Dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico a 111.000 dollari circa, il prezzo di Bitcoin è entrato in una fase di “consolidamento”a causa della crescente pressione di vendita da parte degli investitori di lungo periodo.
Non aiutano nel breve anche le dichiarazioni e le azioni sopratutto del presidente USA, Donald Trump, che spaventa i mercati un giorno si e l’altro pure.
Secondo i dati on-chain di Glassnode, parliamo di una correzione non casuale ma legata a dinamiche molto chiare. Gli holder di lungo periodo, stanno prendendo proffitto e quindi abbiamo una pressione in vendita che è un aumento sul mercato,
La discesa verso l’area dei 103.200 dollari ha innescato un cambio di sentiment (almeno nel breve), e il comportamento degli holder a 1 anno sembrerebbe essere oritantato verso la distribuzione.
Non è il caso di allarmarsi ma è comunque un segnale da non trascurare, sopratutto perché il comportamento degli holder tende ad anticipare i picchi del prezzo del ciclo.
Il ciclo rialzista sta per rallentare?
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Sommario
Analisi tecnica BTC/USDT
L’analisi tecnica di Bitcoin (BTC) rispetto al dollaro evidenzia una fase di consolidamento dopo il raggiungimento del massimo storico di Maggio. Attualmente, il prezzo si aggira intorno ai $103.000, ed è in una fase di incertezza.
Come osserviamo sul grafico di TradingView:
abbiamo il prezzo che oscilla tra i $103.000 e i $106.000, un intervallo che si è consolidato negli ultimi giorni come zona di “respiro” dopo la corsa al rialzo dei mesi precedenti.
Da un lato, i buyers difendono con decisione l’area dei $103.000, considerata un supporto chiave. Dall’altro, le vendite aumentano man mano che ci si avvicina a $106.000, creando una pressione che impedisce un nuovo slancio verso i massimi.
E’ una fase di mercato in cui anche gli holder di lungo termine stanno scaricando le posizioni. I volumi sono in leggera diminuzione rispetto ai picchi di maggio, a dimostrazione di un sentiment più “attendista” tra gli operatori.
Storicamente Giugno non è un mese favorevole a Bitcoin e c’è sempre scarso interesse a meno di nuove notizie o catalizzatori che potrebbero riportare il prezzo di BTC verso nuovi massimi.
Pressione di vendita in aumento tra gli holder di lungo periodo
I dati on-chain indicano un incremento delle vendite da parte degli investitori di lungo periodo, che stanno monetizzando parte dei profitti accumulati durante il rally.
Per Long Term Holder( LTH) si indicano in genere quegli investitori che detengono Bitcoin per periodi superiori ai 155 giorni. Storicamente, durante le fasi di mercato rialziste, questi investitori tendono a mantenere le loro posizioni, contribuendo alla stabilità del mercato.
Secondo un rapporto di Glassnode, però, i LTH hanno realizzato profitti per oltre 1 miliardo di dollari al giorno. Come vediamo nel grafico dell’ultimo rapporto:
escludendo i flussi all’interno delle società, notiamo che i profitti realizzati hanno raggiunto addirittura il picco di 1,47 miliardi al giorno la scorsa settimana.
E’ il quinto picco di realizzo di profitti più alto in questo ciclo di mercato, quindi un dato da tenere in grande considerazione.
Un dato che non deve preoccupare, ma comunque evidenzia un trend che segnala minore convinzione rialzista. Questo in genere avviene nelle fasi in cui si raggiunge un top di mercato, almeno nel breve termine.
Staremo a vedere se BTC ci stupirà ancora una volta.
Musk e Trump frenano i mercati ?
Il contesto macroeconomico ancora una volta non ha aiutato.C’è stato infatti il battibecco pubblico tra Elon Musk e Donald Trump che ha innescarto oltre 300 milioni di dollari in liquidazioni nel mercato crypto.
A questo si aggiunge l’attesa per i dati Nonfarm Payrolls (NFP) e il tasso di disoccupazione USA, che, secondo gli analisti, potrebbero avere un impatto diretto sui mercati portando la Federal Reserve a penalizzare i settori rischiosi.
In caso di dati positivi, invece, ci potrebbe essere il taglio dei tassi atteso già nel terzo trimestre, cosa che potrebbe ancora una volta cambiare lo scenario di mercato.
Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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