Bitcoin crolla sotto gli 80.000$, alcoin a picco!

Il prezzo di Bitcoin continua a crollare. Nella giornata di ieri dopo essere rimasto stabilmente sopra gli 86.000$ ha iniziato una discesa che lo ha portato a 79.000$ nella notte, con un ribasso di quasi l’8% in sole 24 ore.

Continua quindi il sentiment ribassista e la paura generale sul mercato, cosa che ha portato un ulteriore bagno di sangue sulle altcoin che scendono ancora di più.

Questo movimento ribassista ha cancellato tutti i guadagni accumulati dopo le elezioni presidenziali di Novembre, quando l’ottimismo per le politiche di Donald Trump aveva alimentato un rally che aveva portato Bitcoin ad arrivare ad un nuovo All Time High.

L’euforia post elettorale sembra essersi ormai esaurita, anche per colpa di Trump stesso e delle sue politiche economiche che stanno portando paura sui mercati, in primis i continui dazi annunciati verso molti paesi.

Cosa succederà ora? Possiamo scendere verso i 70.000$? La domanda che tutti si fanno è la solita, ovvero se sta iniziando un nuovo bear market.

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Pressione ribassista dai mercati azionari

Bitcoin è ormai correlato ai mercati tradizionali, piaccia o no. Gli indici azionari statunitensi hanno registrato pesanti ribassi, con il Nasdaq e l’S&P 500 ai minimi da inizio anno.

Come vedete in questo riepilogo:

Quotazioni indici azionari USA - 28 02 2025

tutti gli indici americani sono in netto calo.

E Bitcoin non fa altro che seguire a ruota. BTC infatti è percepito ancora come un asset speculativo e pertanto risente in maniera significativa dei sell-off sui mercati tradizionali. Quando gli investitori escono dal mercato azionario, tendono a liquidare anche posizioni rischiose in asset digitali.

Per questo motivo, nelle ultime settimane in cui si è assistito ad una fuga di capitali dal mercato azionario, anche il prezzo di Bitcoin ne ha pesantemente risentito scendendo sui minimi da mesi.

Lo notiamo anche dagli ETF su Bitcoin che stanno facendo registrare dei deflussi record:

ETF Bitcoin: dati deflussi 28 02 2025

con quasi 1 miliardo di dollari di uscite soltanto nella giornata del 25 Febbraio. Luna di miele finita tra gli ETF e Bitcoin?

Fino a quando non si assisterà ad una stabilizzazione, è probabile che le criptovalute restino sotto pressione seguendo l’andamento dei mercati tradizionali.

Per il momento stiamo assistendo ad una correzione pesante. Prima di iniziare a parlare di bear market mancano conferme.

Analisi tecnica Bitcoin Dollaro: livelli chiave e liquidazioni

Dal punto di vista tecnico, la preoccupazione peggiore sta nel fatto che Bitcoin ha violato livelli di supporto molto importanti, scendendo al di sotto degli 80.000$ per la prima volta da novembre 2024.

Grafico BTC/USDT del 28 Febbraio 2025

E’ un movimento che ha portato al completamento di un “gap” nei futures del CME, situato tra i 78.000$ e gli 80.700$. La chiusura di questo gap potrebbe indicare una possibile stabilizzazione del prezzo in questa fascia, ma molti analisti ritengono che stiamo per scendere ancora.

Ora molti stanno monitorando la zona dei 70.000$ come potenziale prossimo livello di supporto, in cui ci dovrebbe essere una importante zona di liquidità da cui andare eventualmente a pescare.

La presenza di ordini di acquisto significativi in questa fascia di prezzo suggerisce un interesse da parte degli investitori a entrare nel mercato a questi livelli.

Questo non garantisce che il supporto “regga”, in caso di paura estrema potremmo andare anche più in basso.

Anche le liquidazioni hanno fatto la loro parte. Come osserviamo su Coinglass:

Liquidazioni crypto - 28 febbraio 2025

ci sono state oltre 700 milioni di dollari di posizioni liquidate, e come vedete la maggioranza sono long.

CoinGlass ha registrato addirittura oltre 100 milioni di dollari in posizioni long liquidate in una singolaora durante la fase più acuta del sell-off.

Crollano le Borse Asiatiche

Ma cosa è successo nella notte? Anche le Borse asiatiche hanno aperto malissimo, con la Borsa giapponese ha perso circa il 3%, e l’indice Nikkei 225 che ha chiuso a -2,88%.

Indici asiatici: quotazioni del 28 febbraio 2025

Anche le piazze finanziarie cinesi hanno registrato pesanti ribassi, sia quelle di Hong Kong che di Shanghai e Shenzhen. Questo crollo è strettamente correlato con l’annuncio dei nuovi dazi del 10% sull’importazione di prodotti cinesi da parte dell’amministrazione Trump.

La Cina infatti basa una fetta importante del proprio PIL sulle esportazioni, pertanto l’imposizione di barriere doganali da parte degli Stati Uniti rischia di colpire duramente l’economia di Pechino, e le Borse inevitabilmente vanno giù.

Ora vedremo se anche la Cina risponderà a sua volta.

Fattori macroeconomici fanno paura

L’andamento di Bitcoin nell’ultimo periodo è strettamente correlato alla situazione macro non proprio idilliaca, che sta creando incertezza sui mercati finanziari globali.

In particolare, gli investitori stanno valutando attentamente le possibili ripercussioni delle politiche protezionistiche annunciate dall’amministrazione Trump, tra cui l’imposizione di dazi doganali su importazioni dalla Cina, dal Messico e dal Canada.

Queste mosse hanno suscitato il timore che possa innescarsi una guerra commerciale globale dagli effetti imprevedibili sulla crescita. Se aumenta anche l’inflazione, si potrebbe anche ridurre il potenziale di taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

Tassi più alti renderebbero meno attraenti asset rischiosi e volatili come Bitcoin.

Come vediamo nel grafico:

Grafico Dollar Index - 28 Febbraio 2025

abbiamo un dollaro forte, cosa che rappresenta un ostacolo per Bitcoin, in quanto limita l’appeal di BTC come bene su cui puntare per il futuro.

In questo momento gli investitori sembrano orientarsi verso asset considerati più sicuri come titoli di stato e valute forti, come appunto il dollaro.

Bagno di sangue per le altcoin

Se BTC è sceso sotto gli 80.000$, molte altcoin hanno subito svalutazioni superiori al 30% facendo anche peggio.

Dai dati di CoinMarketCap emerge un quadro preoccupante per il comparto altcoin.

Quotazioni Altcoins: 28 febbraio 2025

Ethereum (ETH), la seconda crypto per market cap, ha visto il suo valore scendere al di sotto dei 2.100$, perdendo oltre il 25% in una settimana. Anche progetti importanti Solana (SOL), Avalanche (AVAX) e Cardano (ADA) hanno subito ribassi significativi, con cali superiori al 25%

Penalizzati anche molti token legati alle Defi, come Radyum che fa un -50%, AAVE che lascia sul terreno il 30%, poi Ondo (-26%), Chainlink (LINK) a -25%.

Non si salvano nemmeno le memecoin con Dogecoin e BONK che fanno registrare i ribassi più pensanti.

La capitalizzazione di mercato complessiva delle altcoin è crollata, inoltre, di oltre il 20%. Fino a quando Bitcoin non mostrerà segnali convincenti di ritorno sui massimi, appare difficile che le altcoin riescano a invertire il trend

Per il momento stiamo assistendo ad una correzione pesante. Prima di iniziare a parlare di bear market mancano conferme e ci sono troppi dati incerti che vanno considerati.

Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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Gli investimenti in criptovalute sono rischiosi e altamente volatili. Possono essere applicate imposte sui profitti.

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Domenico Sacchi
Digital marketing specialist | Blockchain enthusiast | Mi occupo di temi legati alla finanza personale, investimenti e trading sulle criptovalute.