Binance, arriva divieto Consob per operare in Italia: quali conseguenze

Ha fatto scalpore la notizia che ha visto uno dei più importanti Exchange di criptovalute al Mondo, Binance, subire il divieto da parte della Consob di operare in Italia.

Del resto, Binance è una piattaforma per scambiare criptovalute spesso consigliata per la sicurezza e la serietà con la quale ha sempre agito in questi anni. Tuttavia, la nostra autorità di vigilanza sui mercati finanziari in Italia, ha ritenuto opportuno stopparne le operazioni nel nostro Paese.

In realtà, Binance aveva già subito a fine giugno lo stop da parte della FCA di operare in Gran Bretagna. E prima ancora, negli Usa è stata posta sotto la severa lente del Dipartimento di Giustizia.

Ma torniamo in Italia e vediamo perché la Consob ha vietato a Binance di operare nel nostro paese e le altre sanzioni nei suoi confronti.

Se volete investire sulle criptovalute, la soluzione più conveniente è quella dei contratti CFD. Con i broker regolamentati si può, infatti, negoziare sull'andamento del prezzo. Ad esempio eToro (trovi qui il sito ufficiale) permette di negoziare sulle migliori critptovalute.

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Gli investimenti in criptoasset sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi dell'UE. Non c'è protezione per i consumatori. Possono essere applicate imposte sui profitti.

Perché Consob vieta a Binance di operare in Italia

In pratica, nell’avviso della Consob si legge che:

La Consob avverte i risparmiatori che le Società del “Gruppo Binance” non sono autorizzate a prestare servizi e attività di investimento in Italia, nemmeno tramite il sito www.binance.com le cui sezioni denominate “derivatives” e “Stock Token”, relative a strumenti correlati a cripto-attività, sono risultate in precedenza redatte anche in lingua italiana.

Si richiama, quindi, l’attenzione del pubblico su tale circostanza e si invitano, più in generale, i risparmiatori a usare la massima diligenza al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento verificando preventivamente che i siti internet mediante i quali si effettua l’investimento siano riconducibili a soggetti autorizzati.”

Il comunicato poi prosegue:

Si invita, inoltre, a prestare la massima cautela nell’effettuare operazioni su strumenti correlati a cripto-attività (crypto-asset) che possono comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate e si raccomanda di attenersi sempre alla regola generale di considerare l’adesione a proposte contrattuali solo quando se ne abbia un’adeguata comprensione e solo quando siano assistite da informazioni chiare e complete anche sull’identità della controparte contrattuale che si propone eventualmente come prestatore di un servizio.

È, in ogni caso, importante che i risparmiatori siano informati che le operazioni su strumenti correlati a cripto-attività possono presentare rischi non immediatamente percepibili, per la loro complessità, per l’elevata volatilità dei prezzi di tali strumenti nonché per i malfunzionamenti e gli attacchi informatici cui possono essere soggette le infrastrutture informatiche utilizzate per tali operazioni.”

Tra l’altro, proprio in questi giorni è emerso come diversi utenti e i loro legali avessero avuto problemi ad interfacciarsi con la società. Complice una sostanziale impossibilità di trovare un vero e proprio indirizzo ufficiale.

L’Exchange è stato fondato in Cina, ma formalmente ha una sede nelle Isole Cayman e un’altra alle Seychelles. Scelta dovuta sia al fatto che in Cina le criptovalute sono come noto osteggiate fin dal 2017, anno passato alla storia per il fatto che Bitcoin ha sfiorato i 20mila dollari di prezzo. Sia perché parliamo di Paradisi fiscali, quindi c’è anche una convenienza fiscale.

Si tratta di un processo normale che vede impegnati tutti i regolatori, dunque niente di scandaloso. Chi si occupa di trading deve per forza di cosa prima o poi passare dai regolatori per regolamentare i suoi servizi ed anche un sito affidabile come Binance deve farlo.

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Binance già bannata da FCA e attenzionata negli Usa

Come anticipato, Binance ha già incassato il divieto da parte della FCA in Gran Bretagna. Un divieto molto pesante, perché stiamo parlando della Financial Conduct Authority, l’agenzia di controllo sui mercati finanziari in Uk. Quella che, per intenderci, vigila sull’importantissima London Stock Exchange, la Borsa valori di Londra. Tra le più influenti e storiche del Mondo.

Oltre al fatto che vigila sull’operato di molte società finanziarie importanti, dato che parliamo della mitica “city”.

Non a caso, di lì a poco si è verificato anche lo stop ai trasferimenti da parte di Barclays e l’interruzione del supporto ai bonifici SEPA per tutta Europa. Del resto, benché sia uscita dall’Unione europea, la Gran Bretagna resta ancora molto influente sul resto del vecchio continente. Oltre che allineata ai dettami ESMA, almeno per ora.

Aggiungiamo poi che un indicatore dell’importanza della notizia deriva dal fatto che il sito della Consob sia andato in tilt. Evidentemente molti volevano approfondire la questione.

Ancora prima, nel mese di maggio, il Dipartimento di Giustizia statunitense ha avviato un’indagine per sospetto riciclaggio ed evasione fiscale da parte dell’Exchange Binance.

In effetti, durante il mese di maggio il sito è risultato sovente irraggiungibile per gli utenti americani, proprio quando il Bitcoin stava crollando.

Tuttavia, il fatto che non abbia sede negli Usa o in un paese collaborativo, rischia di far restare ogni indagine con un nulla di fatto.

Ecco intanto i migliori exchange per opeare sulle criptovalute:

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Divieto Consob su Binance quali conseguenze

Quali conseguenze avrà il divieto da parte della Consob su Binance. Intanto, diciamo che l’Exchange ha risposto così:

«Manteniamo sempre un approccio di cooperazione con le autorità, e prendiamo molto seriamente i nostri obblighi di legge», ma ha anche specificato che «l’intervento della Consob non avrà un impatto diretto sul business della società, dato che non opera direttamente in Italia».

Tuttavia, occorre anche sapere che Binance ha una versione italiana del sito e vanta un canale Telegram italiano con oltre 25mila membri. Quindi, ha comunque una certa influenza nel nostro paese.

Difficile capire cosa accadrà ora, perché per esempio alcuni Exchange asiatici sono bannati negli Usa ma ugualmente raggiungibili dagli utenti.

Unione europea verso nascita AMLA

In effetti, l’Unione europea si sta concentrando particolarmente sulle criptovalute. E non può essere altrimenti, vista la crescente attenzione degli investitori nei loro confronti ed una legge con ancora troppe crepe.

L’Unione europea vuole far nascere la nuova agenzia europea AMLA (acronimo di Anti-Money Laundering Authority). Certo, il trading di criptovalute ne costituirebbe solo un aspetto, ma sicuramente sarà dato molto spazio ad esse.

Il ruolo dell’AMLA è quello di incidere direttamente alla prevenzione di incidenti riguardanti riciclaggio e finanziamento del terrorismo all’interno dell’Unione. Coordinando altresì le autorità nazionali, fornendo loro assistenza al fine di incrementarne l’efficacia nell’applicazione delle norme. Nonché garantendo il rispetto di standard elevati.

Binance vs Consob: conclusioni

Ovviamente continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sulla questione Binance.

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