In questi giorni il prezzo di Bitcoin sta affrontando una fase di forte volatilità , con improvvise discese che hanno portato la quotazione a scendere momentaneamente sotto i 60.000 dollari. Una dinamica che ha spiazzato molti investitori, viste le aspettative positive per il mese di Ottobre, storicamente favorevole per le criptovalute.
Uptober questa volta sarà un Downtober?
La discesa sotto la soglia psicologica dei 60.000 dollari ha innescato violente reazioni sul mercato, con oltre 250 milioni di dollari liquidati in poche ore.
Cerchiamo di capire, allora, le cause di questa volatilità , dal calo della fiducia degli investitori ai timori di strette monetarie, e quali potrebbero essere i catalizzatori per una risalita del prezzo.
In queste ore, il prezzo di Bitcoin è comunque risalito attorno ai 62.000 $.
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Sommario
Discesa sotto 60.000: il mercato in agitazione
Nelle ultime settimane Bitcoin ha vissuto una fase di elevata volatilità , con un’accelerazione ribassista che lo ha portato a scendere temporaneamente sotto la soglia psicologica dei 60.000 dollari.
Una dinamica che ha colto di sorpresa molti investitori, visto che il mese di ottobre è tradizionalmente favorevole per le criptovalute, tanto da essere soprannominato “Uptober”. Invece il prezzo di Bitcoin si è discostato dai 61.000 dollari su cui oscillava da alcune settimane, arrivando a toccare un minimo di 58.867 dollari.
Qui vedete i grafico daily del prezzo di BTC:
Questa discesa repentina ha generato forti reazioni sul mercato. Secondo i dati, sono stati liquidati oltre 250 milioni di dollari in posizioni long, ovvero scommesse rialziste su un futuro aumento del prezzo. Un segnale della nervosisà tra gli investitori.
Le cause di questo improvviso sell-off vanno ricercate nel calo di fiducia degli operatori e nei timori di una stretta monetaria da parte della Fed, che renderebbe meno convenienti asset rischiosi come appunto Bitcoin.
Inoltre dati macro come l’aumento dell’inflazione negli USA hanno accresciuto l’incertezza.
Per Bitcoin si tratta di un momento delicato: da un lato permane la volatilità e il rischio di nuovi cali, dall’altro alcuni segnali lasciano intravedere la possibilità di un rimbalzo nel breve periodo.
Verso il rimbalzo? Bitcoin torna a 62.000$
Nonostante la recente volatilità che ha portato Bitcoin temporaneamente sotto i 60.000 dollari, diversi segnali lasciano intravedere la possibilità di un rimbalzo nel breve termine. Nelle ultime ore infatti la criptovaluta ha riguadagnato terreno, tornando a quota 62.000 dollari.
Analizzando alcuni indicatori tecnici, risulta che le metriche on-chain segnalano un deflusso di Bitcoin dagli exchange centralizzati verso wallet privati. Questo riduce la pressione in vendita nell’immediato e viene letto positivamente.
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, il grafico mostra il re-test del supporto a 58.000 dollari, un livello chiave che ha retto. Inoltre l’RSI, dopo essere sceso in zona ipervenduta, si sta riportando verso 50 segnalando possibile inversione del trend.
Inoltre i derivati come i futures mantengono un interesse speculativo elevato.
Ecco qual è la situazione attualmente del prezzo di BTC:
Prospettive per il mercato crypto nel breve-medio termine
L’attuale fase di incertezza su Bitcoin si riflette sull’intero ecosistema delle criptovalute. Molti altcoin stanno subendo correzioni ancora più marcate, con perdite a doppia cifra percentuale.
Nel breve termine, è probabile che la volatilità rimanga elevata, con rapidi movimenti in entrambe le direzioni. Gli investitori dovrebbero mantenere un approccio cauto, evitando leva eccessiva e diversificando opportunamente il proprio portafoglio crypto.
Sul medio-lungo periodo, invece, le prospettive per il settore rimangono costruttive, grazie al crescente interesse istituzionale e all’evoluzione tecnologica in corso.
Bitcoin, in quanto asset digitale più capitalizzato e conosciuto, continuerà probabilmente a guidare i trend del mercato.
Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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