Bitcoin: correzione di prezzo o addio sogni di gloria?

Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni sta preoccupando molti speculatori e investitori. Bitcoin, la criptovaluta più capitalizzata in assoluto, continua a mostrare una volatilità molto alta ed un trend ribassista di breve periodo che sta cancellando una larga parte della capitalizzazione acquisita durante il 2019.

BTC, la criptovaluta più capitalizzata in assoluto, aveva cominciato il 2019 con un valore di circa 3.300 dollari dopo un 2018 da dimenticare. Qualcuno era già pronto a dare per spacciato tutto il settore delle crypto, ma una ripresa encomiabile ha fatto segnare un record positivo durato fino a pochi giorni fa. Bitcoin ha infatti raggiunto la quota 12.927 $ il 26 giugno, ma da quel giorno ha perso il 20% della sua capitalizzazione e del suo valore.

Adesso il dubbio sorge spontaneo: stiamo affrontando un ritracciamento destinato a far riprendere forza al trend ascendente, oppure dobbiamo aspettarci un altro anno di perdite? In questo approfondimento vogliamo cercare di fare luce a riguardo. Gli elementi particolarmente interessanti da tenere in considerazione sono il lancio della nuova criptovaluta di Facebook e l’halving di Bitcoin previsto per il 2020.

Attualmente la soluzione più conveniente per fare profitti è quella di operare con piattaforme regolamentate. Due esempi su tutti che vogliamo citare: OBRinvest (qui trovi il sito ufficiale) che con il suo servizio di segnali è facilissima da usare ed eToro (qui trovi il sito ufficiale) ovvero una piattaforma che permette di copiare dai migliori investitori (basta iscriversi qui alla piattaforma).

L’impatto di Facebook

Facebook presenterà la sua nuova criptovaluta, Libra, nel 2020. Fin dal primo momento è stato chiaro che un annuncio del genere avrebbe completamente stravolto la community delle crittomonete, ampliando decisamente il raggio d’azione di questi strumenti di pagamento e provocando una frattura all’interno del settore. Da subito gli analisti hanno cercato di capire che tipo di impatto Libra potrebbe avere su Bitcoin, Ethereum e tutte le crypto più popolari già esistenti.

In un primo momento sembrava che ad ogni passo avanti di Libra corrispondesse un aumento del valore di Bitcoin, ma tutti gli annunci importanti degli ultimi tre giorni hanno portato ad un effetto decisamente contrario. Forse qualcuno incomincia a preoccuparsi di quello che potrebbe succedere se il “mercato di massa” si trovasse di fronte ad una criptovaluta in grado di rendere le altre obsolete.

Facebook non è la solita startup che decide di creare una sua crittomoneta e da lì deve lottare per cercare di trovare qualcuno che la utilizzi. Nemmeno per trovare investitori. Facebook è già una realtà estremamente consolidata in tutto il mondo ed il suo conio virtuale, fin dal primo momento, godrà già della fiducia di milioni di persone. Esiste anche un’infrastruttura di rete, ovvero gli stessi social network e le stesse app di messaggistica che l’azienda possiede, su cui implementare gli scambi. Ed è un’infrastruttura di rete che vanta miliardi di utenti.

Per il momento è ancora troppo presto per dire quali potranno essere le implicazioni di Libra sull’ecosistema delle criptovalute, ma quello che è certo è che al momento sta causando incertezza. Ed i mercati non amano l’incertezza.

La prospettiva dell’halving

I Bitcoin nascono quando qualcuno li mina, ovvero quando qualcuno riesce a trovare la chiave crittografica di un nuovo blocco della blockchain. La ricompensa per ogni blocco minato si dimezza ad intervalli di blocchi prestabiliti; al momento ci troviamo nel terzo ciclo di Bitcoin, in cui ogni blocco minato vale al suo miner una ricompensa di 12,50 Bitcoin.

Ovviamente man mano che la ricompensa per i minatori diventa minore il prezzo di Bitcoin tende ad alzarsi, secondo la logica deflattiva che governa questa criptovaluta. In poche parole, al contrario delle valute tradizionali BTC è fatta per avere un’inflazione che diminuisce nel corso del tempo. Questo significa che con il tempo l’offerta di nuovi Bitcoin si riduce, cosa che fa aumentare il prezzo a parità di domanda di mercato.

Ovviamente l’ipotesi che la domanda di mercato sia stabile è un’ipotesi forte ed irrealistica allo stesso tempo. Rimane il fatto che diminuire l’offerta è utile per fare aumentare il prezzo. Il prossimo anno assisteremo ad un nuovo dimezzamento della ricompensa ai miner, il che significa un grande incentivo all’aumento di prezzo. Per questo, anche se sul brevissimo termine l’incertezza rimane dominante, pare chiaro che il medio termine seguirà delle logiche molto diverse.

Passati i prossimi 7 giorni molto probabilmente sapremo dire se il trend rialzista riuscirà a trovare nuovo vigore o se Bitcoin è destinato ad un calo più duraturo. Nel frattempo sarà interessante osservare come muterà il prezzo in relazione ai nuovi annunci legati a Facebook e alla sua nuova criptovaluta.

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