Bitcoin Cash: cos’è e come funziona

Cos’è il Bitcoin Cash? E come funziona? Le criptovalute si stanno facendo strada tra gli asset su cui i trader investono maggiormente. Certo, peccano ancora di estrema volatilità sebbene questa sia proprio la caratteristica che attiri di più e stuzzichi di più gli investitori. Ma ormai sono il futuro delle transazioni e anche i governi se ne stanno accorgendo, con Usa e Cina che stanno pensando ad una stretta. Del resto, altra caratteristica delle criptovalute è che non sono governate da un potere centrale né emesse da banche centrali. Quindi sfuggono dai meccanismi inflazionistici o dalle politiche monetarie. Sono generati da un sistema automatico che li rende criptati e prevede un ammontare massimo per la loro circolazione.

Ma torniamo alla domanda iniziale. Cos’è il Bitcoin Cash e come funziona? Oltre a tormentoni come la latinoamericana Despacito o Riccione dei TheGiornalisti, anche Bitcoin Cash è stato il tormentone dell’estate 2017. Come vedremo, come Eva nacque da una costola di Abramo, così Bitcoin Cash può considerarsi una costola del più famoso Bitcoin. Vediamo di seguito perché.

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Cos’è Bitcoin Cash

Ma cos’è Bitcoin Cash? Tecnicamente si può definire un “hard fork” della più famosa moneta digitale Bitcoin. Il fork di un progetto si ha quando gli sviluppatori prendono una copia del codice sorgente da un pacchetto software e iniziano lo sviluppo indipendente su di esso. Ideando così un software ex novo. A dividersi però è anche il team di sviluppatori che ci lavora. Quindi per fork non si intende solo lo sviluppo del software nuovo in sé ma anche lo scisma che si genera nel gruppo di lavoro. Proprio come il più famoso Scisma d’occidente e Scisma d’oriente che si verificò all’interno della Chiesa cattolica romana intorno all’anno Mille, così lo scisma tra i collaboratori di un software sorge per alcune dissonanze su come procedere. Con una parte di loro che decide di andare via e creare un progetto (il fork appunto) che rispecchi le loro idee.

Detto cos’è un fork, possiamo anche dire che Bitcoin Cash nasce il primo agosto 2017, con una parte dei portafogli ed exchange di questa moneta digitale che hanno fornito ai proprietari di Bitcoin la stessa quantità anche di questa moneta virtuale a partire sempre da quella data. Quindi, tutti i possessori del vecchio bitcoin avranno sempre la stessa quantità della nuova moneta. Quindi, ad esempio se 29 luglio si aveva 100 Bitcoin, il 2 agosto ho comunque cento bitcoin o 100 bitcoin cash, senza vincoli sul loro utilizzo.

Come è nato Bitcoin Cash

Ma come si è consumato il fork, o se preferite lo scisma nel team che lavora alla più famosa tra le 700 criptovalute in circolazione? In pratica tutto è partito dal venti luglio di quest’anno, quando la comunità collegata ad essa ha votato favorevole in maniera plebiscitaria (97%) sulla proposta di miglioramento del bitcoin (BIP) 91. In particolare, la proposta avanzata da James Hilliard, assistente di garanzia di Bitmain, consisteva nell’attivare l’algoritmo Segregated Witness (SegWit) a partire dal primo agosto 2017 mediante un soft-fork.

Ma ciò non ha trovato tutti d’accordo, con il restante 3% della comunità che ha ritenuto che l’adozione del BIP 91 senza aumentare il limite di dimensioni di blocco, avrebbe avuto come conseguenza il rimando della risoluzione del problema reale della criptovaluta, ossia la lentezza con cui avvengono le transazioni. Loro ritenevano che risolvere questo problema avrebbe portato a chi investe in bitcoin a ritenerlo un investimento digitale anziché una valuta di transazione.

Come noto, il BTC è nato nel 2009, ma fino al 2013 è passato alquanto inosservato tra i trader, fatta eccezione qualche Nerd appassionato di new tech. Poi da quell’anno magicamente ha iniziato ad essere tradata, anche in massiccia quantità. Facendo la fortuna di chi l’ha acquistata inizialmente per pochi spiccioli, di fatto arricchitosi. Il blockchain, sistema su cui poggia, però era impreparato a tutto ciò e quindi ha funzionato molto lentamente. Tanto che una singola transazione può arrivare a durare anche un’ora. Insomma, il Bitcoin è stato ideato non tenendo conto di un suo successo su scala mondiale.

Pertanto, questi dissidenti hanno deciso di implementare il primo agosto un hard-fork della criptovaluta Bitcoin, chiamandola appunto Bitcoin Cash. Inizialmente, acquisendo la cronologia delle transazioni del bitcoin, ma poi, per le successive transazioni sarebbero risultate separate. Il risultato è che Bitcoin Cash si caratterizza per avere dimensioni di blocco a 8 MB, il che lo rende incompatibile con la blockchain della più famosa moneta digitale. La prima capitalizzazione di mercato è dunque comparsa il primo agosto alle ore 23:15 UTC, mentre l’offerta totale di Bitcoin Cash rimane a 21 milioni di token, proprio come la moneta da cui trae origine.

Ma la nascita di questa nuova moneta virtuale è anche lo specchio della spaccatura tra gli sviluppatori e il monopolio delle grandi mining pool, che ormai hanno fatto cartello. Se i primi intendono dare maggiore potere agli utenti, i secondo hanno l’obiettivo di rimuovere la decentralizzazione della rete per concentrare il potere nelle loro mani. Una sorta di lobby virtuale insomma. A quanto pare però, gli exchange si sono schierati coi primi, visto che solo due tra loro hanno deciso di supportare Bitcoin Cash: Kraken e Bitfinex. Gli altri inveceno no.

Ricapitolando, com’è nato il Bitcoin Cash? Nasce come risposta alla problematica della scalabilità che affligge Bitcoin, conseguente al fatto che i blocchi nella blockchain sono limitati ad un megabyte di dimensione. Mentre i blocchi di maggiore dimensione sono in automatico rifiutati dalla rete come non validi. Quindi, i blocchi di Bitcoin portano le transazioni sulla rete bitcoin sin dall’ultimo blocco creato. E il risultato è di 3 transazioni al secondo di capacità massima. La limitazione ad un megabyte ha creato l’effetto “collo di bottiglia“ nella rete del bitcoin, e ciò ha avuto come conseguenza l’aumento delle commissioni di transazione e la ritardata elaborazione di quelle transazioni che non è possibile inserire nel blocco. Il sistema conosce bene il problema della scalabilità del bitcoin e sono state avanzate più proposte in questi anni. C’è pure chi lo ha bollato come una vera e propria battaglia ideologica su come sarà questa moneta. Come ha fatto nel corso di quest’anno il portale Business Insider.

Ciò ha portato quindi alla fatidica data del 21 Luglio, quando si è votato sul fatidico SegWit, proposto tramite il BIP 91. Con l’auspicio che avrebbe migliorato la più famosa criptomoneta senza arrivare all’hard fork. Cosa che invece è comunque avvenuta, dato che i miners dissidenti hanno poi creato, come visto, una criptovaluta a parte. Quando il fork del bitcoin si è concretizzato, quest’ultimo veniva scambiato a 2700 dollari. In pratica, non aveva subito variazioni di prezzo. Mentre la neonata Bitcoin Cash tra i duecento e i 450 dollari, a seconda della liquidità. Quindi, le 2 criptovalute hanno due valori separati, ognuno basato sulla propria tabella di marcia tecnica nonché dalle community di supporto. Tuttavia, c’è anche il naturale rischio che le due criptomonete entrino in competizione tra di loro, sottraendosi valore a vicenda.

Certo, non sarà facile superare la più famosa moneta virtuale da cui deriva, anche perché dietro di lei ci sono altre due criptovalute molto agguerrite ed in voga: Ethereum e Ripple. Ma in fondo ha solo due mesi di vita e tutto il tempo per spiccare il volo. Considerando pure che la moneta da cui deriva tra qualche anno esaurirà la sua emissione.

Come funziona Bitcoin Cash

Essendo una criptovaluta, funziona tramite crittografia applicata al suo protocollo di base al fine di rendere le transazioni anonime e quindi in totale sicurezza per i trader. Non si esclusono però anche vari canali di di trasporto nell’utilizzo della moneta virtuale che espongono i possessori comunque ad un rischio. Inoltre, i wallet, ossia i portafogli virtuali in cui sono custoditi, possono essere potenzialmente esposti ad attacchi hacker. In pratica, moderni rapinatori. Come funzionano i portafogli del Bitcoin cash? Trattasi di wallet che funzionano a mo’ di conti correnti bancari: prevedono una chiave pubblica utilizzata per ricevere criptomonete nel portafoglio corretto, e anche una chiave privata al fine di verificare la proprietà dell’origine delle monete virtuali stesse trasferite nella transazione. Occorre però dire che i conti digitali sono esposti a rischi, soprattutto quando e chiavi sono accessibili mediante parti errate.

In linea di massima, comunque, il blockchain di Bitcoin Cash è sicuro. Ma la sua eventuale insicurezza è data dagli strumenti di scambio che i suoi titolari utilizzano per concretizzare le loro operazioni.

Come guadagnare con Bitcoin Cash

Come si può investire in Bitcoin Cash? Come suggeriamo sempre, attraverso piattaforme per il trading online affidabili. Ossia che abbiano avuto il beneplacito di CONSOB e CYSEC, ovvero delle massime autorità di garanzia sui mercati finanziari rispettivamente italiana ed europea. Ma anche scegliere piattaforme che offrano una pluralità di servizi ed informazioni per investire nel migliore dei modi. Si pensi a OBRinvest, eToro, Markets.com, Plus500.

Come si può guadagnare con il Bitcoin Cash? Ovviamente, tramite il rialzo oppure al ribasso in questo mercato finanziario. Quindi meglio acquistarla quando il mercato è in fase di crescita, e venderla allo scoperto quando il mercato e quindi il suo prezzo sta calando.

Quanto vale Bitcoin Cash in Euro?

Ovviamente, il dato relativo a quanto vale Bitcoin Cash in Euro cambia continuamente. Al momento in cui stiamo scrivendo, è di 352.36, con una fornitura circolante di 16.6 Million monete e un volume totale di scambi di 142,587,312.7 euro.

Fin dal suo esordio, la nuova criptovaluta è stata valutata a circa 200 dollari, salendo a più di 900 dollari durante il primo giorno di lancio. Un record per le criptovalute. Attualmente si è stabilizzato tra i 270 e i 300 dollari. Per la sua capitalizzazione fissata a 4.700.000.000 dollari, è ad oggi la quarta più grande criptovaluta del mondo. E’ anche vero però che attualmente il Bitcoin Cash è difficile da acquistare o vendere mediante scambi tradizionali sul web. Pertanto, tonnellate di monete virtuali sono custoditi in portafogli elettronici. A prendere polvere, sempre virtuale ovviamente.

Quali sono i vantaggi del Bitcoin Cash

Vediamo invece quali sono i vantaggi del Bitcoin Cash? Vediamoli di seguito:

  • La velocità delle transazioni, che avvengono in pochi secondi. Del resto, è proprio la resa più veloce delle transazioni che ha spinto i miners dissidenti a lasciare Bitcoin
  • Affidabilità: il network non subisce congestioni
  • Commissioni basse: le transazioni possono avvenire verso utenti di tutto il Mondo, spendendo pochi centesimi ad operazione
  • Semplicità: la piattaforma è intuitiva e facile da usare
  • Stabilità: il sistema è estremamente fruibile
  • Sicurezza: il sistema blockchain consente transazioni in estrema sicurezza.

Dunque, dopo aver visto cos’è Bitcoin Cash, com’è nata Bitcoin Cash e come funziona Bitcoin Cash, possiamo dire che ha tutto un futuro da scrivere. Ma con un solido passato alle spalle, visto che è stata creata dai fuoriusciti di Bitcoin. I quali, non sono stati di certo cacciati, ma se ne sono andati di loro spontanea volontà al fine di apportare migliorie al sistema. Vedremo se la loro scelta risulterà vincente.