriore spinta al rialzo per ETH. Se ci aggiungiamo l’arrivo di un possibile ETF spot, ecco che Ethereum diventa un progetto sempre più interessante da seguire in questo 2024.

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Altcoin Season: come funziona e come capire quando inizia (index)

Nel settore crypto il il termine “Altcoin Season” o Altseason genera grande interesse tra gli investitori. Questo periodo, caratterizzato da una crescita esplosiva del valore delle altcoin (criptovalute alternative a Bitcoin), rappresenta un’opportunità per ottenere profitti consistenti.

Ma come si può prevedere l’arrivo di una altseason? Un indicatore chiave per comprendere queste diinamiche è l’altcoin season index, un indice che offre spunti interessanti per identificare i periodi più propizi per investire in altcoin.

In questa guida cercheremo di capire quando si verifica l’altcoin season, i catalizzatori che la innescano e la durata media.

Vedremo inoltre i pro e i contro del periodo di dominance delle altcoin. Infine, analizzeremo alcune delle migliori altcoin su cui puntare durante l’altseason. Cercheremo di capire anche come funziona l’altseason index e come interpretarlo correttamente per trarne vantaggio nelle strategie di trading e investimento.

Quando si verifica l’Altcoin Season?

Comprendere quando parte una altcoin season è fondamentale per investitori e trader che vogliono trarne vantaggio.

Analizziamo le dinamiche di mercato e i fattori chiave che segnalano l’inizio della fase di dominance delle altcoin.

Altcoin Season

Dinamiche di mercato

L’altcoin season tende a verificarsi nei periodi di mercato rialzista (bull market), quando la valorizzazione complessiva delle criptovalute è in crescita. In queste fasi ottimistiche, gli investitori cercano opportunità più redditizie oltre Bitcoin, spostando capitali verso altcoin a più alto potenziale.

Tipicamente l’altcoin season segue i periodi di rally di Bitcoin, quando quest’ultimo raggiunge un massimo e gli investitori iniziano a prendere profitti spostandosi verso le altcoin.

L’indicatore (altcoin season index) di cui parleremo tra poco, segnala l’altcoin season quando almeno il 75% delle prime 50 altcoin per capitalizzazione supera la performance di Bitcoin su un arco di 90 giorni.

Fattori chiave

Diversi fattori contribuiscono tipicamente a innescare l’inizio dell’altcoin season. Un calo nella dominance di Bitcoin (almeno sotto il 50%) spesso anticipa lo spostamento di capitali verso le altcoin.

Come vediamo in questo grafico sulla market dominance di BTC:

Altcoin Season: la dominance di Bitcoin

generalmente l’esplosione delle altcoin avviene quando la market cap di BTC inizia a scendere verticalmente. In queste fasi ribassiste della dominance di Bitcoin le altcoin iniziano a performare.

Anche l’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave, con il lancio di nuovi progetti o aggiornamenti di rilievo che attirano l’attenzione degli investitori. Ad inizio 2024 abbiamo visto un grande rialzo per alcuni settori come le crypto AI o alcune memecoin spinte dall’hype generato.

Un generale sentimento di fiducia verso il settore crypto, trainato da notizie positive, endorsement di personaggi influenti o cambiamenti normativi favorevoli, può inoltre contribuire ad alimentare l’interesse per le altcoin.

Infine, trend emergenti come DeFi, NFT e Web3 possono catalizzare specifiche ondate di altcoin season.

Durata media

Non esiste una durata fissa per l’altcoin season, che può estendersi da poche settimane a diversi mesi. Molto dipende dalle condizioni di mercato e dal persistere dei fattori che l’hanno innescata. Periodi prolungati di dominanza delle altcoin si sono verificati ad esempio nel 2017 e nuovamente nel 2021.

Indicativamente, la fase rialzista tende a esaurirsi nell’arco di 2-3 mesi, ma non mancano eccezioni.

Ad esempio, nel 2017 l’altcoin season durò per parecchi mesi (circa da novembre 2020 a novembre 2021), mentre nel 2013 il periodo fu molto più contenuto. È quindi essenziale monitorare l’andamento dell’indice e del mercato per cogliere la fine dell’altseason.

👍 Cosa significaRete di nodi decentralizzati che forniscono risorse fisiche come server, archiviazione e potenza di calcolo
✅ CaratteristicheAumento dominance Altcoin / Rialzi settori crypto specifici
💰Altcoin più popolariSolana / Ethereum / Polygon
🥇Migliori piattaforme per fare trading su cryptoAvaTrade / eToro
🥇Miglior exchange per comprare cryptoKraken / Bitget

Cos’è l’Altcoin Season Index

L’altcoin season index è un indicatore chiave per interpretare le tendenze del mercato crypto. Analizziamone il funzionamento e l’utilità per investitori e trader.

Definizione e funzionamento

L’altcoin season index misura le performance delle altcoin rispetto a Bitcoin, indicando quando queste stanno surclassando la criptovaluta leader. Viene calcolato confrontando i guadagni percentuali delle prime 50 altcoin con quelli del BTC su un periodo di 90 giorni.

Un punteggio dell’indice pari a 100 significa che il 75% delle altcoin considerate ha fatto meglio di Bitcoin nel periodo di riferimento, segnalando l’inizio dell’altcoin season. Viceversa, un punteggio basso come 0 indica la predominanza di Bitcoin sulle altcoin.

Qui vedete ad esempio il grafico in questo momento:

Altcoin Seaason Index

che riporta un punteggio di 57, quindi secondo questo indicatore non siamo in altcoin season.

Come si calcola l’ASI?

Il calcolo dell’ASI si basa su due fattori:

  • Media Mobile Ponderata (WMA) del rapporto tra la capitalizzazione di mercato di tutte le altcoin e la capitalizzazione di mercato di Bitcoin: questo valore fornisce una visione generale del trend di performance delle altcoin rispetto a Bitcoin.
  • Deviazione Standard (SD) del rapporto WMA: questo valore indica la volatilità del mercato altcoin.

Valori e soglie chiave

I valori dell’altcoin season index oscillano in genere tra 0 e 100. Le soglie principali da monitorare sono:

  • 75-100: Altcoin season in corso
  • 50-75: Fase intermedia in cui altcoin e Bitcoin sono bilanciati
  • 25-50: Dominamnce di Bitcoin ma ci stiamo avvicinando ad altcoin season
  • 0-25: Piena supremazia di Bitcoin

Vantaggi dell’indicatore

L’altcoin season index presenta diversi vantaggi:

  • Permette di identificare rapidamente i periodi propizi per altcoin o Bitcoin
  • Aiuta nella diversificazione del portafoglio crypto
  • Supporta il timing di ingresso e uscita dai mercati
  • È di facile lettura e interpretazione
  • Si basa su dati oggettivi (non sentiment)
  • È accessibile gratuitamente online

Uno strumento prezioso dunque per orientarsi nelle dinamiche del mercato crypto tra dominanza Bitcoin e altcoin season.

Fattori che influenzano l’Altcoin Season

L’altcoin season non è un fenomeno casuale, ma il risultato di una combinazione di fattori che creano le condizioni ideali per la crescita delle altcoin rispetto a Bitcoin.

Analizziamo i principali driver.

Sentiment del mercato e psicologia degli investitori

Il sentimento generale nel mercato crypto gioca un ruolo chiave nell’innescare l’altcoin season. Periodi di ottimismo e aspettative rialziste spingono gli investitori a cercare asset dal potenziale di crescita superiore.

Spesso questa propensione al rischio si concretizza in un maggiore interesse per le altcoin rispetto al “porto sicuro” Bitcoin.

Anche l’avidità e la paura, motori irrazionali del mercato, possono avere un impatto. Nel picco della FOMO (fear of missing out), molti investitori si riversano sulle altcoin nella speranza di profitti rapidi e sostanziali.

Al contempo, il timore di perdere terreno spinge il capitale verso le altcoin quando Bitcoin si apprezza.

Innovazioni tecnologiche e sviluppi dei progetti altcoin

I progressi tecnici come nuove blockchain, soluzioni di scalabilità o contratti intelligenti più evoluti attirano l’interesse degli investitori verso le altcoin.

Anche gli aggiornamenti dei progetti esistenti, le partnership strategiche e il progressivo raggiungimento degli obiettivi possono catalizzare flussi di capitale.

L’entusiasmo attorno a nuove tecnologie come DeFi, NFT, Depin o l’Intelligenza Artificiale ha contribuito a spostare l’attenzione dal Bitcoin alle altcoin negli ultimi anni.

L’innovazione è un potente motore dell’altcoin season.

Correlazione tra il prezzo di Bitcoin e le performance delle altcoin

Nonostante una certa indipendenza, Bitcoin mantiene ancora una correlazione con i prezzi delle altcoin.

Quando BTC raggiunge massimi storici o mostra segnali di ipercomprato, gli investitori tendono a prendere profitto spostandosi verso le altcoin.

Al contrario, fasi ribassiste per Bitcoin possono innescare un “flight to quality” verso l’asset più solido.

Le migliori altcoin per l’altseason

L’altseason è il momento ideale per identificare e investire nelle altcoin dalle migliori prospettive di crescita.

Analizziamo alcuni progetti promettenti.

Ethereum (ETH)

Ethereum è la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato dopo Bitcoin e quella con le migliori prospettive di crescita durante l’altcoin season.

Questo progetto è tornato alla ribalta dopo l’aggiornamento Shapella/Shangai che ha finalmente sbloccato la possibilità di prelevare gli ETH in staking. Inoltre l’upgrade Dencun porterà le fee dei Layer2 a diminuire notevolmente.

Aggiungiamo anche il fatto che si vocifera di un possibile arrivo dell’ETF spot su Ethereum per l’estate e capiamo benissimo come Ethereum sia destinato probabilmente ad esplodere. Già colossi come Fidelity e Grayscale hanno fatto domanda alla SEC per l’approvazione.

👍 Cos’ è?Ecosistema e criptovaluta che si basa su una Blockchain pubblica nella forma di piattaforma di distributed computing open source aperta a quanti vogliono creare, pubblicare e gestire smart contract in modalità peer-to-peer.
✅ CaratteristicheSmart contract / Ethereum Virtual Machine / Decentralizzazione
💰TokenETH
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🥇Miglior exchange per EthereumKraken

Analizziamone le ragioni della possibile crescita di ETH:

  • Vasto ecosistema: Ethereum ospita la maggior parte delle altcoin e la quasi totalità delle applicazioni DeFi. Questo grande ecosistema alimenta domanda e utilizzi del token ETH.
  • Sviluppo tecnologico: gli aggiornamenti in arrivo, come il Merge e il Dencun Upgrade, miglioreranno ancora prestazioni e sostenibilità della blockchain. Ciò potrebbe attirare ulteriori sviluppatori e investitori.
  • Dominance sul mercato DeFi: Ethereum domina il settore della finanza decentralizzata, che attira sempre più interessi.
  • Brand consolidato: ETH gode di notorietà e considerazione tali da renderlo un “porto sicuro” tra le altcoin agli occhi degli investitori più conservativi.
  • Correlazione con Bitcoin: spesso Ethereum si muove nella stessa direzione di Bitcoin, amplificandone però le variazioni percentuali. Questo la rende appetibile durante i rally.

Per questi motivi Ethereum risulta probabilmente l’altcoin con le prospettive migliori per l’altseason. La sua posizione di forza nel settore crypto difficilmente verrà scalfita.

Per approfondimenti potete consultare la nostra guida su Ethereum.

Solana (SOL)

Solana SOL è emersa nel 2021 come una delle blockchain più innovative e dal maggior potenziale di crescita. Solana si presenta come la blockchain più veloce al mondo e l’ecosistema con la crescita più rapida nelle cripto, con oltre 400 progetti tra DeFi, NFTs, Web3 ed altri.

👍 SolanaSolana è una criptovaluta di ultimissima generazione, nata nel 2020 e che rientra tra quelle che contribuiscono al progetto DeFi, la finanza decentralizzata.
✅ CaratteristicheScalabilità / Velocità transazioni / Decentralizzazione
💰TokenSOL
🥇Migliori piattaforme per criptovaluteAvaTrade / eToro
🥇Miglior exchange per SolanaKraken / Bitget

SOL è il token nativo della piattaforma ed è al quinto posto per capitalizzazione complessiva.

Analizziamo perché può essere un nome vincente durante l’altseason:

  • Prestazioni elevate: Solana è in grado di elaborare circa 50.000 transazioni al secondo con costi contenuti, grazie al suo algoritmo di consenso proof-of-history. Questo la rende appetibile per gli sviluppatori.
  • Crescente popolarità: l’ecosistema di Solana si sta rapidamente espandendo, con oltre 400 progetti che vi si sono integrati. E’ uno dei nomi caldi per il 2024.
  • Leadership nel Web3: Solana ambisce a diventare la colonna portante del web3, offrendo le performance necessarie per supportare applicazioni innovative in questo campo.
  • Adozione istituzionale: la blockchain ha ricevuto ingenti investimenti da venture capital e società di investimento di primo piano, che ne rafforzano credibilità e prospettive.
  • Scalabilità: a differenza di Ethereum, Solana è pronta da subito a supportare applicazioni di massa senza problemi di congestione della rete.

Solana ha quindi le carte in regola per essere protagonista del prossimo altseason, sulla scia della rapida ascesa già dimostrata nel 2021. Gli investitori lungimiranti possono puntarci con buone probabilità di successo.

Per approfondimenti: come comprare Solana.

Sei Network (SEI)

Sei Network è una blockchain di livello 1 (layer-1) open source specializzata nel trading di asset digitali. Il progetto mira a risolvere i problemi di scalabilità degli exchange decentralizzati (DEX) offrendo loro infrastrutture su misura con throughput elevato e bassissima latenza.

La blockchain è costruita utilizzando il framework Cosmos SDK e il meccanismo di consenso Tendermint. Integra un innovativo modulo per il matching degli ordini e ottimizzazioni mirate per fornire la migliore esperienza utente per lo scambio di criptovalute e token.

👍 SEINetwork layer1 (L1), costruito su Cosmos, sviluppato con l’obiettivo di risolvere i problemi di scalabilità degli exchange decentralizzati (DEX).
✅ CaratteristicheCosmos SDK / Tendermint / IBC / Interchain Security
💰TokenSEI
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Il token nativo SEI ha molteplici funzioni: pagamento delle commissioni di rete, staking per convalidare transazioni, governance per migliorare il protocollo, collaterale per il lending DeFi.

Tra le caratteristiche chiave:

  • Consenso Twin Turbo per velocità e bassa latenza nelle transazioni
  • Modulo integrato per matching ed esecuzione degli ordini
  • Supporto per diversi tipi di ordine (limite, mercato, stop loss)
  • Elaborazione parallela degli ordini da mercati differenti
  • Nessuna commissione a livello di chain, pagata solo a livello di DApp
  • Oracoli nativi per una valutazione affidabile degli asset

Sei mira a risolvere i problemi di scalabilità, latenza elevata, efficienza di capitale e costi del gas che affliggono gli attuali DEX. Grazie alle sue performance e al design specializzato, ambisce a diventare l’infrastruttura di riferimento per lo scambio decentralizzato di criptovalute e token.

Ecco la quotazione attuale di SEI:

SEI sembra avere le carte in regola per performare molto bene durante il prossimo altcoin season, merita quindi attenzione come potenziale investimento strategico.

Per approfondimenti potete consultare la nostra guida su SEI Network.

Cosmos (ATOM)

Cosmos è una blockcchain decentralizzata che consente di costruire blockchain parallele. Il centro di tutto ed è anche la blockchain principale è Cosmos Hub che funziona come una sorta di fulcro, un po’ come funziona Ethereum che fa da layer 1 per molti progetti.

Le diverse blockchain sono collegate alla blockchain principale tramite l’hub. E quindi anche le applicazioni Defi possono essere costruite su Cosmos Hub.

👍 CosmosCriptovaluta la cui blockchain si presta ad essere una sorta di internet delle blockchain, mettendole in contatto tra loro.
✅ CaratteristicheProof of Stake / Cosmos Hub / Tendermint per migliorare la POS
💰TokenATOM
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🥇Miglior exchange per CosmosKraken / Bitget

Analizziamo perché ATOM può essere interessante durante l’altseason:

  • Approccio lungimirante: l‘interoperabilità tra blockchain è uno dei temi chiave per il futuro degli asset digitali. Cosmos vuole creare le fondamenta per questo nuovo paradigma.
  • Staking semplice: Cosmos offre staking liquido con rendimenti interessanti e procedure user-friendly. Questo attira capitali verso il token ATOM.
  • Crescente ecosistema: oltre a Internet Computer, molte nuove blockchain indipendenti ma interoperabili stanno sorgendo nell’ecosistema Cosmos.
  • Sviluppo costante: i fondatori di Cosmos promuovono attivamente la missione dell’interoperabilità blockchain con ricerca e sviluppo. Il progetto è in buone mani.
  • Airdrop: sono tantissime le consumer chain che nascono su Cosmos e questo porta spesso al lancio di Airdrop di successo, come ad esempio i casi di Celestia e Dymension.

Grazie alla sua visione innovativa e al crescente ecosistema, Cosmos merita senz’altro attenzione come potenziale altcoin protagonista del prossimo altseason.

Nell’ecosistema Cosmos il token di riferimento è ATOM che può essere utilizzato per vari scopi. Cosmos è costruita anche per l’esecuzione di Smart Contract e dunque si presta bene allo sviluppo di applicazioni decentralizzate.

Vediamo qual è la quotazione attuale di Cosmos:

Per saperne di più potete consultare la nostra guida su come comprare Cosmos.

ChainLink (LINK)

Chainlink è una blockchain di oracoli decentralizzata che consente di integrare dati esterni all’interno di smart contract.

👍 ChainlinkProtocollo che permette tramite smart contract l’interazione con dati provenienti da altra blockchain
✅ CaratteristicheOracoli / Dati finanziari
💰TokenLink
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🥇Miglior exchange per LINKKraken / Bitget

Fino all’arrivo di Chainlink, gli smart contract non potevano fare affidamento su dati esterni. Chainlink mira a superare questo limite, grazie al fatto che il protocollo è in grado di inserire all’interno del network dei nodi che possano essere dei fornitori di dati affidabili, che chi utilizza gli smart contract può utilizzare.

Grazie a questa Blockchain, è possibile incorporare, oltre ai dati finanziari, anche i dati che arrivano da dispositivi IoT, ma anche da altri tipi di strumenti.

Chainlink è insomma equiparabile alle API che possono fornire, a strumenti di blockchain, dati affidabili e in tempo reale.

Vediamo perché LINK può essere un progetto vincente per l’altseason:

  • Prodotto unico: Chainlink è la principale soluzione di oracoli blockchain, con una posizione di quasi monopolio in questo nicchia. Il principale concorrente è Pyth Network su rete Solana, un progetto altrettanto interessante che potrebbe performare bene nel 2024.
  • Importanza crescente: l’espansione di DeFi, NFT e smart contract comporta una domanda sempre maggiore di oracoli affidabili come Chainlink.
  • Solido ecosistema: oltre 600 organizzazioni utilizzano gli oracoli di Chainlink, garantendo una solida rete e possibilità di espansione.
  • Sviluppo costante: gli sviluppatori di Chainlink sono attivi e puntano ad ampliare le capacità e gli use case della piattaforma oracle. Molti prodotti come il Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) stanno trovando ampio utilizzo ed interesse nei nuovi progetti
  • Adozione mainstream: aziende leader come Google Cloud e SWFT stanno adottando Chainlink, accrescendone autorevolezza e reach.

Grazie alla centralità della sua soluzione nell’ecosistema blockchain, Chainlink sembra avere tutte le caratteristiche di una altcoin destinata a performare molto bene nel prossimo altseason.

Vediamo come sta andando la quotazione di LINK in tempo reale:

Per approfondimenti: come funziona Chainlink.

Quando finisce l’altcoin season?

L’altcoin season non dura per sempre. Vediamo quali segnali indicano che il periodo di dominance delle altcoin sta volgendo al termine.

Segnali di esaurimento

Solitamente la fine dell’altseason è indicata da un declino nell’altcoin season index, che scende sotto la soglia del 75%. Anche la capitalizzazione aggregata delle altcoin può diminuire dopo aver raggiunto un picco.

Dal punto di vista tecnico, molte altcoin mostrano pattern di inversione come triangoli, testa e spalle o doppi massimi sul grafico, indicando un esaurimento della spinta rialzista.

Rotazione verso Bitcoin

Man mano che l’altcoin season si esaurisce, gli investitori tendono a riversare i capitali nuovamente verso Bitcoin, considerato un porto più sicuro.

Di conseguenza la dominance di Bitcoin tende a risalire, spesso in concomitanza con un incremento di volume sulle coppie di trading BTC-altcoin.

Si entra così nuovamente in una fase di predominanza di Bitcoin. Conviene in molti casi, infatti, dare sempre un’occhiata su TradingView ai grafici ad esempio ETH/BTC o Altcoin contro BTC.

Consolidamento del mercato

Dopo l‘euforia dell’altseason, è probabile che il mercato delle criptovalute nel suo complesso entri in una fase di consolidamento, necessaria a riassorbire le dinamiche speculative.

Molte altcoin subiscono correzioni dopo i rally, i volumi si riducono e la volatilità lascia spazio a una maggiore stabilità dei prezzi.

È il segno che l’altcoin season si è definitivamente esaurita.

Opportunità e rischi dell’Altseason

L’Altseason presenta sia opportunità che rischi per gli investitori nel mercato delle criptovalute. È fondamentale comprendere appieno entrambi gli aspetti prima di prendere decisioni di investimento.

Maggiori opportunità di profitto

Una delle principali attrattive dell’Altseason è la possibilità di ottenere profitti significativi in un breve periodo di tempo.

Durante l’Altseason, molte altcoin possono registrare guadagni percentuali elevati, spesso superando le performance di Bitcoin. Questo può creare opportunità interessanti per gli investitori che riescono a identificare le altcoin con il maggior potenziale di crescita.

Inoltre, l’Altseason può offrire opportunità di diversificazione del portafoglio. Investire in una varietà di altcoin con casi d’uso e settori diversi può contribuire a distribuire il rischio e potenzialmente aumentare i rendimenti complessivi del portafoglio.

Tuttavia, è fondamentale condurre una ricerca approfondita e valutare attentamente i fondamentali dei progetti prima di investire.

Non tutte le altcoin avranno successo durante l’Altseason e alcune potrebbero essere sopravvalutate o addirittura fraudolente.

Volatilità e rischi più elevati

L’Altseason è caratterizzata da una maggiore volatilità rispetto ai periodi di mercato più stabili. I prezzi delle altcoin possono fluttuare in modo significativo in brevi periodi di tempo, creando sia opportunità che rischi per gli investitori.

La volatilità può essere influenzata da vari fattori, come il sentiment del mercato, le notizie e gli eventi legati ai singoli progetti, e l’attività di trading speculativo. Gli investitori devono essere preparati a tollerare ampie oscillazioni di prezzo e a gestire adeguatamente il rischio.

Investire in altcoin comporta rischi intrinseci più elevati rispetto all’investimento in criptovalute più consolidate come Bitcoin. Molte altcoin sono progetti relativamente nuovi e non testati, con una liquidità inferiore e una minore adozione rispetto alle criptovalute principali. Ciò può aumentare il rischio di manipolazione del mercato, di hack o di fallimento del progetto.

Gli investitori dovrebbero anche essere consapevoli del rischio di schemi “pump and dump”, in cui gruppi di investitori coordinano l’acquisto di una specifica altcoin per gonfiarne artificialmente il prezzo, per poi vendere rapidamente realizzando profitti a spese di altri investitori.

Per mitigare questi rischi, è fondamentale diversificare il proprio portafoglio, stabilire limiti di perdita e utilizzare strategie di gestione del rischio appropriate.

Video su Altcoin Season

Per completare questa guida abbiamo realizzato un video in cui analizziamo tutti i fattori potenziali di una Altseason per cercare di capire come individuarla:

Altcoin Season: come funziona e come capire quando inizia
Nel settore crypto il il termine “Altcoin Season” o Altseason genera grande interesse tra gli investitori. Questo periodo, caratterizzato da una crescita esp…
Altcoin Season: come funziona e come capire quando inizia

The video was uploaded on 14/3/2024.

You can view the video here.

The video lasts for 40 minutes and 43 seconds.

Altcoin Season: le domande frequenti

Quanto dura in genere una Altcoin Season?

La durata di una Altcoin Season può variare in modo significativo e dipende dalle condizioni di mercato. Si va da poche settimane a diversi mesi, ma non esiste una durata predefinita. È importante monitorare costantemente l’Altcoin Season Index e altri indicatori per identificare potenziali cambiamenti nel trend.

Tutte le altcoin beneficiano allo stesso modo durante una Altcoin Season?

No, non tutte le altcoin beneficiano allo stesso modo durante una Altcoin Season. Mentre in generale le altcoin tendono a sovraperformare rispetto a Bitcoin durante questo periodo, alcune altcoin possono registrare guadagni più significativi di altre.

Quali sono alcuni esempi di altcoin che hanno sovraperformato durante le passate Altseason?

Nelle passate Altseason, diverse altcoin hanno registrato guadagni significativi. Alcuni esempi includono Ethereum (ETH), Binance Coin (BNB), Polkadot (DOT) e Solana (SOL). Tuttavia, è importante notare che le performance passate non sono indicative di risultati futuri.

L’Altcoin Season Index può essere utilizzato come unico strumento per prendere decisioni di investimento?

No, questo indice non dovrebbe essere utilizzato come unico strumento per prendere decisioni di investimento. È importante combinare l’indice con altre forme di analisi, come l’analisi fondamentale e tecnica, e considerare fattori come il sentiment del mercato, le notizie e gli sviluppi specifici dei progetti altcoin.

Alt Season: riepilogo

Conclusioni

Il nostro viaggio verso l’altcoin season finisce qui. L’ALT season è un periodo di grande interesse e opportunità per gli investitori crypto. Come si fa a capire quando inizia una potenziale altcoin season?

Uno degli strumenti è dato dall’altcoin season index, uno strumento prezioso per comprendere in tempo reale se le altcoin stanno sovraperformando Bitcoin.

Interpretare correttamente le variazioni dell’indice e i fattori che le guidano è fondamentale per sfruttare al meglio i periodi di dominance delle altcoin.

Per trarre profitto da questa fase di mercato è però essenziale integrare l’analisi tecnica con una solida ricerca fondamentale, oltre ad applicare una gestione del rischio impeccabile.

Con la giusta strategia, queste fasi offrono interessanti opportunità di profitto.

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Bitcoin supera 72.000$, MicroStrategy compra ancora

Ancora record per Bitcoin che è ormai in fase di price discovery. Nella giornata di oggi infatti il prezzo di BTC ha raggiunto un nuovo massimo storico (ATH – All-Time High), superando la soglia dei $72.000.

Questo traguardo storico segna un momento cruciale per il re delle criptovalute, confermando il crescente interesse da parte di investitori istituzionali e retail. Bitcoin ha superato con forza prima i 71mila dollari per poi andare ancora più in alto.

L’ultimo rally di Bitcoin è stato segnato da alcuni fattori che hanno contribuito a questo nuovo record, come il ruolo degli ETF che stanno arrivando a rastrellare quasi il 5% della capitalizzazione, oltre alla crescita del Open interest. E manca ancora l’halving previsto per fine Aprile.

Bitcoin supera i 72k

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Bitcoin supera i $72.000: un nuovo traguardo storico

Bitcoin ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza e il suo potenziale di crescita, raggiungendo un nuovo massimo storico oltre i $72.000.

Questo traguardo rappresenta un momento significativo per la criptovaluta, che ha visto il suo valore aumentare di oltre il 300% nell’ultimo anno.

Il superamento della soglia dei $70.000, avvenuto già la scorsa settimana, aveva generato grande entusiasmo tra gli investitori, ma il nuovo ATH ha consolidato la posizione di Bitcoin come asset digitale di riferimento.

Sicuramente un ruolo chiave è stato giocato dall’approvazione negli Stati Uniti dei primi ETF sul Bitcoin, che consentono di investire sulla criptovaluta in maniera molto più semplice e accessibile anche per gli investitori tradizionali.

Gli ETF come quello di BlackRock hanno acquistato grandi quantità di Bitcoin nelle ultime settimane, riducendo l’offerta sul mercato e facendo aumentare il prezzo.

Si stima che attualmente gli ETF detengano circa il 4% dell’intera offerta circolante di Bitcoin.

MicroStrategy compra ancora

MicroStrategy, l’azienda di business intelligence guidata dal noto sostenitore di Bitcoin Michael Saylor, ha recentemente annunciato l’acquisto di altri 12.000 Bitcoin per un valore complessivo di circa $821,7 milioni in contanti.

Questa mossa strategica ha portato le partecipazioni totali di Bitcoin dell’azienda a ben 205.000 BTC, superando quelle del maggiore ETF spot su Bitcoin di BlackRock, che attualmente detiene 197.943 BTC.

MicroStrategy compra BTC

Come vedete in questo tweet, l’ultima acquisizione di MicroStrategy si è svolta nel periodo compreso tra il 26 febbraio e il 10 marzo 2024, ad un prezzo medio di circa $68.477 per Bitcoin, includendo commissioni e spese.

L’azienda ha utilizzato $781,1 milioni provenienti dai proventi di una recente offerta privata di obbligazioni senior convertibili, insieme a $40,6 milioni di liquidità in eccesso, per effettuare questo significativo acquisto.

Qual è il valore complessivo delle partecipazioni in Bitcoin di MicroStrategy?
Con questa mossa, il prezzo di acquisto aggregato di tutti i Bitcoin detenuti da MicroStrategy si attesta ora intorno a $6,91 miliardi, mentre il loro valore di mercato attuale supera i $14,7 miliardi.

Il prezzo medio di acquisto per Bitcoin da parte dell’azienda si attesta intorno a $33.706, inclusi commissioni e spese.

Sotto la guida di Michael Saylor, MicroStrategy è diventata una delle maggiori aziende quotate in borsa a detenere una quantità così significativa di Bitcoin nel proprio bilancio.

L’aumento dell’open interest e il ruolo degli ETF spot

L’impennata dei prezzi di Bitcoin è stata accompagnata da un aumento significativo dell’open interest nei mercati dei futures.

Questo indicatore, che misura il numero di contratti derivati aperti, ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i $10 miliardi.

L’elevato open interest suggerisce un forte interesse da parte degli investitori e può indicare un potenziale per ulteriori rialzi dei prezzi.

Inoltre, il lancio dei primi ETF spot su Bitcoin ha attirato un afflusso di capitali istituzionali, contribuendo a sostenere la domanda e ad aumentare la liquidità nel mercato.

Bitcoin: cosa ci attende ora?

Il nuovo record segna una tappa fondamentale nel percorso di affermazione di Bitcoin come asset da investimento ormai nei portafogli istituzionali.

Oltre agli ETF, a trainare il Bitcoin sono stati gli acquisti da parte di grandi investitori istituzionali, come fondi pensione, hedge fund e gestori patrimoniali. Anche colossi corporate come MicroStrategy continuano ad accumulare Bitcoin nei loro bilanci.

Queste istituzioni stanno scommettendo in maniera crescente sulla criptovaluta come asset di investimento strategico nel lungo termine. Ciò contribuisce ad aumentarne la credibilità agli occhi degli investitori.

Non bisogna inoltre dimenticare che Bitcoin ha una supply limitata a soli 21 milioni di token. Man mano che ci si avvicina a questo tetto massimo, la scarsità dell’asset tende a farne aumentare il valore.

Gli analisti sono molto ottimisti sulle prospettive future e ritengono che il rally del Bitcoin sia destinato a continuare.

C’è chi indica già nuovi obiettivi ambiziosi come 100.000 o addirittura 300.000 dollari entro fine 2024. L’ingresso di nuovi attori istituzionali e la progressiva adozione come asset strategico farebbero da propulsore per questa ulteriore crescita spettacolare del prezzo.

Non ci resta da attendere per capire come si muoverà il mercato.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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