L’intelligenza artificiale è ormai presente nella vita di tutti i giorni. La troviamo nei dispositivi elettronici, nei software che utilizziamo e persino nei nostri smartphone.
E’ un processo inevitabile che sta trasformando profondamente la società e l’economia nei prossimi anni. Tra i progetti più interessanti che puntano a decentralizzare lo sviluppo dell’IA c’è Bittensor, una blockchain innovativa che mira a creare un ecosistema aperto e collaborativo.
La rete Bittensor affronta direttamente la problematica della centralizzazione nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, proponendo un’alternativa open-source. Lanciato nel 2019 da OpenTensor Foundation, questo protocollo si distingue per la sua architettura unica che implementa un sistema di incentivi basato sul token TAO, il token nativo della blockchain.
In questa guida quindi cercheremo di capire come funziona Bittensor, a che serve il token TAO e dove poterlo comprare, e quali sono gli aspetti interessanti di questo progetto.
Sommario
- 1 Che cos’è Bittensor e come funziona
- 2 Il paradigma di Bittensor: TAO vs Bitcoin
- 3 Bittensor (TAO): riepilogo
- 4 Architettura di Bittensor
- 5 La Root Subnet
- 6 Come funziona una subnet in Bittensor
- 7 Come partecipare ad una subnet: i Ruoli del Network
- 8 ll token $TAO di Bittensor
- 9 Dove comprare TAO
- 10 Le applicazioni e i casi d’uso
- 11 Il problema delle AI e delle multinazionali
- 12 Il potenziale di Bittensor
- 13 Bittensor: le domande frequenti (FAQ)
- 14 Conclusioni
Che cos’è Bittensor e come funziona
Bittensor è una blockchain che ha un obiettivo molto semplice, ovvero decentralizzare lo sviluppo e la condivisione di modelli di intelligenza artificiale. Si tratta di una rete open source che permette agli sviluppatori di condividere, allenare e scambiare modelli di machine learning in modo collaborativo.
E’ quindi una vera è propria infrastruttura in cui tutti cercano di collaborare per fornire modelli AI in modo distribuito.
Il progetto nasce nel lontano 2019 e viene lanciata dalla foundation che si chiama OpenTensor.
L’obiettivo di Bittensor è rendere l’AI una risorsa pubblica, sviluppata in modo distribuito anziché controllata da poche grandi aziende.
La rete è composta da piccole sotto-reti dette “subnet”, ognuna specifica per una applicazione. I partecipanti, detti “miners”, condividono i loro modelli di AI all’interno di una subnet e vengono ricompensati con il token nativo TAO.
Tutti sono incentivati quindi a fare il massimo possibile per fornire servizi e applicazioni che funzionino bene,
Esistono validatori che controllano i modelli condivisi dai miners, assegnando loro un punteggio. In questo modo si crea una competizione meritocratica dove i modelli migliori vengono premiati con più incentivi.
Chiunque può quindi creare il proprio modello AI di Machine Learning sfruttando le risorse messee a disposizione da Bittensor e condividerne in modo open source anche il codice con la community.
E’ un modello che in un certo senso, tenta di contrastare le applicazioni “chiuse” create dai colossi come OpenAI ed altri che vorrebbero “monopolizzare” il settore AI.
L’interazione tra miners e validatori in ogni subnet è fondamentale per la creazione di un collaborativo ed il rilascio di modelli di AI.
Il paradigma di Bittensor: TAO vs Bitcoin
Bittensor presenta molte similitudini con Bitcoin, essendo anch’esso basato su un token decentralizzato e una blockchain operativa 24/7. Tuttavia, vi sono anche differenze sostanziali nel paradigma e nell’utilizzo delle risorse.
Bitcoin è focalizzato sulla resistenza alla censura e sull’immutabilità del suo sistema economico. Bittensor invece è orientato primariamente alla costruzione di mercati digitali che generano valore, pur mantenendo le caratteristiche di decentralizzazione.
Bitcoin è unico, ed usa la crittografia basata su hash SHA-256, per la sicurezza della rete. Bitcoin è in grado di distribuire ricompense alla sua rete in proporzione alla quantità di potenza di calcolo che un partecipante apporta, creando così un mercato per la potenza computazionale.
Bittensor si concentra invece sulla costruzione di mercati che creano valore. Il suo paradigma si fonda principalmente sul “fare rete” e creare modelli e linguaggi per l’intelligenza artificiale.
Questa rete, infatti, permette la creazione di tanti sistemi di incentivi e di servizi come storage e bandwidth con valore nel mondo reale.
Il token nativo Bitcoin, BTC, ha l’utilità di proteggere la rete attraverso incentivi alla potenza di calcolo. Il token TAO di Bittensor ha maggiore versatilità: serve per pagamenti, come gas per le transazioni, per lo staking e la governance, e per l’accesso ai servizi di AI costruiti sulla rete.
Bittensor (TAO): riepilogo
👍 Cosa è | Piattaforma decentralizzata basata su blockchain per lo sviluppo e la condivisione di modelli di intelligenza artificiale. |
✅ Caratteristiche | Decentralizzazione / Infrastruttura per la creazione di modelli AI |
💰Token | TAO |
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Architettura di Bittensor
Bittensor presenta un’architettura tecnica innovativa che mira a creare un ecosistema decentralizzato per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Analizziamo in dettaglio la sua struttura.
Ecco come funziona ad alto livello il protocollo:
l cuore del sistema troviamo la Bittensor Chain, sviluppata utilizzando il framework Substrate di Polkadot, che fornisce il layer di base per la gestione degli incentivi e la governance del network.
La struttura tecnica: chain, API e subnets
L’architettura di Bittensor è composta da tre elementi principali:
- La blockchain principale (main chain): è la struttura portante che gestisce le transazioni e gli smart contract. Si basa sul framework Polkadot/Substrate, altamente personalizzabile.
- L’API di Bittensor: svolge la funzione di connettere la main chain con le varie subnets, permettendo la comunicazione bidirezionale tra gli elementi.
- Le subnets: sono sottoreti con obiettivi e logica specifici, dove avviene gran parte dell’attività. Possono essere viste come “app” che girano sulla main chain.
Questa separazione tra chain principale e subnets è una caratteristica distintiva di Bittensor. La main chain si occupa solo delle funzioni essenziali come transazioni e incentivi. Le subnets gestiscono i processi computazionali pesanti legati allo sviluppo delle AI.
Questo approccio modulare e specializzato rende il network molto flessibile e scalabile. Le subnets possono essere aggiunte per espandere le funzionalità della rete in modo semplice, senza intaccare la chain principale.
Il meccanismo di consenso Yuma
Yuma è il meccanismo di consenso alla base di Bittensor, che permette di tradurre le valutazioni soggettive dei validatori in incentivi oggettivi per i miner. Il nome deriva dal fiume Yuma, simboleggiando il flusso continuo di informazioni e consenso all’interno della rete.
Yuma si differenzia dai tradizionali meccanismi di consenso blockchain come Proof of Work o Proof of Stake, introducendo un sistema che valuta non solo la potenza computazionale o lo stake economico, ma anche la qualità e l’utilità dei contributi alla rete.
In pratica combina la POW con una POS raggiungendo un equilibrio tra consumo energetico e centralizzazione, e garantendo al tempo stesso che la rete rimanga sicura e decentralizzata.
Il consenso Yuma opera su due livelli distinti: il consenso globale della rete principale e il consenso locale all’interno delle singole subnet.
A livello globale, Yuma coordina la distribuzione delle emissioni di token TAO tra le varie subnet attive.
All’interno di una subnet, ogni validatore esprime la propria prospettiva sulle performance dei miner associando a ciascuno di essi un peso. Questi pesi vengono raccolti in una matrice di pesi W.
Ad esempio, se ci sono 5 miner e 3 validatori, la matrice W sarà 3×5. Ogni validatore compilerà la propria riga assegnando un peso ad ogni miner.
La matrice W viene poi elaborata dall’algoritmo Yuma per determinare come distribuire gli incentivi TAO ai miner e i dividendi ai validatori della subnet.
Yuma premia i validatori che producono valutazioni in accordo con quelle della maggioranza, pesate in base allo stake messo a garanzia da ogni validatore.
In questo modo si evita che singoli validatori manipolino il sistema a proprio vantaggio, mentre la maggioranza onesta viene ricompensata.
Yuma bilancia quindi decentralizzazione e sicurezza. Da un lato, ogni validatore può esprimere liberamente le proprie preferenze. Dall’altro, chi cerca di approfittarne a scopo di lucro viene isolato e penalizzato economicamente.
Il risultato è un meccanismo economico equo e trasparente, dove l’allineamento degli interessi individuali porta ad un miglioramento collettivo dell’intelligenza.
I miner sono spinti a produrre output sempre più utili in termini di velocità, accuratezza e diversità. I validatori sono incentivati a valutare onestamente tali output.
Yuma è quindi il “cervello economico” di Bittensor, che traduce i segnali soggettivi dei validatori in un sistema oggettivo di incentivi e disincentivi per guidare il network verso l’apprendimento ottimale.
La sua flessibilità ed equità sono elementi chiave che rendono possibile far emergere l’intelligenza collettiva da miriadi di attori economici indipendenti.
La Root Subnet
La Root Subnet, identificata dal netuid 0, rappresenta il nucleo fondamentale dell’architettura di Bittensor. Ha caratteristiche e funzioni distinte dalle altre subnet.
A differenza delle altre subnet specializzate, la Root Subnet non si occupa direttamente dello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale, ma opera come nucleo centrale dell’ecosistema. Possiamo pensare al cervello per fare un paragone. La Root sarebbe il sistema nervoso centrale.
Il compito principale della Root Subnet è la gestione della distribuzione delle emissioni di token TAO tra le diverse subnet attive nel network. Attraverso un sofisticato sistema di valutazione, i validatori della Root Subnet determinano come allocare gli incentivi alle varie subnet in base alla loro performance e al valore che apportano all’ecosistema.
Fa quindi da gestore della governance del protocollo.
Da un punto di vista tecnico:
- ci sono 64 validatori complessivi (Neuroni) della Root Subnet. Al posto dei minatori, la root ha le subnet (sottoreti).
- il suo scopo è gestire il processo di allocazione delle ricompense tra le varie subnet attive. I validatori esprimono i pesi per ciascuna subnet, che determinano poi le emissioni giornaliere destinate a ciascuna.
- funge anche da network centrale, e permette ai validatori di votare le questioni di governance
- Non esegue alcun training di intelligenza artificiale né elabora computazioni, a differenza delle altre subnet.
- Dal punto di vista gerarchico, sta un livello sopra le altre subnet e le coordina. Strutturalmente però è simile ad una qualsiasi altra subnet, con validatori che esprimono pesi sugli elementi sottostanti.
- I validatori devono detenere almeno 1000 TAO per poter impostare i pesi
Un aspetto interessante della Root Subnet è la sua capacità di “riciclare” le emissioni. Quando i validatori della Root assegnano il 100% delle emissioni alla Subnet 0, questi token non vengono effettivamente distribuiti ma vengono conservati per future allocazioni e ritornano alla chain principale.
Questo meccanismo permette una gestione più efficiente delle risorse del network e fornisce uno strumento per regolare l’inflazione del token TAO.
Come funziona una subnet in Bittensor
Le subnet sono il cuore dell’ecosistema Bittensor e consentono di rendere operativi i meccanismi di incentivi alla base della competizione distribuita. Vediamo nel dettaglio il loro funzionamento.
Ogni subnet ha un proprio meccanismo di incentivi univoco, che definisce il “problema” che i miner della subnet devono risolvere. Ad esempio, nella subnet di testo, i miner devono produrre il completamento migliore in risposta a un prompt.
All’interno di una subnet operano due categorie distinte di entità: i miner e i validatori. I miner risolvono il compito definito dal meccanismo di incentivi, mentre i validatori valutano in modo indipendente la qualità del lavoro svolto dai miner.
I validatori quindi esprimono la loro opinione sui miner, che viene raccolta tramite API Bittensor e inviata come input collettivo al meccanismo di consenso Yuma sulla blockchain.
Yuma elabora tali input e determina come distribuire le ricompense in TAO ai miner e validatori della subnet. Maggiore è il contributo di un miner al raggiungimento dell’obiettivo, maggiore sarà la sua ricompensa.
I validatori vengono premiati per l’accuratezza delle loro valutazioni. In questo modo si crea una competizione virtuosa dove tutti gli attori sono incentivati a migliorarsi.
Il ciclo si ripete continuamente: nuovi prompt generati dai validatori, completamenti prodotti dai miner, valutazioni dei validatori, distribuzione delle ricompense tramite Yuma.
Questo sistema garantisce che la competizione sia equa e trasparente. L’interazione tra i vari attori della subnet porta ad un miglioramento collettivo dell’intelligenza.
Ogni subnet ha un proprietario che ne definisce il meccanismo di incentivi e gli obiettivi. I proprietari competono tra loro per attirare i miner e validatori migliori nelle proprie subnet.
In particolare, per quanto riguarda le subnet:
- siamo passati da un numero iniziale di 52 subnet ad un massimo di 64
- Il numero di subnet è deliberatamente limitato per incentivare la competizione tra le varie reti e gestire in modo efficiente la distribuzione delle risorse.
- Per creare una nuova subnet, se i 64 slot sono già occupati, bisogna mettersi in una sorta di lista d’attesa e pagare una commissione in TAO che aumenta ad ogni nuova registrazione.
- Le subnet meno performanti vengono rimpiazzate da nuove proposte, in base agli incentivi ricevuti dai validatori della Root Subnet.
- La subnet 0 è speciale e serve per la distribuzione di ricompense e il governo, non per l’apprendimento dell’IA.
- Ogni subnet ha fino a 256 ruoli tra miner e validatori, con un massimo di 64 validatori.
- L’architettura modulare basata su subnet separate è una caratteristica distintiva di Bittensor.
Come partecipare ad una subnet: i Ruoli del Network
Ma come si partecipa e si interagisce con una di queste subnet?
Per prendere parte ad una subnet esistono tre ruoli o attori principali:
- Validatore: per diventare validatore bisogna vincolare almeno 1.000 TAO e analizzare le performance dei miner assegnando loro dei pesi. I validatori vengono ricompensati in base all’accuratezza delle loro valutazioni. La partecipazione come validatore garantisce una quota del 41% delle ricompense generate dalla subnet.
- Miner: svolge il lavoro computazionale definito dal meccanismo di consenso della subnet, ad esempio addestrare un modello di AI. Riceve incentivi proporzionali alla qualità del suo operato.
- Subnet owner: è il proprietario della sotto rete che crea e registra la subnet, definendone obiettivi e regole. Riceve una quota dei premi totali come compenso.
I ruoli di miner e validatore hanno un numero limitato di posti, quindi è necessario eccellere per entrare in gioco. Ad esempio, un miner può sfidare quelli attuali con i suoi risultati.
Oltre ai ruoli principali, si può supportare una subnet acquistandone il token, delegando TAO ai validatori o utilizzandone i servizi come utenti esterni.
I validatori
Un primo ruolo importante che vediamo è quello dei validatori, che hanno il compito di valutare la qualità del lavoro svolto dai miner, assegnando pesi che influenzano le ricompense distribuite.
Per diventare validatori bisogna vincolare almeno 1.000 TAO, che possono essere propri o delegati da altri utenti. In cambio, i validatori ricevono una quota dei premi totali come dividendo.
Maggiore è l’accuratezza delle valutazioni di un validatore, più alto sarà il suo dividendo. Questo li spinge ad analizzare attentamente le performance dei miner.
I validatori devono bilanciare decentralizzazione e consenso. Se le loro opinioni divergono troppo, il meccanismo Yuma li penalizzerà. L’obiettivo è prevenire manipolazioni.
I miner e il proof of intelligence
I miner sono gli esecutori del lavoro computazionale all’interno delle subnet Bittensor. Ogni subnet ha un meccanismo di consenso (proof of intelligence) che definisce il compito dei miner.
Proof of Intelligence è un meccanismo di consenso utilizzato nella rete Bittensor per premiare i nodi che contribuiscono con modelli e output di apprendimento automatico di valore alla rete.
Ad esempio, nella subnet di testo i miner devono produrre completamenti di alto livello in risposta a prompt. Nella subnet di computing offrono invece potenza di calcolo.
I miner competono tra loro per massimizzare gli incentivi ricevuti, che dipendono dalla qualità del loro lavoro secondo i validatori.
Possono anche sfidare altri miner al di fuori della subnet, sottoponendo i risultati a dei test. In questo modo l’intera rete trae beneficio dalla competizione.
I meccanismi di consenso unici per ogni subnet permettono di alimentare l’intelligenza collettiva e ricompensare il valore. I miner sono i protagonisti di questo processo distribuito.
Subnet owner
Il subnet owner ha il compito di creare e progettare la subnet definendone obiettivi e meccanismo di consenso
Deve innanzitutto registrare la subnet versando un deposito in TAO che verrà restituito se la subnet viene rimpiazzata da una più performante.
L’owner stabilisce poi le regole che miner e validatori devono seguire. Ad esempio, il modello di AI da addestrare o la potenza computazionale da fornire.
Può modificare i parametri del proof of intelligence per orientare il lavoro della subnet verso l’obiettivo desiderato.
Ricopre un ruolo centrale nell’ecosistema, creando nuovi microcosmi economici (le subnet) in cui gli incentivi attirano gli altri attori.
Riceve una quota delle ricompense totali della subnet come compenso per il suo lavoro di progettazione e coordinamento. La qualità della subnet determina tale compenso.
ll token $TAO di Bittensor
TAO è il token nativo della blockchain Bittensor, progettato per incentivare la produzione di intelligenza artificiale in modo decentralizzato. Il suo nome deriva dal concetto filosofico del Tao, ovvero la “via” che governa il cosmo.
TAO viene generato tramite il mining computazionale e il lavoro di validazione sulla rete Bittensor. I miner offrono risorse hardware e modelli di AI innovativi, mentre i validatori verificano che seguano le regole di consenso. Ogni blocco genera una ricompensa di 1 TAO, divisa equamente.
Come vediamo nel grafico sopra, la creazione di nuovi token avviene a un ritmo fisso e decrescente.
L’emissione parte da 7200 TAO al giorno, con un halving periodico che la dimezza fino a raggiungere il limite massimo di 21 milioni di token. L’offerta scarsa e decrescente serve anche a contrastare l’inflazione.
Questa offerta “limitata” rende il mining competitivo e lega il valore di ogni token a lavoro di AI concreto.
A che serve il token TAO?
TAO ha tanti casi d’uso all’interno della rete di Bittensor:
- Serve come unità per misurare il valore del lavoro computazionale svolto da miner e validatori, che vengono ricompensati in TAO.
- Deve essere vincolato come stake dai validatori che vogliono partecipare al consenso e guadagnare ricompense.
- Viene utilizzato per pagare commissioni di rete, come la registrazione di nuove subnet.
- Può essere delegato ai validatori da utenti che vogliono ottenere rendimenti sotto forma di staking rewards.
- Permette di acquistare i servizi di AI offerti sulle varie subnet, ad esempio completamento di testo.
- Consente di votare nelle decisioni di governance che riguardano l’evoluzione della rete.
TAO ricopre quindi un ruolo centrale come “carburante” che alimenta l’ecosistema.
Le quote TAO distribuite ai vari attori
All’interno di ogni subnet di Bittensor, le ricompense in TAO generate vengono distribuite tra i vari attori secondo percentuali prestabilite.
Ecco come sono divise:
- Il 18% delle ricompense totali va al subnet owner, come compenso per il lavoro svolto nel progettare la subnet e definirne obiettivi e meccanismo di consenso.
- Il 41% va equamente distribuito tra tutti i validatori della subnet sotto forma di dividendo. Maggiore è la qualità del loro operato di valutazione dei miner, maggiore sarà la loro quota individuale di questo 41%.
- Il rimanente 41% viene equamente distribuito tra tutti i miner della subnet, in proporzione alla qualità del lavoro computazionale da loro svolto. Anche qui, le valutazioni dei validatori determinano le quote individuali.
Gli utenti esterni alla subnet possono acquistare i servizi offerti utilizzando il token TAO, fornendo un’ulteriore fonte di guadagno per i miner e indirettamente gli altri attori.
Questo schema di ripartizione degli incentivi assicura che tutti gli attori siano adeguatamente ricompensati per il valore che generano, “motivandoli” a contribuire attivamente allo sviluppo della grande ntelligenza collettiva, obiettivo vero di Bittensor.
Dove comprare TAO
Il token TAO è disponibile sui principali exchange di criptovalute, tra cui:
- Binance: è il più grande exchange di criptovalute al mondo in termini di volume di scambi.
- Bitget: è uno degli exchange di criptovalute col più alto tasso di crescita
- Kraken: è un exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti, considerato tra i più affidabili
Per acquistare token TAO su un exchange di criptovalute, dovrai prima creare un account e depositare fondi sul tuo account.
Una volta che hai depositato fondi sul tuo account, puoi acquistare token TAO utilizzando la tua valuta fiat (ad esempio, USD, EUR) o altre criptovalute (ad esempio, BTC, ETH).
Ecco altre piattaforme dove poter comprare crypto in sicurezza:
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Le applicazioni e i casi d’uso
L’ecosistema Bittensor consente potenzialmente di sviluppare molte applicazioni, grazie alla sua struttura modulare in subnet indipendenti.
Esempi di subnets specializzate
Ad esempio possiamo avere
- Subnet per la generazione di testi: i miner sono ricompensati per generare completamenti di testo di alta qualità in risposta a prompt forniti da utenti esterni. Si tratta di un servizio di AI testuale on-demand.
- Subnet di riconoscimento vocale: i miner addestrano modelli per la trascrizione automatizzata del parlato in diversi linguaggi. Gli utenti pagano per transcodificare file audio.
- Subnet di computer vision: i miner sviluppano algoritmi avanzati per il riconoscimento di immagini e video, monetizzando tramite servizi API per aziende.
- Subnet di raccomandazione: genera consigli personalizzati per vari contesti come e-commerce o intrattenimento
- Subnet di finanza: produce modelli quantitativi per analisi dei mercati, trading algoritmico, rilevamento di frodi, ecc.
Ogni subnet agisce come un’organizzazione autonoma concentrata su uno specifico settore applicativo, sfruttando l’intelligenza collettiva.
Come vediamo dal post su X della foundation stanno lavorando molto su subnet interessanti, ad esempio una subnet in grado di raccogliere dati provenienti dai social media per addestrare futuri modelli, o per raccogliere informazioni in campo medico (es: database di proteine).
Servizi di computing distribuito
Oltre all’AI, Bittensor consente anche applicazioni di distributed computing, ovvero utilizzo coordinato della potenza di calcolo.
I miner di particolari subnet offrono le risorse hardware dei loro nodi in cambio di incentivi in TAO.
Questa capacità computazionale aggregata può essere impiegata per:
- Elaborazioni scientifiche di larga scala come simulazioni metereologiche o modelli epidemiologici.
- Rendering 3D ad alta intensità grafica di scenari virtuali, film, videogiochi.
- Training parallelo di reti neurali
- Analisi di mega dataset che richiedono prestazioni superiori
- Servizi di cloud storage e content delivery distribuito.
Sviluppo di modelli di intelligenza artificiale
E naturalmente l’addestramento di modelli di AI che è uno dei casi d’uso principali di Bittensor.
Tramite le subnet, i miner concorrono per sviluppare algoritmi innovativi, come nuove architetture di reti neurali o tecniche di apprendimento automatico.
I ricercatori possono proporre sfide specifiche, ad esempio migliorare le prestazioni in settori come:
- Elaborazione del linguaggio naturale (NLU)
- Computer vision
- Text-to-Speech e riconoscimento vocale
- Robotica e controllo motorio
Insomma ci sono molti ambiti di applicazione. Naturalmente siamo agli inizi e si stanno creando le infrastrutture necessarie, ma in futuro potremo avere tutta una serie di applicazioni molto utili.
Il problema delle AI e delle multinazionali
Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è oggi controllato da poche grandi aziende, con conseguenze negative per la società.
Scopo di profitto, non beneficio sociale
Le multinazionali che sviluppano le AI (ad esempio OpenAI ed altre) hanno come obiettivo primario il profitto, non l’utilizzo etico della tecnologia per il bene comune. L’IA viene impiegata per aumentare ricavi e quote di mercato, anche in modo discutibile. Manca una visione orientata al beneficio dell’umanità.
Dati parziali: chi li verifica?
I dati usati per addestrare le AI riflettono i pregiudizi di chi li seleziona. Questo può portare a modelli di IA con bias incorporati. L’IA rischia di amplificare le disuguaglianze sociali se sviluppata all’interno di aziende non inclusive e non rappresentative della diversità umana.
Algoritmi brevettati
Le multinazionali brevettano gli algoritmi alla base delle loro IA, impedendone l’uso ad altri, quindi sono di fatto “chiusi”.
Questo ostacola l’innovazione, poiché non si possono creare sistemi alternativi sfruttando tali algoritmi. L’IA resta confinata a pochi player creando un problema di concentrazione di potere.
Competizione sleale
La competizione tra poche aziende per la supremazia nell’IA è spietata e aggressiva. Le multinazionali sfruttano la loro posizione dominante e le enormi risorse a disposizione per schiacciare o comprare potenziali concorrenti. Una sana competizione è impossibile.
Concentrazione di potere
Lo sviluppo dell’IA in mano a poche grandi aziende porta ad una pericolosa concentrazione di potere. Poche persone possono decidere come usare una tecnologia dall’impatto sociale enorme. Il rischio di derive autoritarie è concreto.
Il potenziale di Bittensor
Bittensor rappresenta un modello alternativo promettente per decentralizzare l’IA. I suoi punti di forza li analizziamo brevemente.
Codice open source
Bittensor ha una struttura open source. Il codice è pubblico e chiunque può contribuire a migliorarlo. Questo consente uno sviluppo trasparente e inclusivo dell’IA.
Nessun controllo centralizzato
La rete Bittensor non ha punti centrali di controllo. L’IA viene sviluppata in modo distribuito da una comunità globale. Il potere decisionale è condiviso.
Incentivi alla collaborazione
I token TAO incentivano la collaborazione tra sviluppatori di IA. Non c’è competizione spietata, ma coordinazione verso obiettivi condivisi. Questo accelera il progresso.
Accesso democratico all’IA
Chiunque può accedere ai modelli di IA su Bittensor. Non ci sono barriere o costi proibitivi. L’IA diventa un bene pubblico, a disposizione di individui e piccole imprese.
Alleanze virtuose pubblico-privato
In futuro Bittensor potrebbe collaborare con aziende e istituzioni per sviluppare modelli di IA open source su larga scala. Unendo il meglio di entrambi i mondi.
Bittensor: le domande frequenti (FAQ)
Bittensor è una rete decentralizzata che combina blockchain e intelligenza artificiale. Funziona attraverso un sistema di subnet dove i miners forniscono potenza computazionale per addestrare modelli AI, mentre i validatori verificano la qualità del lavoro, ricevendo ricompense in token TAO.
Investire in TAO offre esposizione al mercato dell’AI decentralizzata e la possibilità di partecipare alla governance del protocollo. Si tratta di un token volatile, quindi massima attenzione.
Puoi partecipare come miner fornendo potenza computazionale, come validatore verificando il lavoro dei minatori, o come delegatore facendo staking dei tuoi TAO. Per diventare proprietario di una subnet, devi bloccare una quantità significativa di token TAO.
Conclusioni
Abbiamo visto in questa guida quali sono le potenzialità di Bittensor, un progetto che cerca di far “convergere” blockchain ed AI puntando alla creazione di un nuovo paradigma.
Non è un progetto di AI fine a sé stesso, ma piuttosto di una infrastruttura costituita da subnet in cui tutti collaborano per fornire servizi efficienti.
E’ dotato di una architettura innovativa ed un progetto molto interessante. Il token TAO ha avuto ottime performance nel 2024, tanto da attirare l’interesse nella community crypto.
L’evoluzione futura del protocollo dipenderà, come per tutti i progetti di questo tipo, dalla capacità di mantenere un equilibrio tra decentralizzazione, scalabilità e qualità dei modelli AI sviluppati sulla rete.
Per investire, invece, sul token TAO di Bittensor potete utilizzare i classici exchange per comprare e vendere cryptovalute.
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