La blockchain di Bitcoin utilizza un meccanismo di consenso del tipo Proof Of Work, ovvero utilizza la potenza computazionale messa a disposizione da chi fa Bitcoin Mining ovvero i miners.
Quella che è una critica mossa a Bitcoin, da chi sostiene che consuma troppa energia, è invece la sua forza. Bitcoin, ad oggi, è considerata una delle reti più sicure.
In queste settimane lo è diventata ancora di più dato che l’hash rate, ha raggiunto un nuovo massimo storico (ATH o All Time High) proprio nella giornata di ieri.
L’hash rate è un concetto molto importante per le Blockchain in quanto, oltre a fornire una misura sulla potenza messa in gioco dalla rete, tocca anche questioni legate alla sicurezza e alla decentralizzazione.
Vediamo cosa sta succedendo allora a Bitcoin.
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Hashrate Bitcoin: nuovi massimi, cosa aspettarci
L’hash rate è una misura molto importante per i miner, in quanto indica la potenza di calcolo impiegata dall’hardware messo a disposizione. Dunque ogni nodo di mining guadagnerà una percentuale di Bitcoin in base all’hashrate che riesce a sviluppare.
Questo parametro indica quanto è potente l’hardware utilizzato dal miner e si misura in hash/s (cioè numero di hash al secondo). Come sapete Bitcoin sfrutta un meccanismo di hashing basato sull’algoritmo SHA-256, ne abbiamo parlato in questo articolo sulla Blockchain.
Dunque poiché l’hash varia casualmente i miner cercano la soluzione al problema provando casualmente fino a trovare quello corretto. Più hashrate hanno più è probabile che riescano a trovare questa soluzione.
Come possiamo vedere dal grafico di analisi on chain:
proprio ieri è stato raggiunto il massimo dell’hash rate superiore ai 250 TH/s nonostante il prezzo stazioni tra i 19.000$ ed i 20.000$.
L’hash rate continua a crescere nonostante la Proof of Work, con il merge di Ethereum passato alla Pos, sembri pedere di interesse. Le prospettive sembrerebbero voler allontanare dalle attività di mining. Il dato ci dice, però, che i miner sono ottimisti sulle prospettive future di Bitcoin nonostante attualmente siano in perdita.
Sembrerebbero dunque non concentrarsi sui guadagni immediati ma su un orizzonte temporale più ampio. La convinzione è ovviamente che il prezzo di Bitcoin crescerà nel tempo, anche se non vi è alcuna certezza.
Generalmente abbiamo assistito nel passato ad una crescita del prezzo quando l’hash rate era alto, questo significa che ci sarò probabilmente un aumento anche della difficoltà di mining e quindi margini ancora più bassi.
Vediamo intanto qual è la quotazione attuale di Bitcoin:
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Cosa cambia per il mining di Bitcoin?
Molti analisti sostengono che l’hash rate stia aumentando non per un forte interesse su Bitcoin, ma per una serie di fattori esterni.
Come prima cosa il Merge di Ethereum sta portando molti miners a spostarsi su altre chain come ETHPow e appunto Bitcoin. Il passaggio alla Proof of Stake per Ether ha infatti messo in crisi molti miners che si sono visti costretti a cambiare strategia per sopravvivere.
Ci sono poi aggiornamenti sull’hardware più efficiente che sta sostituendo progressivamente quello vecchio è più energivoro e questo porta maggiore potenza di calcolo.
Ovviamente non c’è una verità assoluta, quello che è certo è che le previsioni sono rialziste sulle attività di mining e questo porterà inevitabilmente l’hash rate a crescere, almeno nel breve periodo.
Conclusioni
Continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sulle criptovalute gli ultimi aggiornamenti con le previsioni sul prezzo. Naturalmente seguiremo in prima linea lo sviluppo di Bitcoin analizzando i fondamentali come i wallet address, l’hashrate e tutti i dati on chain che ci possono aiutare meglio a capire come va la situazione.
Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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