Bitcoin: perché i dati macroeconomici influenzano il prezzo di BTC?

Negli ultimi anni, Bitcoin è passato dall’essere un asset isolato a diventare parte integrante dei mercati finanziari globali, mostrando sempre più “correlazione” con variabili e eventi macroeconomici.

Ma perché il prezzo di BTC risente di questi eventi macroeconomici? La crescente partecipazione istituzionale, vedi il lancio degli ETF spot, ha contribuito a rendere Bitcoin più sensibile alle condizioni economiche globali, come i tassi di interesse, l’inflazione e le politiche delle banche centrali.

Sebbene sia stato inizialmente concepito come “oro digitale” e una riserva di valore indipendente, Bitcoin è spesso influenzato dalle fluttuazioni del mercato.

Come avrai capito, il prezzo di Bitcoin non vive in una bolla isolata, ma risente degli andamenti dell’economia globale proprio come le altre valute e asset finanziari.

Cerchiamo allora di capire quali sono dati macro più importanti in grado di influenzare in qualche modo l’andamento del prezzo di Bitcoin.

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Principali indicatori macroeconomici che influenzano Bitcoin

Il prezzo di Bitcoin è sensibile ad una serie di fattori macroeconomici, proprio come accade per le valute tradizionali e gli altri asset finanziari.

Analizzare questi indicatori consente di prevedere come eventuali shock o cambiamenti nell’economia globale possano riflettersi sulla domanda e l’offerta di BTC.

Bitcoin ed eventi macroeconomici

Tassi di interesse e politiche monetarie

Le decisioni sul costo del denaro da parte delle banche centrali, in primis la Federal Reserve, hanno un impatto cruciale su Bitcoin.

Politiche espansive come il Quantitative Easing, abbassando i tassi di interesse, tendono ad aumentare la propensione al rischio e gli investimenti in asset speculativi come le criptovalute. Viceversa, la stretta monetaria e rialzi dei tassi rendono BTC meno appetibile.

Non a caso il rally di Bitcoin del 2021 ha coinciso con condizioni monetarie ultra-espansive. Allo stesso modo, il suo crollo nel 2022 è avvenuto durante la fase di Quantitative Tightening. L’impatto però non è sempre lineare. Bisogna sempre valutare caso per caso.

Inflazione e crescita Economica

L’inflazione riduce il potere d’acquisto delle valute tradizionali, rendendo le cripto come Bitcoin potenzialmente più attrattive come riserva di valore. Tuttavia non vi sono ancora sufficienti dati storici per confermare BTC come hedge contro l’inflazione.

Anche la crescita economica ha effetti contrastanti: se da un lato aumenta la ricchezza investibile, dall’altro una crescita troppo veloce surriscalda l’economia e spinge le banche centrali ad intervenire.

Andamento del dollaro

Il dollaro statunitense ha storicamente una correlazione inversa con Bitcoin: quando l’indice del biglietto verde sale, il prezzo di BTC tende a scendere e viceversa. Tuttavia anche in questo caso la relazione non è sempre lineare, essendo influenzata da molteplici fattori.

Qui vedete un esempio di grafico sul dollar index:

Grafico Dollar Index

Un dollaro debole potrebbe favorire gli acquisti di Bitcoin come riserva di valore alternativa, ma la conferma storica è ancora limitata.

Monitorare l’andamento valutario resta comunque rilevante per analizzare il mercato delle criptovalute.

Impatto degli eventi macroeconomici sul prezzo

Gli eventi macroeconomici, sia globali che locali, hanno un impatto significativo sull’andamento del prezzo di Bitcoin.

Crisi Finanziarie e Bitcoin come bene rifugio

Le crisi finanziarie mettono alla prova la fiducia nel sistema monetario tradizionale e possono spingere gli investitori a rifugiarsi in asset alternativi come Bitcoin, considerato decentralizzato e non controllato dai governi.

Per questo, durante le fasi più acute di tensione, il prezzo di BTC tende a salire. Un esempio è stato il rally del 2020-21 avvenuto in concomitanza con le enormi iniezioni di liquidità delle banche centrali per contrastare la crisi Covid. O ancora l’apprezzamento del marzo 2023 dopo il fallimento di alcune banche statunitensi.

Tuttavia, questa correlazione non è sempre lineaare. Molto dipende dall’origine e dalla natura della crisi finanziaria. Se percepita come sistemica e duratura, è probabile che gli investitori si rifugino maggiormente in Bitcoin.

Correlazione con i mercati Azionari

I mercati azionari globali hanno un certo grado di correlazione con Bitcoin, anche se non lineare. In generale, fasi espansive sui listini coincidono con rialzi del prezzo di BTC, mentre ribassi profondi hanno effetti negativi.

Abbiamo visto infatti spesso Bitcoin salire insieme al NASDAQ (indice dei titoli tecnologici) a dimostrazione come BTC sia strettamente legato anche alle aziende tech.

Ciò è dovuto al fatto che il sentiment degli investitori tende a trasmettersi dalle borse alle criptovalute: maggiore propensione al rischio sui mercati tradizionali alimenta anche la domanda speculativa di Bitcoin e viceversa.

Tuttavia questa correlazione non è stabile ed il movimento del prezzo di BTC rimane guidato anche da fattori interni al suo ecosistema, oltre che da shock specifici come restrizioni normative.

Quindi non sempre performance positive in borsa si traducono in rialzi delle criptovalute.

Asset Risk On e Risk Off

Gli investitori modulano il proprio approccio al rischio a seconda delle condizioni macroeconomiche e di mercato, alternando fasi definite Risk On, dove cresce l’appetito per asset più rischiosi, e Risk Off, in cui si privilegiano investimenti più conservativi.

Questa dinamica si riflette anche sul prezzo di Bitcoin. Durante i periodi Risk On, caratterizzati da condizioni espansive per l’economia e l’azionario, gli investitori sono più propensi a destinare parte del portafoglio su asset speculativi come le criptovalute, nel tentativo di massimizzare i rendimenti. Ciò comporta una crescita della domanda e quindi del prezzo di BTC.

Viceversa, nelle fasi Risk Off generate ad esempio da tensioni geopolitiche o crisi finanziarie, gli investitori riducono l’esposizione al rischio, disinvestendo da asset volatili come Bitcoin in favore di beni rifugio più stabili. Ne consegue un effetto depressivo sui prezzi delle criptovalute.

Il susseguirsi di questi cicli contribuisce in modo significativo alla volatilità del prezzo di Bitcoin nel breve-medio termine. Identificare la transizione da una fase all’altra, attraverso indicatori come la propensione al rischio e la volatilità dei mercati, può aiutare gli investitori crypto a riposizionarsi strategicamente modulando la propria esposizione.

Nonostante queste oscillazioni, nel lungo termine gli effetti dei cicli Risk On/Off sul prezzo di Bitcoin tendono ad attenuarsi, lasciando spazio ai trend legati all’adozione della criptovaluta.

Conviene comunque capire bene qual è la correlazione con questi cicli anche e sopratutto aggiungerei nelle fasi speculative.

Correlazione tra BTC e gli indici di Borsa USA

Esiste una certa correlazione tra l’andamento del prezzo di Bitcoin e i principali indici azionari statunitensi, in particolare con il Nasdaq Composite che include i titoli tecnologici. Tuttavia si tratta di una relazione non sempre stabile nel tempo e influenzata anche da fattori specifici del mondo crypto.

Qui vedete ad esempio la correlazione col Nasdaq 100 e col mercato azionario:

Correlazione Bitcoin ed altri asset

In generale, nelle fasi rialziste dei mercati azionari aumenta anche l’appetito degli investitori per asset rischiosi e dal potenziale di crescita elevato come Bitcoin. Un clima positivo sui listini tradizionali tende quindi a sostenere la domanda e i prezzi delle criptovalute.

Viceversa, ribassi e volatilità sul mercato azionario, ad esempio innescati da tensioni geopolitiche o crisi economiche, si riflettono spesso anche in flessioni di Bitcoin, in quanto gli investitori riducono il rischio complessivo dei portafogli.

Tuttavia, la correlazione non è sempre coerente. Il prezzo di BTC dipende anche da fattori propri dell’ecosistema crypto, oltre che da eventuali restrizioni normative su scala globale

Quindi non si può dare per scontato che rialzi in Borsa spingano automaticamente l’apprezzamento di Bitcoin.

Ad esempio in quest’altro grafico notiamo che dopo un periodo iniziale di forte correlazione con andamento simile, il fattore scende quasi al 3% in un mese:

Bitcoin correlazione equities tech

una performance che probabilmente porta ad un’inversione di tendenza. Quindi non sempre gli asset vanno di pari passo.

A volte abbiamo assistito anche a movimenti in qualche modo correlati con altri indici come ad esempio l’S&P 500. In altri casi, invece, ad un movimento del principale indice USA non ha corrisposto un movimento netto del prezzo di BTC, che in alcuni casi è avvenuto in ritardo.

Trading Bitcoin: come interpretare i dati Macroeconomici

Per un trader che opera sul prezzo di Bitcoin, riuscire ad interpretare correttamente i dati e gli eventi macroeconomici è fondamentale per implementare strategie efficaci e limitare i rischi. Vediamo alcuni aspetti pratici su come sfruttare le informazioni macro nel trading di BTC.

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Interpretazione del calendario economico

Ogni giorno vengono rilasciati dati rilevanti per diversi paesi, in particolare per quanto riguarda tassi d’interesse, occupazione, inflazione e PIL. Consultare il calendario economico consente al trader di individuare in anticipo gli eventi più importanti e prevederne l’impatto su Bitcoin.

Ad esempio, il rilascio dei verbali della Fed segnala il possibile andamento dei tassi USA, influenzando il prezzo del BTC.

Allo stesso modo, il dato sull’inflazione nell’Eurozona può rafforzare o indebolire l’euro contro il dollaro, con effetti sulla quotazione in USD di Bitcoin.

Indicatori chiave da monitorare

Al di là dei singoli eventi, alcuni indicatori macroeconomici vanno monitorati costantemente per capire l’andamento generale dell’economia e dei mercati.

I principali sono: tassi d’interesse, curva dei rendimenti, indice dollaro, volatilità dei mercati, indicatori di fiducia degli investitori.

Il trader deve saper interpretare questi dati nel complesso per valutare se le condizioni sono favorevoli o meno al prezzo del BTC.

Strategie di trading basate sui dati Macro

Sfruttando al meglio le informazioni macroeconomiche, il trader può implementare strategie più consapevoli. Ad esempio, assumere posizioni lunghe su BTC alla vigilia di un taglio dei tassi da parte della Fed, oppure short in caso di annuncio di restrizioni monetarie.

Oppure, ridurre l’esposizione al rischio su BTC se gli indicatori segnalano un peggioramento del contesto economico globale. O ancora, studiare correlazioni tra prezzo di Bitcoin e asset finanziari per strategie di copertura.

Comprendere a fondo le dinamiche macro ti consente di operare con maggiore consapevolezza e di implementare strategie più solide, sfruttando o proteggendoti dai trend economici globali che guidano il prezzo di Bitcoin.

Bitcoin come copertura contro l’inflazione?

Uno dei potenziali casi d’uso di Bitcoin che attira maggiormente l’interesse degli investitori è la sua capacità di proteggere il valore del proprio portafoglio durante periodi di elevata inflazione.

Dal punto di vista “teorico”, la natura digitale e decentralizzata di Bitcoin dovrebbe renderlo resiliente ai shock inflattivi che invece impattano pesantemente sul potere d’acquisto delle valute tradizionali. Tuttavia, osservando l’andamento storico, non emerge una correlazione diretta tra l’aumento dei prezzi e l’apprezzamento di BTC.

Ad esempio, negli ultimi anni vi sono stati periodi di inflazione crescente che non hanno evitato rilevanti ribassi del prezzo di Bitcoin, come nei primi mesi del 2022.

Mentre in altri frangenti, pur con inflazione stabile, BTC ha visto rally significativi guidati soprattutto da una maggiore speculazione.

La relazione non sembra dunque così solida, anche perché la storia relativamente breve di Bitcoin offre un campione limitato per trarre conclusioni statisticamente significative sul suo potenziale anti-inflattivo.

Bitcoin è un asset giovane.

Altri asset esistono invece da 50 anni, un periodo sufficiente per poter elaborare delle statistiche più accurate.

Bitcoin vs Oro

Diversamente da Bitcoin, l’oro vanta secoli di fama come rifugio sicuro per gli investitori in tempi di inflazione o instabilità monetaria. I metalli preziosi hanno mantenuto il loro potere d’acquisto nel lungo termine proprio grazie alla scarsità dell’offerta.

Bitcoin condivide il principio della scarsità e questo contribuisce a rafforzarne il profilo da riserva di valore. Tuttavia, la sua natura virtuale e la breve storia generano ancora scetticismo fra molti investitori quando si tratta di confrontare il suo potenziale anti-inflattivo con quello dell’oro.

Per diventare un rifugio al pari dei metalli preziosi, Bitcoin deve affermarsi come riserva di valore su un arco temporale molto più esteso, consolidando la fiducia degli investitori come asset solido in grado di mantenere il potere d’acquisto nel lungo termine.

Bitcoin ed eventi macroeconomici: le domande frequenti (FAQ)

Come influiscono i tassi di interesse sul prezzo di Bitcoin?

I tassi di interesse impattano Bitcoin influenzando la propensione al rischio degli investitori. Quando i tassi sono bassi, gli investitori tendono a cercare rendimenti maggiori in asset rischiosi come le criptovalute, spingendo al rialzo il prezzo di Bitcoin.

Perché Bitcoin può essere considerato una copertura contro l’inflazione?

Bitcoin ha un’offerta limitata a 21 milioni di unità, rendendolo resistente all’inflazione a differenza delle valute fiat. Quando l’inflazione aumenta, molti investitori potrebbero Bitcoin come riserva di valore, similmente all’oro.

Quali sono gli eventi macroeconomici più importanti da monitorare per il trading di Bitcoin?

I dati chiave includono le decisioni sui tassi di interesse delle banche centrali, i dati sull’inflazione e il PIL. Anche gli indicatori occupazionali e le politiche fiscali dei principali paesi hanno un impatto significativo sul prezzo.

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine di questa guida. Come avrai capito, ormai Bitcoin è fortemente radicato nel sistema finanziario, è un asset globale a tutti gli effetti.

Lo testimonia il rilascio di prodotti tra cui gli ETF a replica fisica oltre agli ETF sulle opzioni. Grossi fondi di investimento come Blackrock e società finanziarie stanno includendo BTC nei loro porgagogli.

Se vuoi investire in Bitcoin, devi considerare il contesto macroeconomico per decidere se e quando investire

La comprensione di queste dinamiche risulta fondamentale per sviluppare strategie di investimento efficaci e gestire adeguatamente il rischio. Per iniziare puoi partire dalle piattaforme di trading che trovi qui sotto.

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Giuseppe Greco
Esperto di mercati finanziari e trading online Laureato in Economia, mi occupo di mercati dal 2014 e scrivo guide per il sito Webeconomia.it